Dopo aver affrontato il tema ebook parlando di iPad, mi sono preso un po’ di tempo per riflettere sul rapporto fra il caro e vecchio medium cartaceo e la sua versione elettronica.
Ultimamente mi capita spesso nelle classiche discussioni da bar fra amici, di affrontare il discorso ebook vs libri fisici. Con la diffusione di dispositivi di tutti i prezzi e tutte le taglie, con entry level ormai davvero abbordabile, il libro corre un serio pericolo?
Di solito le posizioni si dividono abbastanza nettamente: c’è chi, sperimentata la comodità del libro elettronico non tornerebbe più indietro e chi, di converso, rimane attaccato all’oggetto e al suo tradizionale modello d’uso.
Quando ci si getta sulle previsioni, le due posizioni solitamente tendono a convergere: nel futuro prossimo ci sarà spazio tanto per gli ebook quanto per i libri, si tratta di oggetti complementari e via discorrendo.
Un elemento paralizza tuttavia la discussione: quanto richiederà la migrazione dal libro all’ebook?
A questa domanda la maggior parte degli astanti si trova a riconoscere che una parte infinitesimale dei libri letti negli ultimi mesi è stata acquistata in formato ebook. Anche guardando le liste dei desideri, la disponibilità di versioni ebook dei testi desiderati appare spesso molto limitata.
Ecco, per poter parlare di scontro fra ebook e libro, bisognerebbe perlomeno partire dalle stesse condizioni, ossia dalla medesima disponibilità di titoli.
Ma quanto manca a questa “parità”? A giudicare da un rapido confronto fra i cataloghi dei maggiori e-tailers mondiali, un abisso. Non parliamo poi dei cataloghi localizzati: malgrado le grandi fanfare di Apple ed Amazon, la stragrande maggioranza dei titoli delle piattaforme Kindle ed eBooks sono in inglese.
Al contempo la scorciatoia di una “digitalizzazione fai da te” – simile a quella che ha portato all’esplosione dell’mp3 – è impraticabile per motivi pratici prima che legali, perlomeno su larga scala.
Se i grandi e-tailer faticano ancora a popolare i cataloghi, il business della vendita online di ebook stenta ancora a trovare una sua conformazione definitiva: trionferanno e-reader integrati verticalmente con un solo store (Kindle)? O piuttosto dispositivi tablet capaci di accedere ai cataloghi di vari store sotto forma di applicazioni?
Di più: che ruolo avranno gli editori nazionali e medio/piccoli? Seguiranno una strada proprietaria associando il proprio catalogo ad una piattaforma chiusa, o piuttosto confluiranno in un consorzio? E le catene di rivendita?
Nell’impossibilità di leggere il futuro, una conclusione è possibile tirarla fin d’ora: il libro cartaceo, a differenza del CD, gode ancora di ottima salute. Il motivo è molto semplice: a differenza della rivoluzione mp3, avvenuta nonostante le major, la rivoluzione dell’ebook sta venendo scandita dai colossi dell’editoria, per di più con poco coordinamento e molta frammentazione.
In questa confusione rimane fondamentale il ruolo del formato epub come fattor comune fra le varie piattaforme, ma da qui al profilarsi di un modello che possa rimpiazzare nei grandi numeri il libro cartaceo, mancano ancora lustri.
I libri cartacei faranno la fine delle macchinette fotografiche usa e getta con rullino.
Resta solo da capire in quanto tempo, io però faccio una previsione: 5 anni
Beh l’importante è che il libro cartaceo duri ancora per tutto l’arco della mia vita, dato che per me è irrununciabile. Dopo chissene… :)
PS: spero quindi almeno un’altra 50ina d’anni :D
@ May81 mi pare che, senza voler fare polemica, il tuo paragone non regga: la sostituzione delle macchine fotografiche digitali a quelle “analogiche” è avvenuta perchè per l’utente comune, a fronte di una minima differenza nella gestione dell’apparato, ci sono alcuni vantaggi; per esempio anche le macchinette fotografiche tradizionali necessitano di una fonte di energia ed in più c’era tutta la scomodità di gestione della pellicola. La fruizione di ebook, invece, presuppone prima di tutto l’acquisto di un lettore, soggetto alla tipica obsolescenza degli apparati informatici, ancora piuttosto caro per i modelli più validi, a fronte di un prezzo dei contenuti in linea, per diversi motivi, con le attuali uscite cartacee. Io al momento ritengo l’ebook molto utile per pubblicazioni di consultazione, quali libri scolastici o dizionari e enciclopedie, ma, allo stato attuale della disponibilità di contenuti, forse anche per i miei gusti letterari alternativi, decisamente poco appetibile quando si parla di narrativa. C’è anche da dire che la definizione di uno standard si sta affacciando solo ora e che lo sviluppo degli schermi e-ink ha ancora molta strada da fare. Il tutto imho ovviamente
Beh ci sono pregogative che erano presenti nella musica ma che mancano totalmente nei libri
1 La musica non va tradotta pertanto basta che un brano sia codato da chiunque nel pianeta ed è disponibile per tutti;
2 La musica era già su un supporto collegato al pc rendendo la digitalizzazione una passeggiata il libro, a meno di penetrare nei server degli editori e prendere i file word originali, per poterlo digitalizzare richiede un lavoro notevole con uno scanner quando con un cd basta inserirlo nel pc ed in capo a 10 min ho tutte le tracce in digitale;
pertanto è evidente come gli editori siano avvantaggiati rispetto ai discografici inoltre non bisogna dimenticarsi che un paio di cose 1 che il bacino di acquirenti del mercato editoriale è ridicolo se confrontato con quello discografico(soprattutto in italia); 2 gli editori hanno ben visto cosa è successo nella discografia e stanno procendendo con i piedi di piombo
Il libro elettronico è uno strumento molto utile, ma la sostituzione del libro cartaceo è ancora una cosa non imminente. Quanto ci vorrà è difficile prevederlo, sicuramente siamo ancora molto lontani. I lettori di e-books sono costosi, in bianco e nero e l’esperienza d’uso è, diciamocelo, non esaltante. Se penso che anche l’iPad viene pubblicizzato come un possibile e-book reader; l’iPad è un fantastico dispositivo, ma diciamocelo, chi è il tecno-maniaco che oggi lo usa veramente per leggere libri? Certo, la carta elettronica è un’altra cosa, ma credo sia utile in quei casi in cui i libri risultano scomodi o pesanti: libri di testo, articoli di riviste specialistiche, proceeding che pesano tonnellate, documenti con aggiornamenti frequenti, user manuals, ecc…In futuro chi lo sa dove porterà la tecnologia, ma la strada è, credo, ancora lunga. C’è bisogno di un e-book reader che costi un paio d’euro, a colori e che pesi come una decina di fogli di carta. Chiedo troppo?
