Cittadini digitali tra elite e derelitti

È il problema delle minoranze, che proprio in quanto numericamente ridotte, faticano a far sentire le proprie ragioni, eppure si dice che il livello di maturità di una democrazia sia misurabile dalla maniera in cui si rapporta con le proprie minoranze. Principio ancora più valido quando non c’è la possibilità di scegliere se far parte o meno di quella minoranza.

Mettiamo ad esempio il caso di ardelo; no, non si tratta di un nome di fantasia, è il nickname di una persona vera che ha lasciato questo commento ad un post in cui parlavo del software per videoconferenze Oovoo :

Si si, tutto bello, però i poracci che non hanno l’ADSL saranno condannati a continuare a chiacchierare dal vivo… Maledizione…

Come lui sono tantissimi quelli che non hanno accesso alle cosiddette autostrade digitali, ancora adesso quando molta parte di Italia sta passando ai sette mega.

sette mega

Provate a mettervi nei panni di ardelo, non so voi, ma io sarei incazzato come una biscia fortemente adirato.

Non è un loro problema. Non possiamo, noi fortunati, infischiarcene, perché è una questione di democrazia, giustizia, e perché ne va del bene del Paese, che ha anche tanti altri problemi, ma che non può mettere in secondo piano la cultura e lo sviluppo sociale ed economico di una fetta dei suoi cittadini.

Quello che concretamente possiamo fare, tutti noi, è parlarne, discutere, portare il problema all’ordine del giorno, e sostenere le associazioni come Anti Digital Divide.

Markingegno

http://www.markingegno.biz/blog/about/

Press ESC to close