La storia dell’evoluzione scientifico-tecnologica è alcune volte fatta di scoperte casuali, invenzioni fortuite e collegamenti mentali stranissimi che portano a idee nuove, ma molto più spesso – e con molta meno poesia – è frutto di anni di studi e collezione di dati in laboratori anonimi.
La storia della fisica subatomica fa parte della seconda specie, ma dagli studi sui mattoncini che compongono la materia si hanno poi vantaggi indiretti sulle tecnologie dei materiali. Ora tutto potrebbe finire in una aula di tribunale.
L’LHC (Large Hadron Collider) è il nuovo acceleratore di particelle che sta per essere completato al CERN di Ginevra, in Svizzera, nello stesso tunnel di 27 Chilometri che fu del Large Electron Collider dismesso nel 2000. Un acceleratore di particelle, molto sommariamente, è un anello piuttosto grande dotato di potentissimi magneti e campi elettrici che servono ad accelerare due o più particelle a velocità prossime a quelle della luce per poi farle scontrare e studiare i “pezzi” che le compongono.
Non ci sarebbe niente di male in tutto ciò, se non fosse che le energie in gioco sono sempre più grandi (più grande è il tunnel e più veloci si vogliono sparare le particelle, più energia è necessaria per l’esperimento) e che secondo alcuni questo potrebbe essere l’ultimo esperimento mai tentato sulla Terra, perché poi essa potrebbe essere inghiottita da un buco nero.
Walter Wagner e Luis Sancho, due fisici non nuovi a questo genere di iniziative, hanno denunciato il CERN, il Fermilab di Chicago e il Dipartimento dell’Energia degli USA, che hanno partecipato alla costruzione dell’acceleratore. Nel 2001 Wagner e Sancho avevano tentato di convinvere il mondo scientifico che “l’apocalisse” era vicina poiché si sarebbe messo in moto l’acceleratore di ioni di Brookhaven, che funziona senza problemi (a lui e al mondo) da otto anni.
Secondo la loro teoria lo scontro delle particelle a Ginevra potrebbe creare un mini buco nero che piombando al centro della Terra per gravità inizierebbe a divorarla da dentro, oppure potrebbe creare materia mai vista prima che reagirebbe in modo anomalo con la materia esistente.
Il problema è che nessuno sa esattamente che cosa accadrà quando l’LHC verrà messo in funzione, proprio perché gli esperimenti mirano a conoscere aspetti della fisica dei materiali che nessuno è in grado di studiare con gli odierni strumenti. Ma questo basta a giustificare il rischio, ammesso che un rischio ci sia? Il progresso tecnologico deve obbligatoriamente passare per esperimenti rischiosi e potenzialmente dannosi?
La maggior parte degli scienziati smentisce le teorie di Wagner, definendole semplici fantasie allarmistiche, ma se invece avesse ragione non ci sarebbe molto da fare per rimediare. Tutto sommato quando venne ipotizzato il potere devastante della prima bomba atomica e si fece l’esperimento di Los Alamos, si trattava solo di tenersi a debita distanza; in questo caso quali sarebbero le contromisure?
E soprattutto: ha senso che a decidere questo ennesimo possibile balzo della scienza sia un giudice?
I soliti che vogliono finire sulle riviste scientifiche senza aver fatto di scientifico. Ricordo vagamente qualche storiella simile che risaliva ai tempi di Galileo. Di sicuro c’erano quelli che affermavano che la prima bomba atomica non si sarebbe mai spenta, e sarebbe rimasto un piccolo sole nel mezzo del deserto del Nevada.
Curiosity killed the cat.
Fatemi sapere il momento in cui trasmetteranno l’esperimento e guarderò in diretta l’apocalisse =OPPURE= l’avvenimento epocale in cui isoleranno la particella di Dio.
Beh, fermare un esperimento perche’ potrebbe produrre “particelle sconosciute” mi pare pero’ un pochino esagerato … no? quasi tutto quello che e’ presente negli acceleratori e’ “sconosciuto”, ma e’ anche talmente infinitesimo da avere una vita misurabile in nanosecondi, nel migliore dei casi, prima di interagire con qualcos’altro e annichilirsi.
Beh almeno tutti capiremo cosa significa vivere in un buco
Senza rischiare oggi l’uomo dove saremmo…tutta la tech e in generale le conoscenze la cultura che abbiamo ci sarebbe? no, per nulla…son i soliti allarmisti…:)
ho capito, ma che mi risulti finora nessuno ha mai detto “hey un attimo, qua si rischia che il mondo scompaia”…
poi son d’accordo anche io che probabilmente è allarmismo, ma la posta in gioco mi sembra un pelo altina, ecco…
Chissà perchè in tutti gli anni di progettazione e costruzione nessun giudice abbia mai alzato un ditino. Se dobbiamo morire in un buco nero uccisi da noi stessi ben venga, tanto sappiamo tutti cosa accadrà “domani” se sopravviviamo. I rischi sono minimi e non sono certo io a dirlo, ma personaggi che hanno elaborato teorie che hanno definito molte cose sconosciute del nostro universo, partendo da copernico. Gli ignoranti dovrebbero stare zitti.
Un giudice di norma non interviene se qualcuno non lo sollecita…
Tra l’altro mi risulta che Copernico non abbia inventato un bel nulla, ma abbia solo riveduto la teoria del greco Aristarco di Samo, peraltro citandolo nell’originale del suo libro. Citazione che è stata eliminata dal primo editore per paura che rendesse meno forte la teoria stessa.
