
Fra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, si è consumato il primo round di uno scontro che, romanticamente, potremmo definire “fra innovazione e status quo”. Da un altro punto di vista potremmo dichiarare quel periodo l’inizio della fase in cui la tecnologia è divenuta in qualche modo nemica del diritto d’autore, su scala mondiale.
Il periodo è precisamente quello del boom di Napster, un fenomeno che acquisì massa critica ancor prima che coloro i quali interessi ledeva – le major in primis – ne comprendessero potenzialità e rischi.
Non …

SOPA-PIPA: leggi scritte da incompetenti circa la materia Internet, sotto dettatura dei soliti gruppi di potere. Leggi che mettono a rischio il medium nella sua interezza e per farlo contravvengono ad un principio fondamentali della democrazia americana: la libertà di espressione. Leggi, infine, che fanno leva in modo arrogante sul fatto che le maggiori aziende che fanno business online – motori di ricerca, advertising – siano situate sul territorio USA.
Qui una lista di aziende che supportano SOPA. Qui sotto un video che ne spiega chiaramente il funzionamento e il potenziale …

Facebook, Google, Wikimedia Foundation, Twitter, Zynga, eBay: sono solo i più visibili fra gli attori che promettono un “blackout di Internet” in data da destinarsi (si parla del 23 gennaio, il giorno prima della discussione presso il senato USA sulla proposta di legge).
È questa la notizia – davvero scottante – diffusa qualche ora fa da Extremetech, che non fa che rimarcare la gravità della materia. Si tratta di una legge federale USA, lo ricordiamo, che se approvata andrebbe ad impattare sulle dinamiche fondamentali di Internet, dal lato tecnologico e legale.
Se …

Se non sapete cosa sia SOPA, dovreste saperlo. In breve si tratta di una proposta di legge del che pone fuori legge molte delle tecnologie e delle prassi su cui è fondata Internet, per fare un favore ai soliti noti – i titolari di diritti d’autore.
Non che Internet per questi ultimi rappresenti il luogo più sicuro, anzi, ma è davvero deprimente vedere come, al reiterato e clamoroso insuccesso nel farne un luogo di business, corrisponda un proporzionale sforzo di combatterne i principi fondanti sul terreno legale.
Veniamo ai fatti: dopo molte …

Mentre le premesse del provvedimento AGCOM iniziano a sfaldarsi, vorrei condividere con voi qualche riflessione sull’intera vicenda. Partendo dal contributo di personaggi che hanno a lungo seguito da vicino la traiettoria del diritto d’autore ai tempi di Internet.
Partiamo da Stefano Quintarelli, uno di quelli che hanno fatto Internet in Italia, che in un pezzo di cui consiglio la lettura integrale intitolato Il mondo nuovo, tratteggia le premesse che rendono ineludibile una revisione dell’attuale disciplina del diritto d’autore e conclude con alcune linee guida molto concrete:
i beni digitali devono essere ottenibili …

I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano – Pablo Picasso
Un musicista decide un bel giorno di reinterpretare con le sonorità dei sistemi 8 bit degli anni ’80 Kind of blue (1959) di Miles Davis, uno dei più famosi album della storia del jazz. L’album si chiama Kind of bloop e la copertina, coerentemente con l’ispirazione, non è nient’altro che la versione pixelata di quella originale.
Il fotografo autore dello scatto poi divenuto la copertina dell’album di Davis a fine anni ’50 ritiene che il suo diritto d’autore sia stato violato …

Comprare un software non equivale a possederlo: è questa la direzione che va prendendo la giustizia USA, confermata da una recente decisione della Corte d’Appello del 9th Circuit relativamente ad una disputa legale fra la Blizzard e la MDY – produttrice quest’ultima di un software che automatizza alcune azioni necessarie per fare livelli su WoW.
La tesi della Blizzard è per l’appunto che il giocatore non compra il gioco ma una licenza d’uso, vincolata dalle condizioni riportate nella EULA. Questa posizione, rigettata in primo grado, è stata accolta in appello. …

In un pezzo di qualche giorno fa, Cesare poneva alcuni spunti interessanti sulla questione dei beni immateriali. Vorrei proporre un altro punto di vista, non prima di aver posto qualche premessa introduttiva all’argomento.
Il problema DRM-non DRM ha origini connaturate nello strumento: un’autovettura o qualunque bene materiale, non si può duplicare per uso privato. Un’autovettura rappresenta un bene in sé concluso, la giustificazione di quel che viene pagato corrisponde con l’oggetto fisico che un bel giorno finisce parcheggiato sotto casa.
Software ed audiovisivi al contrario, hanno usi e funzioni che esulano dalla …
Dal 2004 ad oggi, Google ha scansito circa 10 milioni di libri – sia in commercio che fuori stampa e di pubblico dominio, secondo le categorie del copyright USA – e li ha messi a disposizione gratuitamente attraverso il sito dedicato Google Book Search (già noto come progetto Google Print).
A cinque anni di distanza dal lancio dell’ambizioso progetto, siamo in questi giorni in attesa di un accordo fra Google e due soggetti giuridici – l’Association of American Publishers e l’Authors Guild of America – che hanno denunciato il gigante di …
Mi perdonerete ma del lato artistico di Lily Allen non so nulla. Alle mie orecchie è a malapena arrivato il nome di quella che mi pare nient’altro che la n-esima starlette del pop, fotocopia di mille altre più o meno famose di lei.
Quello che m’interessa, è che la signorina Allen ha costruito la sua fama attingendo a piene mani dal mondo social (in particolare MySpace), e che ha recentemente inaugurato e subito chiuso un blog in cui si schiera decisamente a favore del principio dei three strikes. Un principio …