

Analizzando i dati relativi a 10 milioni di utenti della rete, Tancer ha concluso che le ricerche legate al porno sono dimezzate, passando dal 20% del totale al 10%. Una diminuzione significativa riguarda in particolare la fascia 18 – 24 anni, che invece dedica molto tempo al social networking.
Ne è passato di tempo da quando i trentenni di oggi attendevano pazientemente le 22.30 per gustarsi le timidissime oscenità di Colpo Grosso…
O forse è solo che, in tempi di “youporn” e consimili, gli erotomani hanno scelto le loro landing pages fisse e non hanno più bisogno dei motori di ricerca?
Fonte: Reuters