Scusate ma questa la devo proprio commentare. Io sto lavorando per un esperimento di fisica di particelle, vivo ad Amsterdam e conosco molto bene tutti gli esperimenti legati all’LHC. Il mio ragazzo lavora per l’acceleratore di Brookhaven, per cui so di cosa parlo. Queste sono tutte delle cavolate completamente senza fondamento. Come vi viene di scrivere che “essuno sa esattamente che cosa accadrà quando l’LHC verrà messo in funzione”??? Ma vi pare che qualsiasi governo investirebbe anche un euro per un esperimento in cui non si sa cosa succederà??? è tutto stato studiato in maniera estremamente approfondita per sapere che cosa ci si aspetta. Questi esperimenti vengono messi in funzione principalmente per avere conferme. Può al massimo succedere che si scopra una particella nuova, che è quello che in realtà si spera, visto che ormai sappiamo benissimo che il Modello Standard, con il suo bosone di Higgs, non sono assolutamente sufficienti per spiegare la fisica che ci circonda. La questione delbuco nero è pura fantascienza, perché le energie in gioco sono sì alte, ma solo alle scale delle particelle. Per capirci, l’energia prodotta dallo scontro di 2 particelle nell’LHC è leggermente inferiore a quella di una pallina da tennis colpita da Federer. Solo che nel caso di Federer l’energia è distribuita su una zona di qualche centimetro, mentre nell’LHC è concentrata in una zone estremamente piccola. Siamo ben lungi dal parlar di buchi neri, in ogni caso.
Io seguo molto questo sito per informarmi sulla tecnologia, spero che in quel campo vi documentiate meglio che sulla fisica, se no rischio di imparare un sacco di cavolate…
Io questa notizia la metterei la tre bizarrie di personaggi in cerca di visibilità….e ricorderei che il CERN non è una società di costruzioni che sta mettendo in piedi l’acceleratore. E’ un istituto per il quale lavorano i migliori fisici e scienziati del mondo che di sicuro sanno cosa fanno! no? logica vuola che il giudice se ne lavi le mani….
tambu…sta volta il tuo post mi ha deluso!!!
Interessante cio’ che ho letto e quello che risponde Eleonora,anche io seguo questo sito per informarmi sulla tecnologia,in più non cononosco nulla di fisica,continuerò comunque a leggere e sperare di imparare qualche cosa…..sono nelle mani di tutti voi….
Sinceramente non mi aspettavo di leggere un post fatto così su un sito dove si parla di tecnologia e scienza in maniera decente. Mi meraviglio pure del fatto che a scrivere questo post sia un autore che ha iniziato col C64 che ha, quindi, anni di esperienza sulle cavolate urlate per demonizzare cose che non si conoscono.
Hawking ha spiegato in alcuni giornali scientifici a scopo divulgativo che le forze in gioco in questo aceleratore di particelle sono tali da generare buchi neri.
Hawking però, che è il più profondo conoscitore dei buchineri nonché il più affermato ricercatore in materia, ha una teoria, secondo la quale i buchi neri “evaporerebbero”, quindi, essendo i buchi neri piccolissimi poichéformati dallo scontro tra particelle sub atomiche, evaporerebbero troppo in fretta per riuscire ad attirare materia circostante con cui alimentare le proprie dimensioni.
Il fatto è che si tratta solo di una teoria, da verificare, che sarà appunto verificata in questo aceleratore di particelle. Speriamo sappiano quello che stanno facendo!
Nando, il CERN non è una società di costruzioni, ma è il committente dell’acceleratore. Il fatto che al CERN lavorino fior di fisici non ci mette al riparo dai rischi dei loro esperimenti. E mi scoccia passare per allarmista, quando mi sono limitato a riportare un FATTO (qualcuno ha denunciato l’LHC perché ha delle teorie diverse) e a porre una domanda, che vi sfugge ed è nella frase finale. Tra l’altro ho detto poco sopra che anche secondo me non succederà niente, ma questo non significa che non possa scrivere un articolo per proporre una riflessione sul tema.
Attilio, non vedo cosa c’entri la mia storia informatica con l’articolo in questione. l’accostamento C64=ignorante di fisica lascia abbastanza il tempo che trova.
Eleonora: mi fa piacere sapere che qualcuno considera pura fantascienza la questione del buco nero. Come dice Enrico ci sono fior fior di fisici che tanto fantascienza non la considerano. Cmq per amore di precisione dirò che secondo Wagner i buchi neri prodotti potrebbero essere più d’uno e piombando al centro della Terra crescerebbero per via della pressione. L’ipotesi è che inizierebbero a far danni dopo mi sembra 50 mesi. MA è e resta una ipotesi, e come tale io ve la riporto. Non dimentichiamolo, perché mi pare che spesso si confonda l’autore dell’articolo con l’autore della teoria.
Ho fatto caso solo ora all’ultimo capoverso del commento di Eleonora:
“Io seguo molto questo sito per informarmi sulla tecnologia, spero che in quel campo vi documentiate meglio che sulla fisica, se no rischio di imparare un sacco di cavolate…”
Eleonora perdonami se te lo dico, ma lascia fare il mestiere dei blogger ai blogger.
