
Dopo aver accennato alcuni fattori che nel breve/medio termine potrebbero ribaltare le – finora fortunate – sorti di Apple, oggi vorrei occuparmi di elementi più generali e/o remoti, ma non per questo meno influenti o urgenti da affrontare.
Svilimento del brand: il marchio Apple, forse più di ogni altro nell’industria tecnologica, polarizza le opinioni. Un brand è un emblema, dietro cui si celano, senza soluzione di continuità, valori emozionali e valori razionali. Sbilanciare la mistura sui valori emozionali rischia di marginalizzare i valori razionali, quelli con cui l’utente si trova a …

Non c’è una nuvola sui cieli di Cupertino: il titolo in borsa fa faville, la vittoria su Samsung pone un sigillo sui brevetti che proteggono iPhone – la vera cash cow dell’azienda – e i lanci previsti in settembre sembrano poter dare ulteriore impulso alle vendite e al titolo. Eppure le sfide non mancano e, come per tutte le aziende al culmine del proprio successo, una lenta planata verso l’irrilevanza è di gran lunga più probabile che il prosieguo indefinito della marcia trionfale.
A fare la differenza, in una direzione o …

Commentando il pezzo di ieri sull’iPad da 7″, Matteo ha scritto:
Paragone iPod-iPad: ci sono delle oggettive differenze che non è necessario ricordare, ma a ben vedere il primo grande avversario che iPod nella sua storia ha avuto è stato il fratellino minore iPod Mini, sempre di casa Apple (e parlo del periodo di boom, 2003-2006… tra l’altro l’iPod Mini lo reputo il più bello di sempre nella sua categoria, ma questa è altra cosa :) ). Dopo è arrivato il Nano che ha continuato sulla stessa strada, sino ad arrivare …

Ieri Davide Costantini mi ha segnalato un suo interessante contributo sui costi dell’iPad 7, un oggetto su cui si discute e specula a ritmi frenetici dal lancio del Nexus 7, il tablet lanciato da Google ad un prezzo estremamente competitivo. Riporto qui alcune delle considerazioni che ho condiviso nello scambio di mail di ieri ed altre che sono maturate nelle ore successive.
La domanda ferale è la seguente: avrebbe senso da parte di Apple sviluppare un iPad da 7″ e venderlo ad un prezzo competitivo con il tablet di Google? Supponiamo …

Nel post Un Easter Egg per l’orco WordPerfect, abbiamo già menzionato gli stravaganti Easter Eggs, ovvero le “sorprese” che alcune volte le software house inseriscono nei loro prodotti.
Nella lettura del libro “Commodore: A Company on the Edge”, che consiglio caldamente di leggere a tutti gli appassionati che seguono questa rubrica, si parla di uno dei primi “ovetti” della storia, scritto con buona probabilità dallo stesso Bill Gates.
Ma nel concreto, di cosa stiamo parlando?
Facciamo un salto nel 1979, l’era in cui Micro-soft non era certo il colosso di oggi, ma comunque …

Osservando le discussioni sorte intorno a Windows 8 ho avuto modo di riflettere su quella che mi appare una costante nel mondo IT: gli effetti che sul mercato sortiscono le innovazioni radicali. In particolare mi riferisco a quei processi di semplificazione che negli anni ’80-’90 hanno portato la GUI alle masse e oggi, dopo l’ingresso sul mercato dei dispositivi touchscreen di nuova generazione, richiedono una revisione touch-centrica delle UI.
Attenzione: non contesto minimamente i rilievi sollevati nel merito, che reputo in gran parte fondati. L’obiettivo di queste mie considerazioni è mettere …

Gates e Jobs, uniti nel diffondere la cultura informatica, ma divisi profondamente sul modo in cui farlo. Ma come sanno tutti gli appassionati di storia informatica, le vicende dei due big dell’informatica (e delle loro società) si sono più volte incrociate e, soprattutto nei primi anni ‘80, Microsoft era uno dei fornitori primari di software per Apple.
Quella che voglio proporvi è una lettera, contenuta in “The Forbes Book of Great Business Letters”, scritta da Gates il 25 giugno del 1985 ed indirizzata al management di Apple. Attenzione, la data è …

Devo dire che sono sorpreso dalla frequenza e dall’approfondimento dei commenti che sono arrivati agli ultimi pezzi intorno a Windows 8 e il suo ruolo nel futuro di Microsoft. Cerco di ricambiare il vostro sforzo di sintesi con un punto di vista che magari può aiutarci a portare avanti la discussione.
Avendo un occhio sul lato marketing della tecnologia, quest’oggi cercherò di isolare un elemento specifico della strategia sottostante all’evoluzione di Windows, ponendolo nel contesto della strada tracciata da un validissimo competitor di Microsoft tanto nello spazio del mobile quanto in …

Un futuro “monodevice”, un unico dispositivo capace di adattarsi alla gamma più vasta di scenari d’uso, con il cloud ad estendere le possibilità distorage/calcolo locali, non era del tutto peregrino fino a pochi anni fa. Nel 2009 non avrei affatto escluso di vedere entro qualche anno un terminale della dimensione di uno smartphone, che concentrasse capacità sufficienti per un uso in mobilità – compresa telefonia – e che, giunti in ufficio si connettesse a monitor e tastiera per svolgere processi semplici come e-mail, suite office, web browsing, groupware etc.
Attorno a …

Continuiamo il nostro viaggio nella storia di Atari e del suo fondatore.
La caduta di un impero
Dopo il successo dell’Atari 400 e 800, Atari comincia a subire una serie di colpi alla propria leadership. Il nuovo 5200 SuperSystem (ottobre 1982) e il 1200XL (marzo 1983) non aggiungono miglioramenti significativi ai modelli precedenti e sono incompatibili con le relative cartucce, cosa che ne frena drasticamente la diffusione.
Inoltre, gli enormi investimenti sul gioco “E.T.” si trasformano in uno spreco di denaro senza precedenti, visto il flop dovuto alla scarsa qualità del risultato finale. …