

Il Robot premiato è in grado di lavorare in piena autonomia senza, cosa rivoluzionaria, nessun controllo in remoto da parte dell’uomo; seguendo così la tendenza nazionale giapponese ad automatizzare tutte le professioni tradizionali, riducendo al minimo la presenza umana soprattutto dove “c’è da far fatica”.
Questa iper-tecnologica macchina “pianta riso” utilizza un sistema GPS che segnala l’esatta posizione nella risaia e, dei sensori interni che misurano velocità ed inclinazione. Con tutti questi dati il robot può orientarsi autonomamente ed ottimizzare il proprio lavoro, aumentando perciò la propria produttività.
Da quanto dichiarato dalla National Agriculture and Food Research Organization, l’obiettivo primario è quello di poter avere, nel prossimo futuro, delle fattorie interamente costituite da braccianti robotici (risparmiando così sulla manodopera).
Vedremo… anche se, ovviamente, non sono ancora state fornite indicazioni sul prezzo dei singoli robot che, presumibilmente, sarà molto elevato e poco sostenibile.