Tambu, io e gli altri blogger di AD magari non siamo ferrati nella fisica quanto te, ma mentre io trovo questo post ben scritto, interessante e per niente sensazionalistico, al contrario di te. Come un buon blogger deve fare ha citato le fonti e ha specificato che i promotori di questa accusa sono già stati smentiti dai fatti una volta. Quindi questa incompetenza nel fare il proprio lavoro che tu denunci io non la vedo da nessuna parte.
Te piuttosto arrivi qui qualificandoti come una ricercatrice, e invece di spiegarci dall’alto delle tue specifiche competenze per quale motivo possiamo stare tutti tranquilli, pretendi di screditare il nostro caro amico Tambu con le qualifiche tue e di svariate tue conoscenze.
Visto che tra l’altro, anche personaggi di spicco del mondo scientifico si sono espressi sulla questione, tu dall’alto della tua preparazione potresti delucidare tutti noi, e spiegarci definitivamente per quale motivo si è giunti alla conclusione che non ci sono rischi,
invece preferisci denigrare il lavoro degli altri senza argomentare le tue affermazioni. Da ricercatrice questo tu lo reputi un comportamento serio?
Io mi domando solo perchè si dia ancora ascolta a pseduo-scienzanti allarmisti strafatti di chissà che…:)
@ Des, Eleonora, dj mtt, Nando, Attilio
Premessa: non sono né allarmista, né allineato. Di questo argomento non so una mazza e lo dichiaro candidamente. Come tutti quelli che non ne sanno una mazza (sul non saperne una mazza *non influisce* l’abbonamento a focus, non influisce nemmeno quello che ha detto il cugino del vicino di casa che fa il professore di fisica), non prendo posizione – come del resto ha fatto Tambu, limitandosi a porre la questione nei termini “e se succedesse?”.
In effetti, non possedendo la scienza, non posso nemmeno formarmi una mia opinione, ma al limite appoggiare – su quali basi tra l’altro? – quella di qualcun altro che ne sa più di me, essendo questa, vorrei ricordarlo, materia per FISICI NUCLEARI.
E se pure fossi un fisico nucleare, cercherei certo di argomentare le mie posizioni, ma proprio non vedo come potrei prendermela sul personale, dato che l’autore si è limitato – dopo che l’hanno fatto in molti, tra cui il NYTimes – a prendere un argomento di attualità e riportarlo. Il che non è per nulla antiscientifico o tantomeno offensivo. In questo campo, mi pare, è più preoccupante chi offre certezze di chi pone dubbi, per quanto assurdi e infondati possano sembrare.
A questo proposito vorrei segnalare che l’ipotesi di un buco nero ha indotto il CERN a un nuovo studio conclusosi a gennaio. A questo proposito Michelangelo Mangano, membro del Safety Assessment Group del CERN, ha dichiarato:
“The possibility that a black hole eats up the Earth is too serious a threat to leave it as a matter of argument among crackpots,” physicist Michelangelo Mangano, a member of the Safety Assessment Group, said.
http://www.swissinfo.ch/eng/front/Elementary_fears_prompt_Hawaiian_lawsuit.html?siteSect=105&sid=8914911&rss=true&ty=st
Allora, mi spiego meglio. Il fatto è che purtroppo molte notizie di fisica, e di scienza in generale vengono diffuse in modo incompleto e talvolta traviato, non permettendo di capire esattamente la natura del problema e talvolta generando paura dell’incognito. Cerco di chiarire la cosa. Quello che non si sa e che si cerca di capire con lhc, almeno uno degli obiettivi più ambiziosi che ci si pone, e di avere una teoria gravitazionale a livello microscopico, visto che è ancora completamente sconosciuta. Non è affatto detto che all’LHC si raggiungano energie sufficienti per provare queste teorie (teoria delle stringhe, supersimmetria), ma ammettiamo che le raggiunga. In questo caso si può parlare di questi mini buchi neri, ma non è la stessa cosa che pensare a un buco nero che si risucchia la terra. I buchi neri sono oggetti molto simili a particelle, diciamo che sono descritti dagli stessi parametri (spin, massa, carica) per cui è facile costruire una teoria che descrive questi oggetti nello stesso contesto. Ma tutto ciò è più un’astrazione matematica che un rischio di venir risucchiati.
Nel senso: per avere un buco nero che risucchi la terra, serve o una massa stratosferica oppure con la massa di due particelle che si concentrano in un punto serve una pressione non riproducibile sulla terra. Per cui è vero che si possono creare dei buchi neri, ma è fantascienza che la terra venga risucchiata. (se volete più informazioni sulla teoria: arXiv:hep-ph/0106295v1)
Nell’ultima frase che ho scritto nel commento precedente intendevo dire che molto spesso quando si scrive un articolo, o un post, sebbene si riporti una notizia di cui non si è autori, spesso si suggerisce un tipo di approccio.Mi è sembrato che questo post avesse una predisposizione all’allarmismo, soprattutto visto che questi che hanno fatto la denuncia sono così preparati che non sanno nemmno come si scrive (http://largehardoncollider.com/nyt_lhc.html). Se mi sono sbagliata chiedo scusa, volevo solo cercare di spiegare che molto spesso l’ignoranza è la principale causa della paura e cercare di capire le cose non porta in se il pericolo.
@ Eleonora
Purtroppo la divulgazione della scienza produce strutturalmente approssimazione, perché è obbligatorio ridurre una realtà complessa ad argomenti digeribili per il pubblico allargato. Naturale poi, che quando un qualsiasi fatto va in pasto al tritacarne mediatico, venga condito da quel sensazionalismo che è il lievito per i fatturati dell’editoria mondiale.
