Una nuova generazione di dispositivi connessi alla rete 3G si affaccia sul mercato e il sottoscritto, piuttosto ossessionato dalla connettività in mobilità e i relativi costi, si pone e vi pone un problema non da poco: quando al mio smartphone decidessi di affiancare un tablet con connessione 3G, mi toccherebbe attivare un nuovo contratto, un altro costo mensile da affiancare a quello che già pago? Anche se la mia soglia dati prepagata fosse già ampiamente sottoutilizzata?
A quel che mi risulta esiste in Italia un solo operatore che consenta di attestare due SIM sullo stesso contratto, dunque alle stesse tariffe e soglie prepagate. Per gli altri tre quest’operazione è allo stato attuale impossibile, sicché accade di acquistare la proverbiale pennetta USB con relativo contratto, solo per evitare l’incomodo di dover estrarre la SIM per navigare su un dispositivo diverso da quello principale.
La latitanza di questa tecnologia è direttamente proporzionale all’interesse che hanno gli operatori – anche quelli che offrono soglie di traffico altisonanti – a mantenere basso il livello medio di saturazione delle soglie.
La questione ha a che vedere con il concetto stesso di soglia: dopo averla venduta per un canone fisso, l’operatore può solo sperare che gli utenti la saturino il meno possibile, ovvero che non consumino abbastanza da richiedere un aggiornamento dell’infrastruttura di rete.
La quale, ovviamente, non è dimensionata sulla somma dei tetti massimi di tutti i contratti venduti, quanto piuttosto sulla media del traffico effettivamente fruito.
In questo quadro, due dispositivi in una stessa soglia rappresentano due perdite secche per l’operatore: mancata attivazione di un secondo contratto, raddoppio degli oneri legati a un contratto già esistente.
La domanda quindi è: in occasione del debutto dei tablet 3G, gli operatori preferiranno un approccio amichevole – magari offrendo una seconda SIM per una piccola addizionale sul canone di abbonamento – o piuttosto punteranno sull’attivazione di nuovi contratti, sperando nel traino del fattore “moda” legato alla nuova generazione di dispositivi?
Sarà il mio naturale pessimismo, ma temo per il peggio. E tu?
Buongiorno a tutti,
mi permetto di dare la mia umile opinione.
I dispositivi “tablet pc”, ovvero gli umpc o i MID chiamateli come preferite, sono sul mercato già da un bel po’, non capisco perché sembri che il loro “boom” debba iniziare adesso, con le problematiche correlate,suscitate in questo articolo di questo interessante sito.
Penso alla TIM, che è stata quella che più e prima di tutti ha spinto su questi dispositivi, purtroppo limitandone le funzionalità ed in questo alludo al MID BenQ S6, un “umpc” dal costo attuale di 160 euro, in cui si può installare XP.
A mio giudizio, come ha mostrato TIM, non c’è ovviamente interessa a venire incontro al cliente, limitandogli la spesa.
Secondo me,tutto ciò che faranno, sarà di mettere sul mercato, come già stanno facendo, sim per solo traffico dati, giusto per non far pesare al cliente distratto l’impossibilità di poter avere lo stesso contratto su due sim.
Cordiali saluti,
mt
Scusa, ma sei hai già un piano dati 3G sul cellulare perchè prendere pure un tablet 3G?
Basta fare tethering via bluetooth sul cellulare ed usare la connessione dati del cellulare, in modo da:
– risparmiare sull’acquisto del tablet (non serve il modulo 3G)
– evitare di dover avere 2 sim e attivare 2 contratti dati, oppure anche più scomodo spostare la sim da un dispositivo all’altro (perdendo le chiamate visto che molti tablet non hanno modulo telefonico).
Non so come sia messo iPad (che non viene citato nell’articolo, ma da quando è uscito sembra che adesso tutti si siano scoperti interessati ai tablet), se Apple avesse infilato qualche limitazione hardware o software per escludere la possibilità di sfruttare la connessione del cellulare non mi stupirei… Però con prodotti di qualsiasi altra azienda si può fare tutto senza problemi.
@ mt
La diffusione di massa dei dispositivi “tablet pc” (umpc, MID, ecc.) dovrebbe iniziare adesso, principalmente per due motivi:
Il primo è che ora le tecnologie amoled, multi-touch, ecc. si stanno diffondendo tanto da avere un prezzo accessibile a tutti i produttori ed utenti.
Il secondo, nonchè il principale, è il fatto che la Apple (l’azienda tecnologica col più forte potere condizionante sulle mode) ha presentato in questi giorni il suo prodotto iPad, che è un tabletPC.
