È passata qualche settimana dal lancio dei nuovi portatili Apple e vorrei, a freddo, lanciare una riflessione su una frase pronunciata da Jobs durante l’inedito Q&A con la stampa.
Alla domanda di un giornalista circa la latitanza di Apple dal settore netbook, la risposta del CEO è stata:
Ci sono dei clienti che decidiamo di non servire. Non sappiamo come costruire un computer da 500 dollari che non sia un rottame, e il nostro DNA non ci consente di consegnare rottami […]
Il focus di Apple resta dunque su tutti coloro che sono disposti a spendere minimo 599 dollari USA per un Mac Mini o minimo 999 dollari per un MacBook, ma siamo certi del fatto che Apple non abbia le risorse per sviluppare un netbook all’altezza della concorrenza?
Ho l’impressione che il problema riguardi innanzitutto il posizionamento di un eventuale netbook Apple, ed è qui che il “reality distortion field” entra prepotentemente in gioco
Il posizionamento dei netbook, con particolare riferimento alla fascia entry level dei notebook, è un problema che tutti i produttori affrontano: come inquadrare per esempio “netbook” con monitor da 12″ e Vista o modelli con GPU discreta, idonei anche per un minimo di gaming – che offrono tra l’altro una durata di batteria molto superiore ai notebook entry level?
Il dilemma di Apple è dunque che tipo di prodotto lanciare, a che prezzo e per quale tipo di utilizzo, ma soprattutto come fare in modo che un prodotto così popolare non cannibalizzi la sua offerta esistente, a partire dal MacBook Air, che rappresenta nella griglia di prodotto Apple la portabilità assoluta.
La dimensione dello schermo dovrebbe essere significativamente inferiore ai 13.3″ dell’Air e del MacBook ma se il netbook così configurato finisse per essere più compatto ed avere più batteria dell’Air, costandone una frazione, cosa succederebbe?
E poi come mantenere dei livelli di performance inferiori a quelli dell’Air? Atom sarebbe un punto di partenza, ma in che modo provvedere al comparto hard disk laddove l’Air è già ai minimi con un’unità da 1.8″/4200rpm – mentre negli ultimi netbook vediamo spesso più performanti unità da 2.5″/5400rpm?
E anche se fosse possibile, come convincere un utente a spendere almeno i 650/700 Euro che un netbook Apple costerebbe, per un prodotto più lento del già non brillantissimo Air?
C’è poi un secondo problema: iPhone. Sebbene non rappresenti un concorrente diretto di un netbook, occupa una fascia di prezzo simile e rappresenta per Apple la porta d’ingresso nel mondo Mac OS X. C’è di più: il 50% dei netbook Asus venduti finora in Italia, è offerto in abbinamento con un piano telefonico TIM. Un netbook Apple, per essere al passo coi tempi, dovrebbe dunque integrare connettività 3G, il che ne farebbe una pericolosa alternativa all’approccio alla connettività mobile di iPhone.
Qualcuno potrà sostenere che MacBook Air è un prodotto di nicchia e che iPhone è prima di tutto uno smartphone. Vero, ciononostante temo che fino a quando Air rimarrà in vendita e il focus di Apple per la connettività itinerante resterà su iPhone, non vedremo un netbook Apple. Che sarebbe, beninteso, tutt’altro che un rottame.
non so bene come dirlo, quindi userò parole semplici…
-il mio menefregometro è a fondo scala-
Ma come si fa a chiedere ad un’azienda come Apple di produrre un qualsiasi oggetto “low cost”, come è, al fine dei conti,un netbook?
Cioè, stare dietro alle “ciane” di uno che esordisce con “Ci sono dei clienti che decidiamo di non servire. Non sappiamo come costruire un computer da 500 dollari che non sia un rottame, e il nostro DNA non ci consente di consegnare rottami […]” è assolutamente ridicolo!
Il sig. Steve è uno che ci sa fare, e sa benissimo che non è plausibile per loro produrre un oggetto che vada a costare quella cifra!
Via signori, basta co sta “tramenata” del netbook apple qui e del netbook apple di là.
Sono discorsi assolutamente sterili e stereotipati, secondo mio modestissimo parere, un po troppo accecati dal presunto fasto che avrebbe un prodoto simile fatto dalla mela!
Perchè!?
Perchè un netbook deve costare poco.. e a mamma apple non sono proprio in grado di fare qualcosa di realmente economico!! :-P
La verità è che apple non farà mai un prodotto da 300 euro che non sia un lettore mp3, ecco perchè non fa netbook.