Detto questo, la differenza fra un blog e una rivista di divulgazione – e se permetti fra il nostro blog, che non ha mai ceduto al sensazionalismo, e tante altre iniziative – è che qui si lanciano degli spunti e si discute. Per fare questo si parte sempre da fatti, e quando ci si lancia in qualche ipotesi in territorio “straniero” lo si fa – come ha fatto Tambu – sempre cautamente.
La discussione e l’approfondimento sui temi trattati è il risultato migliore e più auspicato dai blogger, ed in questo senso il tuo contributo è benvenuto.
Non è invece benvenuto – ma è pur sempre libero di farlo – chi, coperto dall’anonimato, si sente in diritto di apostrofare l’autore sulla base del sentito dire o delle sue verità apodittiche. Se io, tu, Tambu e tutti gli altri autori, perdiamo del tempo per argomentare le nostre affermazioni, che peso dobbiamo dare a chi pretende di liquidare la questione con due righe?
E’ vero che divulgare la scienza è difficile, e tra l’altro sono dell’idea che la maggior parte della colpa di queste incomprensioni sia da attribuirsi proprio agli scienziati visto che, come diceva Einstein, “You do not really understand something unless you can explain it to your grandmother”.
Dall’articolo mi è arrivata l’idea che l’autore, Tambu, ha preso una determinata posizione e credo che questa idea non è nata solo in me, come si evince da commenti. Mi riferisco in particolare alla domanda “Il progresso tecnologico deve obbligatoriamente passare per esperimenti rischiosi e potenzialmente dannosi?” e dai successivi capoversi.
@ Tambu: non ho idea do dove derivi l’equazione “C64=ignorante di fisica”. Io ho scritto che da uno che ha iniziato col C64, che quindi ha anni di esperienza alle spalle, mi sembra strano che dia retta a Professoroni che gridano al disastro. Quante volte avrai ascoltato urla allarmate di esperti che annunciavano al mondo che Computer/Videogame/TV/Fumetti/Rock portavano alla distruzione dell’umanità?
“rischioso” e “potenzialmente dannoso” mi sembra diano bene l’idea che un pericolo, se c’è, non è certo. Più di così…
Di persone che gridano il disastro ne sento in continuazione. Alcune volte le prendo in considerazione, altre no. Se decido di scriverci un post, è perché mi innescano in testa delle domande e mi fa piacere condividerle con voi, ed è quello che ho fatto: teoria, controteoria, domanda. Lineare, e ho la coscienza di aver fatto il mio mestiere.
@ Attilio
“che quindi ha anni di esperienza alle spalle, mi sembra strano che dia retta a Professoroni che gridano al disastro.”
Scusami, posso chiederti sulla base di quale competenza bolli le teorie citate come inattendibili e inutilmente allarmistiche? Te ne intendi di fisica nucleare? Te lo chiedo perché dello stesso identico argomento si è occupato il NYTimes. Magari potresti scrivere anche a loro.
Io non ne so nulla, per carità, ed è proprio per questo che ci vado cauto nel tranciare giudizi.
Se poi fisico nucleare lo sei davvero, converrai che impiegheresti meglio il tuo tempo a spiegarci perché si tratta di sciocchezze, come ha fatto Eleonora, piuttosto che prendertela con Tambu.
Trovo quest’articolo, estramente saggio e umanamente corretto, rispondente a quel principio di “Saggia Prudenza Esistenziale”, che dovrebbe accompagnare chi si spinge ai limiti del Creato, limiti che come sa chi si è interessato, anche solo per passione, ad un minimo di chimica-fisica, stanno appunto nell’infinitamente piccolo, cioè nelle particelle sub-nucleari.
Non è un caso che questa particella tanto ricercata, “Il Bosone di Higgs”, è stata definita da un Nobel per la Fisica “Particella di Dio”, proprio per dare l’idea che attraverso di essa si dovrebbe dare una risposta agli interrogativi sulla “formazione dell’Universo”.
E’ scontato che “Energia” e “Materia” sono tra loro intercambiabili, la materia si trasforma in energia le centrali nucleari lo stanno a testimoniare, ora si tratta di dimostrare l’inverso, cioè la trasformazione dell’energia in materia perchè logica impone sia fattibile.
Il problema credo stia qui, sinora sulla trasformazione “energia in materia” si sa ben poco.
Ora dato che gli esperimenti che si propongono di condurre con il LHC:
– verranno fatti al limite della massima “velocità possibile nell’Universo”;
– vanno oltre la separazione dei Protoni dai Neutroni(sufficiente a trasformare la materia in energia), ma si propongono facendo scontrare due fasci di Protoni alla velocità della luce di analizzare il “brodo nucleare”(energia e particelle elementari) che da tale “crash” ne deriverà, sperando di rilevare(tra le altre particelle derivate) “la particella di Dio”;
i due Fisici che hanno portato davanti ad una Corte Federale degli Stati Uniti il CERN ed i suoi collaboratori Statunitensi, ritengono che ci siano le condizioni necessarie per la possibilità che si verifichi la trasformazione “Energia in Materia”, e che ciò potrebbe dare origine ad una Materia a noi sconosciuta e comunque non presente nel nostro Pianeta, quale ad esempio quella dei “Buchi Neri”.
