di  -  venerdì 28 Marzo 2008

GEOS su C64Cosa si può fare con una CPU a 8bit da 1Mhz scarso e 64Kb di RAM (di cui 38 liberi per i programmi)? Far girare un OS con GUI nativa per esempio!

Questa è la rivoluzione portata da GEOS (Graphical Environment Operative System), che nel 1986, non ha inventato la GUI, non ha introdotto nuove funzionalità o applicazioni, ma è riuscito a dimostrare che per stampare una lettera ben formattata o eseguire un foglio di calcolo, non serviva spendere migliaia di dollari su IBM PC o Macintosh: bastava un comunissimo Commodore 64.

Sviluppato dalla Berkeley Softworks (divenuta poi Geoworks), GEOS rappresenta uno straordinario lavoro di ottimizzazione del codice sull’hardware del diffusissimo Commodore 64. Uno sforzo peraltro ben ripagato dai risultati: complice l’ampia presenza di C64 sul mercato, l’OS fu per un breve periodo terzo in assoluto come diffusione mondiale (dopo MS-DOS e Mac) e secondo fra quelli dotati di GUI.

Il software, fornito per anni in bundle col Commodore 64C, integrava un word processor (GeoWrite) e un programma di disegno (GeoDraw), e disponeva di un ampio parco software sviluppato dalla Berkeley Softworks o da terze parti, fra cui ricordiamo GeoCalc, un foglio elettronico, e GeoPublish, applicazione di desktop publishing.

L’OS, che nella sua versione base era considerevolmente più compatto e meno avido di risorse dello stesso System 6 di Apple, supportava tuttavia una vasta gamma di espansioni e periferiche per C64, nonché le caratteristiche avanzate del C128, fra cui la maggior velocità di accesso ai floppy drive “evoluti” 1571 e 1581 e l’uso della modalità grafica avanzata 640×200.

L’interfaccia è molto simile a quella del Macintosh e, fra gli accessori ufficiali Berkeley, troviamo anche il GeoCable, che consentiva di connettere una vasta gamma di stampanti, tra cui alcune laser di fascia semiprofessionale come la Apple Laserwriter.

Questa caratteristica in particolare, consentiva agli utenti di GEOS di trasformare la propria macchina a 8 bit in una stazione di desktop publishing, ad un prezzo sottomultiplo rispetto a soluzioni Mac o PC e con prestazioni e qualità di tutto rispetto.

Point & click, taglia, copia & incolla, WYSIWYG, una vasta gamma di applicazioni office: tutto alla portata di un computer che in termini attuali, ha una potenza di calcolo paragonabile a quella di un orologio al quarzo, di quelli che escono dai fustini di detersivo. Sorge spontaneo un quesito: da allora ad oggi, sono cresciuti più i requisiti di sistema o le funzionalità offerte?

Un tutorial di GEOS su Google Video:

12 Commenti »

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.

  • # 1
    biffuz
     scrive: 

    Ora si può scaricare gratis:

    http://cbmfiles.com/geos/index.html

    Il bello è che è pure in vendita su floppy 5,25″… non immaginavo ci fosse ancora qualche fabbrica che li producesse.

  • # 2
    BrightSoul
     scrive: 

    [quote]
    Sorge spontaneo un quesito: da allora ad oggi, sono cresciuti più i requisiti di sistema o le funzionalità offerte?
    [/quote]

    Tutte e due. Se di norma oggi il mercato ti offre un PC ultra potente, gli sviluppatori non stanno a sprecare troppo tempo nell’ottimizzare il codice, piuttosto si dedicano alla risoluzione dei bug o all’aggiunta di nuove funzionalità.

    Il sistema operativo del mago GEOS è un esempio eccezionale che si adatta come un guanto al Commodore 64 ma, è scalabile? Può essere portato su altre piattaforme? Posso estenderne le funzionalità con plugin scritti da me? Oggi abbiamo a disposizione dei PC con maggiori risorse hardware, tanto maggiori che non rappresentano più un collo di bottiglia. Gli sviluppatori possono quindi dedicarsi a rendere il proprio software più versatile. Col multitasking possiamo fare più cose contemporaneamente e quando un programma non serve più, anzichè chiuderlo possiamo lasciarlo girare in background in modo che sarà subito pronto quando ne avremo bisogno di nuovo. Sono tanti piccoli tasselli che contribuiscono ad alzare i requisiti hardware, ma che facilitano di molto il lavoro dell’utente.

  • # 3
    Alessio Di Domizio (Autore del post)
     scrive: 

    @ Brightsoul
    Credo che la questione ci riporti direttamente alla diatriba fra piattaforme aperte e chiuse.
    Innanzitutto mi pare che proprio GEOS dimostri un’ottima flessibilità rispetto all’hardware: oltre ad avvantaggiarsi di numerose espansioni per il C64, era in grado di trarre pieno vantaggio anche dall’hardware del C128. Dico di più: le sue proiezioni su altre piattaforme (Apple II, PC), sono rimaste dei punti di riferimento in quanto ad ottimizzazione e potenza, lasciando agli sviluppatori margine per programmare ottime applicazioni.
    Più in generale una piattaforma chiusa non implica necessariamente un parco software ingessato: davvero non vedo come un OS altamente ottimizzato e legato all’hardware possa risultare di ostacolo alla programmazione di applicazioni funzionali e flessibili! Un OS altamente ottimizzato su un hardware ben definito, mette a disposizione del programmatore risorse maggiori per le applicazioni a parità di hardware. L’impatto negativo è semmai sulla portabilità delle applicazioni su architetture diverse, su questo convengo.
    Per quel che concerne il multitasking, ti ricordo che Amiga lo faceva con un 68000 a 7.16 mhz.

