La procura di Milano si è recentemente trovata ad aver bisogno di alcuni dati sensibili trasmessi attraverso i servizi messi a disposizione da Google, per indagare su presunte attività illecite. Alla richiesta ha risposto Nicole Wong, vice presidente per gli affari legali della società statunitense, spiegando alla procura milanese che non può di acconsentire alla richiesta, sia perché alcuni dei dati richiesti non sono più presenti nei server, poiché i dati richiesti sono stati rimossi molto tempo fa dai servizi e che Google conserva i dati per soli 30 giorni, …
Siete vicini alla maturità e lungo il percorso dell’orientamento universitario inciampate continuamente nei siti web delle università italiane senza trovare mai riuscire ad arrivare alle informazioni che volete? O magari state cercando di iscrivervi via internet agli ultimi appelli prima del caldo insostenibile ma ancora una volta l’apposito servizio online è fuori uso (se esiste), quindi telefonerete o vi recherete in facoltà.
Negli USA, l’informatizzazione della didattica è una scienza vera (oltre che una realtà) e forse lì non sembrerà tanto strano se alla Scuola di Giornalismo della Missouri University, tra …
Apple ha di recente annunciato di voler avviare un progetto dedicato al mondo dei giovani: Apple University.
Non si hanno ancora dettagli sul progetto e sulle sue declinazioni, anche è lecito pensare che si tratti di qualcosa molto simile a Pixar University, un programma di formazione rivolto ai futuri dipendenti della nota casa di animazione.
L’Italia è un Paese molto arretrato e pieno di tristi contraddizioni, cui ormai dovremmo esserci tutti abituati, ma che confesso, riescono ancora a stupirmi.
Ricordate il video che girava su YouTube di un professore fiorentino che fumava in classe? Ebbene, il professore è di nuovo in servizio a stipendio pieno mentre gli alunni che l’hanno ripreso sono stati sospesi.
Il Corriere della Sera ha recentemente diffuso i dati di un’indagine di Adiconsum Lombardia, sull’uso dei cellulari nei giovani lombardi tra i 13 e i 16 anni.
Inutile qualificare i toni usati per parlare di questo nuovo “allarme sociale”, di questo incombente pericolo per la salute mentale dei nostri bambini e di quanto questo inconsulto utilizzo dei cellulari provochi danni all’economia familiare. “Un ragazzo su 10 usa il cellulare a scuola“, titola il Corriere, dando poi (tra le righe) la colpa al cellulare e non al genitore/professore del tutto incapace …