L’articolo è prudentemente titolato con un punto di domanda alla fine, ma le intenzione della casa nipponica sono tutt’altro che ipotetiche. A rivelarle sono due brevetti, scoperti da Nikon Rumors.
Uno descrive un sistema di chiusura automatico, azionato dall’estrazione delle lenti che va a proteggere l’interno della macchina, altrimenti esposto alla polvere.
Tale sistema lo verremmo tutti sulle DSLR (Reflex), visto che la pulizia del sensore non costa poco e non è priva di rischi di danneggiamento anche sotto mani esperte, ma guardando le figure contenute nel brevetto scopriamo per quali scopi è stato pensato.
Come potete vedere, la sezione della macchina fotografica disegnata è sottile e priva di specchio e mirino ottico.
Il secondo brevetto è un sistema di messa a fuoco, ottenuto direttamente con il sensore principale preposto alla cattura delle foto, invece di quanto avviene con le reflex che hanno sistemi dedicati.
A differenza delle compatte prive di mirino ottico e delle reflex utilizzate in modalità live view, questo sistema non si basa sulla rilevazione del contrasto dell’immagine ritratta in anteprima.
In questo caso alcune linee del sensore (orizzontali e verticali) sono specificatamente sviluppate per la misurazione del fuoco, garantendo (si presume) un risultato più veloce ed accurato.
Entrambi i brevetti sono pensati per macchine dall’elettronica e la meccanica semplificate, per ridurre dimensioni e peso, aumentando allo stesso tempo l’affidabilità.
La somiglianza con le fotocamere aderenti allo standard Micro Quattro Terzi è più che evidente ed è interessante notare che i due brevetti vanno a tamponare alcuni dei limiti criticati a questo formato: l’eccessiva esposizione a possibili danneggiamenti del sensore e un amessa a fuoco meno pronta e non adatta ai fotoamatori più esigenti, a fronte di prezzi di acquisto (per la Panasonic DMC-G1 e la Olympus E-P1) non proprio abbordabili.
Ad ogni modo Nikon non è intenzionata ad entrare nel gruppo di lavoro del Micro Quattro Terzi, del quale ricordo fanno parte molte aziende di spicco, tra cui anche Kodak, Panasonic, Fujifilm, Leica. Se vedranno la luce le compatte con ottiche intercambiabili di casa Nikon naturalmente avranno formato del sensore e baionette proprietari.
Non a caso il primo dei due brevetti menzionati in questo articolo riguarda proprio la baionetta.
Il formato Micro Quattro Terzi, fin dalla sua presentazione, e ora coni primi modelli, ha suscitato curiosità e perplessità nel mondo degli amanti delle foto. Molti sono diffidenti riguardo al successo di questa nuova fascia di mercato, ma sempre più attori di primo piano, nella scena della fotografia digitale, si mostrano interessati.
[…] Nikon farà concorrenza alle Micro Quattro Terzi? […]
Io sono appassionato di fotografia, e seguo il marchio “Nikon” da moltissimo tempo, ma da due anni a questa parte la Nikon mi sta profondamente deludendo con i suo prodotti della fascia compatte “P”, a me sembra che abbia abbracciato la strategia produttiva dei prodotti commerciali di massa puntando a caratteristiche che sono lontane di molto dall’interesse di produrre scatti di assoluta qualità, per non parlare di caratteristiche che poco hanno a che fare con la fotografia (mi spiegate a cosa possa servire un GPS o un proiettore ad un amante della fotografia che vuole l’assoluta qualità degli scatti da una compatta semplice ma di qualità e che dia la possibilità di essere creativi ma nello stesso tempo non vuole impegnarsi impegnarsi con le reflex digitali, sia per i costi che per gli ingombri?)
A me sembra che Nikon sia interessata a traghettare i suoi fedelissimi nei suo prodotti REFLEX e per non smentire il suo buon nome e la sua immagine ogni tanto produvce compatte con caratteristiche inusuali che non hanno nulla a che fare con la fotografia e trascurando le caratteristiche che puntano alla massima qualità possibile degli scatti, prendete la P6000, ha il GPS ma un’ottica molto buia, con la solita snervante lentezza della messa a fuoco automatica, con il solito problema che oltre i 200 ISO le foto digitali si rivelano di scarsissima qualità ecc. ecc., Prendete la P90 ha lo zoom esageratamente ultra tele che accompagnato da altre caratteristiche non di certo esaltanti rendono l’ultra tele nella quasi totalità delle situazioni di scatto inutilizzabile. e poi ti vedi mettere in commercio una compatta di fascia inferiore della categoria P che migliora di molto (a detta della nikon) i tempi di messa a fuoco automatica ma… io non ci capisco più niente a mio avviso nel settore delle compatte l’ultimo prodotto di qualità Nikon è stata la Coolpix 8800, poi ci sono stati i due modelli 7600 e 7700 da poco più di 7 MPixel che regalavano si scatti superbi ma difettavano del fatto che erano completamente automatiche e quindi compatte lontane dall’esigenza di creatività.