Dato che la stessa cosa è accaduta con iPod e poi con iPhone, è ragionevole pronosticare che anche l’iPad lanci “la moda” dei tablet.
Ma qual’è l’operatore citato nell’articolo? La Vodafone?
Io ricordo che furono Vodafone e TIM qualche anno fa a lanciare le sim BIS, ma non so ora come sono messi a condizioni…
@ Raskall:
Sì, ti ringrazio, lo so che il “boom” dei MID o “tablet pc” si prevede che ci sarà per, almeno inizialmente, un fatto di “moda” (anche se, detto così, è detta male, lo so), ma mi rifiuto inconsciamente di pensare che un prodotto economicamente costoso come l’Ipad possa davvero avviare “una corsa” del genere.
@ the_m: la comodità di avere un tutto in uno, senza dover avviare collegamenti vari, ha un suo valore, secondo me.
Poi, non sono esperto e tu lo sarai più di me, ma il collegamento bluetooth non castra la velocità della connessione?
@ barone2k : a me risulta che sia Wind, ma non per profili prepagati, e mi sembra che sia un’opzione che ha un costo mensile di 3 euro.
Saluti a tutti
Il problema lo vedo piu’ a monte.
Perche’ ti dovresti portare appresso un altro apparecchio?
Stanno creando l’esigenza?
Quale cosa che si puo’ fare con un tablet non e’ gia’ ampiamente coperta da dispositivi esistenti (e che gia’ ti porti appresso)?
Saluto
Domanda interessante.
Fornisco la mia risposta: “Dipende da che dispositivo già adesso mi porto appresso!”, ovvero, da che palmare possiedo.
Intendo dire, io possiedo un palmare con schermo 2,6” e Windows Mobile; non è nulla di che per gli standard di oggi, lo presi in gran sconto a 150 euro,è un Ultimate 8150.
Ci posso usare skype ed andare in internet, ma lo schermo è un po’ piccolino.
So che ci sono palmari con schermo di 3.8”, oggi, mi risulta, con cui la navigazione è sicuramente migliore e godibilissima.
Il mio MID S6 con XP, oggi reperibile a 160, ha uno schermo da 4,8”, che è superiore come dimensione ai 3.8”; probabilmente quindi, non offre una navigazione migliore di quella offerta dai più recenti palmari, con i miglior browser attuali.
Il suo valore aggiunto maggiore è che ci puoi mettere molti dei programmi che hai sul desktop (se ci usi Windows).
Questo significa maggior compatibilità, la possibilità di usare programmi che si sanno già usare, perché sono quelli del desktop.
Comunque, nulla che cambi la vita e che, per il mio portafoglio (ma io..son poveretto), giustifichi l’esborso di cifre come quelle di cui si parla per l’Ipad.
e poi ci sarà l’ebook con 3g integrato!! mi servono 4 connessioni al momento. ci pensavo oggi in stazione :D
Vodafone per dirla chiara, offre Sim Bis, ma il traffico dati che include è relativo all’apn dedicato a iphone – non è nemmeno possibile ricorrere al tethering.
Tutti quegli utenti che non possono o non sanno smanettare per adattare quell’apn rimangono fuori dalla promozione, che alla fine è comoda solo per la fonia (basso bitrate).
@mt
Considera che la “connessione automatica” è possibile con tethering via bluetooth allo stesso modo di una connessione automatica via modem 3G. Ovviamente prima va fatta un po’ di configurazione (attivare bluetooth sul cell, fare il pairing, ecc.).
Per la velocità di connessione, è vero che oggi bluetooth è più lento della max velocità raggiungibile in HSPA. Ma la velocità “effettiva” che raggiungi attraverso un qualsiasi operatore è sempre molto distante dai 10 o 7.2 Mbps dichiarati :S e io col notebook non ho notato molte differenze tra usare bluetooth col cell rispetto alle chiavette UMTS.
Se c’è gente disposta a spendere 500€ di tablet “per tenerlo in casa e navigarci comodamente dal divano”, citando da un commento in una precedente discussione su ipad, penso che siano liberi di cacciare altri tot soldi di piano dati e buon per loro che li possono sprecare così.
Non conterei molto sulla possibilità di usare il tethering tra iphone e ipad, difficilmente la apple lo permetterà “nativamente” ed essendo ipad una trusted platform non ci sarà modo di farlo “per vie traverse”…
Quanto agli altri tablet sul mercato, non possono contare nemmeno sull’hype e sull’aura “cool” di apple, e quindi non so quanta strada faranno…