MyPaint: disegnare con il software libero non è mai stato così piacevole

La mia “strada” potrebbe essere definita come “tutto meno che votata all’arte”. Da piccolo mi piaceva disegnare e colorare (a chi non piace?), ma con il Liceo Scientifico prima e gli anni trascorsi tra le aule di Ingegneria Informatica non ho mai avuto l’occasione e probabilmente nemmeno la voglia di esprimere la mia creatività in quel modo. Una buona dose di pigrizia e impegni abbastanza serrati hanno fatto il resto. Tutto questo fino a circa 3 settimane fa quando ho fatto quello che si può definire il classico acquisto impulsivo: una tavoletta grafica entry level. Prima di fare l’acquisto naturalmente mi sono accertato che la tavoletta fosse compatibile con ubuntu 10.04, che utilizzo come sistema principale.

Arrivato a casa ho scartato il pacco installato il driver e ho iniziato a fare qualche disegnino con gimp. Mentre disegnavo mi sono ricordato di aver letto di un progetto molto interessante pensato per essere utilizzato con tavolette grafiche. Il progetto in questione è MyPaint ed è per raccontarvi quanto mi abbia impressionato che vi ho reso partecipi del breve racconto di vita vissuta che avete dovuto sopportare. :D


Primo disegno fatto utilizzando MyPaint e Gimp

Il programma viene definito dai suoi creatori come una “Applicazione grafica veloce, facile, open source per disegnatori digitali”. La principale caratteristica del programma è quella di permettere di focalizzarsi solo sul contenuto e di massimizzare l’area di disegno, mostrando l’interfaccia solo quando necessario.


Interfaccia di MyPaint in tutta la sua semplicità

Come potete vedere dalla schermata la semplicità regna sovrana. Diversi color picker, una collezione di brush, e un gestore di layer assolutamente basilare sono gli unici strumenti a disposizione, e anche questi possono essere nascosti con estrema semplicità con appositi shortcut da tastiera riducendo l’interazione al semplice incontro tra tela e pennello. Attraverso la combinazione di tastiera e penna si può zoomare e ruotare liberamente la tela con una naturalezza e fluidità unica (considerate che il mio portatile non è certo un fulmine di guerra). L’ottima collezione di brush realistici fa il resto. Disegnare con mypaint è semplice quanto disegnare su un pezzo di carta… con il vantaggio non secondario per quelli come me che sono alle prime armi di avere la possibilità di annullare gli errori a colpi di CRTL+Z.


Il mio secondo disegno ha richiesto parecchio tempo e parecchie dritte da parte di disegnatori più esperti per diventare accettabile

Con un paio di giorni si riescono a padroneggiare bene tutte le funzioni principali. Questo programma esalta quello che apprezzo nelle interfacce grafiche (argomento che ho trattato con un articolo su AD): non mettersi di traverso tra l’utente ed il suo obbiettivo, essere allo stesso tempo di supporto e non invadenti.


L’ultimo disegno fatto in ordine di tempo è ancora un work in progress

Il progetto è in continuo divenire e alcune mancanze si fanno sentire (personalmente mi piacerebbe poter configurare la modalità di blending dei vari livelli, cosa che attualmente sono costretto a fare con gimp) ma sta progredendo di versione in versione. Allo stato attuale il software è comunque ampiamente utilizzabile come dimostra la sua adozione nell’ambito del progetto Durian della Blender foundation.

Interessanti sono anche le tecnologie utilizzate per creare questo piccolo gioiello che è scritto principalmente in python con alcune parti critiche in c++. Leggerne i sorgenti potrebbe essere divertente quasi quanto usarlo per disegnare.

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