
Nell’articolo precedente abbiamo parlato del meccanismo delle Syscalls, e abbiamo visto come fare per passare il controllo al kernel, per poi tornare al codice utente.
In un sistema del genere, dove i task degli utenti sono separati rispetto al kernel del Sistema Operativo, è possibile eseguire un certo numero di task in modo concorrente. L’alternarsi dei task in rapida successione consente di rendere l’illusione che tali task vengano eseguiti contemporaneamente, anche se il sistema è dotato di una singola unità di calcolo (sistema con singola CPU).
Esistono svariati modi per raggiungere lo …

Nel precedente articolo abbiamo parlato del KERNAL, un rudimentale OS di Commodore, ed abbiamo spiegato come esso implementi una forma di astrazione dell’hardware.
Tramite tale astrazione, il software può accedere alle funzioni base della macchina, controllarne le periferiche di I/O e gestirne le risorse, senza tuttavia conoscerne i dettagli implementativi. In termini tecnici, quella che si presenta al programmatore è una Interfaccia.
Studiando attentamente le funzioni del KERNAL ci si accorge facilmente che manca una precisa definizione del concetto di programma.
In poche parole, possiamo collocare dati ed istruzioni in modo sostanzialmente arbitrario. …

In questo nuovo appuntamento settimanale col retrocomputing, andremo a “disseppellire” l’emblema di un’epoca del PC direi felicemente conclusasi: le limitazioni imposte dalla memoria convenzionale e i sistemi usati per aggirarla, per poi inquadrare le origini del moderno concetto di multitasking.
640KB (qui approfondito tecnicamente da Cesare) è il quantitativo di memoria che i progettisti IBM ritennero all’inizio degli anni ’80 soddisfacente per ogni eventuale uso del computer.
Sempre a livello progettuale, la parte oltre i 640KB del primo megabyte di RAM (1MB era il massimo indirizzabile da una CPU 8086/8088) fu riservata …

Era ora direte voi: il multitasking assieme al supporto flash, rappresenta la maggiore fonte di critiche per lo smartphone della mela. La notizia di ieri, riportata da BusinessInsider – non è la prima né sarà l’ultima in questa direzione – è che Apple starebbe lavorando sull’implementazione del multitasking nella prossima versione di iPhone, il cui rilascio dovrebbe avvenire durante la prossima estate.
Il multitasking rappresenta una feature, perlomeno dal punto di vista tecnico, ineludibile, ma porta con sé una complicazione che Apple, dopo i suoi competitor che già implementano questa tecnologia, …
Con l’andare avanti del tempo, l’offerta di computer si è molto diversificata non solo in termini di scelta all’interno di specifici segmenti, ma come di ridefinizione e arricchimento della segmentazione.
Protagonista di questa evoluzione è innanzitutto l’universo dei sistemi portatili, fino a pochi anni fa segmentato in modelli da 14/15″ ad occupare il mainstream, modelli da 17″ pesanti e con poca autonomia, per usi specifici, e modelli di nicchia con schermo da 12″ o meno, capaci di elevata portabilità ma venduti a prezzi proibitivi.
Lo scenario oggi è molto diversificato così come …
Massimo Gaggi in un interessante articolo sul Corriere.it fa ampio riferimento a quanto pubblicato da Nicholas Carr su The Atlantic.com [peccato che sul Corriere non ci sia il link a questo articolo, ma evidentemente i quotidiani nazionali non hanno ancora ben chiara cosa sia la netiquette].
L’articolo di Carr si intitola Is Google making us stupid? e contiene una approfondita ed illuminata riflessione su come Internet stia cambiando le nostre abitudini di lettura, e con esse la maniera in cui si sviluppano i processi mentali, la capacità di concentrazione e …
È questo l’interessante punto di vista di Chuck Moore, senior di AMD, espresso in una conferenza presso l’università di Stanford. Il parallelismo spinto di Cell, oltre a farne un “chiodo” da programmare, sovraccarica la CPU centrale, un PowerPC che secondo il parere dell’esperto, finisce per diventare un collo di bottiglia.
Gli strali di Moore si rivolgono anche alla corsa alla moltiplicazione dei core omogenei, che potrebbe prima o poi mettere in crisi le unità di scheduling dell’OS ostacolando l’incremento delle performance.
La soluzione ottimale, a suo parere è l’adozione di una CPU …
C’è una battaglia fra smanettoni in corso sulla rete: quante applicazioni si possono eseguire in contemporanea prima di crashare il sistema? La contesa prende immediatamente la direzione dello scontro fra OS, ed ecco dunque l’orgoglioso proprietario di un Macbook Pro (2.2Ghz e una quantità imprecisata di RAM), lanciare il guanto con 150 applicazioni contemporanee.
Risponde a breve termine Vista, con 108 applicazioni su un sistema Intel Quad core con 4Gb di Ram. La cosa interessante è che il possessore del PC Vista, fermatosi ben al di sotto della soglia …
Dice Nokia che secondo un sondaggio fatto sul loro sito, le donne sono più multitasking degli uomini mentre stanno al cellulare. Facile, considerando il fatto che spesso le donne fanno telefonate chilometriche e che quindi devono in qualche modo ottimizzare il tempo. Ma scendiamo un po’ nel dettaglio: i risultati del sondaggio indicano che la maggior parte delle attività di multitasking avvengono perché i terminali moderni non sono solo più telefoni, ma vere e proprie agende vaganti. Immagino quindi che considerino “multitasking” il fornire un numero di telefono dalla rubrica …