Dopo una lunga sosta natalizia (condita ahimè da poca festa e molto lavoro) torna a scaldare i motori la rubrica per voi nostalgici, amanti di cartucce e 2D.
Nel 2009 ci eravamo lasciati con il capitolo pressoché finale della gloriosa SNK.
Ma come si dice, anno nuovo, vita nuova e quindi cambiamo completamente ambito per buttarci a pesce su uno dei titoli in assoluto più belli ed al contempo meno conosciuti del Sega Mega Drive, dicasi Ristar.
Ho volutamente scritto “meno conosciuti” sentendomi purtroppo parte in causa. Nonostante una discreta predilezione per il genere platform e l’amore sconfinato verso il Mega Drive anche io, come molti, ho completamente ciccato l’appuntamento con questo gioco.
A mia/nostra discolpa va detto che la campagna di marketing non fu all’altezza degli ingenti sforzi profusi dal punto di vista tecnico, mancando completamente il periodo delle festività natalizie, vero boost delle vendite per quanto riguarda il settore dell’intrattenimento video ludico.
La fortuna è quella di avere amici altrettanto appassionati in grado di sopperire alle inevitabili lacune createsi nel tempo. E qui un doveroso ringraziamento va a ioz, l’artefice della più classica “pulce nell’orecchio”.
Dopo l’imbeccata amica, armato del necessaire, ho deciso di provare Ristar. Più giocavo e più mi chiedevo: “Possibile? Possibile mi sia perso un gioco di questo spessore?”
La scena Sega è stata negli anni palesemente dominata da Sonic, una mascotte capace di trainare le vendite ma allo stesso tempo arma a doppio taglio per le altre software house, rappresentando infatti una personalità ingombrante ed in grado di oscurare titoli altrettanto validi.
Earthworm Jim, Strider, Flashback, Rocket Knight Adventures, Cool Spot sono solo alcuni dei titoli che hanno fatto la storia del Sega Mega Drive e non solo; la testimonianza piccoli grandi capolavori siano riusciti senza l’effige del porcospino blu più famoso del mondo.
Ma non tutti ebbero la stessa sorte. Eppure…eppure Ristar, come mostra la media voto di Top10Reviews, compare nella top10 platform di sempre scalzando calibri come Castle of Illusion, Shadow Dancer e Ghouls’n’Ghosts.
Lo stesso autorevole GameSpot ha riservato punteggi altissimi, 9.5 per la critica e 8.9 il giudizio degli utenti.
Scopriremo più avanti come Sonic sia più che un termine di paragone per Ristar.
Il protagonista è, come suggerisce il titolo, una giovane stellina divenuta eroe dell’ultim’ora.
Sfiga vuole che il pirata spaziale Kaiser Greedy, durante le sue scorribande intergalattiche, sia approdato nel sistema Vadji e con la tecnica del controllo della mente stia assogettando pian piano tutti gli abitanti dei vari pianeti. La popolazione di Neer si rivolge alla Dea Oruto la quale, ascoltando le preghiere invia proprio Ristar a fare piazza pulita.
Il Devteam approntato da Sega è di quelli d’eccezione ed in gran parte proviene dal gruppo originariamente chiamato AM8, vera fucina di talenti nipponici, poi divenuto Sonic Team.
Yuji Naka, uno dei fondatori, è la persona incaricata di guidare la fase di project management.
Ed lui si deve il game concept. Da un’intervista è lo stesso Naka a raccontare come Ristar sia nato in realtà in una delle sessioni di brainstorming per il progetto Sonic.
Accantonata per anni venne poi recuperata in un contesto totalmente nuovo.
Un altro Yuji, Uekawa stavolta, è la matita dietro cui si cela il character design. Già illustratore del Sonic Team qui prende le parti del ruolo fondamentale di capo disegnatore.
Altro nome fondamentale fu Tomoko Sasaki, la timida compositrice a cui dobbiamo le musiche per Panic!, Virtua Racing Deluxe e Sega Rally 2.
C’erano quindi tutti i presupposti per sfornare un titolo d’eccezione.
