Terremoti ed Energia Nucleare: il caso della centrale di Fukushima

Il post odierno interrompe il tema iniziato la scorsa settimana (e naturale prosecuzione degli ultimi post sul riscaldamento domestico) per trattare, in maniera diversa dal solito, un argomento di notevole importanza nelle ultime ore, ovvero della centrale nucleare di Fukushima (qui il contributo sul tema di Eleonora), in queste ora sotto la lente di ingrandimento dei media e dei cittadini di tutto il mondo.

Il tema “Energia Nucleare” era previsto come argomento nella rubrica Energia e Futuro, con l’intenzione di esporlo in maniera completa, trattando sia la storia che la sua evoluzione ed esaminando le varie tipologie di impianto, pertanto con tempo espositivi analoghi a quelli utilizzati per altri temi quali l’Energia Eolica, l’Energia Solare e l’Energia dall’Acqua, ma visto il recente caso di cronaca abbiamo ritenuto doveroso anticipare almeno in parte tale tema, contestualizzandolo al caso dell’incidente Giapponese.

IL SISMA – MAGNITUDO 8.9 DELLA SCALA RICHTER

Alle ore 14:46 ora locale dell’11 Marzo 2011, nella zona a nord del Giappone si è verificato un terremoto di magnitudo 8,9 della scala Richter, con localizzazione dell’epicentro a circa 130 km a est dell’isola di Honshu, nell’oceano Pacifico.

Tale evento sismico era stato preceduto da scosse di magnitudo inferiore che, vista la particolare sismicità del Giappone, evidentemente non avevano fatto presagire un fenomeno di tale portata.

Al seguito dell’evento principale si è avuto un secondo sisma di intensità inferiore, pari ad una magnitudo 6.5 della scala Richter.

E’ importante precisare che la scala Richter è logaritmica, pertanto il fattore di scala tra un punto ed il successivo non è lineare ma cresce in proporzione al logaritmo, e nel caso della scala Richter (usata principalmente in ambito divulgativo, mentre in ambito scientifico si utilizza spesso la “scala di magnitudo del momento”) tale fattore di scala è 31, pertanto passando da 4 a 5 si moltiplica per 31, da 5 a 6 di altri 31, (complessivamente 31*31=961).

Sulla base di questo dato è possibile fare un paragone con il sisma che ha devastato l’Aquila, di livello 5.9 della scala Richter, pertanto circa 30000 volte meno “intenso”.

GLI IMPIANTI NUCLEARI GIAPPONESI – LA SITUAZIONE PRIMA E DOPO

Il Giappone conta 54 reattori nucleari suddivisi in diversi impianti  dislocati principalmente lungo la costa, per il motivo principale che, trattandosi di impianti a vapore nel loro sistema di conversione di energia termica in elettrica, necessitano di acqua per condensare il vapore (una spiegazione esaustiva degli impianti a vapore si trova nel link indicato) senza alcun miscelamento tra il fluido refrigerante ed il fluido da condensare (fortemente desalinizzato e purificato alla fonte per non danneggiare la turbina).

Principali Reattori Nucleari Giapponesi

In corrispondenza dell’evento sismico sono scattate le procedure di sicurezza previste per tutti gli impianti in qualche modo coinvolti dall’evento, procedure che hanno portato allo spegnimento dei seguenti reattori:

  • centrale di Onagawa: reattori n. 1, 2, 3
  • centrale di Fukushima 1: reattori n. 1, 2, 3
  • centrale di Fukushima 2: reattori n. 1, 2, 3, 4
  • centrale di Tokai, reattore n. 1 (la centrale ha un unico reattore)

Tutti gli altri reattori distribuiti per il Giappone hanno continuato ad operare senza problemi, pertanto 43 reattori sono rimasti attivi e lo sono tutt’ora in quanto non coinvolti negli effetti del sisma.

Di tutti i reattori interessati dalle procedure di sicurezza, nell’impianto di Fukushima 2, in particolare il reattore 1 ha avuto dei problemi legati all’innalzamento delle temperature del core dell’impianto, che ricordo essere costituito da uno scudo in acciaio racchiuso all’interno di una struttura in cemento armato opportunamente progettata per resistere ad eventi catastrofici, sia terroristici che sismici.

Il reattore oggetto dell’attenzione è di tipo BWR (Boiling Water Reactor), il cui fluido operativo transita anche nel core e risulta dunque lievemente radioattivo. In altre parole il fluido è utilizzato sia per l’espansione in turbina che per la moderazione (acqua leggera), al contrario di quanto avviene in altre tipologie di reattori come l’EPR (European Pressurized Reactor), nel quale il fluido evolvente in turbina non è radioattivo.

schema centrale BWR

FUKUSHIMA 2 – COSA E’ SUCCESSO

Durante la prevista operazione di refrigeramento e depressurizzazione del nocciolo del reattore si è avuto il blocco improvviso delle unità diesel di emergenza impiegate a tale scopo, pertanto il tempo necessario per intervenire a risolvere tale malfunzionamento ha comportato un incremento della pressione nel reattore.

Le azioni successive volte a contrastare tale incremento di pressione sono state quelle previste per i reattori BWR, ovvero è stata immessa acqua devaporizzata da una piscina di condensazione posta sotto il reattore.

Tale acqua, scaldandosi progressivamente a 100 gradi non si condensava più e la pressione del vapore aumentava conseguentemente, pertanto i tecnici hanno deciso di sfogare parte del vapore verso il contenitore esterno, e la formazione di idrogeno ed ossigeno liberi hanno portato all’esplosione (non di tipo nucleare) che, a quanto pare, non ha distrutto il contenitore esterno, seppur danneggiandolo.

Oltre all’idrogeno ed all’ossigeno sono fuoriuscite modeste quantità di iodio 131 e cesio 137, il che allontana il rischio di meltdown, ovvero di fusione del nocciolo.

La pericolosità di questo incidente è stata, nella scala Ines comunemente utilizzata per queste classificazioni, di livello 4 (impatto locale) su un livello massimo di 7 (incidente di Chernobyl, impianto privo di contenimento).

COSA ACCADREBBE SE AVVENISSE LA FUSIONE DEL NOCCIOLO?

Tale eventualità non risulta probabile in quanto, come detto sopra, le azioni messe in atto dai tecnici della centrale hanno ridotto la pressione ad un livello sotto controllo, inoltre in caso di fusione del nocciolo (come avvenne nell’incidente, privo di vittime, di Three Mile Island), per potere avere fuoriuscita di materiale radioattivo si dovrebbe avere la fusione della base del contenitore in acciaio (Vessel) che contiene il nocciolo, e permettere al materiale fuoriuscito di contaminare il terreno.

Un’altra condizione che potrebbe portare alla fuoriuscita di materiale radioattivo sarebbe lo scoperchiamento del contenitore interno in acciaio, ma questo ha tenuto benissimo all’incremento di pressione – già a quanto si apprende ritornata sotto controllo.

RISCHI RADIOATTIVI

Lo sfogo attuato dai tecnici giapponesi ha portato come già detto alla fuoriuscita di modeste quantità di vapore (da cui la “fumata bianca”) e di iodio 131 e cesio 137, ma quale risulta essere la loro pericolosità?