    Consentimi poi di chiudere con una nota ambientalista: la scarsa ottimizzazione del software, che porta ad avere hardware in media sovradimensionati rispetto alle funzioni che assolvono, con conseguente inutile incremento di consumi e impatto ambientale, è davvero qualcosa che possiamo permetterci nel 2008?

  • # 4
    Alessio Di Domizio (Autore del post)
     scrive: 

    Dico di più: in questo articolo ho parlato della sola versione per Commodore, ma quando GEOS è arrivato sul PC (Ensemble), ha portato alla portata di 386 e 486 un OS multitasking e multithreaded (ai tempi Windows era alla versione 3.0 e non a caso MS provò a comprare la Geoworks).

  • # 5
    Nicola
     scrive: 

    Ciao Alè!
    ricordo bene il Geos, così come ricordo bene il Geoworks Ensemble (ce l’ho ancora su dei floppy da qualche parte).
    Proprio con quest’ultimo ho messo su buoni 3/4 di un libro di schemi di diritto pubblico, usando il mio vecchio PS2/30 (8086/8Mhz, 640Kb ram), usando il Draw del G.E.: all’epoca Windows era un pianto sul mio pc, mentre G.E. era usabilissimo! prevedeva “addirittura” l’ibernazione: era pronto a pranzo? niente shutdown: ibernazione, e quando tornavo trovavo il draw dove l’avevo lasciato… Sul mio PS2/30 era addirittura possibile stampare, lavorare e lasciare anche altre applicazioni aperte, con un minimo rallentamento. Lo installai poi su un 386sx/16Mh: volava!
    E’ un vero peccato che non si sia imposto, era un vero gioiellino il Geoworks Ensemble, ma d’altronde si sa, sono sempre i migliori che se ne vanno :’-(

  • # 6
    Alessio Di Domizio (Autore del post)
     scrive: 

    Per motivi di spazio, in questo articolo ho potuto occuparmi solo della versione a 8 bit di GEOS. Concordo pienamente sul fatto che la versione PC fosse una validissima alternativa a Windows, migliore sotto molti aspetti. Tra l’altro ho letto di un colloquio (finalizzato all’acquisizione) fra Gates, Ballmer e il fondatore di GEOS, Dougherty, in cui Gates faceva i complimenti a Duogherty per la qualità dell’OS e Ballmer dichiarava senza mezze misure che se resisteva all’acquisizione non avrebbero potuto far altro che schiacchiare GEOS con una concorrenza insostenibile.

  • # 7
    Quando bastavano 64 kBytes e 1 MHz... - Volovirtuale.com - il Portale dedicato al volo simulato
     scrive: 

    […] tipiche di un moderno sistema operativo dotato di interfaccia grafica. Mi riferisco a GEOS: GEOS: il Commodore 64 vestito da Mac – Appunti Digitali GEOS – Wikipedia Ecco cosa si poteva fare, quando i tools di sviluppo erano veramente spartani, le […]

  • # 8
    ferruccio
     scrive: 

    il programma geoworks ensemble, e stato il mio primo
    programma,su pc philips dos 5.0.
    perme e stato solo fantastico,anche perchè ero alle prime nozioni ma facile da capire, Pure le mie 2 figlie
    anno svolto tutti i suoi programi di studio.
    dico solo grazie di tutto.
    ora il programma geoworks lo vorrei intallare per ricordo di felicità. CIAO ATUTTI

    ferruccio modena

  • # 9
    Windows 3.0, buona la terza - Appunti Digitali
     scrive: 

    […] dell’Amiga alla nicchia videoludica, beatamente inconsapevoli delle alternative GEOS e GEM, lontani dal pubblico target di OS/2, molti utenti hanno affrontato per la prima volta una […]

  • # 10
    pierluigi c.
     scrive: 

    Salve vorrei sapere se esiste un versione, da installare stabilmente da mettere su un p.c. con processore dual core, ossia di recente costruzione.
    Vorrei eleminare xp. e usare un free O.S. (vani i tentativi di installare ancge REACTO o.s.).
    Con GEOS e` possibile navigare in internet, e` un quasi sotituto di xp.?
    Esiste un sito dove scaricare il cd completo grazie in anticipo.

  • # 11
    Mauro
     scrive: 

    Un piccolo appunto: che io ricordi i programmi già in dotazione erano GeoWrite e GeoPaint, no GeoDraw.

  • # 12
    Salvo Raso
     scrive: 

    Cerco Geoworks ensemble 1.0 in Italiano. Ringrazio l’anima buona che vorrà aiutarmi

Scrivi un commento!

Aggiungi il commento, oppure trackback dal tuo sito.

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.