Nuovo appuntamento con Videodrome – ai confini del video. Come promesso la scorsa settimana oggi parleremo di pellicole.
La pellicola rappresenta la scelta cinematografica per eccellenza; da sempre pellicola è sinonimo di cinema, sinonimo che si mantiene vivo e battagliero anche nell’era del digitale.
Per iniziare, vorrei subito ribadire che la scelta dell’uso della pellicola piuttosto che del digitale (o viceversa), non dipende più solamente dal fattore “qualità” ma da determinate scelte stilistiche definite a priori dal regista stesso. Ovviamente, prima di ogni ripresa, bisogna essere coscienti delle differenze visive …
Secondo appuntamento con la rubrica Videodrome – ai confini del video; dopo aver parlato, la settimana scorsa, di schermi di proiezione, poniamo l’attenzione su uno degli argomenti che da sempre interessano il mondo del video e del film-making: pellicola o digitale?
Lasciando stare, per il momento (lo riprenderemo in seguito), il formato HD, vorrei, partendo da questo post e proseguendo in più “puntate”, spiegare a grandi linee le maggiori differenze che intercorrono tra il formato video digitale e la pellicola, dicotomia fondamentale della cinematografia mondiale, che interessa qualsiasi produzione filmica …
Partendo da oggi, andrà “in onda” ogni martedì una nuova rubrica, da me curata, su tutto quello che viene considerato tecnica cinema e video.
Videodrome – ai confini del video; andrà ad indagare all’interno del vasto mondo della tecnologia cinematografica e video sia per quanto riguarda l’atto della fruizione: visione, proiezione, ascolto… sia per quanto riguarda il processo di produzione: riprese, audio, montaggio…
Proiettori, schermi, macchine da presa, effetti speciali, suite di montaggio… verranno analizzati, comparati e presentati ai lettori di Appunti Digitali seguendo un percorso che spazierà ripetutamente (e con leggerezza) …
Revolution non è solo il titolo di un film, ma anche il giusto nome da dare all’approccio che il produttore ha dato alla distribuzione della sua pellicola, che ha vinto vari premi, ma che non è mai riuscita a convincere Hollywood a produrre una distribuzione massiccia.
Bret Carr, il produttore del film, ha deciso di proiettare il film nelle sale lasciando libero il pubblico di pagare quanto ritenuto adeguato, al termine della proiezione. La stessa modalità l’ha adesso applicata al web e il successo, o quanto meno il “caso”, pare scontato.
Negli anni 70 andare al cinema era una questione abbastanza semplice: si entrava in sala, ci si godeva il film, e quando si usciva si parlava del regista, degli attori, della fotografia, del pathos e della storia. Discussioni più o meno approfondite e argute su un numero relativamente limitato di argomenti. Poi vennero gli effetti speciali, intendo quelli seri e costosi, e si introdusse un ulteriore elemento da valutare. Al giorno d’oggi però la faccenda si è un tantino complicata, e la dimostrazione è che per la seconda volta …
L’altra sera sono andato al cinema a vedere “Leoni per agnelli” di Robert Redford e l’ho trovato anche un buon film, ma non ho sbagliato blog tranquilli: se ve ne parlo è per un risvolto tecnologico che ho notato ma che alla maggior parte delle persone cui ho chiesto è passato inosservato: le scritte sono in italiano. Non c’è voce fuori campo o sovrimpressione, il rullo delle news al telegiornale in tv è in italiano, gli articoli appesi al muro del senatore sono in italiano, i lucidi che gli studenti …