Prima di tutto è importante evidenziare che le quantità fuoriuscite sono modeste, e che tali materiali ricadono, in assenza di vento, nelle vicinanze della centrale stessa, con conseguenze limitate in termini di contaminazione.

La presenza di vento invece ne riduce ulteriormente la concentrazione a livelli modesti, e non bisogna dimenticare che lo iodio 131 decade in otto giorni mentre il cesio 137 in qualche mese.

ERRATA CORRIGE

Il cesio 137 decade in circa 30 anni, non come da me precedentemente indicato in “pochi mesi”, ciò non toglie che il punto che volevo sottolineare fosse che le quantità disperse fossero limitate e poco pericolose (e da qui ho commesso l’errore sul valore del Cesio, rilevato da una informazione errata che ho letto ed alla quale mi sono affidato senza verificare ulteriormente, errore sfuggito anche all’analisi successiva pre-pubblicazione, ed assolutamente in buona fede) e che le misurazioni di radioattività effettuate, in base ai dati trasmessi dall’IAEA si sono mantenuto entro soglie ritenute non pericolose (e così appare anche nel comunicato rilasciato dall’IAEA alle ore 05:15 CET del 14 Marzo).

FINE ERRATA CORRIGE

Un altro punto importante è quello relativo alle misure precauzionali messe in atto dalle autorità Giapponesi che hanno portato all’evacuazione di un’area sufficientemente estesa ed hanno fornito pillole di iodio in modo da garantire un’ulteriore misura precauzionale, assolutamente prevista e standard, il tutto proprio per portare contenere le possibili conseguenze a livelli assolutamente ridotti.

Di altro livello è stata l’esposizione del personale della centrale, trovatosi nella zona critica e pertanto esposto a livelli più elevati: si tratta di soggetti che verranno ospedalizzati con l’obiettivo di minimizzare le conseguenze di questa esposizione.

SICUREZZA NUCLEARE E SICUREZZA AEREA – UN PARALLELO

Riflettendo sugli standard di sicurezza di un impianto nucleare è possibile fare un parallelo con la sicurezza richiesta al trasporto aereo, da tanti temuto, eppure statisticamente il più sicuro tra tutti i mezzi di trasporto, soprattutto rispetto all’automobile.

Come le procedure di volo, anche gli impianti nucleari richiedono il rispetto di rigidissimi protocolli di emergenza, ed entrambi si ritrovano “a fare notizia” ad ogni inconveniente. In effetti non è inusuale leggere notizie enfatizzate riguardanti “atterraggi di emergenza” per inconvenienti in realtà minimi, procedure però seguite per garantire uno standard di sicurezza elevatissimo.

Nel caso del Giappone l’evoluzione dello scenario è rapidissima, ed è difficile prevedere il bilancio finale. È d’altronde vero che tutti i profili di rischio presentatisi fino ad ora sono stati gestiti con la massima competenza e professionalità: un dato questo che stride coi toni allarmistici, con le informazioni parziali e con le mezze verità (spesso riferite ai dati trasmessi dall’IAEA, citati in maniera incompleta ed imprecisa) susseguitesi nelle ultime ore sui media italiani.

L’invito pertanto è sempre quello di fare le proprie valutazioni con spirito critico, senza di pregiudizi e cercando, anche in un momento teso come questo, di tenere a bada l’ondata emotiva che i mass media hanno tutta la convenienza a cavalcare.

Un cenno infine ad un tema che nei commenti sicuramente si presenterà: la centrale PWRcentrale di 3a generazione del tipo proposte per l’Italia non avrebbe potuto avere questi problemi, in quanto le specifiche richieste dalle normative per essa sono ancora più stringenti, sia in termini di resistenza che per il controllo della pressione, in particolare:

  • i moderni PWR non necessitano di sistemi ausiliari diesel per il raffreddamento del nucleo (modello AP1000), e nei casi in cui questi fossero previsti (altri modelli), lo sono con opportuna ridondanza degli stessi, in quanto il raffreddamento, in caso di crescita pressione, e’ assicurata da meccanismi naturali e automatici
  • il contenitore esterno e’ studiato per resistere a sollecitazioni di molte volte superiori
  • il rilascio parziale di radioattività per ridurre la pressione del Vessel non si verificherebbe perché nei PWR l’acqua del circuito che tocca il reattore rimane separata da quella che va alla turbina (ed e’ questa che ha portato fuori materiale radioattivo)

Ovviamente questa considerazione esula dalla condizione delle centrale di Fukushima, in quanto questa è nata in un’epoca nella quale lo stato dell’arte era rappresentato dalle centrali BWR, mentre le centrali Giapponesi più recenti sono basate su altre soluzioni più sicure, perché la tecnologia avanza costantemente, e quanto accaduto dimostra come una corretta preparazione del personale (quella mancata nel disastro di Chernobyl) possa prevenire danni più elevati.

Per oggi è tutto, confido nel buon senso dei lettori per evitare commenti puerili e superficiali… è lecito avere paura, ma le preoccupazioni personali non devono prevaricare i fatti ed il rispetto degli altri, siano essi commentatori che autori del post… a lunedì prossimo, sempre su AppuntiDigitali, sempre con la rubrica Energia e Futuro.

Ringraziamenti e Fonti

  • Prof. Dott. Francesco Floris (Docente di Generatori di Vapore e Combustione e Trasmissione del Calore presso l’Università di Cagliari)
  • Dott. Ing. Umberto Minopoli (Ansaldo Nucleare)
  • IAEA – International Atomic Energy Agency
  • Materiale vario, parzialmente reperibile sul web e su pubblicazioni scientifiche, oltre che da materiale di conferenze e tavole rotonde specialistiche, impossibile da riassumere in breve

Lo scopo di questo contributo è quello di dare della crisi della centrale atomica di Fukushima una lettura tecnica, informata, non emotiva. L’articolo è stato redatto fra domenica 13 e lunedì 14 marzo 2011 e non è stato successivamente aggiornato se non per errata corrige.

Lo scopo di questo articolo non è quello di fare previsioni sull’esito finale della vicenda. L’unica polemica è diretta a coloro che tentano di sfruttare questo momento drammatico per finalità politiche o di visibilità.

Lo scopo di questo contributo non è fornire un aggiornamento esaustivo relativamente al progresso della situazione. Per aggiornamenti attendibli sulla situazione l’autore rinvia al sito del MIT Department of Nuclear Science and Engineering.

I commenti al contributo sono chiusi. La discussione prosegue nei commenti a questo contributo.

Comments (228)

  • Altrovesays:

    14 Marzo 2011 at 13:30

    Vogliamo essere sinceri?

    Una cosa è comunque chiarissima: l’imprevisto arriva sempre.
    E basta una centrale a fare un danno assolutamente non da ridere.

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 13:38

    grazie simone! un ottimo articolo molto esaustivo.

    ma secondo me, NON è affatto lecito avere paura, dal momento che le richerche che hai fatto tu, non per sminuirti, le avrebbe potute fare chiunque altro; a cominciare dai giornalisti che dipingono invece l’apocalisse. è una cosa vergognosa.

  • Pipposays:

    14 Marzo 2011 at 13:45

    1) tralasciando gli aspetti economici, di EROEI, di LCA, delle scorie radioattive, dell’uranio che non è una fonte rinnovabile, che non esiste un manufatto umano assolutamente sicuro, c’è il piccolissimo problema come in questo caso che nessuna altra centrale elettrica (carbone, gas, idro ecc.) in caso di guasto ha degli effetti imponderabili come quella nucleare.
    Le particelle disperse in atmosfera non sono prevedibili nella loro quantità e direzione.