Io credo che il libro cartaceo non morirà mai.
Per alcuni motivi:
1. affidabilità: la carta sopravvive per migliaia di anni, i supporti digitali no, vuoi per l’obsolescenza programmata vuoi per i limiti stessi della tecnologia. Affidare, dunque, il sapere dell’umanità ad un mezzo così poco…affidabile? Non credo.
2. qualità: nessuno schermo potrà mai competere con la lettura dei caratteri stampati su carta, per ovvi motivi (retroilluminazione, esoilluminazione, risoluzione…)
3. nostalgia: ci sarà, immagino, un flesso verso il minimo di vendite di libri stampati, non so tra quanti anni, ma poi prevedo un rialzo grazie a chi a libro di carta non vorrà mai rinunciare – nostalgici, per chi ha conosciuto il libro come lo conosciamo noi oggi; giovani puristi, nati nell’epoca del libro elettronico, che vorranno conoscere anche loro l’emozione di tenere in mano un libro che profuma di carta.
Giulio.
concordo con LoneStar, io purtroppo non riesco a leggere sul pc per più di un ora (ininterrottamente), pena un forte mal di testa. sono ancora costretto a comprarmi dei libri di informatica relativi ai vari ebook che trovo sulla rete o su siti. per conto mio spero che i libri resistano fino alla mia morte.
Da quando ho iPad non stampo più un foglio.
Libri, manuali, guide, fatture, scontrini, tutto dentro l’iPad.
Prima ogni qual volta mi serviva (ad es.) il manuale della reflex per cercare una funzione, ci voleva mezza giornata per trovare il manuale stesso, che quando serve, scompare sempre.
Ora, tutto quello che mi serve, so dove cercarlo, e ne sono felice.
Inoltre l’iPad è backuppato/sincronizzato col Mac, che a sua volta è backuppato in automatico su Time Capsule, così se si rompe o perdo l’iPad, attacco il sostituto e in pochi minuti ho tutto come prima.
Bella cosa la tecnologia quando semplifica la vita.
Il libro inteso come letteratura, probabilmente durerà, come fenomeno di massa (di massa per così dire, considerato quanto si legge in Italia), molto più di quanto i nostri tempi mortali ci consentiranno di vedere…
Al momento, trovo difficile definire un e-book un libro, è una cosa completamente diversa: forse fra 10, 20 anni sarà molto più simile al libro cartaceo, ma allo stato attuale il paragone mi sembra impraticabile.
Ciò che passerà ai formati elettronici, progressivamente, saranno le pubblicazioni specialistiche, i testi didattici, le piccole produzioni (tralascio l’ambito giornali/riviste, che fa un po’ storia a sè): che poi, alcune di queste cose, si trovano già da anni in formato elettronico…
Va da sè che il mercato dell’editoria ne uscirà fortemente ridimensionato, causa la pirateria.
Il mercato della musica è stato sostanzialmente ridotto a delle briciole con il passaggio al digitale (e anche la qualità audio dell’ascolto medio è drasticamente calata), il mercato dell’home video sta facendo più o meno la stessa fine, illudersi che con l’editoria le cose vadano diversamente è, appunto, pura illusione.
Secondo me la sparizione del libro cartaceo si scontra con due problemi praticamente insormontabili ( almeno per questo secolo ):
Riversare nel nuovo formato i vecchi testi. Esempio: nel medioevo si scriveva su pergamena, a partire dall’800 si è iniziato a ristampare su carta le fonti medievali. Ebbene ad oggi solo l’1-2% delle fonti documentarie medievali sono edite ( e queste sono quantitativamente molto ma molto inferiori ai testi moderni ). Pertanto è ancora lontano il passaggio pergamena-carta!