Ora ciò che trovo un pò inquietante e che gli stessi esperti del CERN non smentiscono questa possibiltà di trasformazione di “Energia in Materia” in particolare la “creazione” di “mini Buchi Neri”, ma assicurano sarà una cosa talmente instabile che in pochissimi secondi evaporerà in una “nuvola di radiazioni e particelle elementari”.
Inoltre trovo ancora più inquietante il fatto che di tutto ciò, praticamente, sembra vietato parlarne, avrei voluto conoscere il pensiero di diverse campane, ma sembra che qualsiasi Fisico metta in dubbio, questa cosa venga additato come “mentalmente instabile”, ricordo a proposito che lo stesso “Albert Eintein”, quando all’inizio dei suoi studi farfugliava le sue teorie, non era visto di buon occhio dal resto della Comunità Scientifica, tant’è sembra che la Commissione di Laurea gli consigliò di lasciar perdere la Fisica e dedicarsi al notariato.
La Scienza non la si mette ai voti, la Scienza non è democratica, spesso risulta “reale” ciò che afferma il singolo contro le convizioni della maggioranza.
Lungi da me dire che i due Fisici in questione, abbiano ragione, visto la gran quantità di chiaccheroni che popola il Pianeta, ma allo stesso tempo questa segretezza o cappa di silenzio sulla cosa, m’inquieta. Inoltre mi irrita assai chi arriva è mettendo subito in chiaro di essere un esperto cerca d’imporre a tutti gli altri il silenzio, pretendendo di lasciar fare i titolati(a volte di cartone), un bagno di umiltà a queste persone potrebbe solo far del bene, tengano bene a mente il detto “chi si loda s’imbroda”.
Per rispondere a Luca gli consiglio di leggere l’articolo sul Sole24Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/04/cern-mette-a-rischio-universo.shtml?uuid=ef2799be-072d-11dd-9fb8-00000e251029&DocRulesView=Libero&fromSearch
è scritto bene, molto divulgativo, e spiega esattamente dove sta il nocciolo della questione.
Per riassumere, vi faccio un esempio che mi riguarda. Io lavoro per un esperimento di astroparticelle, si chiama Antares, ed è costituito da un rivelatore posto sul fondo del Mar Mediterraneo, al largo della Costa Azzurra. Ne esistono altri 2 simili, Nemo, al largo di Capo Passero, in Sicilia, e Nestor, sotto la baia di Pylos, in Grecia. I tre esperimenti si stanno fondendo per costruire un rivelatore molto più grande, sempre nel Mediterraneo. Questi rivelatori misurano la luce prodotta da particelle estremamente energetiche, così energetiche che l’uomo non potrà mai riprodurre simili accelerazioni. In parole povere: noi veniamo bombardati costantemente da particelle provenienti dal cosmo che hanno un’energia centinaia e migliaia di volte superiore al quella che potrà essere raggiunta al Cern. Per cui, se non si formano buchi neri nella nostra pancia ogni volta che prendiamo il sole, non vedo come possa succedere al Cern.
Inoltre, non è assolutamente vero che gli scenziati del Cern non se ne preoccupano, anzi, spiegano tutto molto bene, basta dare un’occhiata sul sito:
http://public.web.cern.ch/Public/en/LHC/Safety-en.html
Ciao Eleonora, inanzitutto ti ringrazio della risposta e sopratutto del fatto che hai messo da parte il fastidio che ad una prima lettura ti ha dato questo topic di Tambu, chiaramente capisco che era più che altro uno sfogo nei confronti dei tuoi fantasiosi colleghi, oltre i due che hanno promosso la causa, c’è ne stanno anche altri tra cui il tedesco E. Otto Rössler che in questa intervista http://www.golem.de/0802/57477.html afferma che in 50 mesi i micro buchi neri potrebbero mangiare la Terra(la foto allegata all’intervista la trovo molto rassicurante, sull’evanescenza di queste affermazioni).
L’articolo del Sole24Ore lo conosco, ma sai anche li mi ha un pò irritato-deluso il fatto che quello del 29 marzo(senza firma) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/03/causa-blocco-cern-acceleratore.shtml?uuid=85edad10-fda7-11dc-ba45-00000e251029&DocRulesView=Libero , aveva tutt’altro taglio, in questo a posteriori(firmato) il ricercatore sui raggi cosmici dell’Università di Berkeley (California) diventa un ortolano, degli altri fisici che hanno avanzato dubbi non c’è traccia, insomma da l’impressione che dopo il primo articolo sullo stile di questo di Tambu, sia arrivato alla redazione un post stile il tuo primo qua :), e quindi hanno velocemente corretto la rotta.
Grazie per il link all’articolo del CERN, buono ma un pò sbrigativo, diciamo va bene per chi è completamente all’oscuro anche della struttura atomica.
Non mi sembra che qua si sia affermato che il CERN non si preoccupa della cosa, se così fosse sarebbe follia pura, la mia impressione(ahimè è più che una convinzione) e che purtroppo la Scienza in toto sta ai margini della società, viene tenuta isolata in una specie di camera stagna.
Purtroppo gli stessi Operatori della Scienza si irritano non appena qualcuno la mette in discussione od anche semplicemente sembra invadere il loro campo, a mio avviso facendo il gioco di chi la Scienza (volutamente) la sottovaluta economicamente, ed allora abbiamo il fenomeno che qualunque attività superflua se non dannosa: calciatori, ballerine, vallette, attori, manager, finanzieri, intermediari economici vari etc. nuotano nell’oro, mentre chi realmente opera per il progresso dell’uomo si trova con stipendi da fame e contratti a termine.
