
“We didn’t buy Palm to be in the smartphone business. And I tell people that, but it doesn’t seem to resonate well. We bought it for the IP. The WebOS is one of the two ground-up pieces of software that is built as a web operating environment […] We have tens of millions of HP small form factor web-connected devices […] Now imagine that being a web-connected environment where now you can get a common look and feel and a common set of services laid against that environment. That is …

Le acque si sono calmate, la smentita non è arrivata ma il “non vedo il senso dell’operazione” di Warren East, CEO di ARM, è un segnale abbastanza chiaro circa gli esiti di questo rumor.
Mi piacerebbe tuttavia sollevare alcune riflessioni sulla vicenda, per capire anzitutto se e quanto il rumor abbia le gambe per camminare, e cosa ci potremmo aspettare nel caso in cui si trasformi in realtà.
Iniziamo individuando la questione che penso più di ogni altra, abbia “tenuto in piedi” la speculazione: come dicevamo qualche mese fa, Apple è un’azienda …
Dopo la notizia dell’accordo fra Microsoft e Yahoo, riprendo brevemente il tema per commentare le primissime reazioni del mercato. Per prima cosa diamo uno sguardo a quanto accaduto in occasione della prima offerta Microsoft, poi rifiutata, di $ 44,6 bn per l’acquisizione di Yahoo:
La reazione sul fronte Microsoft, è piuttosto negativa, con una perdita che orbita attorno al 10%. Di tutt’altro segno quella che riguarda Yahoo, il cui titolo registra un incremento del 30% circa.
La lettura del mercato è in effetti unanime: per Yahoo, almeno dal punto di vista finanziario, …
Dopo settimane di trattative sempre più intense, l’accordo tra i due big del mondo IT sembrava ormai cosa fatta e l’annuncio doveva essere soltanto una questione di ore.
Invece proprio il weekend che avrebbe dovuto sancire una delle alleanze più importanti forse della storia ha visto Big Blue alzarsi dal tavolo delle trattative.
Alla base della decisione ci sarebbero stati diversi fattori, tra cui la minaccia antitrust e l’elevato sacrificio economico richiesto.
Con l’addio forzato di Jerry Yang come CEO di Yahoo! il consiglio d’amministrazione ora dovrà cercare un sostituto che riesca a far risalire la compagnia dal baratro in cui è caduta. Già si fanno i primi nomi, secondo il Guardian, i possibili candidati a sostituire Yang sono:
Il giorno dopo l’addio di Microsoft a Yahoo non sono del tutto convinto che la questione si chiuda così. In questi mesi ne ho lette e sentite troppe, e alcune erano e sono anche paradossali. Diciamo la verità, nemmeno noi sapevamo esattamente cosa fosse meglio per il bene della rete e degli utenti e spesso eravamo presi da mere questioni di simpatia o antipatia verso l’una o l’altra parte.
Ora che le acque sono più calme possiamo ragionare “a bocce ferme”, come si suol dire.
Sull’autorevole sito Forbes.com è apparsa la notizia che Apple ha accettato di spendere 278 milioni di dollari in contanti per acquisire la P.A. Semi, un’azienda di 150 persone specializzata nel design di chip a basso consumo energetico.
Secondo le prime indiscrezioni questa mossa tenderebbe ad assicurare una nuova classe di potenza per i telefonini Iphone e gli Ipod di prossima generazione, ma secondo me c’è di più:
Quando ormai i giochi per l’acquisizione di Yahoo da parte di Microsoft sembravano vicini alla conclusione, con Yahoo messa all’angolo da una nuova offerta, il Wallstreet Journal dà una notizia che forse riaprirà la partita, Microsoft però questa volta potrebbe rimanere lontana dai tavoli.
Che Yahoo non vuole vendere a Microsoft lo si è sempre saputo. Dopo la prima offerta pubblica di acquisto della compagnia di Redmond, i vertici del portalone hanno cercato nuove strade , sperando di trovare nuovi acquirenti, e si era anche vociferato di un possibile accordo …
Le acque si erano calmate e Microsoft, dopo il tonfo in borsa dovuto al fallimento delle trattative, si era data allo shopping altrove. Nel frattempo però Yahoo, che inizialmente sembrava contesa da diverse compagnie, non è riuscita a concludere accordi con nessuna di queste e ora si ritrova sola, cercando di far quadrare i conti con cessioni e riorganizzazioni interne.
Quindi Microsoft ci riprova, presentando una nuova offerta pubblica di acquisto, pari a 34 dollari per azione, contro i 31 della prima offerta, smentendo peraltro le voci di un …
Yahoo, come sapete, ha rifiutato l’offerta d’acquisto proposta da Microsoft, ma i problemi finanziari di Yahoo permangono e servono soluzioni. Mancando nuove comunicazioni in proposito c’è da aspettarsi che la proposta per un accordo commerciale da Google sia ancora valida ma, anche in questo caso potrebbero nascere problemi con l’Antitrust statunitense. Così Yahoo continua a guardarsi intorno alla ricerca di offerte migliori e sembra che si stia cercando di riaprire le trattative con AOL per la fusione delle due società; unione tentata già in passato ma chiusa per l’impossibilità …