    2) a tutti quelli favorevoli alle centrali nucleari (politici, imprenditori, tecnici, fisici ecc.) chiederei semplicemente di andare ad abitare nei pressi della centrale che vogliono costruire, loro e le loro famiglie. Poi sono d’accordo anche io a costruirle.

    3) la vera fonte energetica è il RISPARMIO ENERGETICO. È la stessa filosofia del costruire strade, ponti, tangenziali per risolvere il problema del traffico. Ma non è più semplice cercare di ridurlo?

  • Fabiosays:

    14 Marzo 2011 at 13:47

    Continuo a pensare che anziche’ giocare con queste costose caffettiere (perche’ tanto per girarci attorno sempre di acqua calda si tratta) si debba impiegare meglio risorse economiche e scientifiche. Anche in considerazione del semplice fatto che il materiale fissile e’ destinato a salire di costo mentre le energie rinnovabili, se oggi antieconomiche, sono pur sempre destinate a scendere di costo. Basta la logica a trarre d’impaccio.
    Riguardo le presunte centrali italiane, non faccio commenti, ma non mi stupirei se domani venisse fuori che non sono stati rispettati alla lettera tutti gli standard. Mi dispiace, ma conosco i polli.

  • mrChucksays:

    14 Marzo 2011 at 13:51

    questo “non incidente” è uno spot a favore della sicurezza nucleare e non il contrario come ci vogliono fare credere!
    paradossalmente ha causato più morti l’idroelettrico con la diga che è crollata rispetto al nucleare!

  • Doctor_Whosays:

    14 Marzo 2011 at 13:54

    Questo è il primo articolo ragionato su Fukushima che ho il piacere di leggere.

  • Notturniasays:

    14 Marzo 2011 at 13:54

    ottimo articolo..
    unico appunto.. la scossa è stata rivista a 9.0 da 8.9..

    qualche altra “imprecisione” dovuta al fatto che un 30 minuti fa sono uscite altre notizie ma in generale bell’articolo..

    io sono rimasto stupito della robustezza di una centrale del 1966..

    per danneggiarla è servito:
    1 terremoto inaudito per potenza 9.0 richter è spaventoso..
    1 tsunami con onde da 3 a 10 metri e una velocità dell’acqua di quasi 60 km/h
    1 diga che ha ceduto ed ha distrutto parte dei sistemi ridondanti

    poi..

    la distruzione delle strade che portavano alla centrale.. cosa che ha impedito il pronto arrivo dei generatori ausiliari di emergenza su camion

    la morte di migliaia di persone..

    il susseguirsi di oltre 50 scosse “aftershock” oltre la 5.0 ricther con picchi fino a 7.2..

    e nonostante tutto la centrale è ancora in piedi.. ha problemi.. ma se penso a cosa sarebbe rimasto in piedi in italia mi stupisco chi si lamenta o spaventa di quella centrale.. 9.0 in italia avrebbe causato un 10 milioni di morti visto che nessun edificio sarebbe rimasto in piedi salvo probabilmente le centrali nucleari fatte da noi 50 anni fa..

    il che è spettacolare visto che fa pensare come ci si attachi ad una inezia (i reattori in allarme) senza notare i dami ben maggiori che hanno fatto le raffinerie esplose e il terremoto e lo tsunami.. e tutti quei prodotti chimici che si sono riversati in mare e nell’entroterra..

    paura del nucleare ?.. ma neanche un po’..

    puo’ esplodere ?.. pare improbabile.. ma mi domando cosa puo’ restare in piedi dopo una scossa di terremoto di quelle proporzioni e come caspita sia possibile che la centrale sia ancora integra.. e non solo fukushima.. (dove è crollata una diga..) ma anche le altre.. ed erano tutte vecchiotte..

    quelle del 3° tipo a quanto ho sentito dire da chi le progetta non avrebbero avuto questi problemi di raffreddamento ..

    altra cosa buffa.. le centrali sono nei guai perchè si sono spente a seguito dell’allarme automatico per il terremoto restando senza energia elettrica.. se non si fossero spente non avrebbero avuto problemi.. semmai forse è da rivedere il sistema di allarme.. ma in definitiva è spettacolare quello è che successo e che la centrale sia ancora in piedi..

    complimenti.. 1966.. credo che in 45 anni qualche passo avanti sia stato fatto.. e se ha retto quella..

  • Marcosays:

    14 Marzo 2011 at 13:58

    Ottimo articolo.

    Solo un appunto:

    “lo iodio 131 decade in otto giorni mentre il cesio 137 in qualche mese.”

    A me risulta che il tempo di dimezzamento del cesio 137 sia di 30 anni, come ho già sottolineato nei commenti al post di Eleonora.

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 14:00

    @ Fabio : eccerto noi in italia non abbiamo mai avuto contaminazione radioattiva. Di contro siamo esperti nelle contaminazioni chimiche, altrettanto letali per gli essere umani.

    Ecco alcuni dati (presi da wikipedia)

    1978 – Cr6+- Italia – Genova – Cogoleto. La Stoppani azienda operante da decenni sul territorio risulta inadempiente. Dati della Regionali parlano di 92.000 m3 di fanghi tossici stoccati nella discarica di Pian di Masino contenenti elevatissime quantità di metalli pesanti, mentre l’agenzia regionale protezione ambiente (ARPA) ha trovato concentrazioni di cromo esavalente nelle acque di falda 64.000 volte superiore al limite. Vasto numero di abitanti e lavoratori coinvolti e significativo aumento di mortalità per tumori

    1976 – Diossina- Italia – Seveso – Nello stabilimento della ICMESA (Givaudan) esplode un reattore, disperdendo nell’ambiente TCDD tetracloro-p-dibenzodiossina. Seimila residenti esposti ai danni a causa del disastro di Seveso.

    1970 – Cloruro di vinile – Italia – Porto Marghera. Per decenni le industrie chimiche della zona (EniChem Agricoltura, Agrimont, Montefibre, Montedison in genere), riversano CVM (cloruro di vinile monomero), idrocarburi clorurati e metalli pesanti nella laguna. Gravi danni all’ambiente e decine di casi di tumore tra gli abitanti. I responsabili dei fatti, processati negli anni 2000 e con sentenza di cassazione a maggio 2007, godono della prescrizione dei reati commessi (vedi il caso del polo petrolchimico di Porto Marghera).

    1962 – SO2 – Italia – Savona – Cengio, Dall’ACNA (Azienda Coloranti Nazionali e Affini), afferente all’industria EniChem, si riversano per decenni ingenti quantità di Anidride solforosa, Benzene e fenoli sterilizzando una vasta area. Nel 1988 un incidente induce il Ministro dell’Ambiente Giorgio Ruffolo a decretare una prima chiusura dell’impianto, e definitivamente nel 1997.

  • MARCOsays:

    14 Marzo 2011 at 14:09

    Innanzitutto complimenti per l’articolo.
    Inviterei la redazione ad occuparsi se non già fatto del nucleare al torio.
    Secondo me offre interessanti spunti di riflessione.

