Da Interface Manager a Windows 8, Arriva l’era dotNET

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Continuiamo il nostro viaggio attraverso la storia di Windows con il quinto post relativo ai 25 anni dell’ambiente di Microsoft.

Arriva l’era dotNET

Microsoft non è solo Windows.

Infatti la società di Redmond abbraccia un po’ tutti i settori dell’IT/ICT e nel 2000 annuncia la “dotNet evolution”, ovvero la nuova strategia che la proietta nell’era di internet e dei servizi. Prima di continuare è utile fare una piccola precisazione: non bisogna confondere la strategia dotNet con il framework di sviluppo omonimo, che è conseguenza diretta nel nuovo approccio alla Rete di Microsoft.

Windows, ovviamente, viene ripensato secondo la nuova Vision e comincia a circolare il nome di un presunto Windows.NET. Più che una versione vera e propria, però, con Windows.NET vengono identificate, fino a metà degli anni 2000, varie versioni ed edizioni di windows.

In particolare Windows.NET 1.0 è il nome interno di Whistler, che a febbraio 2001 viene rinominato in Windows XP, con “XP” che deriva dalla parola eXPerience e sta ad indicare che il nuovo sistema operativo è realizzato traendo il massimo dall’esperienza di Microsoft nel settore dei Sistemi Operativi.

Windows XP Logo

La cosa interessante da sottolineare è che, inizialmente, Whistler ha la stessa interfaccia di Neptune e solo a febbraio del 2001 “scopre” la nuova UI Luna, pensata in risposta alla UI Aqua di MacOs X.

Luna è basata sulle librerie GDI+ (Graphics Device Interface plus), che portano in dote effetti 3D ed una nuova gamma di colori, ripensando completamente il ruolo del pulsante Start con l’integrazione, al suo interno, delle icone che prima erano ad esclusivo appannaggio del desktop.

XP viene rilasciato il 25 ottobre del 2001 con il numero di release 5.1, visto la sua natura di aggiornamento di Windows 2000 derivante dai progetti SD – Neptune – Odyssey, e segna la definitiva unificazione del ramo NT e del ramo 9x.

Il nuovo Windows si presenta con due edizioni specifiche: Home e Professional, entrambe installabili su partizioni FAT32 o NTFS, con quest’ultima ovviamente da preferire.

XP Start menu

La versione Home è pensata per il mondo consumer e come sostituto delle varie release 9x, mentre la Pro, più costosa, è indirizzata alle utenze aziendali, con caratteristiche aggiuntive come il supporto per i sistemi dual processor e quello alle reti basate su Domini ed Active Directory. Inoltre solo la versione Pro può essere utilizzata per aggiornare precedenti installazioni di Windows 2000 /NT ed eseguire Internet Information Services (IIS).

Anche Esplora Risorse si rinnova con piccole ma utili migliore funzionali che agevolano le attività più comuni, mentre la spiccata propensione alla multi-utenza è estesa con la possibilità di lasciare applicazioni funzionanti in background anche se si effettua un log-off. Al successivo log-in si ritroverà lo stato precedente aggiornato in base all’evoluzione elaborativa dell’applicazione stessa. Fa la sua comparsa anche Remote Assistant che consente, sotto esplicita autorizzazione dell’utente loggato, di cedere il controllo del sistema ad un utente remoto per la risoluzione di eventuali problemi di configurazione.

Windows XP, finalmente, porta la multimedialità nei sistemi NT. Da Windows Media Player a Windows Movie Maker tutto è pensato per proiettare l’utente in una nuova esperienza di accesso alle informazioni multimediali. Immancabile la presenza di Internet Explorer che si presenta in versione 6.0, migliorato ed orientato ad una maggiore (ma ancora carente) apertura verso gli standard W3C.

Windows Movie Maker

Con XP fanno la loro prima comparsa il famigerato sistema di Windows Product Activation (WPA) ed il Windows Genuine Advantage (WGA). Si tratta, rispettivamente, di un tool di attivazione/registrazione del sistema e di una utility per la verifica dell’originalità del software installato. Ogni nuova installazione richiede un’apposita attivazione che ne valida l’autenticità, permettendo il download degli aggiornamenti ed il supporto ufficiale.

