Dopo la notizia dell’accordo fra Microsoft e Yahoo, riprendo brevemente il tema per commentare le primissime reazioni del mercato. Per prima cosa diamo uno sguardo a quanto accaduto in occasione della prima offerta Microsoft, poi rifiutata, di $ 44,6 bn per l’acquisizione di Yahoo:
La reazione sul fronte Microsoft, è piuttosto negativa, con una perdita che orbita attorno al 10%. Di tutt’altro segno quella che riguarda Yahoo, il cui titolo registra un incremento del 30% circa.
La lettura del mercato è in effetti unanime: per Yahoo, almeno dal punto di vista finanziario, …
A distanza di poche ore dall’ufficializzazione di quello che ritengo senza dubbio il fatto dell’anno nel mondo IT, ossia il lungamente vociferato accordo MS-Yahoo!, ne riportiamo i termini essenziali. Innanzitutto l’accordo avrà durata di dieci anni, e prevedrà per MS l’accesso in esclusiva alle tecnologie di ricerca di Yahoo! e la possibilità di integrarle in parte o del tutto nella propria piattaforma. Sovrapposizioni? Piccole integrazioni in Bing? Solo chiacchiere? Andiamo avanti per capirlo meglio.
Secondo punto, Bing resterà l’unica piattaforma di ricerca organica e pagata per i siti Yahoo!: il motore …
Qualche giorno fa Yahoo! insieme a Samsung ha presentato una nuova gamma di televisori, dove è presente la tecnologia widget sviluppata da Yahoo stessa e rinominata da Samsung Internet@TV.
Questa permetterà l’accesso ad alcuni servizi del colosso americano quali news, borsa, account Flickr, meteo, Twitter e molto altro, direttamente dall’apparecchio televisivo.
Mahalo , la startup californiana dell’imprenditore Jason Calacanis, ha lanciato un nuovo servizio chiamato Mahalo Answers .
Il nome richiama chiaramente l’esistente servizio Yahoo! Answers , del quale mutua molte delle idee e del funzionamento, ma ne arricchisce l’esperienza introducendo alcuni elementi che ricordano il servizio Google Answers di qualche anno fa.
Le grandi compagnie della tecnologia Microsoft, Google e Yahoo! si sono mosse insieme a varie organizzazioni per i diritti umani, al fine di concordare una strategia comune da adottare in quei paesi dove la libertà di parola è limitata. In passato tutte e tre le compagnie sono state criticate per aver messo il profitto davanti al rispetto per i diritti umani, soprattutto in Cina.
Nasce cosi la Global Network Initiative, il cui obbiettivo è difendere la privacy degli utenti che operano nel settore del ICT in paesi dove questa non è …
Con l’addio forzato di Jerry Yang come CEO di Yahoo! il consiglio d’amministrazione ora dovrà cercare un sostituto che riesca a far risalire la compagnia dal baratro in cui è caduta. Già si fanno i primi nomi, secondo il Guardian, i possibili candidati a sostituire Yang sono:
Yahoo, dopo aver scritto i primi anni, ora si trova in seria crisi finanziaria. Nei mesi scorsi si è molto dibattuto sul futuro di Yahoo, soprattutto in relazione al tentativo di scalata da parte di Microsoft, respinta, contro ogni previsione e contro la volontà degli stessi azionisti di Yahoo, dal presidente e co-fondatore del portale Jerry Yang.
Il povero presidente si è trovato al centro di una questione che deciderà, quando sarà conclusa (perché non lo è), le sorti del web in futuro. La volontà di Microsoft di acquisire Yahoo, …
Il futuro del web è mobile, rimango sempre convinto di questo, e il fatto che le i “grandi” della rete stiano sviluppando sempre più spesso applicazioni per i dispositivi mobile ne è la prova.
Tra queste quella che mi ha colpito particolarmente, in positivo, è Yahoo! Go 3.0, un utility che permette di effettuare una ricerca sul web semplicemente dicendo quello che stiamo cercando.
L’ultima versione di Firefox, la 3.0 di cui ormai siamo tutti stufi di sentir parlare, è la più avanzata, performante, sberluccicante release del browser di casa Mozilla. Il successo del download day e i pareri complessivamente positivi sembrano confermare che il passo in avanti sia stato effettivamente compiuto, e le promesse siano state mantenute.
Ciò nonostante, come sempre accade, c’è la voce fuori dal coro, chi sostiene fermamente non vi sia stato progresso alcuno. Fino a qui tutto normale. Ciò che risulta particolarmente inverosimile è che in questo caso quel qualcuno …
Oltre ai manager in fuga dall’ormai poco ambita Yahoo!, anche il CEO Jerry Yang manca all’appello. Da quando il New York Times ha scritto un pesante articolo nei suoi confronti, dandogli sostanzialmente del fallito e invitandolo a lasciare Yahoo!, non si hanno più notizie del CEO.
Che Yang abbia gestito malissimo le trattative con Microsoft è cosa ovvia, e questa sua “fuga” non fa altro che rafforzare le voci contro di lui, che vogliono persone nuove a dirigere la Yahoo! del post accordo mancato.