Il titolo è provocatorio e l’ho ripreso direttamente dall’articolo di VentureBeat, ma in effetti guardando lo stato di avanzamento di questo progetto di SoftKinetic la considerazione ha un suo senso.
Al momento infatti la console Nintendo rappresenta uno dei punti più alti dell’interazione uomo-macchina quando di mezzo c’è il riconoscimento del movimento, ma per funzionare ha assolutamente bisogno di un controller (o di fonti luminose, invertendo trasmettitore e ricevitore). L’ideale non sarebbe non avere assolutamente nulla addosso o in mano? Ecco, appunto…
Utilizzando una semplice telecamera e spostando tutto l’onere del calcolo su hardware e software, in una sorta di motion-capture parecchio sofisticato e in tempo reale, il lavoro di softkinetic è in grado di replicare su un avatar i movimenti di una o più persone e di collegarli alla dinamica di un gioco e al suo motore fisico. Così per volare è sufficiente sbattere le braccia, per segnare un goal c’è bisogno di calciare per davvero un pallone (virtuale) e per sfondare un muro bisogna letteralmente saltarci dentro.
Un’altra applicazione di questa tecnologia (che tecnicamente esiste già, ma non a questo livello di dettaglio) sarebbe la possibilità di impartire comandi a un computer muovendo le mani davanti alla telecamera, magari miniaturizzata nello schermo o nel notebook, esattamente come visto fare in Minority Report. In questo caso si potrebbero spostare le icone muovendole con la mano senza bisogno di toccare niente, e il click sarebbe un semplice colpetto a vuoto nell’aria.
Ulteriori video a maggiore risoluzione sono sul sito di Softkinetic anche nella sezione Technology | demonstrations, dove si dimostra che il controller non è nemmeno necessario per gli spostamenti orizzontali nell’ambiente di gioco.
Mmm…un Eye Toy molto più evoluto..
Mah, non mi piace l’idea di usare un sistema simile per controllare le normali operazioni di un PC. Un conto è un gioco, ma se per uno starnuto ti cancella 3 ore di lavoro…
infatti è dedicato al gioco, non all’uso normale…
Forse sbaglio …bho..ma mi sembra che sia l’omino nel riquadro in basso a destra che segue il movimento del player grezzo nello schermo :)
Beh alla Nintendo lo staranno già valutando per la seconda generazione di Wii!!
le tecnologie ci sono già….ma ce le propinano a gocce….e purtroppo hanno loro il coltello dalla parte del manico…
Una volta ho visto (e provato) un sistema di controllo dell’interfaccia grafica molto simile a quello usato in minority report. Lo schermo era (enorme) davanti a me, io lavoravo con le mani in uno spazio sotto al quale c’erano dei rilevatori di posizione/movimento (ma non chiedetemi che roba fosse…)
Devo dire la verita`, io ci ho “giocato” 5 minuti, pero` alla fine di questi 5 minuti riuscivo gia` a muovermi abbastanza bene e fare tutto quello che volevo (mentre all’inizio mi sentivo l’ultimo degli imbecilli!!). Tutto questo senza ‘guantini’ come Tom Cruise… ;-)
Non ho idea di quanto sia apllicabile al mio lavoro quotidiano, ma se penso a qualcuno che disegna tanto in CAD (dagli architetti, ai progettisti in generale), quell’interfaccia mi sembra avere potenzialita` infinite!!
[…] Al momento infatti la console Nintendo rappresenta uno dei punti più alti dell’interazione uomo-macchina quando di mezzo c’è il riconoscimento del movimento, ma per funzionare ha assolutamente bisogno di un controller (o di fonti luminose, invertendo trasmettitore e ricevitore). L’ideale non sarebbe non avere assolutamente nulla addosso o in mano? Ecco, appunto… Continua […]
uhm… un SegaRing di 15 anni fa insomma… già visto