
Un nuovo tassello si aggiunge allo scontro fra dispositivi e-reader basati su tecnologia e-ink e tablet con schermo LCD: alcuni giorni fa Barnes & Noble, la più grande catena USA nella distribuzione di libri, ha lanciato il nuovo Nook con schermo LCD al posto del doppio schermo e-ink + LCD (piccolo e collocato nella parte inferiore, con funzione touchscreen) della precedente versione.
Per approfondimenti sul dispositivo – motorizzato da una versione limitata di Android – vi invito a consultare l’ottima copertura dedicata al prodotto da Engadget.
In questa sede preferisco soffermarmi su …

Con la nuova primavera del tablet seguita al lancio di iPad, si è aperta una lotta fra i protagonisti del mondo informatico, per la rincorsa alla leadership di questo nuovo segmento.
Essendo il tablet un elemento tutto sommato esterno ai modelli d’uso esistenti, il principale impegno a cui devono dedicarsi coloro che desiderano competere nel segmento è quello di ideare un modello d’uso univoco su cui incentrare la value proposition.
Nella traiettoria del tablet di Apple, ma anche di prodotti concorrenti, è finita anche la funzione e-reader, fino a qualche tempo occupata …

Qualche mese fa parlavamo di un fantomatico e-book reader di Telecom Italia (attuale proprietaria del marchio Olivetti), che nel frattempo si è poi scoperto essere un tablet in piena regola: l’OliPad.
In questi giorni avviene il lancio dell’ebook store di Telecom Italia (in collaborazione con Mondadori), Biblet. Si tratta di un’operazione che dal punto di vista dell’azienda promotrice ha perfettamente senso – rappresentare il punto di riferimento per l’ingresso di editori nazionali piccoli e grandi nel mondo ebook, partendo da una posizione geograficamente avvantaggiata rispetto ai grandi operatori stranieri – ma …

Dopo aver affrontato il tema ebook parlando di iPad, mi sono preso un po’ di tempo per riflettere sul rapporto fra il caro e vecchio medium cartaceo e la sua versione elettronica.
Ultimamente mi capita spesso nelle classiche discussioni da bar fra amici, di affrontare il discorso ebook vs libri fisici. Con la diffusione di dispositivi di tutti i prezzi e tutte le taglie, con entry level ormai davvero abbordabile, il libro corre un serio pericolo?
Di solito le posizioni si dividono abbastanza nettamente: c’è chi, sperimentata la comodità del libro elettronico …

Il recente movimento nel mercato e-book, accelerato dal lancio di iPad, ha dato vita a un grande fermento nel mercato editoriale. Ripartiamo da alcune considerazioni di scenario lanciate nel corso di un’analisi di qualche mese fa:
nella migrazione ai formati digitali, gli editori hanno bene a mente gli errori commessi dalle major discografiche: in un momento di totale fluidità del mercato, hanno abbastanza alternative da non voler accettare alcuna imposizione da parte di Amazon sui prezzi;
la leadership di Amazon+Kindle insiste in un mercato ancora immaturo;
i numeri di …

Ammetto questa volta di aver forse un tantino esagerato quando ho partorito il titolo di questo post, ma la domanda provocatoria che avete letto me la sono realmente posta e, sono certo, che, come me, anche molti di voi avranno fatto altrettanto.
Nonostante personalmente non sia mai stato un cultore della filosofia Apple in termini di approccio all’informatica, devo confessare che nel corso degli ultimi anni e, in particolare, dall’introduzione dell’iPhone, la casa della mela mordicchiata mi ha incuriosito non poco. Anzi non ho difficoltà a dire di essere rimasto molto …

Nel corso degli anni 90, periodo che personalmente identifico come il preludio alla diffusione di massa dell’informatica, è nata un’interessante tipologia di applicazioni chiamata “enciclopedia multimediale”. Sono certo che moltissimi di voi avranno avuto a che fare con i vari Omnia ed Encarta: ogni anno usciva una nuova versione con un maggior numero di lemmi, immagini, fotografie e contenuti multimediali in generale.
Già in quell’occasione furono ben evidenti le potenzialità di un’organizzazione dei contenuti non basata semplicemente su un indice, ma su collegamenti ipertestuali che coinvolgevano non solo testo, ma tutto …

Al di là delle polemiche sulla qualità spesso scadente dei contenuti, l’elemento più dirompente di Wikipedia è proprio il suo aspetto partecipativo, colonna portante della “filosofia” 2.0.
L’approccio partecipativo al processo autoriale è un metodo che trascende la famosa enciclopedia aperta, ed ha acquisito lo status di “metodo” applicato alla creazione e diffusione di conoscenza: “wiki”.
Non mi dilungherò sulle centinaia di esempi basati su questo metodo nei più vari ambiti di conoscenza: dopo questa breve premessa, vorrei piuttosto soffermarmi sull’applicazione del “metodo wiki” all’editoria universitaria, in formato digitale.
Il metodo proposto da …

Come abbiamo sostenuto a conclusione della prima parte di questo articolo, il debutto di Apple sullo scacchiere dei contenuti editoriali, ha prodotto il rafforzamento della posizione degli editori, i quali, spinti dalla disponibilità dell’azienda di Cupertino, hanno imposto l’agency model (70% sul venduto, libertà di controllo dei prezzi) agli e-tailer fra cui Amazon.
Conseguenza per nulla imprevista o indesiderata (da Apple) di questo rinnovato peso contrattuale degli editori, sarà l’allineamento dei prezzi degli e-book su tutti i dispositivi, dunque lo spostamento della partita nel campo favorito da Apple: quello …

A poco più di dieci giorni dall’annuncio di iPad – mentre ancora infuriano le polemiche di chi lo vorrebbe simile al tablet che ha già fallito sul mercato qualche anno fa – importanti ripercussioni sul mercato editoriale online dimostrano meglio di qualunque altra spiegazione, l’estraneità del dispositivo ai modelli d’uso cui di recente lo si è spesso assimilato.
La centralità della funzione e-book reader in iPad è fin da principio fuori discussione: come dichiarato dallo stesso Jobs, il tablet di Apple nasce con l’intenzione di andare oltre il Kindle, sacrificando la …