Il quotidiano cartaceo personalizzabile debutterà a Los Angeles

news_dn.jpgL’informazione online, rispetto alla carta ha molti vantaggi: l’aggiornamento può avvenire in tempo reale e il fiume di notizie può essere gestito in modo pratico attraverso aggregatori di feed e motori di ricerca come Google news o Yahoo news.

Il vecchio modello della carta stampata a qualcuno potrebbe sembrare ormai soltanto un feticcio per persone romantiche  e nostalgiche. In realtà la carta stampata, almeno finché non crescerà il mercato degli ebook (e torneremo sull’argomento) svolge un ruolo ancora importante. I monitor TFT e CRT, proprio a causa dei limiti rispetto alla carta, non rendono molto appetibili ad esempio lunghi articoli e dossier di approfondimento.

Negli USA, MediaNews Group, un editore che possiede ben 54 quotidiani (il quarto editore del Paese per numeri di vendita), vuole sperimentare una versione cartacea personalizzata del quotidiano The Los Angeles Daily New.

Il servizio che sarà sottoscrivibile attraverso un abbonamento sarà caratterizzato da una stampante appositamente sviluppata, da tenere in casa, che permetterà di selezionare e stampare soltanto le notizie di proprio interesse, con advertising personalizzato in base agli interessi dimostrati.

Un’evoluzione dei vari tentativi fallimentari di quotidiani distribuiti via fax, secondo il Niemen Journalism Lab, che in vari esperimenti hanno tentato di affermarsi fin dal 1939.

Secondo Tim Arango, autore dell’articolo del New York Times, è il tentativo di unire il consumo di corrente delle nuove tecnologie con gli alberi tagliati per i guotidiani tradizionali, e non è una considerazione del tutto sbagliata.

Gli ebook reader con i loro display ad alta risoluzione ed alto contrasto, sono pronti per il mercato e potrebbero essere sfruttati con vantaggi per i fruitori di notizie, con un possibile miglioramento dell’organizzazione dell’editoria da un punto di vista ecologico, e minori costi per tutti.

C’è solo un piccolo problema, il solito: i timori nei confronti di un cambiamento epocale, da parte di chi i contenuti li crea e li distribuisce. Ma come ho già annunciato poco sopra, torneremo su questo argomento in un altro post.

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