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 14:16

    @ Notturnia : appunto sei uno dei pochi che mette le condizioni delle centrali nella giusta prospettiva. Questo sisma e’ stato il piu’ devastante degli ultimi 100 anni in giappone, ed il fatto che nessuna centrale nucleare abbia fatto la fine di Cernobil la dice lunga su come sono progettate queste installazioni. E parliamo appunto di centrali con quasi mezzo secolo di attivita’ sulle spalle.
    Centrali di terza e quarta generazioni sono ancora piu’ sicure.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 14:18

    Rispondo in generale… purtroppo sono impegnato in laboratorio fino a stasera e potrò rispondere ai dubbi solo più tardi…

    Tralasciando le questioni “nucleare SI/nucleare NO”, qui si parla di ciò che è successo e della situazione che si è andata a creare… l’articolo è stato terminato nella tarda notte di ieri, è nato dall’esigenza di dare un contributo tecnico sul fatto e pertanto, vista anche la lunghezza (equivalente a tre post standard) è possibile qualche imprecisione, inoltre risulta aggiornato alle informazioni disponibili la notte scorsa… sul dato del Cesio 137 ho quel valore, potrei sbagliarmi, non ne ho la certezza assoluta, ma bisogna vedere in quanto decade ad un livello di radioattività basso… non dovrebbe essere lineare ma esponenzialmente decrescente…

    Un’ultima cosa, vi ringrazio per avere mantenuto finora un tono educato e rispettoso, le opinioni possono essere le più varie ma i toni devono sempre essere moderati… spero che i commenti seguano questo corso…

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 14:20

    @ MARCO

    Il tema Centrali Nucleari verrà trattato ampiamente, come indicato all’inizio dell’articolo… e, come consueto per questa rubrica, in maniera ampia e dettagliata (così come fatto per le fonti energetiche finora trattate)

  • Lucasays:

    14 Marzo 2011 at 14:30

    Non sono sicuro di condividere del tutto questa frase:

    “confido nel buon senso dei lettori per evitare commenti puerili e superficiali… è lecito avere paura, ma le preoccupazioni personali non devono prevaricare i fatti ed il rispetto degli altri, siano essi commentatori che autori del post…”

    Sembra quasi un: criticate pure ma come piace a noi.
    Sembra un po una censura preventiva.
    Ovviamente non è così… ma …boh?
    Sono troppo sensibile a queste cose? :)

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 14:34

    @ Luca

    Significa semplicemente evitare offese, insulti e commenti assolutamente fuori luogo (teorie rettiliane/terremoti artificiali/ecc.) che temi come questo tendono a calamitare (ed abbiamo avuto diverse esperienze in passato)… si può criticare quanto si vuole, ma il rispetto deve essere una costante

  • Maurosays:

    14 Marzo 2011 at 14:46

    Tutto vero e tutto bello, però:
    1. Il tipo di centrale che si vorrebbe fare in Italia è basato sullo stesso tipo di centrale di Three Mile Island (famoso incidente negli USA nel ’79, con fusione parziale del nocciolo). Sono sicuro che dal ’79 a oggi abbiamo fatto i dovuti passi avanti, ma volevo solo evidenziare che non è una tipologia di centrale a prova di incidente (mi chiedo quale lo sia). E in USA non c’è stato il terremoto a causare il danno.
    2. Le scorie dove le mettiamo? Le diamo in mano alla camorra come la spazzatura ordinaria?
    3. Chi costruisce la costruisce? Sempre la solita camorra come a L’aquila, con il risultato che invece di usare il cemento armato useranno chissà quali schifezze e alla prima scossa siamo tutti in mezzo all’uranio?
    4. Ci dimentichiamo di tutte le faglie dirette e inverse presenti nel sottosuolo dell’Italia? E quindi dove le mettiamo le centrali, in Sardegna?
    5. Una centrale EPR costa quasi 5 miliardi di €.
    6. I tempi necessari a ricavarci energia elettrica (quindi validata, certificata, testata e allacciata alla rete) è di quasi 15 anni.

    Mi rendo conto della forte dipendenza italiana dalle fonti energetiche ma il nucleare non mi sembra la soluzione alla emergenza energetica attuale, visti i tempi e i costi necessari.
    Dobbiamo inoltre ricordare i giochi politico/mafiosi in Italia su spazzatura ed edilizia, i punti cardine dell’energia atomica.

    Perché non spendere 5 miliardi di euro in energie alternative e ricerca, visto che i tempi di applicazione (almeno 10 anni) sono gli stessi?

    In ultimo, hai fatto l’esempio del trasporto aereo: beh, io sono stato uno dei fortunati ad aver “partecipato” a un problema tecnico in volo, con il risultato di dover tornare all’aeroporto di partenza perché non si riusciva ad arrivare in Italia (e ti tralascio il panico di noi passeggeri). Ok, gli aerei sono il mezzo statisticamente più sicuro al mondo ma quando l’incidente succede, come minimo muoiono tutti i passeggeri; nella peggiore delle ipotesi l’aereo precipita in mezzo a una città.
    Tutto ciò per dire che ok, il prodotto ha pochissime probabilità di danni, la statistica non mente; però poi se andiamo a vedere i dati, si scopre che le poche volte che gli incidenti sono avvenuti, le conseguenze sono state catastrofiche.

    A fronte di tutto ciò, si può considerare l’energia atomica una valida soluzione per l’Italia?

    Secondo me no.

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 14:53

    @Pippo. sei OT. comunque io abito a treviso. credo che il veneto, per il basso rischio sismico, l’abbondanza di acqua ed il passaggio di alcuni tra i maggiori elettrodotti del paese sia il sito ideale. non me ne preoccupo affatto.
    il nucleare a questo punto è necessario. e anche se le riserve d’uranio vanno via via esaurendosi, diverrà comunque una risorsa competitiva col passare del tempo. quindi è meglio darsi da fare in fretta finché siamo in tempo. abbiamo già perso 25 anni in balia di assurde superstizioni.

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 15:00

    Concordo con Notturnia, e’ incredibile…

    Riguardo a cio’ che dicono prima del post di Notturnia…il problema e’ che l’ energia serve, e anche con le piu’ incredibili opere di risparmio energetico (tipo sostituire TUTTI i tipi di lampade esistenti in commercio e anche quelle gia’ installate, con lampade a LED, serie, che sono praticamente eterne, consumano fino a meno di 1/100 di una equivalente lampadina a risparmio energetico, ecc…cosa che costerebbe, veramente tanto…e pagato da chi poi ?), dicevo, anche con opere di questo genere il problema c’e’ e rimane…

    L’ energia e’ poca, e la richiesta continua ad aumentare.
    Ovviamente i reattori a fissione per quanto possano essere buoni (vedi Pebble Bed di 4a generazione o i Candu, per fare esempi di ottimi reattori), non sono la soluzione…il combustibile nucleare e’ poco (e lo e’ anche per i Candu che possono usare scorie di altre centrali nucleari o armi nucleari dismesse), e’ costoso e lo smaltimento delle scorie e’ enormemente problematico.
    Gia’ Fermi, dopo il successo nella costruzione della prima pila atomica disse che era un passo transitorio verso la fusione.