Steve Jobs è un venditore, il suo lavoro è far luccicare le cose affinché più persone se le comprino. Non capirò mai che senso abbia discutere su quello che dice un rappresentante, sarebbe come tentare di dare un senso alle dichiarazioni di un Berlusconi o di un Briatore. Queste persone non dicono cose vere in pubblico. E’ il loro lavoro. Quello dei brand è l’ennesimo politeismo.
sono completamente d’accordo con tutti e tre i primi commenti
Ma infatti io prendo spunto da una frase che puzza di pretesto, per parlare delle vere ragioni dell’assenza di Apple dal segmento, che secondo me fanno capo a un problema di posizionamento.
@Alessio
Guarda, che io non volevo darti addosso, è che non è la prima volta che spunta fuori questo discorso su queste pagine, e onestamente mi ha un po… stufato? Scocciato? boh! ma non è importante descrivere il mio stato d’animo dinanzi a queste tematiche, l’importante, secondo me, è capire perche stiamo parlando del perchè la ferrari non produca una panda!
Intendiamoci, la apple non è la ferrari, ne per collocazione prodotti, ne per oggettive peculiarità delle sue produzioni, ma il concetto è quello!
A mio avviso si sta speculando troppo su questa cosa.
E’ ovvio che Apple potrebbe mettere in produzione un netbook da 500€, ma perche dovrebbe farlo?
Fermo restando le componentistiche Hw (uguali a tutte le altre), in cosa si differenzierebbe il prodotto?
In un monitor 10″ con risoluzione 1920:1280? Così per vederci qualcosa si uscirebbe via di matto? Oppure per implementare le soluzioni innovative che hanno inserito in altri prodotti? Monitor multi-touch? Chassis in alluminio scavati dal pieno? Sensori di movimento? Accellerometri? E per cosa? Per rivelare allo zoccolo duro della sua clientela che tutti questi gingilli sono realmente implementabili in un prodotto, a loro modo di vedere, low cost?
Della serie: fino a 5 minuti fà ve li abbiamo fatti pagare uno sproposito e ora vi facciamo vedere che vi abbiamo preso per il deretano!
Via su, siamo a questo livello. Steve, DEVE mantenere un appeal presunto dei suoi prodotti, e lo deve fare facendo credere che tutte le soluzioni tecnologiche siano: 1) esclusive 2) costose da implementare 3) assolutamente all’avanguardia.
Inserirle in un netbook, farebbe decadere tutto questo!
L’alternativa sarebbe creare un oggetto uguale agli altri, solo più costoso… (oddio, non che non l’abbiano già fatto eh, ma mica solo loro).
Quindi… perche continuare a parlarne?
@ efrem
Il mio precedente faceva riferimento in particolare al commento di Jim.
A me non interessa Apple in quanto tale, ma perché mi dà occasione di un problema piuttosto rilevante nello scacchiere informatico attuale: quello del posizionamento dei prodotti davanti alla spinta prepotente del netbook.
Apple potrebbe creare un netbook unibody e venderlo a 700 euro e credo ne venderebbe un bel po’. Il punto è che non lo farà, e il perché mi sembra interessante. Per questo ne ho parlato.
@Alessio
Se questo è lo spirito, ben venga la discussione, e mi scuso di miei eventuali toni polemici.
E’ che spesso, in mezzo a queste discussioni, ci trovo, inquietanti tracce di fascinazione brandistica…
Ritornando strettamente in tema, dissento dal tuo pensiero.
Secondo me non lo faranno, almeno a breve, proprio per le ragioni che ho illustrato sopra, è più facile che rielaborino il concetto di UMPC, tipo Q1 (come si diceva in un altro articolo riguardante lo stesso argomento), che sicuramente gli consentirebbe di mantenere un margine di lustro molto maggiore, permettendosi di centellinare un po delle “innovazioni” che inseriscono in altri prodotti.
A parte che tecnicamente è la panda (fiat) che fa la ferrari :D
cmq il paragone con la apple non è fattibile, al massimo sarebbe:”perchè IBM (Ferrari) non fa nettop?”
apple come qualità dei prodotti è allo stesso livello di asus, hp, msi &CO, con alcuni prodotti meglio degli altri e viceversa
non è tutto oro quello che luccica ;)
Sono perfettamente d’accordo con efrem, alla fine ha ricalcato tutti i punti che avevo già espresso in precedenza su un’altra news circa un eventuale netbook apple (guarda caso facendo proprio l’esempio ferrari :P).
