
Sembra essere nata sotto una cattiva stella la macchina virtuale posta alla base della piattaforma Android, sviluppata dall’omonima azienda, poi acquisita dalla ben più famosa Google.
Che non brilli per velocità è un fatto abbastanza noto agli addetti ai lavori, ma percepibile anche dalla normale utenza, che trova soddisfazioni su configurazioni hardware più elevate rispetto al vasto parco hardware sul quale gira.
D’altra parte Dalvik non è stata concepita per essere votata alle prestazioni, quanto piuttosto all’efficienza in termini di memoria utilizzata, grazie ad alcuni intelligenti accorgimenti (tutti i file binari generati …

Come segnalato da Stefano Quintarelli – la cui candidatura all’AGCOM vi suggerisco spudoratamente a sponsorizzare! – Joaquin Almunia, vice presidente della Commissione Europea con responsabilità sulla competizione, ha espresso in un comunicato stampa una serie di preoccupazioni relativamente al ruolo di Google – in riferimento ovviamente alla sua quota di mercato – nell’economia di Internet.
Innanzitutto, nei suoi risultati di ricerca web, Google mostra collegamenti ai suoi servizi di ricerca verticale. I servizi di ricerca verticale non sono altro che motori di ricerca dedicati a specifici argomenti, come per esempio ristoranti, …

Quelli di voi più “hard core”, che mi seguono ormai da anni, si ricorderanno forse un post che ho scritto circa un anno e mezzo fa, sul genoma letterario via google books. Quella volta era appena uscito un articolo di un gruppo di Harvard che, per la prima volta, ha utilizzato un approccio altamente quantitativo e scientifico per studiare la linguistica. L’idea che hanno avuto è molto semplice: di solito per fare studi di linguistica si prendono dei campioni letterari che vengono considerati rappresentativi di un’epoca e li si …

Pratica commerciale scorretta e anticoncorrenziale? Legittimo atto di tutela del proprio vantaggio competitivo? Le opinioni dopo la richiesta rivolta da Apple a Pegatron di “scegliere da che parte stare” in riferimento alla produzione contemporanea degli ultrabook Asus e di dispositivi iOS, sono le più disparate, con la prevedibile netta divaricazione nelle opinioni del pubblico.
Ad alimentare la tensione la recentissima notizia sul brevetto per il design del Macbook Air, richiesto ad agosto 2011 ed ottenuto formalmente qualche ora fa. Un brevetto che, se utilizzato contro produttori come Asus ma anche come …

Mentre Facebook percorre gli ultimi passi in direzione una IPO miliardaria, con prospettive e numeri da far tremare le vene ai polsi della concorrenza, Google, che è poi la concorrenza, si muove nella sfera social con risultati ambivalenti. Se Google+ rappresenta di gran lunga il più convincente tentativo di Google in ambito social, i suoi numeri sono ancora molto lontani da quelli di Facebook.
Inoltre l’integrazione di G+ nei risultati della ricerca, fattore chiave per la crescita del social di Google, mette in discussione il primato della rilevanza fra i criteri …

Qualche giorno fa azzardavo il titolo “Firefox sul viale del tramonto“, una prospettiva piuttosto concreta nel caso in cui Google non avesse rinnovato l’accordo che prevede il suo motore di ricerca sia inserito come predefinito nel box di ricerca del browser.
La notizia di oggi è che, contrariamene alle voci degli scorsi giorni, l’accordo con Google è stato rinnovato. Si tratta di un accordo pluriennale, di valore non specificato.
I riflessi positivi di questo accordo vanno ben oltre le pareti di Mozilla – le cui economie, nel caso in cui l’accordo abbia …

Qualche giorno fa, a proposito di Linux, si parlava della sostenibilità dell’open source in ambito consumer. Affrontando la questione da un taglio più politico, facevamo riferimento all’azienda promotrice di Ubuntu, Canonical, le cui economie sono del tutto trascurabili, e di converso ad Android, che venendo meno ad ad alcuni principi fondamentali di Linux ha capitalizzato un’importante diffusione sul mercato – quanta ricchezza porti nelle casse di Google è più difficile capirlo.
Oggi ci ritroviamo a parlare di economia e open source in riferimento a Firefox, il browser alternativo divenuto popolare durante …

Proiettiamoci per un attimo nella più volte ipotizzata condizione in cui il nostro cervello sia direttamente interfacciato con Google. In teoria lo spazio della nostra conoscenza si estenderebbe a dismisura: ogni nozione sarebbe a portata di mano, come se appartenesse nativamente alla nostra memoria. Ma cosa esattamente conosceremmo e come? In effetti potremmo dire di conoscere nello stesso senso in cui abbiamo conosciuto finora?
Temo di no. Procedo quindi a lanciarmi in una serie di considerazioni che derivano da riflessioni di lungo corso, buone conversazioni e letture. Non intendo dunque attribuire …

Molto prima di Internet, si definiva gatekeeping la funzione svolta da chi, trovandosi nella posizione di editore o giornalista, filtrava le notizie decidendo a quali dare rilievo e quali ignorare. La figura del gatekeeper era radicata in un contesto mediatico caratterizzato da pochi media di massa, che comunicavano a molti individui simultaneamente (broadcast), individui dotati di un potere di interazione coi media limitato (cd. push, le notizie sono ricevute passivamente, non ottenute in seguito a ricerca).
Inutile dire che il concetto stesso di gatekeeping è stato spesso associato a quello di …

Avrete sicuramente sentito, negli ultimi giorni, del lavoro pubblicato recentemente sulla rivista Science, in cui i ricercatori Betsy Sparrow, J Liu e D. M. Wegner hanno raccontato come Google, e internet in generale, abbia modificato i processi della nostra memoria, facendo si che ci ricordiamo di meno di quanto facessimo prima dell’avvento dei motori di ricerca.
Questa notizia è volata in giro per la rete come ben pochi altri articoli su Science fanno. La sensazione è che è stata accolta con un misto tra scetticismo e paura, sentendosi un po’ in …