
Come accennato nel precedente articolo, uno dei più grossi problemi di cui soffre Android è quello della frammentazione, argomento questo che meritava di essere approfondito, in particolare dal punto di vista tecnico.
Senza entrare troppo nei dettagli, una buona base di partenza per comprendere il concetto è rappresentata dalla finestra che si apre quando si decide di creare (o modificare) una nuova macchina virtuale (Android Virtual Device, abbreviato con AVD) sulla quale far girare il nostro codice:
All’apparenza non ci sono molte voci, ma le tre più importanti (Target, Skin, e Hardware) sono …

E’ l’obiettivo che si pone Google riguardo alla sua piattaforma mobile, per bocca di quello che possiamo definire a buon titolo il padre di Android: Andy Rubin, che lavora al progetto da quando è nato (circa 8 anni fa, nel 2003).
Per arrivarci la casa di Mountain View ha deciso di centralizzare e tenere saldamente in mano le redini dello sviluppo e deciderne la direzione, com’è stato puntualizzato nello stesso intervento.
Open source (o quasi, come sottolineato tempo fa), quindi, ma senza “bazar” : è l’approccio della “cattedrale” (anche se non molto diffuso …

Qualche giorno prima di partire per l’EuroPython tenutosi a Firenze, mi è capitato di leggere un interessante articolo di ARS Technica che, però, mi ha messo parecchio in agitazione.
In estrema sintesi, alla prima dimostrazione pubblica di Windows 8 s’è parlato delle nuove API per le funzionalità introdotte con questo s.o., ma la notizia che ha fatto gelare il sangue a parecchi programmatori è stata che la nuova piattaforma di sviluppo sarebbe stata basata su HTML5 e Javascript (e i CSS, ovviamente).
Potete immaginare la valanga di indignazione e le rimostranze di cui …

Il C non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei linguaggi che ha avuto più successo ed è ancora fra i più utilizzati, nonostante si avvicini ai 40 anni d’età. Complice il successo di Unix (scritto in C), si è fatto strada anche grazie al sua relativamente ridotta e succinta sintassi, e alcuni lo preferiscono al C++ proprio per questa ragione, nonostante quest’ultimo sia sostanzialmente un suo superset.
E’ stato utilizzato per lo sviluppo di applicazioni fra le più disparate, ma essendo considerato di medio-basso livello il suo campo d’elezione è …

Questa settimana mi sono trovato di fronte ad una di quelle domande che nella loro semplicità riescono a metterti in difficoltà. Un mio caro amico, avendo un fratello di 13 anni che vorrebbe in qualche modo esplorare il mondo della programmazione mi ha chiesto:
“Conosci un testo che sia adatto ad un ragazzino che vorrebbe iniziare a programmare?”
La scelta del linguaggio è ricaduta su python per diversi motivi:
Lo conosco, lo uso, quindi in caso di necessità mi sento più a mio agio a spiegare come funziona
Permette di focalizzarsi sulla programmazione senza …

Quando si comincia a parlare di linguaggi di programmazione è facile che la discussione degeneri in confronti e “misure” della relativa “potenza”, intendendo con ciò la possibilità di essere applicati a diversi (numerosi) domini. Ovviamente anche su queste pagine non sono mancate discussioni in merito, in particolare nel recente articolo riguardo alla causa intentata da Oracle nei confronti di Google per Java.
Dal punto di vista strettamente formale il discorso si potrebbe tranquillamente chiudere qui, perché sappiamo bene dalla teoria della calcolabilità che tutti i linguaggi Turing-completi sono equipotenti, quindi sono …

Pubblichiamo un pezzo di Mirco Tracolli
Il codice che stiamo per esaminare in questo articolo è molto complesso, semplicemente perché ci sono molte cose da assimilare; però vi sono le basi per capire il funzionamento delle varie periferiche: mouse, tastiera e joystick. Una volta completato questo tutorial, sarete in grado già di creare una piccola avventura grafica, con qualche piccolo accorgimento. Ulteriori ritocchi saranno apportati in seguito, come l’aggiunta del sonoro, fondamentale per ogni gioco; più avanti utilizzeremo le sprites e impareremo a controllare le collisioni e ad affinare alcuni movimenti. …

In questo articolo vedremo una parte fondamentale della realizzazione del nostro videogioco, prima però dobbiamo fare alcune considerazioni: dovete sapere che, in soldoni, un videogioco non è niente altro che una sequenza di immagini statiche; infatti non c’è nulla che si muove, letteralmente parlando. Per dare questo effetto di movimento, sia esso in 2D o in 3D, si cerca di renderizzare dei fotogrammi molto velocemente in successione, dando così l’impressione che le cose si stiano muovendo. Vale lo stesso per i comuni video che vediamo tutti i giorni, film o …

Programmare un videogioco può sembrare una cosa semplice, ma il realtà è molto complessa. Una volta era anche necessario conoscere le specifiche della macchina sulla quale doveva girare il videogioco, ora tutto questo è facilitato grazie a delle librerie reperibili anche da internet e il tutto senza spendere nulla. Infatti non è necessario usare del denaro per creare il proprio videogioco, basta solo guardarsi intorno e avere tanta passione e pazienza.
Per dare vita al nostro gioco per PC abbiamo bisogno di accedere alle periferiche che ci permettono di interagire con …

Ho sempre trovato l’enigmistica un simpatico passatempo. Ricordo con divertimento le ore passate in spiaggia a risolvere indovinelli o parole crociate in compagnia.
I tempi per andare al mare ormai sono maturi ma non tutti possono godersi la fresca brezza serale e gli interminabili bagni. Quello che però si può fare è mantenere fresca ed allenata la propria mente.
In questo articolo però non vi proporrò come farebbero altri sudoku o rebus vari. Quello che vi voglio segnalare è il Progetto Eulero.
Il Progetto Eulero consiste in una serie di problemi matematici risolvibili …