    E’ piu’ di 50 anni che si fa ricerca per la fusione nucleare, un sistema di produzione di energia a costi bassissimi, che produce tantissima energia…a costo quasi zero…riprodurre, in piccolo, il sole sulla terra…

    E siamo vicini, finalmente, al traguardo, se tutto va bene, i miei figli, vivranno in un mondo in cui i reattori a fusione saranno una realta’ e non solo una ricerca…forse anche io ci riusciro…

    Si tratta di reattori, ultra-sicuri e che per funzionare necessitano di…acqua, in pratica, senza scorie o problematiche di altro genere…l’ unico problema, quando la sperimentazione sara’ finita, e’ il costo…

    Eggia’ perche’ a conti fatti, un reattore a fusione costa sui 10 miliardi di euro…ma quanto costa un reattore a fissione di potenza equivalente ???
    Molto meno direte, ok, contate le spese per farlo…ma anche per demolirlo (e levare tutte le cose contaminate a livello radioattivo) e di smaltimento delle scorie…si arriva senza problemi a superare i 5 miliardi di dollari…

    Ora…vale la pena di spendere il doppio per avere un reattore sicuro…al 100% (nel peggiore dei casi il campo magnetico di contenimento collassa, o si fa volutamente collassare, il plasma si disperde contro le pareti, si raffredda e le reazioni cessano, all’ istante), per avere un reattore che funziona AD ACQUA…e che con un litro di H2O produce l’ equivalente di energia di qualcosa come 10 miliardi di litri di benzina…e che quindi l’ energia prodotta, costa pochissimo, nonostante l’ enorme prezzo del dispositivo stesso ???

    Io dico che ne vale la pena. Voi ?

    Fino ad ora le cose sono andate a rilento perche’ era economicamente convenitente che andassero a rilento, mi chiedo, pero’…quanto tempo ci mettera’ la gente a capire che le soluzioni ci sono…e potrebbero, in breve tempo, portare a una rivoluzione TOTALE del modo di vivere, a livello planetario…

    Tra l’ altro date le elevatissime temperature di reazione, un reattore del genere potrebbe essere usato per separare per via termica l’ idrogeno dall’ acqua, e produrlo, letteralmente, con il calore in eccesso che verrebbe sprecato…e woila’ idrogeno a bassissimo costo utilizzabile per l’ auto trazione e da distribuire sulle reti di distribuzione, al posto del metano ad esempio.
    Per non dimenticare che l’ idrogeno, quando brucia, produce solo…acqua.

    Rigusardo quanto detto da marco…
    Il reattore ad amplificazione di energia, o reattore di rubbia, o rubbiatron, o reattore al torio, e’ una tecnologia possibile, ma non economicamente vantaggiosa, ad oggi, perche’ richiede comunque un accelleratore di particelle per poter funzionare (anche se di modeste dimensioni) e presenta i lati negativi di tutti gli altri dispositivi a fissione, ad esclusione del completo controllo della reazione (se il flusso di neutroni di alimentazione si ferma, il reattore si spegne, non e’ autosufficente).

    Tornando ai reattori a fusione…
    ITER sara’ pronto tra pochi anni…vedremo cosa ci riserva il futuro.

  • Andreasays:

    14 Marzo 2011 at 15:04

    Articolo interessante, ma gli avvenimenti di questi giorni hanno radicato ancora di più in me la convinzione che non esistono centrali nucleari sicure. Questa volta è andata bene e hanno retto, ma dobbiamo per forza aspettare che vada male? E’ davvero saggio riempire il pianeta di centrali nucleari? Io dico di no.

  • marcosays:

    14 Marzo 2011 at 15:25

    direi che i fatti hanno dimostrato che sarebbe meglio evitare di costruire cose che possono annientare la vita umana in luogo per 10000 ani senza poterle controllare al 100%.
    E potendole gestire , dovrebbero essere l’ultima cosa da fare .

    Ma ve lo immaginate un reattore costruito dall’impregilo in campania , con gli interessi della camorra ,magari gestito dalla marcegaglia e dalla iervolino ?
    Non siamo capaci a gestire i rifiuti urbani ….. altro che scorie nucleari

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 15:27

    Altro commento, questa volta senza andare OT…come mi capita spesso…

    La centrale di Fukushima a quanto ne so e’ stata a circa 250-300 Km dall’ epicentro del terremoto.

    Ora, come sapete esiste una relazione (a gradi linee) tra la scala Richter che misura l’ intensita’ fisica di un sisma e un esplosione di energia corrispondente.

    Ora, un evento corrisponente a un sisma di 9 grado di tale scala, libera la stessa energia (circa) di un esplosione di 31,6 megatoni, che sono circa 1500 volte l’ esplosione che ha raso al suolo Hiroshima (20 Kilotoni).

    E la centrale…anzi le centrali, e le strutture hanno retto senza problemi !!!
    E’ INCREDIBILE…che altro si potrebbe dire di fronte una cosa del genere ?

    Una nota:
    I sismi di grado 9 o superiore dovrebbero, statisticamente verificarsi sul pianeta, una volta ogni 20 anni, certo sono solo statistiche…
    Pero’ mi sembra strano che ci sia stato un sisma di grado 9,1 dalle parti di Sumatra (quindi in scala planetaria, nemmeno molto lontano dal giappone), nel 2004 (quasi 2005), e uno vicino a sendai nel 2011…
    Cosi’ potenti…e cosi’ vicini temporalmente…

    Come gia’ accennato la scala Richter e’ logaritmica…
    L’ energia rilasciata dal terremoto del sendai, e’ piu’ o meno la stessa di quella rilasciata da un esplosione (necessariamente di tipo nucleare, se no non si potrebbe arrivare a tanta energia), di 31,6 Megatoni.

    L’ energia rilasciata dal terremoto che ha provocato lo tsunami a sumatra (9,1 gradi sulla scala richter), e’ stata la stessa di un esplosione da 52 Megatoni.

    L’ energia rilasciata dalla piu’ potente arma nucleare prodotta dall’ uomo e fatta detonare (si chiamava Tsar, creata dalla russia e fatta detonare in siberia come test e dimostrazione) e’ stimata in 50-57 Megatoni.

    Ricordo che un esplosione da un megatone, rilascia la stessa energia dell’ esplosione di 1 milione di tonnellate di TNT.

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 15:33

    Scusate…
    Ho sbagliato a scrivere il mio commento precedente… il numero 22, se possibile chiedo venga rimosso…
    Effettivamente non mi tornavano i numeri, e ho scoperto perche’…
    Di seguito quello corretto…

    Altro commento, questa volta senza andare OT…come mi capita spesso…

    La centrale di Fukushima a quanto ne so e’ stata a circa 250-300 Km dall’ epicentro del terremoto.

    Ora, come sapete esiste una relazione (a gradi linee) tra la scala Richter che misura l’ intensita’ fisica di un sisma e un esplosione di energia corrispondente.

    Ora, un evento corrisponente a un sisma di 9 grado di tale scala, libera la stessa energia (circa) di un esplosione di 31,6 gigatoni, che sono circa un milione e mezzo di volte l’ esplosione che ha raso al suolo Hiroshima (20 Kilotoni).

    E la centrale…anzi le centrali, e le strutture hanno retto senza problemi !!!
    E’ INCREDIBILE…che altro si potrebbe dire di fronte una cosa del genere ?

