
Avevo chiuso lo scorso pezzo su Facebook affermando che, dopotutto, le fonti USA da cui mi approvvigiono di notizie avevano fatto bene a non esprimere opinioni precoci sui primi giorni di scambi del titolo. La più grande quotazione della storia del Nasdaq, la prima dopo lo scoppio della bolla delle dotcom, meritava perlomeno un giudizio ponderato.
Dopo il sostanziale collasso dei primi giorni, le azioni di Facebook ondeggiano fra un -27% e un -30% rispetto al prezzo stabilito per la IPO ($ 38). La capitalizzazione di mercato del social network per …

Recentemente il Presidente della Repubblica Napolitano ha avuto modo di chiarire la sua posizione sul rapporto Internet-politica. Un rapporto che il boom del Movimento 5 Stelle ha portato alla ribalta. Secondo Napolitano “La rete non è il luogo delle decisioni politiche […] I partiti sono le cinghie di trasmissione delle istanze dei cittadini verso le istituzioni. La sfera delle decisioni politiche non si tocca”.
L’opinione di Napolitano, politico di lungo corso nelle fila della sinistra italiana, è prevedibilmente fondata sulla centralità dei partiti. Una centralità cui i processi sociali che si …

In un silenzio quasi imbarazzante da parte di molta dell’editoria IT targata USA, la IPO di Facebook ha fatto flop. La più grande IPO della storia del Nasdaq, incensata e glorificata, gossippata, analizzata da ogni possibile punto di vista, contornata da analisi psico-sociologiche sui suoi protagonisti, accompagnata dal rullo dei soliti tambourine men startuppari, ha chiuso il secondo giorno di contrattazioni oltre la soglia del -10% rispetto al prezzo di collocamento, andando anche peggio il giorno successivo.
Non desidero addentrarmi in analisi finanziarie né assumermi il ruolo – peraltro immeritato – …

Come segnalato da Stefano Quintarelli – la cui candidatura all’AGCOM vi suggerisco spudoratamente a sponsorizzare! – Joaquin Almunia, vice presidente della Commissione Europea con responsabilità sulla competizione, ha espresso in un comunicato stampa una serie di preoccupazioni relativamente al ruolo di Google – in riferimento ovviamente alla sua quota di mercato – nell’economia di Internet.
Innanzitutto, nei suoi risultati di ricerca web, Google mostra collegamenti ai suoi servizi di ricerca verticale. I servizi di ricerca verticale non sono altro che motori di ricerca dedicati a specifici argomenti, come per esempio ristoranti, …

Un futuro “monodevice”, un unico dispositivo capace di adattarsi alla gamma più vasta di scenari d’uso, con il cloud ad estendere le possibilità distorage/calcolo locali, non era del tutto peregrino fino a pochi anni fa. Nel 2009 non avrei affatto escluso di vedere entro qualche anno un terminale della dimensione di uno smartphone, che concentrasse capacità sufficienti per un uso in mobilità – compresa telefonia – e che, giunti in ufficio si connettesse a monitor e tastiera per svolgere processi semplici come e-mail, suite office, web browsing, groupware etc.
Attorno a …

In Appunti Digitali parliamo di netbook fin da prima che esistesse la parola netbook. Fin da quando Asus, in quello che molti giudicano un vero e proprio peccato originale, uccise la nicchia dei cd. UMPC con una famiglia di prodotti altrettanto leggera e (poco) prestante che ebbe lo storico merito/demerito di sviluppare volumi di vendita enormi abbassando però il prezzo medio di vendita di tutto il mercato PC, con conseguente abbattimento dei margini degli OEM e dei produttori di silicio.
A 5 anni dal debutto, il netbook sta lentamente diventando un …

Ricordo di aver letto – anche se in questo momento non riesco a reperire la fonte – che Bill Gates, in occasione del lancio di Windows 95, ebbe occasione di sottolineare, in controtendenza rispetto all’ondata di entusiasmo che vedeva lui e Microsoft proiettati verso un inevitabile trionfo, che, malgrado tutto quel clamore, esisteva ancora la possibilità di perdere. “We may still lose”, una frase che a quasi 17 anni dal più spettacolare lancio della storia di Microsoft ha tutt’altro sapore: il mobile, ambito su cui si gioca il presente e …

Pratica commerciale scorretta e anticoncorrenziale? Legittimo atto di tutela del proprio vantaggio competitivo? Le opinioni dopo la richiesta rivolta da Apple a Pegatron di “scegliere da che parte stare” in riferimento alla produzione contemporanea degli ultrabook Asus e di dispositivi iOS, sono le più disparate, con la prevedibile netta divaricazione nelle opinioni del pubblico.
Ad alimentare la tensione la recentissima notizia sul brevetto per il design del Macbook Air, richiesto ad agosto 2011 ed ottenuto formalmente qualche ora fa. Un brevetto che, se utilizzato contro produttori come Asus ma anche come …

In questi giorni i riflettori sono puntati su Apple, primariamente a causa di un pezzo del New York Times in cui si sottolinea quanto in fin dei conti strida la situazione del lavoro nel settore industriale americano, con l’enorme ricchezza che produce Apple, e l’enorme forza lavoro che impiega al di là dell’Oceano Pacifico.
Questo discorso ne porta dietro uno molto più grave – sottolineato in quest’altro contributo del NYT – relativo alle condizioni di lavoro dei lavoratori cinesi impegnati nella produzione dei costosi gadget che dall’altra parte del mondo si …

Colgo l’occasione di un interessante commento apparso qualche giorno fa su queste pagine, per sviluppare un argomento che da qualche tempo ho in mente. Si tratta della transizione al “post PC” – formula resa celebre da Steve Jobs in un’intervista del 2010 – ove per dispositivo post PC s’intende un oggetto portatile, che riassume alcune funzioni tipiche del vecchio PC ma ne abilita l’accesso tramite touchscreen.
Partiamo dal presupposto che una nuova interfaccia ridefinisce necessariamente il perimetro funzionale del dispositivo. Le funzionalità necessitano dunque di essere limate in modo da risultare …