
Fra le varie considerazioni emerse circa Wikileaks, una riguarda il mondo ICT e la rete molto da vicino: la vicenda ha avuto il merito (o demerito, a seconda dei punti di vista) di rendere palesi virtù e vizi della rete Internet.
Le esplosive rivelazioni del sito hanno dunque rappresentato una prova del fuoco per tutte le dichiarazioni di indipendenza e di libertà della rete fatte da enti pubblici e privati nel corso degli anni.
E la gran parte dei soggetti coinvolti o interessati alla vicenda, messi di fronte alle conseguenze più estreme …

Comprare un software non equivale a possederlo: è questa la direzione che va prendendo la giustizia USA, confermata da una recente decisione della Corte d’Appello del 9th Circuit relativamente ad una disputa legale fra la Blizzard e la MDY – produttrice quest’ultima di un software che automatizza alcune azioni necessarie per fare livelli su WoW.
La tesi della Blizzard è per l’appunto che il giocatore non compra il gioco ma una licenza d’uso, vincolata dalle condizioni riportate nella EULA. Questa posizione, rigettata in primo grado, è stata accolta in appello. …

Segnalo un interessante contributo di Stefano Quintarelli, che in poche righe riesce a mettermi la giornata di traverso: i 22,6 miliardi di crescita del debito pubblico nel solo mese di ottobre, sarebbero bastati a creare una rete nazionale in fibra ottica che
si ripaga in pochi anni, che genera occupazione (non debito che si accumula), che rilancia investimenti e sviluppo per i prossimi decenni
Qualcuno dirà: troppo facile confrontare un valore risultante da fattori in buona parte storici e in certa parte fuori dal controllo del governo, con un investimento frutto di …

Come reagirebbero gli OEM del mondo PC se Microsoft iniziasse a produrre sistemi brandizzati, come fossero Xbox? Se, con intenzioni serissime e una potenza di fuoco pubblicitaria potenzialmente devastante, iniziasse ad indossare la doppia veste di partner tecnologico e competitor?
La domanda oggi andrebbe posta a Motorola e HTC – detentori rispettivamente del 17% e del 29% del mercato Android (dati Asymco), la prima con un ASP (prezzo medio di vendita) decisamente superiore alla seconda – mentre vedono Samsung (primo produttore Android) a fianco di Google per la realizzazione del nuovo …

È un mondo colorato e curioso quello degli smartphone di nuova generazione, un mercato esplosivo che allo stesso tempo suggerisce e contraddice alcune analogie col boom del PC degli anni ’80 e ’90.
Nokia, la prima “Microsoft del mondo smartphone”, con un sistema operativo “aperto”, ha a lungo detenuto e tuttora detiene una quota di mercato maggioritaria nella telefonia mobile. La nuova segmentazione del mercato mobile, che vede gli smartphone top di gamma passare da un pubblico di nicchia all’attenzione del pubblico consumer, vede tuttavia Nokia in una situazione sfavorevole, agganciata …

Prendo spunto da questo pezzo di John Gruber per riproporre alcune sue osservazioni e aggiungerne delle mie.
Gruber cita Brooke Crothers di CNET, che ritiene l’atteggiamento a dir poco attendista di MS e Intel (e AMD) sul mondo tablet, frutto dell’enorme indotto ancora orbitante attorno ai dispositivi di “vecchia concezione”: desktop, laptop, server.
Gruber crede invece che MS e Intel prendano molto sul serio il segmento, vedano con preoccupazione il successo di iPad e a buon titolo facciano bene a preoccuparsene, dal momento che nella generazione attuale di tablet (e presumibilmente anche …

Come abbiamo sostenuto a proposito di Visicalc, il foglio di calcolo ha rappresentato in un certo senso il primo motore della rivoluzione informatica degli anni ’80, quella che ha trasformato il computer da passatempo per ingegneri o programmatori di mainframe, a oggetto di uso quotidiano per fasce di pubblico sempre più ampie.
Quella del foglio di calcolo è una rivoluzione partita dal mercato delle aziende, che da prestissimo lo hanno messo all’opera per accelerare i processi decisionali. Grazie alla capacità dello spreadsheet di manipolare complesse matrici di dati interrelati, da un …

Con la nuova primavera del tablet seguita al lancio di iPad, si è aperta una lotta fra i protagonisti del mondo informatico, per la rincorsa alla leadership di questo nuovo segmento.
Essendo il tablet un elemento tutto sommato esterno ai modelli d’uso esistenti, il principale impegno a cui devono dedicarsi coloro che desiderano competere nel segmento è quello di ideare un modello d’uso univoco su cui incentrare la value proposition.
Nella traiettoria del tablet di Apple, ma anche di prodotti concorrenti, è finita anche la funzione e-reader, fino a qualche tempo occupata …

Qualche mese fa parlavamo di un fantomatico e-book reader di Telecom Italia (attuale proprietaria del marchio Olivetti), che nel frattempo si è poi scoperto essere un tablet in piena regola: l’OliPad.
In questi giorni avviene il lancio dell’ebook store di Telecom Italia (in collaborazione con Mondadori), Biblet. Si tratta di un’operazione che dal punto di vista dell’azienda promotrice ha perfettamente senso – rappresentare il punto di riferimento per l’ingresso di editori nazionali piccoli e grandi nel mondo ebook, partendo da una posizione geograficamente avvantaggiata rispetto ai grandi operatori stranieri – ma …

Mettete il caso che un bel giorno un tizio con l’aria spocchiosa e i capelli riccioluti entri nella stanza di un VC ed esordisca dicendo: “ho trovato la soluzione finale per eliminare l’anonimato e la privacy dalla rete, in modo non violento”.
Immaginate l’interlocutore dall’altra parte della scrivania fra l’incredulo e il divertito, a cui presto iniziano a girare in testa i rulli del registratore di cassa: “Quanto costa intercettare un individuo? Quanto tempo serve per ottenere sul suo conto informazioni di qualche utilità?”
“Vai avanti”
“Da qualche tempo gestisco un sito che …