    Una nota:
    I sismi di grado 9 o superiore dovrebbero, statisticamente verificarsi sul pianeta, una volta ogni 20 anni, certo sono solo statistiche…
    Pero’ mi sembra strano che ci sia stato un sisma di grado 9,1 dalle parti di Sumatra (quindi in scala planetaria, nemmeno molto lontano dal giappone), nel 2004 (quasi 2005), e uno vicino a sendai nel 2011…
    Cosi’ potenti…e cosi’ vicini temporalmente…

    Come gia’ accennato la scala Richter e’ logaritmica…
    L’ energia rilasciata dal terremoto del sendai, e’ piu’ o meno la stessa di quella rilasciata da un esplosione (necessariamente di tipo nucleare, se no non si potrebbe arrivare a tanta energia), di 31,6 gigatoni.

    L’ energia rilasciata dal terremoto che ha provocato lo tsunami a sumatra (9,1 gradi sulla scala richter), e’ stata la stessa di un esplosione da 52 gigatoni.

    L’ energia rilasciata dalla piu’ potente arma nucleare prodotta dall’ uomo e fatta detonare (si chiamava Tsar, creata dalla russia e fatta detonare in siberia come test e dimostrazione) e’ stimata in 50-57 Megatoni.

    Ricordo che un esplosione da un megatone, rilascia la stessa energia dell’ esplosione di 1 milione di tonnellate di TNT. Mentre un gigatone, 1000 volte di piu’, quindi 1 miliardo di tonnellate di TNT.

  • Notturniasays:

    14 Marzo 2011 at 15:38

    replico solo a Marco perchè non mi piace leggere certe .. cose

    quoto Marco

    Tutto vero e tutto bello, però:
    1. Il tipo di centrale che si vorrebbe fare in Italia è basato sullo stesso tipo di centrale di Three Mile Island (famoso incidente negli USA nel ’79, con fusione parziale del nocciolo). Sono sicuro che dal ’79 a oggi abbiamo fatto i dovuti passi avanti, ma volevo solo evidenziare che non è una tipologia di centrale a prova di incidente (mi chiedo quale lo sia). E in USA non c’è stato il terremoto a causare il danno.

    scusa ma non sono centrali come 3 Mile quelle che verrebbero costruite in italia.. il fatto che la ditta che crea i reattori sia la stessa non ha niente a che fare.. è come dire che la ferrari e la fiat 500 sono uguali perchè sempre fiat sono..

    3 Miles era una centrale del ’74.. o più vecchia pure.. con generatori PWR.. e non di terza generazione.. quindi incompatibili.. è come confrontare arance e mele e decidere quale sia migliore..

    per favore.. non divulgare informazioni errate.. anche in Giappone adesso stanno facendo attenzione a chi mete in rete informazioni fasulle per generare panico.. non facciamolo anche qui..

    3 MIles era una centrale di seconda generazione.. ed è vecchiotta ormai oltre 40 anni.. quelle italiane sarebbero di terza generazione quanto meno.. e quindi molto differenti soprattutto come sistemi di sicurezza..

    tutto qua..

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 15:48

    peccato che la fusione del nocciolo sia già in corso in quanto le barre di uranio sono rimaste per più di due ore e mezza senza refrigerante stamattina a causa del blocco delle pompe per mancanza di combustibile. La gravità della situazione è stata pesantemente sottostimata sin dall’inizio.

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 16:02

    che lo stesso articolo di cui sopra sottovaluti la gravità della situazione è un dato di fatto, la situazione non è sotto controllo

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 16:10

    Notturnia…

    I reattori Candu sono di seconda generazione e hanno molti piu’ lati positivi e sicurezza di qualsiasi reattore di generazione 3 e 3,5, si salvano solo i reattori di 4a generazione in fase di progettazione e mi auguro mai costruiti perche’ superati da quelli a fusione e il reattore ad amplificazione di energia che e’ intrinsecamente sicuro in quanto non autosufficente.

    Giovanni, Roberto…
    Seriamente, nel 2011 se un nocciolo si fosse fuso, lo sapremmo TUTTI, pure i muri lo saprebbero…

    Credo siano informazioni errate o forse, vulutamente errate.

    In ogni caso essendo il rettore di Fukushima un BWR, al primo segnale di allarme sono crollate giu’ le barre di controllo, e non si sono potute bloccare nel blocco di grafite, deformato dal calore, come e’ successo a Chernobil (senza contare che in quel caso almeno 5 dei molti sistemi di sicurezza erano stati VOLUTAMENTE disattivati).

    Se il nocciolo, DISATTIVATO, rimane senza refrigerazione per due ore non succede il finimondo ne si fonde (per fondersi le pastiglie di ossido di uranio devono superare e di molto i 500 gradi), e l’ enorme quantita’ di acqua all’ interno del nocciolo puo’ accumulare molto calore…inoltre puo’ alzarsi di pressione perche’ una parte evapora e assorbire calore anche oltre i 100 gradi…cosa che succede normalmente quando il reattore e’ attivo.

    Tutt’ altra cosa e’, invece, se come avevo ipotizzato io all’ inizio, il problema fosse sulla “piscina” delle scorie del reattore, che deve sempre rimanere coperta di acqua per abbassare le radiazioni, piscine di questo genere sono presenti in tutte le centrali nucleari e sono il posto dove vengono stoccate le scorie del reattore stesso e sono la parte piu’ pericolosa perche’ DEVONO sempre rimanere coperte da parecchi metri di acqua per raffreddarle (si, anche se non in fissione emettono parecchio calore), e per filtrare le radiazioni.

    Se si scoprisse UNA piscina delle scorie, in una qualsiasi centrale nucleare del mondo, cio’ che e’ successo a Cernobyl di ripeterebbe, amplificato molte, molte volte…

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 16:13

    @ Er Metico:
    La bomba fu sganciata il 30 ottobre 1961 alle ore 8:33 nella baia di Mitjušicha, sull’isola di Novaja Zemlja, a nord del Circolo Polare Artico.

    La zona dell’ isola di Novaja Zemlja, a quanto ne so, fa parte della Siberia.
    Forse pero’ mi sbaglio.

  • alessandrosays:

    14 Marzo 2011 at 16:13

    Ancora con sto nucleare…
    1) non è la panacea di tutti i mali.
    2) Se fosse davvero così meraviglioso, mi spiegate perchè non ci sono MILIONI di centrali nucleari nuove ogni anno? Ce ne sono forse una decina. E quasi tutte per nuovi impianti.
    3) E’ antieconomico. E’ ormai dimostrato che ha un costo per KW più alto rispetto pure al carbone.
    4) Dopo 60 di ricerca è arrivato a soddisfare il 5% forse del fabbisogno energetico mondiale. Alla faccia della panacea.
    5) Avremmo dovuto implementarlo 20 anni fa. verissimo. Farlo ora sarebbe inutile e dannoso. Meglio investire in rinnovabile. Ebbasta con ste caffettiere… Troviamo una fonte e cosa facciamo? L’acqua calda…
    6) Se fosse economico, ci sarebbero migliaia di “warren buffet” pronti a colonizzare uno staterello o fare una nuova isola artificiale “off shore” e mettergli sopra 20.000.000.000 di centrali nucleari. Invece non ci sono. Ci sarà un motivo se per il petrolio vanno a trivellare nell’alaska ed in mezzo agli oceani e per il nucleare non lo fanno.
    RENDE DI MENO!!!
    7) A chi lo fai costruire? A chi ha costruito il ponte di messina messo in cantiere 50 anni fa? Ah… dimenticavo non l’hanno ancora fatto.
    A chi ha fatto l’incenerito di Acerra? Ah.. dimenticavo ci hanno messo 20 anni… E con che coinvolgimento camorristico…

    8) Per soddisfare il nostro fabbisogno energetico servono almeno 40 centrali. 2 per regione. Una la mettiamo sotto casa di chi vuole il nucleare. Va bene?