Vorrei però sottolineare che un Q1 Apple non avrebbe senso d’esistere in quanto esiste già l’iPhone che ricopre, a modo suo, quel segmento.
Immaginavo che Steve avrebbe detto una cosa del genere e, senza nasconderci dietro ad un dito, da possessore di eeePC posso dire che sono veramente dei plasticoni da supermercato… la apple non può e NON DEVE abbassarsi a tali livelli altrimenti perderebbe la sua esclusività… dovrebbe, come già detto, creare un netbook unibody con tutte le chicche tipiche dei mac e posizionarlo in una fascia di prezzo che tutto sarebbe fuorchè appropriata per un netbook, andando tra l’altro a calpestare le zampe un pò al macbook air e un pò all’iPhone.
Il netbook apple già esiste da tempo e si chiama Macbook Air, e, come tutti i prodotti apple, non segue le mode ma fa tendenza, prendendo un’idea preesistente e rielaborandola… il macbook air è il netbook esente dai classici problemi che derivano da questi oggetti quali batteria limitata, hard disk poco capiente (anche se ultimamente si vedono gli hard disk da 80 gb pure sui netbook), schermo ampio e utilizzabile per più scopi così come la tastiera e il touchpad e potenza adeguata per poter fare di tutto… tutto questo in 1,3 kg laddove un netbook ne pesa 1,1: un buon compromesso direi… dal quale però ne deriva il prezzo che di certo nn è accessibile ai più… ma d’altra parte è un mac e deve avere la sua esclusività.
Cheppalle però ‘sto unibody, frame in alluminio ricavato dal pieno ecc. ecc.
Se ne parla come se fosse IL componente fonamentale, IL valore aggiunto di questo notebook.
Che è, con l’alluminio va forse più veloce?
Pure gli specchietti della mia Harley sono in alluminio ricavato dal pieno, e allora?
Ti risulta che questa tecnica che, oltre a permettere una dissipazione migliore del calore, aumentare la robustezza del notebook nonchè l’estetica, sia già stata adottata su altri portatili?
L’unibody E’ il vaolre aggiunto dei nuovi macbook (e si spera dei futuri portatili in generale)
mah…. a mio avviso è abb semplice… la teoria con cui naquesro i netbook fù “pc piccoli, in grado di accompiere alle funzioni di base, ad un prezzo contenuto”
ma.. non ricordo chi di apple disse “noi non sappiamo come non fare un pc non di ***** che non sia costoso” (o una frase similare con lo stesso significato) quindi la soluzione al quesito mi pare abbastanza semplice….:D
Perchè la Lamborghini non fa un’ utilitaria?
Dai caxxo la comprerei al volo…
Ecco come volevasi dimostrare
[Berlusconi o di un Briatore. Queste persone non dicono cose vere in pubblico. E’ il loro lavoro. Quello dei brand è l’ennesimo politeismo.]
Perchè hai dimenticato Veltroni ?
metticelo va .. che tra tutti è il più pinocchio ! .
Per quanto mi riguarda Apple , potrebbe anche fare
il propulsore a curvatura che sarebbe uguale a Zero !
@ iole e Jim
La politica non c’entra nulla. Cerchiamo di restare nel topic.
@ Don Luca
E’ vero l’esempio della Ferrari l’ho preso da te, ma in ogni caso ho cercato di puntualizzare.
Paragonare un Mac ad una ferrari, vuol dire non conoscere ne l’una, ne l’altra… :-)
@efrem
Si, è ovvio… io stesso avevo azzardato il confronto mettendo le mani avanti e dicendo che non era molto appropriato ma serviva per l’idea… volendo potevo anche dire “perchè la rolex non fa un orologio da 50 euro in plastica tipo swatch?”
Un commento che mi fece molto riflettere a proposito del confronto ferrari apple fu quello dove mi fecero notare che attulamente è la fiat la “divisione ferrari” che si occupa delle utilitarie… allorchè mi è suonato un campanello circa una probabile “divisione apple” per “utilitarie”… chi ha detto Psystar? :P
@ Don Luca
Sai, la possiamo mettere come ci pare, il discorso è fare un parallelo tra i prodotti, non tra le tipologie di Aziende.
La Ferrari costruisce Auto da corsa, non sono economiche, hanno altissimi costi di manutenzione, non le puoi comprare in ogni concessionaria, non sono affidabili oltre i 5000km percorsi in maniera continuativa.