Durabilità e affidabilità del formato elettronico. Esempio: io ho a casa alcuni testi manoscritti dell’inizio del ‘600, questi hanno resistito a incuria, briganti, terremoti, guerre, almeno un paio epidemie di vaiolo emorragico etc.. al tempo stesso ho uno scatolone pieno di videocassette che non hanno resistito a dieci anni di innovazione tecnologica.
L’e-book va bene per la lettura quasi “usa e getta”. Ci sono tutta un’altra serie di ambiti per cui i limiti che ho esposto sopra sono praticamente inaccettabili.
@Giulio Severini:
La carta non resiste assolutamente migliaia di anni. E’ fortemente soggetta alle intemperie e mantenere un archivio cartaceo richiede uno spreco di spazio e soldi che nella società moderna, ed ancor più in futuro, nessuno potrà permettersi. Senza dimenticare che continuando ad abbattere anni per fare la carta…non so quanti potranno leggere libri tra qualche tempo mancando l’ossigeno per respirare.
Pellicola vs Digitale… tanto per spararne una grossa allora nel 1998-2000 in periodo di selvaggia speculazione in fatto di informatica, internet e servizi ad esse correlati si teorizzava la sparizione della moneta viva circolante entro 10 anni. :D
Per i libri vale lo stesso discorso, servono condizioni che mettano all’angolo il cartaceo sotto tutti gli aspetti. E nel bene come nel male queste condizioni ancora non ci sono, finché ci sarà un numero così consistente di persone che legittimamente preferirà il cartaceo la questione “sostituzione della carta coi bit” non esiste per me.
Parlo da grande estimatore degli e-book, beninteso.
Nella manualistica breve e specializzata il cartaceo è sulla via dell’estinzione da un po’, nella manualistica accademica il digitale si sta affiancando al cartaceo senza per adesso impensierirlo, molte scuole dell’obbligo in Italia scelgono libri di testo che siano ANCHE in versione digitale così da non obbligarne l’acquisto per forza nell’edizione rilegata su carta… settore per settore, laddove le condizioni ed il tipo di utenza lo permettono il digitale non sta facendo fatica ad affermarsi. Perché diventi una cosa di massa, trasversale rispetto al tipo di pubblicazioni e di lettori comunque credo dovranno passare non anni ancora ma decenni.
> Quanto durerà ancora il libro?
Eh avoja… se il termine di paragone è il grigiore del Kindle o un qualsiasi altro dispositivo dedicato e-ink.
Non mi ci vedo proprio a portarmi un e-book sul “pensatoio”…
@Carlo, wow, non avrei mai pensato che solo l’1/2% delle opere su pergamena fossero state ristampate su carta!
Per quanto mi riguarda, visto che spendo la maggior parte dei miei soldi destinati al tempo libero in libri, la rinuncia al supporto cartaceo fisico non sara’ cosi’ facile.
Pero’ mi rendo conto che l’impatto ambientale sarebbe probabilmente minore se leggessi di piu’ in formato elettronico.
In certi ambiti pero’ non ci sono paragoni, pensate solo ai reader con il dizionario multilingue integrato rispetto all’accoppiata libro/dizionario e la lentezza della ricerca :(
@ Cael.
Primo. Da quello che so, la maggior parte della carta utilizzata oggi in Italia viene dal riciclo.
Secondo. Gli alberi si possono ripiantare e far ricrescere.
Terzo. Da parecchi anni, sapendo che la carta è soggetta a degrado, se ne è cambiata la ricetta di produzione, rendendola più duratura, anche se non la si usa per tutti i prodotti (per giornali quotidiani o prodotti usa-e-getta non serve molto, evidentemente).
Comunque, spero che il libro duri ancora molti, molti anni, anche se per il mio lavoro, è fondamentale l’accesso alle banche dati delle pubblicazioni on-line.
IMHO esiste ancora troppa differenza tra il “classico” libro cartaceo e l’Ebook. Vuoi per nostalgia, vuoi per praticità tutto porta al vecchio supporto cartaceo. Per come la vedo io, ancora per molto tempo sarà difficile sostituire la classica stampa con una buona rilegatatura. Dall’altra parte vedo di buon occhio l’uso dell’Ebook nell’ambito educativo. Immaginate come gli studenti con un solo dispositivo porterebbero a scuola 3/4 testi senza ulteriore peso. Molti libri di testo sono in B/N per cui ben si presterebbero ad esser convertiti. Per il resto … come dice una nota pubblicità … non c’e’ prezzo a leggere un buon libro nel proprio letto a fine giornata … per il tutto il resto c’e’ … :)
@iva
Per la precisione non proprio le opere, l’1-2% delle fonti, cioè ad esempio sia un’opera letteraria che la sentenza di un processo.
Giusto per aggiungere una considerazione, anche nel caso dei dizionari la cosa può essere problematica. Io ho studiato su un dizionario di greco edito per la prima volta nel 1948, che quindi dovrebbe essere ridigitato da capo in e-book, cioè con notevoli costi per la casa editrice (oltre 1000 pagine orribilmente fitte). Ma anche in questo caso bisogna vedere la reale convenienza per l’acquirente, perché il vocabolario dove ho studiato io me l’ha passato mia cugina, e a mia volta lo posso passare a figli o nipoti. Mentre non è scontato che un’e-book duri anche solo i cinque anni di studio di un’adolescente.
