
Quello di oggi sarà l’ultimo articolo della serie dedicata al talk tenutosi quasi un mese fa al parlamento italiano riguardante il rapporto tra internet e libertà. Lawrence Lessig ci ha accompagnati nel suo discorso attraverso le tematiche dello scontro generazionale, dell’industria del copyright, del giornalismo e della trasparenza fino ad arrivare all’estremismo. In quest’ultimo articolo si parlerà di quella che secondo lui è la cura per i mali presentati in precedenza: l’umiltà normativa.
UMILTÀ NORMATIVA

In una democrazia (e non in uno stato totalitario) l’uso della forza porta ad una regolamentazione meno efficace. Come dimostrato da Cass Sunstein “una spinta gentile” è preferibile ad un pugno, le norme sono più efficaci della prigione.
Dobbiamo re-imparare questo. Imparare di nuovo l’umiltà riguardo alla capacità dei governi di cambiare il mondo. Gli estremisti da qualsiasi parte siano hanno dimenticato ciò che i governi non possono fare. Hanno dimenticato quei limiti naturali all’interno di una democrazia che dovrebbero ispirare umiltà nei comportamenti.
Si prenda come riferimento il primo argomento trattato (generazioni a confronto). Chi è al potere dovrebbe rendersi conto che la guerra intrapresa riguardo alle tecnologie di internet è una guerra contro i propri figli. Tanto più la morsa normativa sui comportamenti in internet sarà stretta, tanto più la resistenza a queste restrizioni sarà distruttiva da parte di chi le subisce.
Quello che Lessig auspica è che le persone che non appartengono alla generazione Y e non comprendono a pieno il potenziale di questa tecnologia si rendano conto con umiltà di alcuni punti:
- Questa tecnologia non può essere uccisa, si può al massimo criminalizzare chi la utilizza
- Non si possono annullare i nuovi modelli creativi che sono nati grazie ad internet, ma si può solo portarli nel sommerso, nell’illegalità
- Non si possono trasformare gli utenti in ricevitori passivi, si possono solo far diventare “pirati”
La domanda che viene spontanea è: È la cosa giusta da fare?
In America i ragazzi vivono in questa era di proibizioni nei più svariati ambiti della loro vita. Vivono la loro vita contro la legge.
Secondo Lessig questa realtà è estremamente negativa e corrosiva per il ruolo della legge in una democrazia.
Internet è libertà… ma cosa è la libertà?
La libertà produce cose buone e cose cattive. La risposta matura è quella di cercare di minimizzare le cose cattive per proteggere quelle buone. La risposta ragionevole di un governo è quella di non combattere guerre senza speranza. Secondo Lessig quello di cui abbiamo bisogno sono governi che abbiano maturità e ragionevolezza, che riconoscano con “umiltà normativa” i fallimenti che hanno segnato il ventesimo secolo.