Apple, progetta e assembla computer, i cui componenti sono costruiti in outsourcing, sono pc dalle prestazioni normali, hanno costi di manutenzione paragonabili a tutti gli altri, li puoi comprare praticamente ovunque (e chiunque), sono affidabili anche dopo 365 giorni di uso continuato…
Possiamo andare avanti all’infinito coi paralleli.
:-)
efrem… ma per caso hai una ferrari? XD
@Don Luca
AHAHAHAH assolutamente no! :D
per me i motivi sono 2
1- quello espresso molto bene nell’articolo
2- la bandiera, l’appeal di apple è l’usabilità, sia software che hardware, vedi interfacce touch. infatti hanno fatto l’Air, che come è già stato detto spinge il concetto di portabilità sul peso e sullo spessore senza sacrificare schermo e tastiera.
tutti i ‘netbook’ sul mercato obbligano invece a diversi sacrifici da questo punto di vista, a apple non è disposta a seguirli.
saluti
bah secondo me nn esisterà mai un netbook apple…
la apple fa prodotti troppo ricercati nel design e nella costruzione, un netbook della apple potrebbe costare anke 700 euro solo perchè e della casa di cupertino anke se l’hardware fosse uguale all’eeepc… beh in fondo lo sappiamo tutti che con apple e così…
uguale agli altri, ma perchè è APPLE costa di più…si design e prodotti ricercati ma chiedono troppi soldi per computer che sono performanti quanto altri che magari partono da 800 euro…eh dai!!!!!
cmq bravo alessio ottimo articolo…
L’approccio della Apple alla tecnologia e all’innovazione è radicalmente cambiato negli anni. Si prenda il “Lisa” ed un modernissimo Pro e il confronto vien da sè non tanto per quanto concerne una qualità intrinseca dell’oggetto, ma piuttosto per l’approccio idealistico al contesto informatico.
Oggi la Apple colloca i propri prodotti sul “mercato dei beni di Giffen”. Le persone di questa generazione non hanno il bisogno di provare l’ebbrezza di un prodotto profetico tra le mani sia che questo sia un mostro di prestazioni o il parto di una tecnologia che permetta una minimizzazione inverosimile dei costi di produzione e quindi di vendita. La gente vuole semplicemente avere qualcosa di più da poter mostrare, sfoggiare in pubblico e vuole che il pubblico sappia che dietro quell’oggettino bianco con la melina vi stanno dai 10 ai 20 pezzi con su scritto 100 €!! Se non fosse così nessuno parlerebbe degli Apple più di quanto non si parli di un Toshiba! Mi dicono alcuni ingegneri che al loro tempo le ragazze venivano in facoltà struccate, borse agli occhi e vestite in felpa come i maschi… ora, e le ho in classe, sono sempre truccate da un visagista e rigorosamente in tacchi! Tutto questo, che di Apple si parli o si parli di ragazze, è un bene o un male? Io non lo so, so solo che questo periodo storico ciò vuole.
Si.. però vi ricordo che all’ultimo Keynote.. a una domanda sul perchè non creano dei netbook, hanno risposto…”per ora non ci interessa” … per ora…
[…] nel frattempo non si mostra interessata alla questione, proponendo prodotti, che per funzionalità e trasportabilità ci girano intorno, ma non dentro, ma […]
Secondo me i netbook vendono solo, tral’altro in Italia, perché costano poco. Sono una novità allettante in virtù del fatto che il rischio di comprare un prodotto inadeguato è reso più accettabile dal prezzo basso. Sono così sacrificati che senza un prezzo basso non avrebbero mercato. Fino ad ora tutti i notebook con dimensioni minime, anche se più carrozzati, hanno sempre rappresentato un mercato di nicchia nato per soddisfare esigenze particolari. I netbook dubito che attraggano principalmente per le dimensioni. È il prezzo a spingerli sul mercato. Tolto questo, non vedo una caratterizzazione del mercato dei netbook fortemente influenzata dall’uso che se ne fa. A me paiono (opinione personale) un giocattolo che incuriosisce, un oggetto che col tempo stuferà. Col tempo per sopravvivere dovranno acquisire millimetri in più di schermo e di tastiera, giga in più di storage, così da diventare alla fine, anche come costo, la fascia bassa dei notebook.
[…] mese fa abbiamo ragionato sui motivi che hanno spinto Apple ad adottare un approccio attendista. Oggi, in vista della […]