750.000 posti di lavoro persi. Da 200 a 250 miliardi di dollari di danni economici al settore. È l’apocalisse? I frutti dell’attuale crisi economica? No: sono le cifre che l’industria della produzione di contenuti sventola da anni, ogni qual volta si debba far pressione sul governo per invocare ulteriori restrizioni alla libertà degli utenti per la protezione della proprietà intellettuale.
Bene, un’indagine di ArsTechnica dimostra che sono completamente campate in aria. Nella migliore delle ipotesi poco aggiornate e calcolate in modo da divenire opportunamente catastrofiche.
Adesso io non vorrei partire col …
A pochi giorni dalla diffusione dei dati della BSA, vorrei lanciare qualche spunto sul tema “pirateria” – le virgolette sono d’obbligo perché non ritengo le pratiche violente tipiche dei pirati antichi e moderni, assimilabili con reati legati alla proprietà intellettuale.
Premetto che le considerazioni che seguono non intendono minimizzare la gravità del problema, ma contestare alcuni assiomi e cercare di porre la questione in un contesto più ampio.
Un primo distinguo va fatto fra “pirateria” di piattaforma e di contenuto: premettendo che sempre più spesso si parla di “pirateria” forzando esplicitamente (vedi …
Da qualche giorno gira per la rete un video di Luca Barbareschi, vice-presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, in cui, dopo aver cantato le lodi della causa intentata da Mediaset contro Youtube, si produce in una dissertazione circa le logiche che governano la comunicazione in Internet e lancia, primo al mondo, l’allarme diritto d’autore su Youtube, avanzando una non ben definita proposta di “limitarlo“.
Per capire il tenore dell’analisi e la competenza del Vice presidente della commissione Telecomunicazione della Camera dei deputati, non c’è nulla di meglio che …
Prince si è di nuovo fatto notare per la sua poca flessibilità in materia di diritti d’autore online.
L’ Associated Press , ha recentemente riportato che il “Principe” ha richiesto che tutte le versioni della sua cover live di “Creep” dei Radiohead siano immediatamente rimosse da YouTube.
Tutta la vicenda nasce quando, qualche giorno fa al festival statunitense Coachella, in California, Prince ha deciso, cosa per lui del tutto inusuale, di cantare una cover dal vivo e, la canzone prescelta è stata appunto “Creep” dei Radiohead.
MediaDefender è una società californiana che si definisce the leading provider of anti-piracy solutions in the emerging Internet-Piracy-Prevention (IPP) industry (il leader nel campo delle soluzioni anti pirateria nell’emergente industria della Prevenzione della Pirateria su Internet).
Gente che suda ogni giorno sette camicie per proteggere il business della distribuzione di contenuti dalle forze del male. Saliti agli onori delle cronache per fughe di notizie interne che hanno svelato procedure talvolta non proprio ortodosse (tra cui siti spia di file sharing come miivi.com per intrappolare gli uploaders), rappresentano in un …
Chi ha vissuto la propria adolescenza negli anni ottanta non può non sapere cosa voglia dire registrare una cassetta. A pensarci bene sembra preistoria, il nastro su cui venivano incise le compilation da milioni di ragazzi più o meno giovani che mixavano artisti e suoni presi da diversi cd o addirittura dal vinile.
Questa espressione di creatività torna a vivere in formato digitale, grazie ad un progetto semplice semplice: muxtape.com.
L’ultima puntata della crociata delle major contro Internet ha come oggetto un servizio che si autodefinisce “playable search engine”.
Il sito che lo offre – SeeqPod – ospita un particolare motore di ricerca, capace di reperire sulla rete files audio, e riprodurli direttamente dall’interfaccia del browser attraverso un front end flash.
Le funzionalità del sito, a cui ci si può registrare gratuitamente, includono anche la creazione di playlist personalizzate e l’ormai classica funzione di ricerca di tracce simili – in base a genere, autore, epoca etc. – a quella scelta …
Con eccezionale tempismo, il governo inglese, nella persona del Ministro per la Proprietà Intellettuale Lord Triesman, sta prendendo in esame la possibilità di rendere legale il “format shifting” – l’operazione che i grassatori della proprietà intellettuale comunemente definiscono ripping.
Il provvedimento, esteso al solo uso privato, non manca di sollevare alcune questioni.
A breve sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale una legge che dà nuovo fiato a SIAE e dimostra, ancora una volta, non solo l’arretratezza del nostro paese a fronteggiare il cambiamento, ma addirittura la volontà di navigare contro corrente e di creare attrito.
La legge (approvata tra le 20 e le 21 del 21 dicembre, così da passare in sordina), tra poco efficace, sancisce, tra le altre cose, all’articolo 1 bis:
È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per …
Ho di recente scoperto Sellaband e ho trovato l’idea alla base del servizio davvero geniale. Si tratta di un sito che mette in contatto diretto gli artisti musicali con i propri fan e consente a questi ultimi di supportare (in termini economici) lo “sbarco” tradizionale su CD dei propri idoli.
Solitamente il cantante che vuole essere prodotto deve convincere una casa discografica a credere in lui e fare l’investimento. In Sellaband si salta questa intermediazione, e l’artista si rivolge direttamente ai fan chiedendo loro i soldi necessari per l’incisione e …