    9) Ma davvero pensate che il futuro sia ancora nello scaldare l’acqua? Non sarebbe meglio investire i soldi in impianti che abbassino il costo di produzione e commercializzazione di Eolico e fotovoltaico?
    Il fotovoltaico non funziona di notte? (a parte che rubbia c’è ruscito…) Va bene. Idroelettrico e microelettrico da scorrimento, niente?
    Daije su.. Ebbasta con le Lavazze Termonucleari…

  • Anonimo codardosays:

    14 Marzo 2011 at 16:16

    Il sistema politico e dirigenziale italiano non sarebbe assolutamente in grado di gestire in modo corretto l’implementazione di una tecnologia complessa come quella nucleare.

    Io mi fido degli ingegnerei, sono i politici egli (im)prenditori che mi fanno paura. Per questo dico no al nucleare in Italia.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 16:17

    @ Mauro
    Le centrali ipotizzate per l’Italia sono del tipo AP1000, 3+ generazione, assolutamente non quella di Three Mile Island… per tutto il resto le risposte stanno in quanto ho scritto nell’articolo… le centrali devono rispettare delle norme (e c’è una certa severità sulla vigilanza) molto severe, che a nessun altro tipo di impianto sono richieste… è crollata una diga ed ha distrutto un villaggio… non so quanti siano morti, alla luce di questo dobbiamo impedire le dighe?

    Parli di reattori a fusione… ricerca se ne fa tanta… ma la realtà è molto più lontana da quella che spesso si crede… e ti assicuro che sulla fusione ci sono fior di menti che ci lavorano, ma ancora una realizzazione industriale è lontana, e non è certo per mancanza di finanziamenti…

    Miliardi in ricerca se ne spendono in tutto il mondo… come dissi in un vecchio post chi fa solare svolge anche la ricerca sul solare, chi fa nucleare svolge la ricerca su quello e così via… non pensare che la ricerca vada avanti solo con i soldi pubblici… altrimenti in tutto il mondo avremmo molto meno di quello che abbiamo… e se anche l’Italia è criticabile su questo punto, il resto del mondo forse non basterebbe a compensare?… sul rinnovabile poi ho già scritto alcuni post… si trovano tutte le informazioni tecniche… basta leggerseli…

    Sulla faccenda incidente aereo… anche a me sono capitati “problemi”… hai sperimentato proprio quello di cui parlavo, la “massima cautela”… proprio grazie a questa si evitano gravi danni in caso di incidenti… basta davvero poco perché il pilota atterri nell’aeroporto più vicino…

  • Pipposays:

    14 Marzo 2011 at 16:20

    @v43
    Grazie per avermelo fatto notare, non me ne ero accorto.

    W il nucleare.

    Adesso ti senti meglio?

    Ripeto: siamo in un pianeta finito e non possiamo crescere continuamente e questo riguarda anche l’energia.
    Non dobbiamo aumentare l’energia prodotta ma ridurre quella che consumiamo.
    Il Giappone è uno dei paesi più energivori del pianeta e non credo che sia il massimo dell’efficienza, magari potrebbe benissimo fare a meno di qualcuna delle sue 55 centrali nucleari.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 16:22

    @ alessandro

    Il tuo commento è il tipico esempio al quale mi riferivo nelle raccomandazioni…

    Se vuoi leggerti il mio post sul termodinamico forse ci troverai qualche informazione interessante

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 16:22

    la notizia attuale è che le barre di combustibile sono rimaste completamente esposte all’aria per due ore e mezza (completamente a secco) questo ha determinato il surriscaldamento delle suddette barre

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 16:26

    “Le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte, dopo che il livello dell’acqua è sceso. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell’impianto giapponese.” ore 16:17

  • Maurosays:

    14 Marzo 2011 at 16:34

    @Notturnia
    Non voglio assolutamente mettere in giro informazioni errate.
    Sai bene che la differenza tra II e III generazione risiede in miglioramenti della generazione III sulla II e non in stravolgimenti concettuali. La struttura è la stessa e vengono migliorate vita di esercizio, energia sfruttabile per tonnellata di uranio (e affini) e sicurezza dell’impianto (cosa che ne incrementa a livelli esagerati l’investimento iniziale, cioè il costo chiavi in mano della centrale).
    EPR è l’evoluzione del PWR. Punto.

    Possiamo girarci intorno quanto vuoi ma la tipologia è quella. :-)

    Poi d’accordo ovviamente che la sicurezza sia aumentata esponenzialmente (tra l’altro queste centrali sono reali opere d’arte della tecnica).
    Ma se sei un tecnico sai bene che il danno 0% non esiste.

  • iosays:

    14 Marzo 2011 at 16:43

    A me pare che l’articolo contenga parecchi errori ed imprecisioni:
    per es il cesio 137 si DIMEZZA in TRENTA ANNI, non \decade in qualche mese\.
    Altro esempio Three Miles Island era un PWR ma ha avuto analoga depressurizzazione del vapore radioattivo verso l’esterno.

    Non sto a dettagliare oltre altri errori.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 16:48

    @ io

    Del cesio ne ho già parlato in un primo commento, del PWR di Three Mile Island ha già risposto Notturnia… ma riassumo… una Ferrari Enzo ed una Trabant sono automobili con motori a combustione interna… forse qualche differenza c’è… se ci sono altri errori indicali pure… non escludo ve ne siano…

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 16:49

    “La Tepco teme che anche per il reattore 2 si profili la stessa conclusione del numero 1 e 3: un’esplosione nelle prossime ore. La società tenterà comunque di fare un buco nella struttura che ospita il reattore per permettere la fuoriuscita di idrogeno. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un’elevata quantità di radioattività: un’ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile (a Three Mile Island, nel 1979, si verificò la fusione ma la cupola di cemento del reattore rimase perfettamente integra); mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo.”
    Non mi pare che la società che gestisce la centrale sia molto ottimista

  • no al nuclearesays:

    14 Marzo 2011 at 16:58

    L’articolo è pieno di inesattezze…

    Come detto il cesio 137 si DIMEZZA in trentanni..

    Le centrali pwr, in caso di incidente tipo quello giapponese, possono rilasciare anch’esse nubi radiottive per la perdita di vapore..tanto per fare un esempio:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare_di_Three_Mile_Island

    Per non parlare poi del problema scorie, di cui non si fa nemmeno accenno..

    L’obiettività stavolta è stata lasciata a casa a favore della disinformazione..spero non sia presa come critica fine a se stessa, ma come critica costruttiva.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 17:02

    @ no al nucleare

    Puoi indicarmi questo “pieno di inesattezze”?… per quanto riguarda il PWR ed il Cesio quante volte devo rispondere perché venga letta la risposta?… è così difficile commentare dopo avere letto le risposte?

