

Il 20 novembre 1985 è stato un giorno strano, comunque lo si guardi: non è stato, come molti pensano, “il giorno in cui le finestre hanno invaso il mondo” perché è noto che il sistema operativo di Apple funzionava a finestre già da prima. Anzi, vantava alcuni brevetti che costrinsero Microsoft a scendere a patti per poter usare l’idea del cestino e poter sovrapporre le finestre. Cose che al giorno d’oggi fanno sorridere. Il 20 novembre 1985 è stato semmai il giorno in cui l’idea di “finestra” come modo di accesso alle informazioni è stata definitivamente sdoganata, in cui l’interfaccia a caratteri è andata in pensione, in cui la bidimensionalità dei dati ha assunto corpo.
Se siamo tutti d’accordo – ad esempio – che il file system è fatto ad albero sia in DOS che in Windows, penso che saremo anche d’accordo che un conto è avere una “vista” di ricerca in una interfaccia a finestre, un altro in una a caratteri.
Linux stesso, con tutti i suoi vantaggi – e sono tanti non lo nego – non ha mai davvero sfondato tra la gente comune fino a quando non si è dotato seriamente di un ambiente a finestre. Il multitasking tramite riga di comando è possibile, ma non è facile e intuitivo da gestire.
Windows 1.0 ha aperto la strada alla fruizione del computer come lo conosciamo oggi; nel bene tramite la diffusione sua e dei suoi successori. Nel male diffondendo tutti i difetti di windows, che hanno spinto altri a studiare delle alternative. Se Windows fosse stato da subito perfetto e bellissimo, oggi avremmo i Mac superlusso e Ubuntu? Io non mi sento di supporlo.
Windows oggi è una bella ragazza ventiduenne: sta ancora studiando, o sta lavorando da poco. Magari non sa cucinare, magari si. Per molti è un’ottima fidanzata ma la storia prima o poi finirà, con altri arriverà al matrimonio e avrà una lunga vita felice. Ma non è perfetta e probabilmente non lo sarà mai, e questo dipende solo in parte da lei: metà del rapporto siamo noi :)