La Scienza dovrebbe imparare a vendere meglio il proprio prodotto.
Poco tempo fa ho sentito Margherita Hack, dire che la Scienza in questo nostro paese, almeno dal dopoguerra in poi, è sempre stata ritenuta cultura di serie B ed è la sacrosanta verità, un paese dove persino i Film porno hanno ricevuto sovvenzioni dallo Stato, che invece non fornisce aule agli studenti del primo anno d’Ingegneria costrigendoli a seguire le lezioni in vecchi cinema abbandonati ed a sostenere Esami quali Analisi, Geometria scrivendo con la cartella sulle ginocchia(roba da terzo mondo) con aule da 150-250 allievi, mi chiedo dove vanno a finire tutti questi finanziamenti esagerati all’Università? Ma forse molto più semplicemente non ci stanno.
Ecco perchè ritengo che anche ora si stia perdendo un’occasione, se ne dovrebbe parlare, ed anche in termini non troppo banali, visto che al giorno d’oggi credo che in quasi tutte le famiglie ci sia almeno una persona che sa cosa sono l’atomo ed i suoi componenti principali elettroni, protoni e neutroni.
Si dovrebbero mettere in risalto i benefici che queste ricerche possono portare all’Umanità, io non ho sufficienti conoscenze in proposito, tu penso di si se vorrai scrivere alcune righe sull’argomento, credo sarebbe cosa gradita non solo da me.
Buona misurazione di astroparticelle :)
Ciao
Ciao!
La cosa sta cominciando ad interessarmi e credo che appena avrò un po’ di tempo scriverò un post a questo riguardo sul mio blog (http://ellyon17.blogspot.com/), appena lo farò vi farò sapere!
Intanto, cerco di dire due parole qui.
Il principale problema della fisica moderna è cercare di riunire la teoria della gravitazione di Einstain con la teoria quantistica. Infatti la Meccanica Quantistica e le sue evoluzioni (come la teoria dei campi) sono al momento ferratissime per spiegare qualsiasi fenomeno a livello microscopico. Vi è una teoria unica per descrivere contemporaneamente la forza elettromagnetica, la forza forte (responsabile della formazione dei nuclei, quella che tiene assieme protoni e neutroni) e della forza debole (responsabile, per esempio, del decadimento beta, cioè la forza che trasforma neutroni in protoni). Questa teoria però fallisce miseramente nel tentativo di descrivere la forza gravitazionale. Ogni tentativo di descrivere il campo gravitazionale con un metodo quantistico si scontra con delle complicazoni matematica e incongruenze fisiche che l’uomo non è ancora in grado di capire. Al momento, quindi, gli sforzi dei fisici teorici sono concentrati nella comprensione di questi problemi. I fisici sperimentali finora si sono tenuti lontani dal problema perché l’uomo non ha ancora le possibilità di misurare fenomeni gravitazionali con i mezzi attuali (la forza gravitazionale è di gran lunga la forza più debole che esista nell’universo). La teoria che per ora sembra essere più promettente è la teoria delle stringhe, secondo cui le particelle non sono dei punti, come si pensava finora, ma appunto delle stringhe, o addirittura delle piccole superfici (chiamate brane). Queste stringhe sono tutte uguali, ma vibrano in maniera diversa, come delle corde di violino. E come le corde di violino, a vibrazioni diverse corrispondono suoni diveri, che in questo caso si concretizzano in diverse particelle o diversi campi, che dir si voglia. Questa teoria, nonostante delle difficoltà tecniche e matematiche non indifferenti, porta con se il concetto di “gravitone”, ovvero una di queste stringhe potrebbe effettivamente produrre un campo gravitazionale. Il principale problema della teoria, è che è veramente di difficilissima applicazione, e sono al momento di grande interesse i possibili “test” della teoria. Ci sono diverse ipotesi per come si potrebbe testare questa teoria, uno è per esempio l’osservazione delle anisotropie del fondo cosmico a microonde (CMB), e uno è proprio grazie all’acceleratore LHC. Infatti è possibile (anche se, ahimé, non molto probabile) che in tale acceleratore si riescano a ricreare particelle molto particolari che in teoria delle stringhe si chiamano “fuzzballs” (palle pelose… non scherzo.. :-| e poi parlano della fantasia dei fisici…;-) ). Queste fuzzballs sono delle brane molto particolari, perché “sembrano” in tutto e per tutto buchi neri. Hanno tutte le carte per essere buchi neri: massa, carica, momento angolare, orizzonte degli eventi…. ma.. MA… non hanno la singolarità centrale. Questo fa si che non “risucchino” tutto quello che le circonda. Ma a parte questo, si comportano esattamente come un buco nero, con la differenza che si può “vedere” cosa c’è dentro. Questo fenomeno, che è veramente complesso da spiegare (io ho visto una conferenza sull’argomento la settimana scorsa, e a metà mi sono persa e non ci ho più capito un’accidente di niente…), permetterebbe a quelli che ci capiscono qualcosa di dare una spiegazione alla gravità quantistica, e di dare una prova della teoria delle stringhe.
Ovviamente, questo è un discorso mooolto semplificato, e io non sono assolutamente la persona più ferrata in materia per spiegare le cose in maniera veramente precisa, ma spero di averti dato un’idea di che cosa si parla quando si parla di buchi neri all’LHC.