Quindi la cosa è problematica anche dal punto di vista ambientale, visto che in questo caso il mio dizionario ha “inquinato” solo nel momento in cui è stato prodotto, ma può essere riutilizzato per generazioni.
Anche il mio inglese riinizia a godere di ottima… meglio dire buona salute visto che qualche titolo (di fantascienza più che altro) per forza di cose me lo sto leggendo in lingua madre.. e se no l’ipad che lo uso a fare..? :D
il problema è molto complesso, io credo che non ci si debba soffermare troppo sull’oggetto libro (che certamente non sarà morto nemmeno tra 20 anni) quanto sulla filiera. attualmente la situazione delle librerie (in italia ma anche in certi paesi esteri, so che in UK chiudono) non permette una perdita del 10% in favore degli ebook. se la lancetta dovesse spostarsi anche di così poco dovrà cambiare il modo di vendere i libri cartacei, perchè molte librerie dovranno necessariamente chiudere. non è facile prevedere le conseguenze della chiusura delle librerie ma secondo me aumenterà il traffico di affari nei centri commerciali, edicole e supermercati dove i libri vengono venduti come le patate, e dunque in breve tempo alla pubblicazione di sola spazzatura in ambito mainstream (un po’ come avviene per i film oggi). Questo manderà in crisi un po’ tutto il settore, ma certamente si continuerà a leggere sempre meno a favore degli ebook.
penso che per un po’ si venderanno sia ebook che libri cartacei ma online, il che porterà per evidenti motivi il venditore online a preferire la versione non cartacea che ha dei costi molto maggiori per lui, e dunque alla soppressione graduale (tramite differenza di prezzo) dei libri cartacei. alla fine stamperanno solo su richiesta.
ma questo solo se tutto procede e fra 25-30 anni
Il tempo che impiegherà a imporsi gli e-book non e prevedibile
come e stato detto per molti fattori
Ma di sicuro saranno le nuove generazioni che contribuiranno alla
diffusione di questi prodotti
Alla lunga impatterà nel mondo dell’editoria in motti aspetti
Settore della stampa (riduzione di tutta la filiera)
Settore di distribuzione (pure qui avrà una bella ridimensionamento )
Costo della coppia (tra cartaceo e elettronico potrà determinare la velocità con cui questo cambiamento avvera )
Costo del dispositivo (attualmente e elevato ma tutte le tecnologie sono partite da una nicchia e poi sono diventate di uso comune a prezzi abbordabili )
Certamente i libri non spariranno torneranno a essere volumi a tirature limitate magari più curati e per estimatori come lo sono adesso i dischi in vinile
In futuro gli autori potranno avere molto più margine visto che già adesso si stanno creando artriti per i compensi degli e-book e sui diritti degli stessi con gli editori.
Per chi non lo sapesse in america i contratti sui libri prima del 2001 non vengono inclusi i diritti nel formato digitale se non ce una clausola che ne fa riferimento .
Il perché di questa “guerra” e facile da intuire sono la mancanza dei costi di stampa distribuzione e magazzini il minor rischio per gli editori e un più altro guadagno per copia.
La gestione di un sistema di distribuzione digitale ha un costo fisso calcolabile e vi e la possibilità di inserire un maggior numero di volumi e una riduzione della filiera editore-acquirente
Ok, ora che ho finalmente un po’ di tempo, cerco di argomentare:
penso che la questione non vada affrontata dal punto di vista sensoriale “…vuoi mettere la carta”.
Anche dal punto di vista tecnico il formato epub (con tanto di supporto ufficioso all’HTML5) sembra piuttosto maturo.
I costi della digitalizzazione delle nuove opere non dovrebbero rappresentare un ostacolo, semmai è la produzione della versione cartacea a gravare sui costi.
Anche lato utente, la possibilità di poter aggiungere note, copiare paragrafi, ottenere on the fly il significato o la traduzione delle parole, sono tutti valori aggiunti.
Senza contare che la versione digitale è mediamente il 50% più economica.
E con il DRM gli editori sono (abbastanza) al sicuro della pirateria.
Ma i lettori e-ink non hanno sfondato. Numeri alla mano, il Kindle non può essere considerato un successo. O forse si se consideriamo il suo mercato di nicchia.
L’iPad non è (solo) un ebook reader ma iBooks potrebbe essere la killer application per un motivo banale: a differenza dei riposanti display e-ink si presta bene ad ospitare ogni forma di pubblicità, anche video.
diciamo che oggi tutti i libri fotocopiati saranno in formato pdf…e non piu’ cartaceo…
per quanto riguarda invece i libri da lettura, i tascabili, e quant’altro, la carta mantiene ancora il suo fascino…
…c’è da dire chela maggior parte dei libri che si stampano sarebbe meglio non stamparli per decenza….
vedo di buon occhio nuove frontiere del libro come il book crossing….
o i reading….
diciamo che il libro ha ancora delle frontiere inesplorate….
i libri intesi come manuale e documentazione già oggi si preferisce il formato elettronico per praticità…
Non credo che sarà e-book (almeno nelle versioni attuali) a soppiantare il magnifico strumento del sapere umano che chiamiamo libro. Ciò non significa che il libro non verrà mai superato come supporto che, anche grazie a continui perfezionamenti, ha saputo raccogliere un formidabile fascino difficile da scalfire.