Il ciclo di vita di XP è interessato da tre Service Pack (SP), di cui il più importante è sicuramente l’SP2, rilasciato il 6 agosto 2004. Si tratta di una tappa fondamentale non solo nell’evoluzione di XP stesso, ma di tutti i Sistemi Operativi targati Microsoft. Infatti da questo momento in poi la sicurezza sarà uno degli elementi cardine per lo sviluppo di tutti i nuovi prodotti della casa di Redmond.

Le nuove funzionalità di security vengono raggruppate dall’SP2 per XP nel Security Center, che permette di amministrare nuovi strumenti quali: un firewall avanzato, il sistema di aggiornamento automatico e l’eventuale antivirus installato (non incluso). Prima dell’SP2 era presente solo un semplice firewall, disattivato di default e del tutto insufficiente per una sicurezza minima del sistema.

L’SP2 introduce anche un nuovo meccanismo denominato “data execution prevention” che protegge il codice applicativo in memoria da manipolazione da parte di malware. Tale funzionalità si basa sulle nuove istruzioni introdotte nei processori a 64bit e, quindi, non è disponibile su tutti i sistemi hardware.

Nel frattempo BigM è al lavoro anche  su Windows.NET 1.1, codename Whistler Server , ovvero Windows 2003 Server, che viene rilasciato ad Aprile del 2003. Si tratta del successore di Windows 2000 Server Edition, a cui viene associato il numero di release 5.2.

Windows 2003 Server

Gli sforzi della casa di Redmond sono concentrati, principalmente, su sicurezza e performance. Stando a quanto dichiarato, Windows 2003 Server, a parità di hardware, è fino al 50% più veloce delle corrispondenti edizioni di Windows 2000 Server.

Vengono introdotte ben 160 nuove policy di sicurezza, migliorati gli strumenti di gestione delle reti e di Active Directory in modo da consentire un miglior controllo delle relative autorizzazioni e la possibilità di amministrare il sistema da remoto.

Internet Information Service (IIS) raggiunge la versione 6.0, e si presenta migliorato nella stabilità, nella sicurezza e nelle performance.  In particolare fa il suo ingresso la modalità “Kernel Mode Cache” che permette di effettuare il caching dei contenuti utilizzati più di frequente.

Sia Windows XP che Windows 2003 Server per piattaforma x86, sono inizialmente solo a 32bit, ma la rapida ascesa delle CPU a 64bit derivanti da essa (AMD con l’Athlon64 e Intel con l’implementazione nei P4 della tecnologia EMT-64), spinge il mondo OEM a chiede fortemente le rispettive versioni a 64bit. Microsoft risponde il 26 Aprile del 2005 durante  l’annuale WinHEC di Seattle, annunciando Windows 2003 X64 Server Windows XP Professional 64bit.

Windows XP 64Bit

I principali vantaggi delle versioni x64 sono derivati dalla possibilità teorica di supportare fino a 16 TB (invece che 4GB) di memoria Ram, fino ad un 1TB di Cache di sistema (invece che 1GB) ed un file di paging fino a 512TB.

La versione di XP a 64bit si rileva, però, particolarmente inefficace, soffrendo la mancanza di driver specifici per molte periferiche (ovviamente non è possibile utilizzare le versioni a 32bit) e scontrandosi con la difficoltà di far funzionare parte del software a 32bit nonostante l’utility di sistema WoW64 che dovrebbe garantire l’esecuzione di codice a 32 Bit su piattaforme a 64 Bit.

Anche nel settore mobile, in costante fermento, Microsoft presenta in rapida successione le nuove versioni di Windows CE, a partire dalla versione 4 denominata, come è facile immaginare, Windows CE.NET e, successivamente con la versione 4.2, Windows Mobile 2003 e Windows Mobile 5.0 con la versione 5.0.

Come di consueto vi diamo appuntamento al prossimo post della serie, in questo caso anche l’ultimo, con un video a tema.

Parodia di Steve Ballmer che prova a vendere Windows XP

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