di  -  martedì 8 Aprile 2008

condannato per una email

Dopo che la Commissione Olimpica Internazionale (IOC) ha comunicato agli organizzatori di Beijing che Internet sarebbe dovuta rimanere accessibile durante il periodo dei giochi olimpici 2008, pare che sia ora possibile accedere da Beijing stesso e da Shanghai, alla versione inglese di Wikipedia, la più famosa enciclopedia online basata su contenuti generati dagli utenti.

Rimane invece non accessibile la versione in Cinese della stessa enciclopedia, ed alcuni termini “sensibili” come Tibet e Tiananmen, direttamente riconducibili a temi scomodi per la Cina.

I prossimi giochi Olimpici che si svolgeranno in Cina sollevano nei Paesi occidentali profonde questioni etiche, legate al mancato rispetto da parte di questa immensa e complessa nazione nei confronti dei diritti dell’uomo, non ultimo quello della libertà di parola. In relazione a questi interrogativi, un ampio fronte sostiene che sarebbe opportuno boicottare i giochi, a meno che tali diritti non siano riconosciuti.

Questo piccolo, piccolissimo, segnale, forse ci può far sperare che qualcosa possa succedere grazie alla magnifica capacità dello sport di veicolare princìpi e valori. Il mondo civile non può certamente chiudere gli occhi di fronte alle violazioni dei diritti dell’uomo, d’altro canto credo sia evidente il fallimento dei tentativi di “esportare la democrazia”.

Atti di forza come boicottare i giochi, forse non produrrebbero gli stessi effetti che potrebbero invece portare pressioni sociali, economiche e piccoli gesti, seppure simbolici, come le iniziative promosse da Amnesty International.

6 Commenti »

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  • # 1
    dj mtt
     scrive: 

    Si con azioni come quella di boicottare si fa nulla…il dialogo è la cosa migliore…:)

  • # 2
    righe90
     scrive: 

    è vero che il dialogo è la cosa migliore ma è comlicato se non impossibile dialogare con un dittatore.

  • # 3
    edmondo dantes
     scrive: 

    righe90

    un dittatore? allora parli del dalailama, ha tutte le caratteristiche di un “dittatore”, e bonzi tutte le caratteristiche di terroristi, ed eversivi

  • # 4
    Giulio
     scrive: 

    Ma che passo avanti… E’ il contentino che la Cina da a chi protesta… Qui si parla di violenze, vite umane e morte e loro aprono wikipedia inglese… Ma per piacere!

    La Cina è un paese autoritario, punto. L’intenzione di cambiare? Nessuna. Il loro modello? Il capitalismo autoritario. Economia? “Libera”. Diritti umani e politici? E che cosa sono???

  • # 5
    densou
     scrive: 

    l’itaGlia è la versione cinese europea, ci son giusto differenze a livello di ‘crescita economica’ ed ‘innovazione’ (mica noccioline vero?) a causa di mentalità inconsapevoli, nullafacenti ecc ecc (potrei continuare x ore)

  • # 6
    » Appunti Digitali #25 | Il blocco-note di Markingegno
     scrive: 

    […] La Cina consente l’accesso alla versione inglese di Wikipedia; […]

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