Se rapportato al libro, qualsiasi paragone tra vecchi strumenti e nuovi supporti tecnologici è limitato: per esempio, secondo me, quello con la macchina fotografica non è minimamente attinente. Per alcuni aspetti di empatia e feticismo il libro potrebbe essere relazionato con la differenza tra i supporti musicali (in particolare i dischi in vinile piuttosto che i CD) e la musica che si acquista su internet. Purtroppo anche in questo caso io sono di parte perché amaliato anche da questa passione! la questione non riguarda solo la tecnologia, ma è ben più ampia: un monitor lcd può sostituire poco più di un manuale di istruzioni ma non una tela di Caravaggio. Insomma, il vero superamento del libro potrà avvenire con strumenti ben più complessi di un e-book (i libri non sono solo il formato tascabile!)
Per ora il libro rappresenta un’ottima sintesi tra aspetti funzionali ed emotività che ha pure un valore tangibile indipendentemente dai contenuti. Gli e-book possono competere solo con una minima parte delle edizioni cartacee e sotanto per alcuni aspetti funzionali.
Infine bisogna anche tener presente che il libro non rappresenta solo un semplice supporto di informazioni, ma una vera e propria modalità di organizzazione del sapere.
Saluti
Il libro di carta non morirà mai!
Pensate un pò nella nostra vita quanti libri siamo in grado di leggere? Io personalmente ben pochi escludendo i numerosi libri di scuola e di università ho letto circa una sessantina di libri e ho 34 anni.
Ebbene il piacere che provo a toccarli con mano e collezionarli nella libreria come trofei come simbolo del sapere che ho fatto mio non ha prezzo. Se invece avessi un singolo misero ebook elettronico che ha in memoria tutti i libri non sarebbe la stessa cosa. Mi viene da sorridere a leggere i commenti di chi profetizza la fine del libro di carta addirittura tra 5 anni.
Con questo non voglio dire che l’ebook non serve certamente si diffonderà più di oggi ma non sostituirà la carta. Al contrario io prevedo per la carta nuova vita e il il consolidarsi di nuovi modelli di business come per esempio la stampa su commissione io cioè vado su un sito e mi faccio stampare il libro che voglio nel formato che voglio aggiungendo magari qualche didascalia.
http://ilmiolibro.kataweb.it/creaestampa.asp
Il libro cartaceo durerà per sempre…Sfogliare un libro è piacevole…..solo i nerd non ne compreranno piu’
Quotone per Mattia… il libro cartaceo durerà per sempre.
Si accettano scommesse.
Concordo anch’io. Il libro cartaceo ha un suo perchè così come il giornale la mattina.. un rito, un momento praticamente irrinunciabile della nostra giornata.
La tecnologia è acerba, in futuro potrebbe essere molto meglio (per non dire sicuramente e mai dire mai). Ora come ora non è un gran che. Sono meglio dei monitor LCD, anche se leggere su PC non mi dà fastidio, a patto che non ci sia l’antialiasing e la luminosità non sia esagerata e allora posso leggere per ore. Ci sono però situazioni in cui sarebbe proprio comodo, pensiamo agli studenti: invece di portarsi chili di roba, si portano dietro un ebook di pochi etti e ingombro minimo. Se poi in futuro funzionasse perfettamente da quaderno o block notes basterebbe portare a scuola solo quel dispositivo. Costerà un poco, ma i libri di testo e dizionari ogni anno sono comunque soldi lo stesso. Se abbassano i costi delle versioni digitali, che non richiedono carta, trasporto ecc. diventa competitivo anche come prezzo. Che però sostituisca del tutto il libro, sarà più dura. La carta è fragile, ma se di qualità e ben conservata dura tanto davvero, forse non millenni (a parte qualche rotolo, pergamena e papiro), ma secoli sì (abbiamo ancora testi medievali e antecedenti), mentre ho dei vecchi CD che non sono più leggibili dopo pochi anni, senza contare i formati che cambiano: quelli closed rischio di non trovare più il software, i supporti vengono abbandonati (vedi floppy, specialmente quelli da 8 e 5¼) e se non li copi spesso su nuovi supporti non è detto che fra 100 anni qualcuno riesca a leggerli facilmente. C’è anche caso che debbano crackarlo, perché il DRM richiedeva l’accesso ad un server che non esiste più da decenni o peggio era cloud e ciao ciao. Un libro cartaceo basta aprirlo e non gli si scaricano neanche le batterie. Forse ci sarà solo un affiancamento, magari ci sarà una carta come in Caprica (Galactica), ma qualche libro resterà comunque. Chissà come andrà a finire?
