L’auto del futuro è Cyberpunk?

Pubblichiamo un guest post di Stefano Pepe

Cosa ci fa un articolo sull’automobile tra le pagine di Appunti Digitali? La risposta viene dalla tecnologia che, con il passare degli anni, ha sempre più affiancato tutti gli organi meccanici che tipicamente compongono un mezzo a quattro ruote.

Approfitto di questo “guest post” per aprire con i lettori un dibattito: quanto l’automobile guidata tutti i giorni è un’esperienza Cyberpunk?

Vorrei partire dal recente annuncio, da parte di un noto costruttore d’auto, del sistema che arresta automaticamente il veicolo se i sensori posti anteriormente rilevano la presenza di un pedone e il guidatore non interviene frenando. Nulla di realmente nuovo a dire il vero, ma un buon punto di partenza per dimostrare che oggi un’autovettura è un complesso analogico/digitale che fonde l’essere umano alla macchina.

In assenza del sofisticato “Deck” di Gibsoniana memoria, l’interfaccia è composta da sterzo, pedaliera e leva del cambio: elementi che via via stanno perdendo la loro componente meccanica, facendo uso di tecnologie normalmente chiamate “drive by wire”.

Ok, lo ammetto, il tutto può suonare come una forzatura, ma entriamo nel dettaglio: oggi gli apparati dedicati alla “sicurezza attiva” hanno come obiettivo la prevenzione di una collisione e/o la perdita di controllo della vettura.

Un controllo a dire il vero piuttosto effimero: nel momento in cui soglie preimpostate superano livelli di allarme l’automobile fa da sé, sostituendo l’essere umano nella gestione di freni e acceleratore.

Quasi un Big Brother che, centinaia di volte al secondo, misura angolo di sterzata, pressione sui pedali, velocità di rotazione delle singole ruote, forze G a cui è soggetto il veicolo e, nelle ultime declinazioni, il mondo circostante e lo sguardo del conducente per valutarne il livello di attenzione e la capacità d’intervenire tempestivamente.

Possiamo dire che guidando siamo protagonisti di un’esperienza Cyperpunk? Non esattamente, ma ci siamo quasi: da anni si cerca di mettere in rete le autovetture, propagando allarmi nel caso uno dei suddetti sistemi entri in funzione.
E già da qualche tempo c’è chi vuole dotare tutte le vetture di una “scatola nera” in grado di registrare ogni singolo parametro della vettura, definendo le responsabilità in caso d’incidente e autorizzando le relative sanzioni.

Nel frattempo aspettiamoci l’adozione su larga scala del sistema presentato in questo video, sperando che non si diffonda l’uso di attraversare la strada disinteressandosi delle auto che sopraggiungono… mentre il piacere di guida proviene da un’esperienza SimStim!

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