E finalmente, dopo diversi anni di gestazione, fa la sua comparsa sul mercato nel febbraio 1995.
Il comparto grafico strabilia letteralmente. Le animazioni ma soprattutto la resa cromatica rende difficile pensare come sia stato possibile tirar fuori questo ben di Dio da una palette tutto sommato modesta come quella offerta dal Mega Drive. Le diverse ambientazioni studiate per ciascuno dei sei pianeti (costituiti a loro volta da due aree e due bonus stage) sono uno spettacolo per gli occhi. La complessità dei livelli e soprattutto il sistema di controllo costituiscono parimenti un inno alla longevità ed abbattono gli standard che accomunavano la gran parte dei platform dell’epoca.
Gli arti estensibili del personaggio e la conseguente abilità di muoversi all’interno dello schema superando barriere ed ottenendo oggetti altrimenti inaccessibili, sono la spia di come il team volesse realizzare un prodotto davvero innovativo.
Il classico salto convenzionale per abbattere i nemici qui è sostituito dalla capacità di afferrarli ed utilizzarli a piacimento. Tramite poi il sistema di powerup l’arsenale si arricchisce di tesori e della possibilità di svolazzare con la modalità “Shooting Star”.
Nonostante un successo inferiore alle aspettative, una discreta schiera di nostalgici fan ne chiede il ritorno sulle console di ultima generazione.
Nell’attesa fiduciosa godetevelo in tutte le compilation Sega rilasciate in questi anni oppure tramite l’arcinoto servizio Virtua Console.
Mai visto né sentito, ma è un capolavoro. Da giocare assolutamente.
Giocati i primi 2 levels … incredibile.
Non capisoc come sia possibile che mi sia passato sotto banco pur essendo un abituale compratore di Console Mania all’epoca :/
Di questo gioco ricordo la recensione su Console-Mania, o affini del tempo. Avevo capito che era un bel gioco, però mi mancavano i soldi, inoltre ero pieno di platform, e stavo cercando qualcosa di diverso.
Tempo dodo ho avuto modo di giocarci, e devo dire che è davvero bellissimo.
Oltre a Ristar, ho avuto modo di scoprire altre bellissime perle, tipo Crusader of centry, che tutto sommato era davvero un buon rivale di Zelda.
E Pulseman, che anche se non è il più bello dei giochi ha saputo attirarmi con la sua storia decisamente affine ai miei gusti.
Il premio per la spremitura del Mega Drive tuttavia, secondo me va a titoli del calibro di Topolino Mania, e a The Adventures of Batman & Robin. Che è il classico picchiaduro a scorrimento, ma per la miseria, non sembra di giocare al Mega Drive.
Mai visto prima, ma sembra carino!
Si vede che è stato sviluppato dagli stessi di Sonic ;)
Vorrei segnalare che questo gioco e’ contenuto in Sega Megadrive Ultimate Collection per Xbox360
Mai sentito… però dal video sembra assai bello… dovrò provarlo! (anche se attualmente, causa acquisto PS3, sono totalmente immerso in Gran Turismo e Wipeout >__> )
Scusate…non c’entra una mazza ma mi arrovello da anni.
Paradroid per amiga. (figlio del paradroid per C64
Quando lo trattate????
esiste in rete per PC????
Mi pare normale sia passato sotto banco, altro non è che una scopiazzatura di Sonic 3…. leva la stella e mettici la faccia di sonic ed ecco il gioco.
Stupiti per il comparto grafico?
HIHI…. pivelli :D
…. mai giocato a vectorman?
fantastico e sembra anche più divertente di sonic.