A presto,
Eleonora
io sono ignorante in materia, ma vorrei ricordare a tutti che sono successi degli incidenti durante la costruzione dell’LHC che ne hanno rallentato la messa in funzione, ….ora vorrei che per un attimo pensaste a principio antropico e alla teoria del multiverso… questo è molto molto sospetto!!!
E’ una battuta, vero?
Eleonora disse:
“E’ una battuta, vero?”
Si’, credo si riferisse blandamente a “Il numero della bestia”, romanzo FS di Heinlein :-)
Pleg
Fiuu, per fortuna, mi ero spaventata…
Risposta ad Eleonora post 25.
Articolo divulgativo ? hawking è un NOBEL ? in che anno siamo ?
Io sono un contadino con licenza media e mi darebbe fastidio avere dei giudizi tecnici di persone che non conoscono il mestiere , figuriamoci i fisici che voglia hanno di sentire un mucchio di supposizioni basate sul niente riguardo teorie complicatissime.
Secondo me per farsi una opinione riguardo i rischi effettivi del LHC non bisogna essere solo dei fisici, ma bisogna essere anche in grado revisionare (avendo tempo, voglia e capacità di calcolo) chiaramente la famigerata teoria Bekenstein-hawking radiation che sembra essere la causa della discordia, ma che credo e spero non sia l’unica cosa che ci separa dal disastro…. Eleonora tu lo hai fatto ?
Arrivati a questo punto e avendone capito l’essenza una persona può farsi una opinione sulla veridicità che essa rappresenta, se per caso uno si trovasse in disaccordo e volesse affermare che tale teoria è sbagliata dovrebbe affrontare la stragrande maggioranza della comunità scientifica che appoggia “l’idea” che essa sia certa e tale cosa non verrebbe affrontata con chiacchiere, ma con formule e conti complessissimi. al giorno d’oggi non credo che ci sia una sola persona al mondo capace di poter dimostrare che tale teoria non è valida.
Essendo io incapace di giudicare il lavoro svolto dai fisici nel corso di questi ultimi 30 anni mi sono dovuto trovare una diversa via all’ approccio per capire quale probabilità c’e’ che io venga compresso alle dimensioni di un virus.
Il mio approccio è stato quello d’immaginarmi quante persone abbiano controllato e compreso le probabilità di rischio del LHC ( molte), poi mi sono immaginato se fosse possibile che tutte queste persone vogliano morire insieme ai loro familiari etc.( no ) per cui non credo che ci siano dei rischi calcolabili, se volessimo fare un’ esempio potremmo anche rapportare il rischio del LHC ad un’ altro rischio ben più presente: immaginatevi cosa succederebbe se tutte le persone aventi il potere di innescare il procedimento d’ attivazione al lancio delle migliaia di testate nucleari montate su missili ICBM, si svegliassero una mattina e avessero tutti insieme lo stesso pensiero di farla finita senza alcun motivo…….KABOOM, kaput. Che probabilità c’e’ che ciò avvenga senza ragioni scatenanti? Direi nessuna, anche se a mio modo di vedere niente è impossibile.
Un rimprovero però lo devo fare ai fisici ( tanto sono 190cm x 100kg ). Aggiungete ai vostri corsi di laurea anche un esame di comunicazione al pubblico perché così non và.
Umilmente vorrei porre una domanda ½ off topic: da bambino mi è stato regalato il cubo di rubik e non riuscendone a capire la soluzione decisi di smontarlo e rimontarlo correttamente, tale gesto può essere paragonato agli esperimenti estremi della fisica di oggi ?
Questa domanda mi è nata quando ho letto le supposizioni di alcuni fisici su cosa potrebbe uscire fuori dagli esperimenti del CERN …..if, if, maybe, perhaps, if, if, not sure, but, if, if,…… mi ha ricordato la mia logica d’infanzia :-)
Distinti saluti, Olivo Farmer
PS: il mio massimo contributo alla scienza…10.000.000.000 $ / 14 TeV = 0,714285… e cioè ogni eV costa circa 1000 delle vecchie lire.
http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/
http://www.math.columbia.edu/~woit/wordpress/?p=406
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/04/cern-mette-a-rischio-universo.shtml?uuid=ef2799be-072d-11dd-9fb8-00000e251029&DocRulesView=Libero&fromSearch
http://public.web.cern.ch/Public/en/LHC/Safety-en.html
PS: il link del cern porta a 2 rapporti un po’ datati (1999 e 2003) ma forse è uguale.
Io ho letto che lo scontro tra le due particelle produrra’ un’energia pari a quella di un esplosione di circa 84 chili di tritolo, quindi non e’ come una pallina da tennis come ha detto qualcuno,
inoltre Einstein disse: se avessi saputo cosa stavo creando e a cosa sarebbe servito avrei fatto un altro mestiere, speriamo che la storia ci serva a qualcosa dico io…di non essere tanto stupidi da rischiare
tutto quanto per chiarire le idee di certi cervelloni,
di usare le conoscenze che abbiamo (gia’ piu’ che sufficenti) per creare un mondo piu’ equo e giusto,
anche perche’ come hanno detto in molti, non e’ giusto
che i cosidetti scienziati decidano per tutta l’umanita’ se e’ il caso o meno di rischiare il tutto per tutto, e tutti quelli che dicono che bisogna rischiare perche’ la realta’ di adesso gia’ la conosciamo, che parlino per loro e non decidano per gli altri…comincino ad andare avanti loro se sono cosi’ stanchi della vita, c’e’ tanta gente senza tanti grilli per la testa che e’ contenta delle certezze che ha e non e’ disposta a cambiarle per un ipotetico miglioramento con il rischio pero’ di un disastro irreparabile…
[…] Una delle discussioni più accese degli ultimi tempi su questo blog è stata quella relativa alla messa in funzione del Large Hadron Collider (LHC), di cui vi avevo rendicontato a fine Marzo. […]
Bel libro questo, ne ha parlato anche Rai1 e vari giornali, tratta questo argomento da varie angolazioni.
