
Ricordate quando Microsoft era il bersaglio favorito delle autorità antitrust di tutto il pianeta? Si parlava di scelta del browser (anche in EU), di bundling del media player e altre pratiche anticompetitive nel rapporto con gli OEM.
Osservando l’evoluzione del mercato negli ultimi anni mi viene da pensare a cosa succederebbe se l’autorità antitrust vigilasse con altrettanta solerzia su quelli che, proprio a spese di Microsoft, sono oggi i protagonisti del mercato tecnologico.
Se nel 1998, Bill Gates avesse dichiarato che di lì a breve tutte le applicazioni sviluppate per Windows sarebbero …

Come avrete letto negli ultimi giorni, si accusa Google di abuso di posizione dominante: Android, distribuito gratuitamente ai produttori di cellulari e divenuto negli ultimi anni leader di mercato, sarebbe un cavallo Troia per la promozione di servizi come Youtube e Google Maps su mobile.
L’accusa proviene da un’associazione denominata Fairsearch, formata da aziende fra cui spiccano i nomi di Microsoft, Nokia, Oracle, TripAdvisor, Expedia.
Non sono un esperto di antitrust ma a quel che capisco il detonatore sarebbe la distribuzione gratuita di Android, che gonfierebbe in modo “sleale” – perlomeno secondo …

Come segnalato da Stefano Quintarelli – la cui candidatura all’AGCOM vi suggerisco spudoratamente a sponsorizzare! – Joaquin Almunia, vice presidente della Commissione Europea con responsabilità sulla competizione, ha espresso in un comunicato stampa una serie di preoccupazioni relativamente al ruolo di Google – in riferimento ovviamente alla sua quota di mercato – nell’economia di Internet.
Innanzitutto, nei suoi risultati di ricerca web, Google mostra collegamenti ai suoi servizi di ricerca verticale. I servizi di ricerca verticale non sono altro che motori di ricerca dedicati a specifici argomenti, come per esempio ristoranti, …

Pratica commerciale scorretta e anticoncorrenziale? Legittimo atto di tutela del proprio vantaggio competitivo? Le opinioni dopo la richiesta rivolta da Apple a Pegatron di “scegliere da che parte stare” in riferimento alla produzione contemporanea degli ultrabook Asus e di dispositivi iOS, sono le più disparate, con la prevedibile netta divaricazione nelle opinioni del pubblico.
Ad alimentare la tensione la recentissima notizia sul brevetto per il design del Macbook Air, richiesto ad agosto 2011 ed ottenuto formalmente qualche ora fa. Un brevetto che, se utilizzato contro produttori come Asus ma anche come …

L’ultima volta in cui questa congiuntura si è verificata, Netscape era il campione e IE lo sfidante: erano i ruggenti anni ’90, le ragazze impazzivano per i Take That e al posto di tanti collettori di dati personali travestiti da social c’erano comunità virtuali stile Pegacity.
Nel 2010, mentre un 10% circa dell’utenza mondiale usa ancora IE6 (dati Statcounter), la quota di mercato complessiva di Internet Explorer è scesa sotto il 50%.
Nonostante questo trend, pare che Internet Explorer 9 Beta stia guadagnando una buona reputazione e un buon tasso di adozione.
Il …

In questi giorni sulla disputa Adobe-Apple se ne sono sentite un po’ di tutte i colori e, come sempre quando si parla di Apple o Microsoft, le opinioni si sono polarizzate in un modo che ricorda da vicino la tifoseria calcistica.
In attesa che i bollenti spiriti si calmino, e che l’Antitrust decida se è il caso di avviare indagini più approfondite o adottare sanzioni, lancio due spunti di riflessione circa due obiezioni piuttosto comuni circolate negli ultimi giorni.
1 – Lasciamo decidere gli utenti: Una delle obiezioni più frequenti che si …

La questione nelle sue linee essenziali è la seguente: i nuovi termini di servizio di iPhone OS (la versione 4) escludono l’utilizzo di toolkit e framework di terze parti per lo sviluppo di applicazioni iPhone/iPad. Ambienti come Monotouch di Novell o la prossima versione di Adobe Flash – la cui value proposition consiste nella possibilità di creare applicazioni cross platform e poi confezionarle per ogni singola piattaforma – saranno dunque esclusi dall’accesso alla piattaforma smartphone leader nel mercato delle applicazioni.
La scelta è stata giustificata da Apple richiamando la necessità di …

Dopo l’introduzione del browser ballot screen, la morale della favola potrebbe essere già: quel che il bundling dà, l’unbundling toglie. I dati relativi a marzo 2010 vedono infatti IE perdere complessivamente circa un punto percentuale, Chrome guadagnarne più di mezzo, Firefox e Safari rispettivamente a +0,29% e +0,20%. Il fanalino di coda è Opera, con un misero +0,02% (fonte: ArsTechnica).
Qualche breve considerazione: a guadagnare maggiormente è il browser che attualmente è più promosso sulla rete, con frequenti campagne pubblicitarie di supporto ed altri sforzi promozionali che Google sta compiendo per …

Finalmente un po’ di giornalismo serio e documentato: fa bene alla pelle, elimina cellule morte e radicali liberi, stimola l’appetito, tonifica, scalcagnifica e lascia come trova. Ve n’è già venuta voglia? Eccovi serviti.
La scelta è tra 12 browser. Il migliore? Internet Explorer 8.0 ha tre vantaggi “antistress”: incorpora un filtro antivirus che blocca i file infetti nel sito d’origine, ancor prima che vengano scaricati nel computer; inoltre, è rinforzato con sistema antiphising che riconosce le truffe on line. E infine, propone scorciatoie per raggiungere i siti che più vi interessano …

A qualche giorno dal lancio del ballot screen per i browser alternativi a IE, ArsTechnica riporta le prime impressioni di alcuni dei produttori che, dal primo marzo, vedono i propri prodotti nella vetrina privilegiata dell’installazione di Windows 7.
In attesa che statistiche rilevate da terze parti comprovino l’impatto del ballot screen, i dati che emergono sono piuttosto interessanti.
Opera riporta un numero di download più che triplo in paesi europei come Belgio, Francia, Polonia, Spagna e Regno Unito come risultato dell’inserimento del suo browser nel ballot screen.
Mozilla risponde parlando di un numero …