
Commentando il pezzo dedicato alle implicazioni “monodevice” di Windows 8, Leonardo Ascorti ha scritto:
In merito al “monodevice”, io invece mi chiedo: è il vero progresso?
Anni fa, il famoso ingegnere e psicologo Donald Norman, considerato da molti un profeta dell’interazione uomo-macchina, nel suo libro “Il computer invisibile”, predicava proprio la fine del monodevice (che all’epoca era il PC) in favore di un’informatica pervasiva, realizzata da diversi oggetti intelligenti capaci di poche funzioni, ma in modo molto più rapido e immediato per l’utente.
Per avvalorare la sua previsione, Norman portava l’esempio dei motori …

Recentemente sono capitato su una pagina di Branch in cui alcuni giornalisti hi-tech statunitensi discutono del prezzo dell’iPad Mini. Un prezzo che ad alcuni è sembrato elevato, pur considerando la qualità produttiva del prodotto e la maggior dimensione dello schermo rispetto alla concorrenza targata Google e Amazon.
Nulla da dire: Apple non si è propriamente calata le braghe per contenere il prezzo. Ha mantenuto specifiche tecniche valide benché piuttosto conservative e preservato un margine non troppo diverso rispetto a quello che ne ha fatto la fortuna in borsa. D’altronde la posizione …

Ho esposto spesso in passato auspici in direzione monodevice: anche un telefono di fascia alta oggi dispone di potenza di calcolo sufficiente per pilotare monitor, tastiera e storage esterni, offrendo prestazioni più che sufficienti per i più comuni scenari d’uso, compreso il gaming.
È del resto solo di qualche giorno fa la notizia – nemmeno così sorprendente per gli addetti ai lavori – secondo la quale un iPhone 5 rivaleggia come potenza di calcolo con i migliori Mac PowerPC, prodotti e commercializzati fino al 2005 e promossi come macchine hi-end. Se …

Dopo il keynote di ieri sono giunto alla conclusione che è ora di scrivere ufficialmente una lettera di protesta ufficiale nei confronti di Apple.
Oltre ad essere un professionista del settore IT, sono anche un appassionato di Storia Informatica e, in generale, di tecnologia. Non sono tra quelli che hanno fatto, o farebbero mai, la fila chilometrica per acquistare l’ultimo gingillo della Mela, ma ammetto che la casa di Cupertino ha sfornato piccoli gioielli tecnologici.
Detto questo, vi riporto la mia esperienza.
A giugno dello scorso anno ho acquistato un iPhone 4 (non …

Microsoft con il nuovo ecosistema Windows 8 based sembra fare decisamente sul serio: dai desktop, agli smartphone, ai servizi Cloud, ecc. nulla è lasciato al caso. Ma a catturare l’attenzione di una consistente parte dei media specializzati è soprattutto il nuovo tablet Surface.
Il nuovo prodotto hardware targato Redmond ha creato infatti non poco scompiglio e, addirittura, alcuni produttori di hardware, anche storicamente legati alla società guidata da Ballmer, non hanno lesinato attacchi e commenti poco eleganti. In particolare ci si domanda perché Microsoft voglia entrare così prepotentemente nel mondo dell’hardware …

Con iOS 6, Apple ha deciso di fare a meno di due applicazioni da prima schermata poggiate su dati di Google: Mappe e Youtube. La mossa ha suscitato forti polemiche, particolarmente sul versante mappe: la soluzione sviluppata in casa da Apple è ben al di sotto di quella targata Google come accuratezza e funzionalità e in generale maturità, posso affermarlo per esperienza diretta.
Cosa ha guidato Apple, un’azienda che dichiara di centrare le proprie strategie su null’altro che l’utente, verso una scelta che va a detrimento proprio dell’esperienza d’uso dei suoi …

Web VS Apps… ovvero: Libertà totale di sviluppo e compatibilità quasi assoluta VS Applicazioni device oriented con focus al 100% sull’uso che se ne fa.
Vantaggi del web:
1)i prodotti (siti/webapp/ria… i nomi si sprecano ormai) sono potenzialmente fruibili da chiunque con qualunque dispositivo
2)I siti, usando i webservices, possono interagire con praticamente qualunque cosa 3)Chiunque può sviluppare un sito web a costo 0, usando strumenti gratuiti
Svantaggi del web:
1) “troppa libertà di sviluppo”: 100 siti potranno avere 100 GUI diverse, molte delle quali probabilmente non saranno compatibili con tutti i dispositivi che vi …

Commentando un pezzo riguardante il futuro dei grandi OEM PC nell’ambito del ritorno dei “thin client”, ho avuto modo di chiarire un altro elemento che da questa transizione rischia di uscire molto cambiato: Internet.
C’è stato un momento in cui, senz’altro ingenuamente, ho sperato che gli standard Internet combinati ad una regolamentazione sulla portabilità dei documenti, rendessero il terminale, lato hardware e software, sempre più irrilevante.
Oggi il terminale, come oggetto, è effettivamente irrilevante, ma solo perché rappresenta l’ultimo anello di un ecosistema. Un ecosistema chiuso in cui i documenti si vogliono …
Felice Pescatore
L’immagine di Apple è indissolubilmente legata a quella di Steve Jobs, così come i suoi prodotti di maggior successo, tra cui il mitico Mac.
Con questo post, però, vogliamo dedicare un po’ di spazio agli altri componenti del mitico “Team dei Pirati, a partire da Jef Raskin che arriva in Apple agli inizi del 1978 (31esimo impiegato) e diventa rapidamente prima responsabile del dipartimento Applications Software e poi del dipartimento Advanced Systems.
Jef Raskin
Nella primavera 1979, Raskin si vede affidare il progetto “Annie”, pensato, originariamente, per creare una macchina economica destinata …

Dopo aver accennato alcuni fattori che nel breve/medio termine potrebbero ribaltare le – finora fortunate – sorti di Apple, oggi vorrei occuparmi di elementi più generali e/o remoti, ma non per questo meno influenti o urgenti da affrontare.
Svilimento del brand: il marchio Apple, forse più di ogni altro nell’industria tecnologica, polarizza le opinioni. Un brand è un emblema, dietro cui si celano, senza soluzione di continuità, valori emozionali e valori razionali. Sbilanciare la mistura sui valori emozionali rischia di marginalizzare i valori razionali, quelli con cui l’utente si trova a …