Scoperto il pianeta terrestre più vicino su Alpha Centauri

Credit: ESO/L. Calçada/Nick Risinger (skysurvey.org)

In questa rubrica abbiamo parlato spesso di pianeti extrasolari. Una delle ragioni è che è un campo della ricerca molto “hot” in questo momento. Lo vediamo apparire nella visione dell’ESA per il prossimo decennio, e  anno dopo anno le scoperte si accumulano: prima ci si limitava a studiare orbite di grandi pianeti sullo stile di Giove, poi si è cominciato a cercare pianeti più simili alla Terra, magari abitabili. Le tecniche sono sempre più accurate e pochi giorni fa è apparso sulla rivista Nature un articolo molto interessante: tramite l’osservatorio di  La Silla, in Chile, è stato osservato il pianeta di tipo terrestre più vicino in assoluto.

La stella più vicina a noi è in realtà un sistema stellare triplo chiamato Alpha Centauri. Due stelle molto simili al nostro Sole (una leggermente più grande, Alpha Centauri A e una leggermente più piccola, Alpha Centauri B) orbitano una attorno all’altra, mentre una terza stella, molto fredda e rossa, chiamata Proxima Centauri ha un’orbita più distante. Trovare un sistema planetario attorno a questo sistema è un sogno di sempre, visto che dista solo 4.4 anni luce da noi. Finalmente questo sogno si è avverato, grazie allo strumento di altissima precisione HARPS. HARPS è uno spettrografo che riesce a misurare differenze di circa 3.5 km/h nella misura della velocità radiale di una stella. Queste oscillazioni possono essere associate alla presenza di un pianeta, di cui si può intuire la massa e la distanza dalla stella.

In questo caso, però, Xavier Dumusque dell’Osservatorio di Ginevra, e il suo gruppo di ricercatori, hanno superato ogni limite, spremendo lo strumento al massimo. Sono infatti riusciti a misurare una differenza nella velocità di Alpha Centauri B di soli 1.8 km/h, praticamente la velocità di un vecchietto che cammina col bastone.

Queste osservazioni hanno portato alla scoperta di un pianeta chiamato Alpha Centauri Bb, che ha una massa solo leggermente inferiore a quella della Terra. Certo, la sua orbita vicinissima ad Alpha Centauri B lo rende più un grande Mercurio che una piccola Terra, ma il fatto che esita rende molto plausibile pensare che faccia in realtà parte di un sistema planetario più numeroso. Da questo pianeta si vede Alpha Centauri B come stella principale, che scalda il pianeta fino a oltre 1200 gradi Celsius, ma Alpha Centauri A, sebbene lontana, risulta comunque un oggetto molto luminoso nel cielo del pianeta.

Questa scoperta si affianca a tutte le altre fatte dallo strumento HARPS: 75 pianeti extrasolari a partire dall’anno di installazione, il 2002. Stiamo imparando insomma che un sistema planetario attorno alle stelle non è affatto un evento raro, anzi, perfino Alpha Centauri, praticamente il nostro vicino di casa, ha un pianeta simile alla Terra. Questo ci fa capire come sia statisticamente molto probabile che nell’immensità della nostra Galassia ci siano molti altri pianeti simili alla Terra. La Via Lattea contiene da 2 a 4 x 10^11 stelle, mezzo Tera (o trilione) di stelle! Solo guardandoci un po’ attorno, con strumenti molto precisi, ma ancora lontani da poter osservare facilmente pianeti piccoli come la Terra con facilità, abbiamo trovato 842 pianeti extrasolari di ogni dimensione e attorno a 664 stelle diverse. Possiamo solo immaginare la varietà di sistemi solari ospitati nella nostra Galassia, che è solo una delle tantissime galassie presenti nell’Universo.

Certo le distanze interstellari e intergalattiche sono tali da rendere impossibile una vera conoscenza ravvicinata di questi sistemi, ma l’uomo continuerà a fare quello che gli astrofisici dell’Osservatorio di Ginevra hanno fatto finora, assieme ai ricercatori di tutto il mondo e di tutte le epoche: cercare.

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