Non ho avuto il tempo di leggere tutti i commenti ma:
1 ho mandato una mail per la pubblicazione di un articolo e ancora non ho ricevuto risposta e gradirei sapere il perchè. (inizio con l off topic ;-))
2 i libri che leggi su carta nascono in digitale. Ragion per cui il problema sono gli editori che non vogliono rischiare di far rimanere tutti a casa
3 poveri edicolanti, per loro il futuro si mette male, molto male. La connessione ad internet stà sempre più dimezzando le spese di ognuno di noi (tempi d’attesa, benzina nella macchina e altro)
4 affinchè il libro digitale si affermi devono intervenire due fattori fondamentali:
– la necessità di eliminare tutto il dispendio cartaceo che di certo alla terra non giova
– lo sblocco degli editori riguardo il nuovo mezzo. Non è un caso che si muovano in maniera frammentata eh…. hanno paura più loro di un bimbo di fronte a uno yeti. e a mio parere le paure sono condivisibili. La vera questione, ripeto, non è la diffusione di libri in formato digitale (quella si potrebbe avere sin da subito) ma lo scongiurare il crack di quello che è pur sempre un sistema informatico. Crackano Winzzoz e giochi completi, credete ci saranno problemi a crackare la cartellla di un e-reader che contiene i formati digitali per poi distribuirli in fattoria?
della serie che chi ha parlato di estremo lavoro dietro alla copia e distribuzione illegale dei file epub, non ha per niente capito come funzionano le cose. Il lavoro è sotto zero. Il problema più grosso è crackare.
il guaio più grosso è che con tutti sti tagli di spesa (perchè un e-book DEVE COSTARE DI MENO i politici avranno ancor più mano libera di agire per propri fini con i soldi nostri.
è inutile che dite “il libro non morirà mai” o “vuoi mettere la carta?”, sono discorsi che non stanno in piedi a mio avviso. chiaro che se oggi si vendono dei vinili figuriamoci se tra 50 anni non ci saranno i libri. il problema è che morirà il libro come prodotto, non come oggetto. semplicemente se prima se ne vendevano 100 domani se ne venderanno 2. questo non è privo di conseguenze: quelli che producono la legna dovranno trovare altri modi di piazzare il prodotto (mi fa ridere chi dice che si salveranno le foreste tagliando meno legna), così come tutta la filiera deve riassestarsi. anche i piccoli negozi di dischi (e anche qualche grande) hanno dovuto chiudere negli ultimi periodi.
la carta ha vantaggi e svantaggi, è solo un fatto di abitudine, se insegni a un ragazzino a studiare da piccolo su un dispositivo e-ink non avrà alcun problema di preferenze, semmai avrà problemi con la carta che gli apparirà obsoleta. comunque i dati parlano chiaro, la gente che ha comprato gli e-book reader ne è mediamente contenta e non trova la necessità di tornare indietro. hai tutto in un unico dispositivo, ricerca del testo, poco spazio, niente polvere e molte altre funzioni, pro e contro.
pure i libri illustrati, non vi credete un dispositivo come l’ipad permette di navigare nell’immagine, i libri illustrati sono pesantissimi occupano spazio e stanno chiusi il 999 per mille del tempo. certo un libro d’arte sarà sempre un libro d’arte ma sarà sempre poco pratico così come i volumi antichi.
Io sono affezionato al libro cartaceo, per contro invece sono affascinato dal ebook… dalla possibilità di contenere praticamente tutta una libreria in un solo dispositivo, del acquisto online ecc ecc.
Il dubbio più grande è il prezzo…
oltre ai minimi 150€ per un e-reader poi c’è l’ovvio costo del libro,
appunto,
la mia paura è di arrivare a pagare un e-book un prezzo uguale o superiore ad un libro cartaceo con un guadagno non giustificato per l’editore (mancano costi carta,stampa, distribuzione ecc)… alla fine per stampare il libro già fanno un e-book quindi hanno costo zero…
insomma temo in una grande presa per i fondelli, un cambiamento in peggio
Io ho un iPad e un nuovo kindle.
Prima compravo/leggevo 2-3 libri al mese.
Ora arrivo a 3-4 spendendo molto meno.
Da Agosto ad oggi mi sono già ripagato il kindle.
Morirà il libro cartaceo? Non lo so, per me è già morto.
OT: Ovviamente i libri li leggo su kindle mentre nell’iPad ci tengo qualche pdf che ha foto o diagrammi particolari. Onestamente leggere un intero libro sull’iPad non è realistico.
La domanda posta è molto interessante, ma a mio avviso è mal posta, essa sottende una considerazione a mio avviso erronea: si confonde il libro (oggetto fisico) con il Libro (oggetto culturale).
Ovvero non si si può parlare di questo argomento senza addentrarsi sulla funzione e fruizione che fanno gli utenti della lettura e andando quindi a diversificare la risposta alla domanda nei vari contest…impresa ardua!!
In ogni caso già in alcuni post di altri utenti vi sono spunti interessanti. Ad esempio qualcuno ha fatto notare come “libri” come i manuali d’uso dei dispositivi elettronici, ma aggiungerei anche libri di ricette, vocabolari e simili, siano molto più comodi in formato elettronico, questo deriva dal fatto che sono “libri” utilizzati molto di rado, per ricercare una informazione specifica e poi riposti. In questo scenario di utilizzo il formato elettronico è imbattibile, e infatti se ci fate caso ormai, a parte una quick reference guide, i manuali d’uso non esistono quasi più.