L’unico motivo che mi viene in mente per non averlo preso è che col costo delle cartucce del MD probabilmente avendo già sonic mi sembrava di prendere un gioco troppo simile…
…forse anche il personaggio non è molto azzeccato…a un bambino la stellina da l’idea di qualcosa troppo “al femminile” se confrontato con un più cool porcospino blu:)
Non ho avuto il mega-drive (ero in stato di crisi videoludica), e quindi mi son perso questo gioco. Ma non l’ho mai neanche giocato emulato..l’ho provato ora, su tua segnalazione, Jacopo e devo dire che..è davvero un bel gioco! Peccato che sia molto (ma MOOOOOLTO) simile a Sonic..dalla presentazione del livello, ai livelli stessi.. Inoltre la stellina, non gode certo dello stesso carisma del porcospino blu..senza contare, come ricorda saeba77, che una stella è vista come qualcosa di femminile..quindi ben pochi ragazzi ci avrebbero giocato!
x sim e TheFoggy
è ovvio che ci siano delle similitudini come in qualsiasi situazione per cui buona parte del team è lo stesso ad aver lavorato ad un progetto simile (d’altra parte la storia stessa di Ristar, come riportato, trae spunto da Sonic) ma da qui a gridare la scopiazzata mi spiace ma c’è un abisso e quindi dissento fortemente.
Le innovazioni c’erano ed erano svariate anche rispetto ai titoli del medesimo periodo (il già citato E-Jim tanto per dirne uno non di secondo piano). Dal punto di vista grafico, come complessità e dimensione dei livelli faccio fatica a ricordare punte di eccellenza di questo tipo.
E’ chiaro che si cerchi di prendere il meglio dai titoli precedenti ma se con questo ragionamento si deve arrivare al plagio o al “mettici il porcospino ed hai Sonic” beh allora sono tutti dei plagi e dobbiamo tornare ai platform dei seventies con cui tutt’oggi (anno domini 2010) c’è il sistema di powerup, il salto ammazzanemici e via discorrendo.
Vectorman, Castle of Illusion ed altri titoli sono sicuramente nel calderone. Abbiate fede :)
Ho avuto la fortuna di averci giocato mooolti anni fa, probabilmente non era uscito da molto. Tutto merito di un mio amico che me l’ha fatto provare, un gioco che ricorderò per sempre! Ho provato anche Vectorman ma IMHO non regge il confronto (poi son gusti!).
Unica pecca è che non sono mai riuscito a finirlo! O_O Il boss finale era una carognata unica! xD
Me lo regalarono per Natale tanti e tanti anni fa.
Un gioco molto bello…a me piacque più di Sonic.
lol anche a me piaceva più di sonic… peccato fosse veramente impossibile finirlo!
Jacopo..non ho detto che è la copia spudorata, ma che è molto simile, graficamente parlando (avevo dimenticato questo aggettivo, me ne scuso). Un conto è avere lo stesso team di sviluppo (o quasi) e prendere spunto..un altro è riciclare le intro dei livelli (innegabile che ci sia più di un semplice spunto..) e i tiles del livello (salvo quelli specifici, ovvio, quali le radici, ecc). Inoltre..per coem si muove il personaggio, mi fa pensare più ad una scimmia che ad una stella (ma forse Nintendo avrebbe avuto qualcosa da ridire al riguardo..). “fattore aggiunto” rispetto a sonic, è che non devi saltare in testa ai nemici per eliminarli (vero must dei platform “seventies” come li definisci tu), ma “abbracciarli”, il che lo rende abbastanza diverso, in quel periodo. Una cosa che mi lascia un po’ perlesso è la “labirinticità” dei livelli e la lentezza di movimento del personaggio che non vanno troppo d’accordo col tempo limite per terminare il livello..
Sul motivo per cui non ha avuto tutto questo successo, credo anche che conti una maggior pubblicità per il porcospino..e il fatto che molti (io in primis), non comprava riviste su videogiochi (per i genitori erano soldi buttati..ed economicamente non stavo poi così bene, motivo della “crisi videoludica” accennata nel post precedente), quindi per comprare un gioco lo dovevo prima provare al centro commerciale. E qui..si trovavano Sonic e le altre “teste di serie”..non Ristar.. A scatola chiusa, con quello che costavano, si comprava poco..anche perchè nel paesino dove abito e zone limitrofe, il mercato dell’usato è ridicolo oggi..figuriamoci vent’anni fa!
Io ce L’avevo!!! Credo di aver fatto i primi 4 livelli e poi basta però