L’Italia aveva intenzione di portare la banda larga, ad almeno 20 Megabit, al 96% della popolazione e 2 Megabit per il rimanente 4%. Aveva intenzione perché adesso non ce l’ha più. Lo ha comunicato lo scorso quattro novembre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
Gli ottocento milioni di Euro che sarebbero dovuti essere stanziati per la realizzazione del progetto non saranno ridestinati, ma solo “congelati”, in attesa che sia superata la crisi.
Nell’immagine qui sotto, diffusa dal Corriere della Sera, il grafico rappresenta la diffusione della banda Larga in …
I segni di una pericolosa internet-dipendenza sono spesso molteplici, a volte palesi e a volte subdoli. Il ritornello “internet ci rende asociali, internet divide” ci ha francamente stufato, perché è facilissimo dimostrare che non è così e che le occasioni per vivere di persona le cose iniziate su internet non mancano di certo (anche se ovviamente è necessario fare un passo avanti con la propria volontà, ma se manca quella manca per qualsiasi cosa). Però a volte mi capita di pensare che tutto sommato me ne sto bene nella mia …
A SMAU, uno degli eventi fieristici più importanti nel panorama dell’ICT Italiano, va in scena, assieme a tanti altri eventi e conferenze interessanti, la bella esposizione dei “Percorsi dell’Innovazione ”.
Si tratta di un’area dedicata all’interno della fiera, nella quale piccole startup e centri di ricerca universitari Italiani mostrano i loro progetti e i risultati raggiunti.
Leggo con interesse su Punto Informatico che il CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) cerca 142 ricercatori “giovani e motivati” all’interno di una più strutturata iniziativa chiamata “Mind in Italy ”, che mira a frenare la fuga di cervelli dall’Italia.
I 142 posti si dividono in contratti di lavoro a tempo determinato, assegni di ricerca, proposte di dottorato e borse di studio per un investimento complessivo di 40 milioni di euro.
A 24/7 Innovation , una conferenza organizzata a Torino per parlare di innovazione in Italia, si è parlato di quali sono i problemi e le difficoltà che gli imprenditori coraggiosi devono affrontare per cercare di fare innovazione in Italia.
Confesso di essere uscito dalla conferenza un po’ deluso, non perché i relatori non fossero di qualità (anzi, hanno quasi tutti detto cose giuste), ma perché ho sentito le stesse cose sentite un anno fa ad una conferenza simile. Mentre nell’ultimo anno il mondo correva, dunque, qui in Italia non è cambiato …
“Cosa serve per fare innovazione in Italia?” è una domanda che sento spesso porre ai vari eventi cui sono presente e che alcuni amici rivolgono certe volte a me. Lasciandomi un po’ spaesato, aggiungo, perché non si tratta certo di una domandina a risposta chiusa, ma è anzi solo la premessa di un lungo (forse infinito) ragionamento.
Innovazione vuole dire crescita, invenzione, novità, futuro: concetti decisamente lontani da quella che è, oggi, l’Italia. Si capisce subito che “fare innovazione” è qualcosa di estremamente difficoltoso in questo ambiente, ma oltre a piangerci …
Nel weekend sono stato a Firenze e una volta tanto non ho dovuto guidare, mi sono affidato alla rotaia. Quindi ho approfittato di questo fatto e ho infilato 5 puntate di un noto telefilm nel notebook, per guardarle durante il viaggio. E’ stata una esperienza illuminante, molto rilassante. E’ stata la prima volta che ho fruito di un contenuto multimediale in mobilità. E così mentre proseguivo il viaggio mi sono interrogato sul ruolo che la tecnologia ha nella creatività:
Google, in un comunicato stampa, ha fatto sapere che intende entrare nel mercato dell’energia e ha deciso di farlo con lo stile che da sempre contraddistingue la compagnia californiana, ovvero puntando tutto sull’innovazione ed un pizzico di etica, che non guasta mai. Il progetto i chiama RE<C (renewable energy cheaper than coal) e consisterà nella creazione di un pool di scienziati incaricati di sviluppare tecnologie connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili, concentrando gli sforzi principalmente sul solare termico , l’eolico e il geotermico. L’obiettivo è di …
Il primo giorno di visita della “kermesse” milanese dedicata al mondo dell’IT e ICT si apre con l’ormai consueta delusione, che da qualche anno accompagna ogni edizione. Gli espositori sono sempre meno e ogni anno c’è “un grande assente in più”. Quest’anno il grande assente è certamente Microsoft, per la prima volta dopo più di 10 anni non presente direttamente in fiera, ma solo attraverso alcuni partner che promuovono la suite Dynamics ed altri software business.
Nonostante la prima “doccia fredda” la mia visita ha subito un sussulto e vede rinnovato …