Antonio Barba

Programmatore classe ’86, sono cresciuto a pane e Piero Angela.

Fin da piccolo ho avuto pochissime passioni e hobbies: musica, videogames, gastronomia (modestamente sono un bravo cuoco), chimica, fisica, medicina, arti marziali, informatica, matematica, scacchi, lingue ed elettronica.
Ho iniziato a zampettare alla tenera età di 8 anni su di un Commodore 64.

Tra gare di scienze naturali, jam sessions con gli amici, incontri di lotta greco-romana e amplificatori operazionali, mi ritrovo a 20 anni con il mio nome tra i credits del mio primo videogame commerciale. Purtroppo l’università mi distrae dai miei più intensi studi e così, tra un progetto e l’altro, finisco col lavorare a tempo pieno, abbandonando la vita universitaria, e sforno altri 5 giochi più una dozzina di demo mai pubblicate, per conto di varie aziende italiane.

Nel frattempo lascio la terra dei fichi d’India per approdare in Val Padana, dove tutt’ora lavoro come programmatore.
Come intuibile, nel buio del mio laboratorio segreto, sviluppo dozzine di fantasmagorici progetti per la conquista del mondo, servendomi di un imprecisato numero a 2 cifre di retrocomputers presenti nella mia stanza.