Sono venuto a conoscenza di un interessante studio su Flickr e il suo “star system” commissionato dall’università Diderot di Parigi e dai laboratori Orange. In questo studio si cerca di capire quali siano le relazioni tra utenti normali e PRO e quali siano i procedimenti che trasformano un utente in un utente popolare. E a margine ci permette di fare qualche considerazione.
Il primo dato, incredibile, è che il 39% degli account sono inutilizzati, nel senso che sono iscrizioni cui non è seguito nulla, nemmeno l’upload di una foto; per chi come me ha addirittura un account PRO questo è inconcepibile, perché se ti iscrivi a un servizio che sostanzialmente ti permette di caricare foto su internet, la prima cosa che dovresti fare è proprio caricare una foto su internet.
Flickr poi è abbastanza famoso per la sua gradevole user-experience, è un sito che ti mette a tuo agio mentre lo usi e non ha operazioni difficili o nascoste, almeno nel suo livello-base. Se però prendiamo in esame un altro dato, cioè che circa un terzo delle foto sono private, la cosa inizia ad assumere un senso: buona parte di questi account sono fatti probabilmente per consultare foto inaccessibili al pubblico, sono account usati “in sola lettura”. D’altro canto un 23% degli account non ha mai uploadato foto pubbliche ma ha un account attivo. Gli usi del sistema Yahoo di fotosharing sono anche molto diversi da quello cui siamo normalmente abituati a pensare.
Un altro dato interessante è che solo il 3,7% degli utenti ha un account PRO (a pagamento, ma senza il limite di 200 foto caricabili) ma le foto inserite da loro sfiora il 60% del totale. Sicuramente la limitazione gioca un ruolo fondamentale, ma per raggiungere cifre come queste c’è bisogno che gli account PRO sfruttino per bene il loro potere: l’utente medio (PRO e non) ha infatti in media 915 foto nel proprio account, quasi 5 volte tanto il massimo consentito a un utente normale, e questo ci dice quale sia il grado di sfruttamento del servizio da parte dei paganti.
L’altra considerazione che mi viene da fare è che probabilmente Flickr è un servizio molto più in perdita di quanto si pensi: anche senza sapere i costi sostenuti dalla piattaforma, dubito che 25 dollari incassati da meno del 4% degli utenti bastino a coprirli; l’acquisizione di Yahoo può aver apportato un fattore di economia di scala importante, ma il numero di paganti mi sembra lo stesso assolutamente basso.
Ma la sottoscrizione degli accout PRO e’ l’unica fonte di incassi x Flickr?
Ad esempio mi sembra ci sia un servizio di stampa foto…
quelli non li ho nemmeno considerati, da tanto piccola deve essere come fonte. Flickr usa dei partner per stampare, e al massimo incassa una percentuale. Niente introiti diretti comunque.
Io sono uno di quelli che si è iscritto, ma non ha mai caricato nemmeno una foto, nemmeno quella del profilo, credo :-D
L’ho fatto solo per commentare foto caricate da amici o per vedere foto private disponibili solo per gli amici (dovrebbe essere disponibile un’opzione di questo tipo, credo)…
Ciao :-)
guarda che gli account free si beccano la pubblicità. ti eri dimanticato?
cmq colgo l’occasione per ribadire che il limite di 200 foto ha veramente stufato in un’era in cui su interent è tutto gratis o quasi
mentre scrivevo l’articolo ho guardato un po’ di account free e non ho visto pubblicità. Se è una cosa applicata solo in percentuale deve essere molto bassa anche quella.
Per il resto non so che dirti e non è mio compito, ma è evidente che esistono molti altri servizi di hosting foto senza limiti e free, perché lamentarsi di Flickr che ha una policy chiara e immutata da tempo?
Non credevo il numero di noi utenti pro fosse così basso.. d’altro canto la cifra è irrisoria (15 euro l’anno, meno di un dominimo) considerando soprattutto il servizio messo a disposizione, non vedo perché sorbirsi la limitazione dei 100MB/200 foto…
E’ un’ottimo servizio…spero rimanga col tempo…:)
Io ho un account pro ma non ci metto tante foto, anzi le ultime ce le ho messe tanto tempo fa. Me lo sono fatto PRO per diciamo ‘dare una mano’ cioè io e qualche altro paghiamo una cifra irrisoria che però forse permette al servizio di sopravvivere ed essere usato da tutti…
Giulio.