Sono sicuro che prima del prossimo natale Nikon produrrà una P7000 o P8000 con qualche altra stupidata che nulla ha che fare con il semplice atto di scattare una foto (magari sarà provvista del GPS incorporato con unito il proiettore ma sarà assente un decente mirino elettronico e lo schermo LCD basculante) ma con ottica buia, estensione dello zoom tristemente contratta dove o domina il tele esiguo o domina il leggero grandangolo, avrà sicuramente un sensore 1/1,7″ con una quindicina di megapixel e tanta lentezza della messa a fuoco automatica e con il display LCD che cresce di dimensione ma con la risoluzione costante a 230000 pixel, infatti nemmeno lontanamente sto aspettando novità da Nikon.
Per quanto riguarda il formato micro quattro terzi per le compatte io lo dissocerei dalla possiibilità di cambiare le ottiche altrimenti si uscirebbe fuori dalla filosofia che da ragione di esistere alle compatte, lo vedo più come un sensore che offre qualità degli scatti che permette di scattare fino a 1600 ISO con risultati più che accettabili in termini di qualità.
Parliamoci chiaro la Panasonic GH1 con sensore micro quattro terzi è un pesce fuor d’acqua, perché comunque non è compatta, perché comunque è necessario andare in giro con un parco ottiche da cambiare all’occasione, perché il costo è paragonabile a quello di una classica reflex digitale con la differenza che a parità di pixel il sensore è comunque piccolo rispetto ai sensore APS-C adottato normalmente nelle reflex digitali se poi si confronta con le reflex digitali Nikon di fascia media la differneza è ancora maggiore visto che nelle Nikon il sensore APS-C è di dimensioni leggermente più grandi
L’uscita prevista per Ottobre prossimo della nuova Canon PowerShot G11 e già presente nel catalogo on-line di Canon con esauriente ed ampia descrizione delle specifiche cade a proposito di questo articolo come il cacio sui maccheroni … la novità che salta subito all’occhio rispetto alla precedente G10 è lo stesso sensore da 1/1.7″ ma con un numero di Mega Pixel ridotto a 10 (lo stesso sensore da 1/1.7″ della G10 conteneva 14,7 Mega Pixel per l’esattezza) e questo la dice lunga sull’assoluta qualità degli scatti della G11 si perché a parità di dimensioni del sensore quello che contiene meno Pixel è più sensibile e produce meno rumore in quanto evidentemente i Pixel sono di dimensioni maggiori. L’altra novità della G11 è il display LCD ruotabile da 2,8″ e della stessa elevata qualità di quello adottato nella G10. per il resto è identica alla G10 per caratteristiche
Dunque la nuova G11 dovrebbe essere preso come modello di fotocamera compatta di assoluta qualità.
Nikon cosa fa? nulla BLEFFA soltanto, aggiunge caratteristiche poco pertinenti con la fotografia come il GPS e il proiettore e le caratteristiche migliori strettamente pertinenti con la fotografia le spalma tra i vari modelli della fascia Life, Style e Power e intanto l’ammiraglia della fascia Power che dovrebbe essere il passaggio intermedio tra le compatte e le reflex non si merita assolutamente di occupare tale ruolo per via della sua ottica scarsamente luminosa, per il sensore traboccante di pixel, per un’estensione dello zoom che è come una coperta o Nikon la tira su per coprire il grandangolare lasciando scoperte le posizioni tele o la tira giù per scoprire le caratteristiche grandangolari e coprire tanto per dire le posizioni tele.
Insomma andatevi a vedere le caratteristiche della PowerShot G11 di Canon e quando disponibile on-line il relativo manuale … certo il sensore non è un micro quattro terzi ma 10 mega Pixel dentro il sensore da 1/1.7″ è garanzia assoluta della qualità degli scatti anche oltre la soglia dei 200 ISO