Per la ormai consueta rubrica sulla nostalgia informatica, voglio parlarvi di una ricorrenza molto speciale, occorsa proprio ieri. Il 1 maggio di 44 anni fa, ossia il 1964, i matematici e docenti del college di Dartmouth, John G. Kemeny e Thomas E. Kurtz, facevano girare il primo programma in BASIC, un linguaggio da loro stessi sviluppato per avvicinare all’informatica anche un pubblico non professionale.
All’epoca i linguaggi in voga erano il FORTRAN e l’ALGOL, che per complessità e difficoltà di apprendimento, rappresentavano più che altro un ostacolo all’avvicinamento al mondo del computer, particolarmente per i meno esperti. Nacque così il Beginner’s All-Purpose Symbolic Instruction Code, che pose sotto il proprio segno una buona parte dell’alba dell’epoca informatica, diffondendosi su un numero infinito di piattaforme, compresi i successivi home/personal computer.
Tante furono le versioni – e le distorsioni – che il BASIC conobbe negli anni, che a metà degli anni ’80 i suoi inventori decisero di dar vita a un’azienda che riproponesse il BASIC “puro”, che non a caso fu denominata TrueBASIC.
La semplicità del BASIC, concepito dai suoi autori per incontrare le esigenze degli studenti alle prime armi, fu tale da sedurre anche gli utenti più esperti del college di Dartmouth, compresi altri insegnanti e staff scolastico, che trovavano più produttivo usare un linguaggio semplice e spendere la maggior parte del tempo a produrre, piuttosto che ad affrontare la ripida curva di apprendimento dei linguaggi “classici”.
A distanza di quasi mezzo secolo, possiamo affermare senza tema di smentita che l’invenzione del BASIC sia stata uno dei momenti topici per la diffusione del concetto stesso di PC. Non a caso è col BASIC che si avvia la parabola ascendente della Microsoft, che per prima lo adatta al leggendario MITS-Altair, trasformandolo in qualcosa di più che un semplice scatolone luminoso per fanatici del linguaggio macchina.
Per chi volesse cimentarsi oggi con un po’ di programmazione BASIC, oltre agli emulatori di sistemi che lo supportavano nativamente, esistono FreeBASIC e Open Basic.
Fonte: Wired
Non e` Basic puro, ma c’e` anche Visual Basic Express 2008 della Microsoft, scaricabile gratuitamente in versione completa da qui: http://www.microsoft.com/express/vb/
10 PRINT CIAO
20 GOTO 10
:D
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
CIAO
:)
su un mio libro di scuole media c’era un allegato sull’informatica e versa la fine c’erano anche scritte delle informazioni di programmazione in basic, ma perchè non mettere un linguaggio più moderno? A quando risale l’ultima versione del BASIC?intendendo però solo quello con 10-20, ecc…senza contare il visual basic
Print at 11.0 Ciao a tutti da Freddy
Blink
:) oddio, si… sono un nostalgico, è vero. Sarà che ho ancora nello stanzino il mio fedele ZX Spectrum della Sinclair a 16k di memoria con l’espansione a 48k :D
[…] Nel frattempo Unix dominava incontrastato regno dei mainframe, ma la rapida evoluzione delle CPU Intel ne apriva le possibilità di impiego su dispositivi più complessi che semplici elettrodomestici: nel 1975 sarebbe infatti nato il mitico MITS Altair, per il quale la Micro Soft avrebbe poi sviluppato un interprete BASIC. […]