Angelo Paratico “Black Hole” MUrsia
Questo e’ il link:
http://www.mursia.com/romanzi_mursia/black%20hole.html
Io voglio sappere a che serve qto sperimento… E perche permettono a un branco dei idioti cotinuare questa barbarità… Cè qualche forma di fermare questa pazzia?Io nn vedo i miei benefici e penso che tutti parlano dei terroristima cè gente ancora peggio ..i scienziati!!! Il mondo lo stiamo distruggendo noi stessi….
[…] il nostro povero e amato pianeta nel giro di 4 anni dalla loro formazione (per discutere di questo vi rimando ai commenti del post di […]
x Rossella
84 kili di tritolo? Ma dove le leggi queste bellissime cose? Lo scontro avviene con un’energia nel centro di massa MASSIMA di 14 TeV (circa un ordine di grandezza in più rispetto al massimo raggiunto al Fermilab). 14 TeV = energia di circa 14 moschini che volano diritti.
Infatti:
Un moschino femmina adulto pesa circa 2.0 milligrammi
1 eV = 1.6 x 10^-19 Joules
1 TeV = 1.6 x 10^-19 x 10^12 Joules = 1.6 x 10^-7 Joules
1/2 m v^2 = 1.6 x 10-7 Joules, m = 2 x 10-6 kg quindi v = 0.4 m/s = 1.4 km/h
visto che un moschino viaggia a circa 2-2,5 km/h per cui ha circa la stessa energia di un TeV.
Quindi è come prendere sette moschini in un beam e 7 nell’altro beam e scontrarli assieme. Ovviamente nel caso dell’LHC il punto è che quest’energia è concentrata in un volume estremamente piccolo, per cui la densità di energia è molto maggiore. Ma pensare prima di parlare non sarebbe male.
Questa questione dei buchi neri al cern è una buffonata totale, io capisco che magari gli scienziati in genere non fivulgano a sufficienza per spiegare alle persone cosa si fa, ma oggi i mezzi per informarsi ci sono, il sito del Cern è fatto benissimo e devo dire che quando sento persone come rossella o rodrigo più che divulgare mi viene da pensare perché ci siano così tanti scienziati che dedicano la propria esistenza alla conoscenza, anche per salvare le vite di persone che poi li disprezzano così. Spero che nessuno di questi che fa sti commenti vada in ospedale a usufruire di radioterapie o altre baggianate… in ogni caso, già il fatto che il world wide web sia cominciato al Cern dovrebbe farvi capire l’utilità della scienza… ma certo, voi ascoltate le tv di berlusconi e credete a tutto quello che vi dicono….
P.S. Mi scuso con quelli che hanno dei dubbi e che cercano di capire, non ce l’ho assolutamente con loro, ma quei due che ho citato che sparano giudizi senza nemmeno accendere il cervello proprio non li tengo
P.S. per don’t touch my olives
Si, ho letto e fatto un esame sulla teoria di evaporazione buchi neri, non ho capito cosa c’entra col resto, cmq se ti preoccupavi di quello, posso tranquillizzarti.
Ora ho capito tutto…
Questo accelleratore serve per studiare se l’energia si trasforma in materia.
Bene… intanto io prendo il piede di porco, mi rifaccio tutto Half-Life 1 e attendo pazientemente gli HeadCrab.
Ovviamente sto scherzando la Scienza deve andare sempre piu’ avanti !
No….il fuoco no… che magari ti scotti! meglio kongellllarsi le chiappe dentro una caverna! ma dai…
Tanto dobbiamo morire TUTTI, non so se ve lo siete dimenticati.
MORIREMO TUTTI, prima o poi.
Se devo morire a 50 anni per un infarto, oppure fra 4 anni, insieme a tutta la razza umana, inghiottito da un buco nero…
Bhe, è sicuramente più interessante la seconda.
Anche perchè c’è comunque la buona possibilità non succeda, e magari trovano nuove particelle con cui formulare nuove teorie. Si aggiorna la tecnologia dei materiali. Fanno CPU più veloci. Mi upgrado il sistema con uno quantistico.
Anche questo sarebbe interessante.
Sicuramente più di fermare gli esperimenti più importanti del Mondo a causa di qualche matusa rompipalle.
Ciao.
Qualche fisico dissente:
http://www.cambridgeblog.org/2008/09/particle-accelerators-cern-and-doomsday/#more-740
[…] Qui si parla dei possibili rischi che secondo che alcuni studiosi temono potrebbero esserci alla messa in funzione del LHC (Large Hadron Collider), il nuovo acceleratore di particelle che sta per essere completato al CERN di Ginevra, in Svizzera. Parla della possibilita’ che si creino buchi neri o altre amenita’ del genere. […]