Il lancio del primo cellulare dotato di sistema operativo Android è stato forse l’evento più seguito di martedì scorso, ve ne ha già parlato Markingegno, perché un sistema operativo per dispositivi mobili non nasce tutti i giorni, e perché c’era molta curiosità per vederlo finalmente all’opera in versione pressoché definitiva. Se a questo aggiungiamo che viene impropriamente chiamato “il sistema operativo mobile di Google” (anche se Google è solo promotore della Open Handset Alliance), e che qualsiasi cosa faccia il motore californiano ha una copertura mediatica eccezionale abbiamo il quadro …
Più volte ho cercato di spiegare quanto internet e il buzz che si genera nella blogosfera può fare bene alle società che sanno sfruttarlo con intelligenza ed onestà. Altrettanto spesso ho sottolineato come la rete abbia un potere altrettanto elevato di distruggere le società che si comportano male.
Questa volta, esempio di “bad practice”, tocca a T-Mobile che avuto l’infelice idea di intimare al popolarissimo blog tecnologico Engadget di non usare il colore magenta per la sua versione dedicata al mondo “mobile”.
Sono passati ormai 14 mesi da quel Macworld che cambiò la storia, quando Steve Jobs tirò fuori dalle sue slide (come secondo prodotto) “a revolutionary mobile phone” su cui Apple puntava da due anni; dopo pochi attimi la domanda più assillante alla quale Steve ha dovuto rispondere in questo lasso di tempo è stata quella relativa alla nascita di un Iphone UMTS capace di navigare ad alta velocità sulle reti mobili. Domanda che forse oggi ha un indizio in più verso la risposta.
999€: questo il prezzo per un iPhone libero da vincoli in Germania. T-Mobile, dopo l’attacco lanciato da Vodafone, si è accordata con Apple per rendere possibile la vendita di iPhone senza contratto.
Pare un po’ casereccio il metodo di sblocco che consisterebbe nell’invio manuale, da parte del rivenditore T-mobile, del codice IMEI del dispositivo direttamente a Cupertino, dove Apple abiliterebbe, uno per uno, l’iPhone per operare senza problemi su iTunes.
Pare una strategia “last minute” dettata probabilmente dall’ansia di mettersi in regola con le leggi tedesche che obbligano a vendere un telefono …