
La sostenibilità economica dei progetti open è un tema che mi sta molto a cuore. Ho approfittato in un precedente articolo della disponibilità dello sviluppatore Flavio Tordini per sfiorare l’argomento nell’intervista che mi ha gentilmente concesso. Quello che vorrei fare oggi è l’analisi di un fenomeno che negli ultimi anni sembra essersi consolidato.
Parleremo dei bounty. Se state immaginando panorami sabbiosi, saloon, sparatorie a mezzogiorno mettete freno alla vostra fantasia. Anche in questo caso si tratta di “mettere una taglia”, ma non sulla testa di un bandito.
Il principio di base è …

Come forse saprete alcune cose sono stanno cambiando in casa Canonical. Fino alla versione 10.10 Ubuntu è stata fermamente ancorata al progetto Gnome limitandosi a smussarne qualche aspetto, personalizzarne alcune componenti, e proporre software alternativi a quelli forniti di default dell’ambiente desktop (penso a firefox al posto di epiphany). Con l’avvicinamento della terza versione e con i suoi cambiamenti radicali Canonical ha però deciso di divergere dalla linea del progetto gnome. Non si tratta ovviamente di un abbandono delle tecnologie che da anni sono alla base del desktop Ubuntu ma …

Esattamente un anno ed un giorno fa c’è stato il mio esordio da redattore su questo blog con un articolo sui Sistemi Operativi in tempo reale. Seguendo da diverso tempo il blog come lettore quando Alessio mi ha proposto per la prima volta la collaborazione mi sono detto: Non è che ha sbagliato persona?
Tutto sommato ero abituato a leggere gli articoli di redattori preparatissimi, e per un attimo ho sentito quel classico dubbio che viene sempre quando ti viene proposto qualcosa di nuovo: sarò all’altezza del compito?
La realtà è che …

Chi non segue da vicino questo “mondo” può avere la sensazione che i progetti open comunitari spuntino semplicemente fuori dal nulla, come conigli dal cilindro magico di abili (o meno) sviluppatori. In realtà le cose vanno in maniera molto diversa. Il percorso che porta al successo di progetti di questo tipo è solitamente molto lungo e attraversato da diverse fasi cruciali, punti di snodo che possono decretarne l’ascesa o il rapido declino.
Uno schema ricorrente che si trova spesso ad osservare è quello di uno sviluppatore o di un gruppo molto …

Questa settimana mi sono trovato di fronte ad una di quelle domande che nella loro semplicità riescono a metterti in difficoltà. Un mio caro amico, avendo un fratello di 13 anni che vorrebbe in qualche modo esplorare il mondo della programmazione mi ha chiesto:
“Conosci un testo che sia adatto ad un ragazzino che vorrebbe iniziare a programmare?”
La scelta del linguaggio è ricaduta su python per diversi motivi:
Lo conosco, lo uso, quindi in caso di necessità mi sento più a mio agio a spiegare come funziona
Permette di focalizzarsi sulla programmazione senza …

Questa settimana vorrei parlarvi di uno strano caso che vede come protagonisti Microsoft e una comunità di sviluppatori open source. Grazie all’estesa campagna di marketing messa in atto dal colosso di Redmond immagino che molti dei lettori di AD avranno sentito parlare di Kinect.
In parole povere si tratta di un device di input particolare che promette di liberare l’utente (in questo caso il videogiocatore trattandosi di un accessorio per xbox 360) da qualsiasi tipo di dispositivo da manipolare (joypad, mouse, tastiere o telecomandi di sorta). Per interagire con kinect …

La mia “strada” potrebbe essere definita come “tutto meno che votata all’arte”. Da piccolo mi piaceva disegnare e colorare (a chi non piace?), ma con il Liceo Scientifico prima e gli anni trascorsi tra le aule di Ingegneria Informatica non ho mai avuto l’occasione e probabilmente nemmeno la voglia di esprimere la mia creatività in quel modo. Una buona dose di pigrizia e impegni abbastanza serrati hanno fatto il resto. Tutto questo fino a circa 3 settimane fa quando ho fatto quello che si può definire il classico acquisto impulsivo: …

Nelle precedenti puntate (1,2) abbiamo visto in che maniera il giovane progetto Wayland si discosti dall’architettura di X. Quello di cui non abbiamo parlato sono tutte quelle problematiche non strettamente tecniche che influenzano il successo di qualsiasi progetto. Progetti alternativi a X esistono da tempo, ma sono stati per lo più relegati al mondo embedded (mi viene in mente directFB), e nessuno è mai riuscito a scalzare X dalla sua posizione dominante sulle distribuzioni classiche.
Per quali motivi Wayland dovrebbe riuscire dove altri hanno fallito?
La prima significativa caratteristica che rende ragionevole …

Nell’appuntamento della scorsa settimana abbiamo visto come funziona l’infrastruttura grafica attuale in un ambiente X11. Nell’articolo di oggi analizzeremo l’architettura di wayland.
Mentre nell’attuale architettura il compositor comunica con il server grafico in wayland il compositor è il vero e proprio server grafico. Il controllo del Kernel Mode Setting e degli eventi viene gestito direttamente dal compositor. Gli eventi in input sono spediti direttamente ai client e i client mandano il “damage event” direttamente al compositor.
La figura rappresenta cosa avviene nello scenario presentato nel precedente articolo, dall’occorrenza di un evento di …

Wayland è un protocollo di comunicazione nato dalla volontà di fornire un sistema grafico moderno costruito sopra alle nuove tecnologie del kernel linux (Kernel Mode Setting e Direct Rendering Manager). Lo scopo prefissato dal suo ideatore Kristian Høgsberg è quello di creare un nuovo display server che implementasse soltanto la piccola parte delle tantissime feature del protocollo X11 che vengono realmente utilizzate nei moderni gestori di finestre che utilizzano un qualche sistema di compositing.
Il protocollo attualmente utilizzato da tutte le distribuzioni GNU/Linux è il vecchio X. La prima apparizione dell’ultima …