
Che Commodore sia stata, nel primo triennio degli anni ’80, la società di riferimento per il mercato dei Personal Computer, essendo praticamente esso stesso una sua creazione, è un dato di fatto assolutamente inconfutabile.
Ma se sul versante hardware, il VIC-20 e il C64 hanno fatto storia, lo stesso non si può dire per i sistemi operativi realizzati dalla casa di Tramiel. In particolare, il Basic (di derivazione Microsoft) si dimostra, soprattutto sul C64, poco incline alle esigenze degli utenti più esperti, il cui termine primario di paragone è il CP/M, …

Chi ha avuto la fortuna di attraversare il periodo che va dagli anni ’80 fino alla prima metà dei ’90 attingendo al mondo dell’informatica ha potuto godere di un’esperienza irripetibile, nel pieno impulso pionieristico che ha reso il computer un elemento domestico, familiare, che permea ormai l’esistenza nostra e dell’intera società in cui viviamo.
E’ in questo contesto che s’inquadra l’operato di un’azienda che non ha certo bisogno di presentazioni: la beneamata Commodore, che ha contribuito in maniera preponderante, a mio modesto avviso, a tutto ciò, forte anche del pensiero e …

Cari lettori, come saprete nella giornata dell’8 aprile è venuto a mancare uno dei padri del colorito universo degli home computer degli anni ’80: Jack Tramiel, fondatore della compianta Commodore (il cui zombie continua ad aggirarsi sul mercato a trent’anni dal C64).
Non ho bisogno di ricordarvi che, come la maggioranza di coloro che hanno scritto la storia del computer negli anni ’70 e ’80, Jack Tramiel è stato un personaggio ingombrante, non privo di difetti. È stato soprattutto un caparbio democratizzatore della tecnologia informatica, che ad una scarsa visione tecnologica …

E’ un marchio che non ha certo bisogno di presentazioni, che ha fatto la storia dell’informatica “di massa” (e non solo), e di cui abbiamo già parlato parecchio su queste pagine.
Da qualche tempo è tornata alla ribalta con la presentazione del C64x, un PC con CPU di fascia alta infilato in un case modellato su quello dell’illustrissimo predecessore, presentato all’esorbitante prezzo di 1500$, che di recente ha lasciato il passo a un modello più economico (“soltanto” 1300$) basato però su una CPU ben più scarsa (un Atom al posto di …

Eccoci al secondo post dedicato a Tramiel ed alla sua Commodore.
Come accennato nel precedente post della serie, il PET 2001 è il primo “personal” di Commodore. L’acronimo “PET” è un riferimento diretto all’animale domestico, mentre “2001” si ispira al celebre film di Kubrik del 1968 e alle fantastiche capacità del computer HAL. Tutte scelte orientate ad accreditare il nuovo sistema come “assistente personale” nell’immaginazione degli utenti non professionali.
Il PET 2001 in tutto il suo splendore
Oltre alla CPU 6502, che funziona a 1 MHz, la macchina ha 4KB di RAM, il linguaggio …

Tanti auguri Commodore 64!
Eh si, il Personal Computer più venduto al mondo spegne in questi giorni 30 candeline e di tempo ne è decisamente passato dal gennaio del 1982 quando fu presentato al CES di Las Vegas.
I numeri di questo piccolo gioiello sono da capogiro: si stima siano stati prodotti tra i 17 ed i 22 milioni di unità, nelle varie edizioni che lo hanno accompagnato. Anche tecnicamente il C64 si difendeva decisamente bene: processore MOS 6510 (MOS Technology era di proprietà della stessa Commodore e le cui CPU 6502 …

Nel precedente articolo abbiamo introdotto il Debug Monitor e abbiamo accennato alle funzioni base che dovrebbe avere un sistema operativo minimale, per consentire l’esecuzione di semplici programmi sulla macchina.
Ad essere precisi, su questo genere di macchine non è indispensabile un vero Sistema Operativo, ma torna molto utile avere a disposizione delle funzioni generiche che siano quanto più possibile indipendenti dalla piattaforma. L’indipendenza dalla piattaforma consente, teoricamente, di riutilizzare lo stesso codice su macchine diverse purché queste dispongano di un livello di astrazione compatibile.
In questa ottica di astrazione, parola chiave di …

Perdonatemi la vena polemica ma sono diventato molto insofferente verso il puntuale ripetersi di queste “operazioni memoria” da quattro soldi – il cui ultimo risultato è il pietoso PC-64.
Questa volta tocca ad Amiga e l’annuncio è ha il tono dell’evento epocale:
The legacy of the Commodore and Amiga trademark brand, reunited once again after so many years […]
Roba grossa insomma, da far impallidire il ritrorno di Roger Waters nei Pink Floyd. Peccato che sia tutta fuffa, vuota nostalgia pallonara da PR di quarta categoria.
L’unico momento in cui il marchio Commodore e …

In questa rubrica abbiamo parlato spesso di giochi che, sfruttando le qualità hardware dell’Amiga, hanno contribuito a segnare un’era nella storia videoludica, fino a lambire il campo dell’arte.
Abbiamo parlato anche di giochi che, senza particolare enfasi sulla grafica, si sono conquistati un “posto in paradiso” grazie a un gameplay semplice e avvincente.
A quasi trent’anni di distanza da quei giorni questa distinzione diventa difficile da cogliere, particolarmente per chi è stato adolescente ai tempi della Playstation: la grafica ritenuta un tempo straordinaria difficilmente impressiona chi ormai “mastica” fotorealismo a 1080p.
Il fattore …

Con la Commodore fuori dai giochi a seguito del fallimento occorso nel 1994, le possibilità di far rivivere l’Amiga nel connubio hardware & software che ha sempre contraddistinto queste macchine sono, di fatto, svanite.
C’è stato il tentativo di aggiornare le macchine esistenti con CPU PowerPC e schede grafiche più potenti, oppure costruendo nuovi computer basati sempre sulle nuove CPU di Motorola (similmente alla strada intrapresa da Apple coi suoi Macintosh), ma da vecchio e affezionato amighista i chiodi fissi rimangono la famiglia 68000 e i chip custom disegnati da Jay …