Lodevole iniziativa quella di MTV, che vuole spiegare i meccanismi basilari su cui si basa la nostra democrazia, attraverso una serie di video-lezioni, raccolte nell’area del sito dedicata alle elezioni. Le lezioni sono molto semplici e poco approfondite, ma spiegano, oltre a come esercitare il proprio diritto di voto, cosa sono e come sono composti il Governo, il Parlamento e le altre alte istituzioni dello Stato, a chi è completamente a digiuno di queste nozioni.
Dall’Associazione per il Software Libero una bella iniziativa pre-elettorale che forse meriterebbe più successo di quello che sta riscuotendo.
Con lo slogan “vota per il software libero” viene promossa una duplice iniziativa, che da una parte chiede ai candidati alle prossime elezioni di sottoscrivere un’impegno (i dettagli nel seguito) nel promuovere il software libero e i formati aperti nella pubblica amministrazione e nelle scuole, dall’altra raccoglie i consensi degli elettori, che si impegnano a loro volta a sostenere le liste in cui sono presenti candidati che hanno sottoscritto l’iniziativa.
“Voi siete qui” è una bella iniziativa di Openpolis che cerca di aiutare gli elettori, in modo ludico e non certo esaustivo, a comprendere quale distanza li separa dai principali partiti Italiani.
Rispondendo a 25 domande è possibile visualizzare su un grafico la propria posizione rispetto a quella dei vari partiti. Inoltre è presente un’analisi dettagliata delle singole risposte date, con le relative posizioni dei partiti.
Si sa che di questi tempi l’amore per la politica non è proprio ai massimi storici. È però singolare l’iniziativa di alcuni utenti eBay, che invece di usare la popolare piattaforma di aste online per svuotare la cantina o liberare la camera dai giocattoli vecchi, hanno deciso di mettere in vendita il voto alle prossime elezioni politiche.
Se dovessi commentare la notizia, mi toccherebbe mettere il dito in piaghe aperte del nostro sistema, come per esempio l’impossibilità di dare un voto di preferenza al candidato, questione oggetto di feroci polemiche nell’opinione …
Pensavate che la storia si sarebbe chiusa così? Qualche milione di Euro di risorse pubbliche gettate alle ortiche e via? Illusi. Italia.it potrebbe risorgere come la fenice dalle proprie ceneri.
Non c’è destra o sinistra che tenga. Mentre in Spagna si regalano nomi di dominio .es ai giovani, qui in Italia si spendono milioni di Euro per un progetto che seppur mastodontico non giustificherebbe un tale spreco di risorse.
Abbiamo posto qualche domanda a Luca, uno dei cofondatori di scandaloitaliano, blog multiautore che ha seguito da vicino la storia di italia.it, portale costato finora ai cittadini 7 milioni di Euro, recentemente chiuso dopo pochi mesi di vita, ed una montagna di polemiche. Ma a quanto pare la storia non si è del tutto conclusa.
1. Cosa ci aspetta? C’e’ davvero la possibilita’ che italia.it risorga dalle proprie ceneri?
Sembra tramontata l’epoca delle utopie democratiche legate al voto elettronico. Tramontata in favore di un generalizzato ripensamento delle macchine per la votazione, da più parti accusate di essere progettualmente inadeguate a produrre risultati affidabili.
L’ultimo episodio di questa telenovela è rappresentato dalla causa intentata dallo Stato della California contro la Election Systems & Software, accusata di aver venduto consapevolmente numerose macchine prive delle necessarie certificazioni. Il risarcimento richiesto per danni ammonta a poco meno di 10 milioni di dollari, a cui si somma il rimborso totale del costo delle macchine, …