Altro scenario d’utilizzo sono i magazines o i giornali che presentano sì un utilizzo usa e getta (spesso letteralmente), ma altresì possono venire letti per un periodo di tempo più prolungato. In questo casoprobabilmente dovremo attendere di più per l’abbandono della carta, ma nemmeno troppo: la filiera produttiva di un giornale è già completamente in digitale, manca solo l’ultimo gradino, e in oltre sempre di più ormai gli utento si informano in internet, molti, me compreso, miscelano le due cose, non tanto per un gusto particolare, ma probabilmente per una maggiore attendibilità e maggiore qualità delle informazioni sul mezzo cartaceo. Probabilmente molto nelle tempistiche in questione dipenderà da come e quanto i giornalisti digitali sapranno elevare la loro professionalità (ed è molto bassa spesso)
In ultimo ho volutamente lasciato i libri propriamente detti, la letteratura, che ha al suo interno una forte componente emotiva e come tale fortemente caratterizzata da aspetti che esulano la logica. Spesso il nostro rapporto con tali oggetti è fatto da piccole manie, piccoli vezzi individuali che rafforzano il nostro senso di legame con essi: io adoro fare le orecchie ai libi (gesto empio secondo alcuni) e poi ogni tanto rivedere quanto dista tra una orecchia e l’altra, così come anche sottolineare, oppure nel caso di un bel mattone russo addormentarmi al sole con la faccia adombrata dal tomo, col naso a respirare le esalazioni di inchiostro su cellulosa….insomma, non si può fare con l’ iPad!
Però probabilmente questo dipende da noi, dal nostro modo di utilizzare la letteratura, noi che siamo cresciuti quando ancora gli èbook non c’erano, ma sarà lo stesso con le nuove generazioni?
Io francamente ritengo che saranno loro a compiere questo passaggio, quelli che nasceranno tra una decina d’anni, quando gli e book saranno ormai discretamente affermati, loro inizieranno a stringere una qualche strana forma di rapporto emotivo con essi e per loro sarà forse naturale leggere Omero e Shakespeare in formato digitale.
Quindi: scomparsa di fatto dei “Libri”? Se mai avverrà non prima di una quarantina d’anni….sempre che poi scompaiano o nn vengano imparati a memoria da carbonari delal letteratura ;-) (un bambolotto di ghisa a chi ha colto la citazione)
Il libro non finirà prima dei prossimi 50 anni…
Sinceramente non mi trovo a leggere un libro a pc, figuriamoci su quei cosi portatili…
@Io
Su Pc un libro non riesci a leggerlo in alcun modo ma ti assicuro che un ebbok reader (non l’iPad) è un esperienza veramente simile al libro cartaceo.
Quoto completamente “Iro Suraci”, che è poi molto simile a come la penso anch’io: non si può affermare che il libro non verrà mai superato, ma è molto probabile che questo non avverrà in tempi particolarmente brevi per una lunga serie di ragioni (tra cui, cosa che in questa sede interessa maggiormente, il fatto che i surrogati per ora dispongono di una tecnologia molto avanzata, ma non ancora sufficiente a surclassarne in toto le caratteristiche).
Una domanda da ignorante: libri, riviste, giornali, ecc vengono prodotti ancora con carta di cellulosa? Secondo voi cosa ha più impatto ambientale, la produzione di carta oppure una eventuale di apparecchi elettronici ebook reader?
@Gabriele : secondo te cosa ha piu’ impatto ambientale, 6 miliardi di trogloditi o 0 ? Facciamo un suicidio di massa ? Cosi almeno la terra sara’ salva. ^_^
@goldorak : siii l’ipad salverà la terra dalla catastrofe ambientale! ^_^
Comunque, il libro credo non venga soppiantato se non nel giro di molti anni, ma sarabbe bello non vedere più in giro giornali e riviste, che come mezzi di informazione sono superati; voglio il giornalaio robot collegato a internet con entrata USB.
@Gabriele
sono anni ed anni che per QUALSIASI oggetto (libri compresi) si usa o carta riciclata o da alberi da coltivazioni.
Basta a credere alle puttanate che gli ambientalisti si inventano per spillare soldi ai polli.
scusate ma mi sembra un po’ forzato il paragone tra l’ebook reader ed un libro, dentro ad un reader ce ne stanno tranquillamente 500 di libri (tanto per fare un numero possono essere anche 50.000), dunque andrebbe paragonato a una libreria intera che sta in un cassetto e non fa polvere ne si impolvera più di tanto. ovviamente è una minoranza chi ha il problema di stoccare i libri perchè ne legge più di uno al mese, ma per chi li compra davvero più di 3 al mese alla fine sono un problema se non hai una casa grande e comunque anche solo comprare una sola libreria per tenerli non è che costi tanto meno del dispositivo in se. se vi fate due calcoli mettendo in conto tutto, poi comunque nei prossimi 5 anni usciranno dei prodotti diversi come formato e esperienza, l’e-ink diventerà a colori e incomincerà ad essere molto sottile il supporto. una cosa è essere affezionati ad una esperienza d’uso, c’è anche con il vinile, una cosa è la praticità e non c’è dubbio che alla prossima generazione di ebook reader e con tutti i titoli disponibili senza problemi di fuori catalogo o di distribuzione o di reperimento la praticità sarà tutta dalla parte dell’ebook reader.
per quanto mi riguarda avrò una libreria intera di fumetti stoccati alla meno peggio da qualche parte in casa, non sono un collezionista era roba che leggevo, poterne usufruirne su un dispositivo tipo ipad sarebbe stato infinitamente più pratico. insomma l’ebook reader è anche abbastanza flessibile e lo sarà sempre più integrandosi con l’esperienza tablet. il libro diventerà semplicemente obsoleto, l’ebook è anche capace di leggere il libro per esempio, importante per i bambini piccoli come per chi magari in macchina vuole farsi leggere il libro mentre guida, sostituisce anche gli audiolibri e le edizioni con caratteri cubitali per chi vede male, ecc. ecc. poi la semplice ricerca del testo è una funzionalità per chi studia cui è difficile rinunciare.
Hai ragione, mede: ingombro ridottissimo, ricerca del testo, sintesi vocale, ottenimento immediato di un nuovo titolo… e con il progredire della tecnologia (e magari dei prezzi) è molto probabile che il libro di carta diventi un prodotto sempre più marginale e ancora di più le librerie, anche se non ha solo vantaggi, ma sono molti, e non escludo che faccia la fine del vinile.
@ Iro Suraci
Quoto tutto l’intervento e mi metto in coda per il bambolotto di ghisa: Bradbury, Fahrenheit 451 ;)?
Aggiungo che per ora mi sembra che più che altro si stia teorizzando perchè a tutt’oggi, almeno in Italia, mancano i contenuti. Sarebbe una buona cosa che l’ebook si affermasse almeno come trampolino di lancio per nuovi autori, visti i bassi costi di realizzazione e distribuzione. Per il resto trovo i prezzi dei lettori ancora scandalosi (non considero quelli da 5″ perchè li trovo troppo piccoli, a mio parere vanno bene quelli da 7″ in su)
Mede #31 per me ha ragione, io lavoro in tipografia e di libri ne stampiamo sempre meno sigh! Tuttavia apprezzo i nuovi strumenti tecnologici che supportano diciamo l’essenza del libro ovvero il contenuto. Il supporto cartaceo vivrà per sempre nel cuore e nelle librerie dei romantici per questo non morirà mai specialmente qui in italia mentalmente tecnoritardato (fortunatamente per me) però se vediamo un po oltre il palmo della mano è normale ipotizzare un futuro dove le librerie personali su internet consultabili da qualunque dispositivo che si colleghi alla rete saranno diffuse molto più di quanto lo sono oggi.
Spero davvero anch’io che presto i libri cartacei (soggetti anche di più al deterioramento) vengano totalmente rimpiazzati dai Testi in formato digitale, dato che oramai il libro di carta è una cosa obsoleta e costa di più per la carta impiegata; e poi il formato elettronico è molto ma molto più bello e versatile :)
Entro in un ambito più ristretto, quello del business.
Secondo me, per come gli italiani vedono il pc (e annessi), nessuno ci sta a comprare Panorama, l’Espresso, Il Corriere della Sera, Repubblica o Il Sole 24 Ore online. Cioè nessuno ci sta a pagarlo!!!
Quindi è ovvio che il formato cartaceo non morirà. E non è solo per “colpa” degli editori (che pure fanno passi piiiiicccccoooooolllllliiiiii), ma anche per come l’online è percepito: gratuito. Perché finora leggere i giornali online è stato sempre gratuito.
Se passiamo ai libri di lettura, invece, il discorso cambia. Io sono molto amante della tecnologia e un e-book reader me lo porterei in viaggio di sicuro se lo avessi. Ma vedere la mia libreria carica da non farci entrare più nulla non ha prezzo… Anzi, ce l’ha: dopo aver comprato 1.000 e-book cosa rimane in mano? Una sd card?
Concludendo? Per me è come per i giochi: quello che davvero mi piace lo compro “scatolato”.
Poi una domanda maliziosa: ma se io porto il mio libro cartaceo in libreria ho diritto ad avere una copia digitale gratuitamente dello stesso da mettere sul reader? Perché se così non sarà è ovvio che io sarò il primo “pirata”, dal momento che non vado certo a ripagare libri che ho (si, mi piace rileggere i libri più belli).
@Cael – Ti sbagli. La carta, potenzialmente, può resistere davvero migliaia di anni, dipende dal processo produttivo. Una carta tradizionale resiste vari secoli. Mi parli di intemperie? Perchè, secondo te il film chimico di un cd / dvd non è soggetto alle stesse intemperie? Lo è di più. E i circuiti elettronici delle memorie Flash? Ma tu pensi che la tecnologia contemporanea, solo perchè basata sull’elettronica, davvero sia più affidabile?
Sei un illuso.
La tecnologia contemporanea, PROPRIO PERCHE’ basata sull’elettronica, lo è molto di meno.
E credi davvero che qualcuno affiderebbe mai il sapere dell’umanità a un mezzo tanto inaffidabile?
Giulio.
comunque c’è anche da chiederci quanto dureranno i supporti digitali, alla prossima tempesta solare o magnetica, tutti i dati azzerati, tranne quelli sui dispositivi ottici. eheheh la carta stampata comunque non sarà una tecnologia obsoleta sarà solo surclassata e meno pratica.
Solo in Italia rimarremo per l’ennesima volta indietro. In America già vendono più libri digitali che cartacei e il resto del mondo si stà muovendo nella stessa direzione.
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Noi (beh, voi, io vado in digitale da anni) rimarremo attaccati alla nostra nostalgia facendoci superare di nuovo da tutti e confermando il ruolo di fanalino di coda nel progresso del nostro povero paese.
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Mi mancherà la carta, ma i vantaggi sono troppi per non fare il salto.
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cheers