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 17:04

    @ no al nucleare

    Dimenticavo… questo è un post sull’incidente, non sul nucleare in se, quando parlerò di Nucleare in dettaglio vedrai soddisfatto quanto richiedi

  • alessandrosays:

    14 Marzo 2011 at 17:13

    Simone Serra.

    Ammesso e non concesso che il nucleare sia davvero così superconveniente…
    Non capisco perchè se una cosa sia conveniente non ci siano milioni di persone pronte ad investire, ma ammettiamo che sia per colpa del metorite, della particella fantastma, della mafia russa o della presente e viva e del suon di lei…

    Ma DAVVERO credi che in ITALIA ci sia la possibilità di realizzare centrali nucleari?
    Non siamo capaci di gestire la spazzatura e pensi che faremmo meglio degli americani con lo Yucca Mountain?

    Sarebbe indubbiamente bello trovare la pietra filosofale dell’energia. Energia per tutti ed a poco prezzo.
    Non credo che il nucleare sia la strada. Dopo 60 anni di investimenti ingenti, ordini di grandezza superiori a quelli ottenuti dal fotovoltaico e dall’eolico, si è arrivati al 5%….
    Beh… Sinceramente, è un sonoro fallimento.

    Nel tuo, perlatro, bellissimo posto hai elencato la situazione descrivendo pro e contro. Il problema è che i CONTRO, seppur poco probabili, non sono NULLI.
    Sono vicini allo ZERO? BENE. Ma non sono NULLI.
    E se permetti, se la maggioranza degli italiani non vuole accettare questi CONTRO, è giusto che non si faccia nulla.
    E cercare di influenzarli dicendoli che “E’ tutto sicuro” non è onesto intellettualmente. Perchè il SICURO non esiste.
    E perchè il FOTOVOLTAICO, l’EOLICO ed il micro-idrico sono ordini di grandezza più “sicuri” del nucleare.

    Tutti quelli con cui parlo di nucleare tendono sempre a vedere solo i lati positivi. Ed a “annichilire” i costi.
    Le scorie costano. Yucca Mountain Docet.
    Sfollare la gente costa.
    La probabilità del disastro, per quanto possa essere bassa e vicina allo zero, NON E’ ZERO. E se moltiplici lo 0,00001 per i possibili milioni di milardi di fantastiliardi di paperone dei possibili danni, ottinei qualcosa che non è ZERO.
    Per il rinnovabile si va a contare anche il costo dei pneumatici per il trasporto della sabbia. Perchè per il nucleare è tutto “buono”?

    Se vuoi, possiamo parlare della grande stabilità della centrale. Non credo però davvero che tu volessi sottolineare la stabilità di una struttara rispetto ad un terremoto, ma se vuoi possiamo parlare di questo…

  • Lucasays:

    14 Marzo 2011 at 17:14

    x Simone Serra (Autore del post)

    Si si rispetto certo, è ovvio (dovrebbe).
    E’ solo che quando scrivi:
    “si può criticare quanto si vuole, ma il rispetto deve essere una costante”
    mettendo le mani avanti quando dovrebbe essere sottinteso, mi fa l’effetto dei berlusconiani quando chiedono il “rispetto delle regole”, quando si scagliano contro il clima d’odio, contro le “critiche strumentali”, che sono solo tentativi di zittire il prossimo.
    Non dico che è questo il caso. Assolutamente. Dico solo che forse dato il momento italiano sono un po troppo sensibile a queste cose. Mi scuso per lo “sfogo” e se se sono andato fuori tema.
    Grazie

  • Filipposays:

    14 Marzo 2011 at 17:15

    Qua il problema non è l’ignoranza tecnica sull’argomento, bensì quella specifica.

    La società che gestisce il sito nucleare insieme al Governo decide che informazioni dare, a questi si aggiunge l’informazione italiana, filtrata IN MANIERA RIDICOLA dai canali pro-governativi, per cui … ci andrei calmo con le certezze.

    L’irresponsabilità sta nel pensare che fatti come questo non debbano incidere sulle scelte delle persone: non ci si può svegliare con una centrale esplosa o implosa o anche solo con il rischio che lo smantellamento diventi troppo costoso e antieconomico.
    Se il sistema non resta integro con un cataclisma allora non c’è posto in Italia dove possa stare sicuro.

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 17:15

    @Alessandro #31

    Ancora con questa “minaccia” della centrale sotto la casa di chi la vuole? Io sono pro nucleare e se facessero una centrale dietro casa mia sarei + che contento perchè ci andrei a lavorare. Ma pensi che se una centrale sia a 10 metri o 100km da casa cambi qualcosa?

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 17:24

    @ Giovanni #41: la seconda parte del virgolettato è una conclusione del giornalista, non una dichiarazione della Tepco. Anche in questo caso la cupola del reattore è intatta, quello che esplode è lo stabile che contiene il reattore… tanto per dire quanto sono informati certi giornalisti.

    @no al nucleare #42: pretendere obiettività e chiamarsi “no al nucleare” non è il massimo della vita…

    @alessandro #45: guarda che in italia le centrali atomiche le abbiamo, e all’epoca erano anche un gioiello che il mondo ci invidiava… poiun referendum sulla scia di chernobyl ci ha relegati alla dipendenza da gheddafi e putin… bella roba.

  • Fabiosays:

    14 Marzo 2011 at 17:25

    Capisco l’invito alla calma e soprattutto a comprendere la situazione senza fare dell’inutile allarmismo, tuttavia un paio di considerazioni secondo me e’ indicato farle:
    1 la situazione Giapponese, cosi’ com’e’ cambiando di ora in ora mi pare tutt’altro che sotto controllo. Non ho dubbi che i migliori tecnici giapponesi stiano cercando di fare il possibile e l’impossibile per evitare disastri, ma l’impressione che ho, e non credo solo io, e’ che stiano cercando di cavalcare il toro tutt’altro che domo.
    2 leggo (http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettronucleare) che la potenza in Italia che si va ad installare si inferiore ai 1500 MW con 4 centrali e leggo sempre che le stime per fotovoltaico siano di (http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-01-06/mercato-fotovoltaico-italiano-boom%20-131531.shtml?uuid=AY0WgdxC) 3900 MW a fine di quest’anno. Anche considerando un rendimento medio molto piu’ basso della potenza installata (potrebbe essere un 25%?) e’ pur sempre paragonabile e destinato a superare quello del nucleare in breve tempo, senza considerare tutti gli altri vantaggi in termini di salute.

    Mi chiedo: ok, mi fido di chi pensa che il nucleare sia sicuro, ma ne vale davvero la pena?

  • Pierosays:

    14 Marzo 2011 at 17:25

    incredibile cosa?… una centrale è progettata per resistere ad un terremoto del genere + conseguente tsunami + molto altro ancora, infatti, una centrale atomica costa 5 miliardi di euro!
    che una moderna centrale abbia una problabilità di scoppio alla cernobyl pari a 0 lo sappiamo tutti ma… mi sapete dire la sicurezza ecnomica?
    una cosa è certa le centrali di Fukushima sono economicamente morte.

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 17:26

    @ filippo #47: siamo su internet, di quali canali filo-governativi parli? Ancora a questo punto siamo? Ai canali filo-governativi?

  • Stefanosays:

    14 Marzo 2011 at 17:28

    Per chi continua a parlare di rinnovabili e risparmio……. con queste copriamo il 50 % del fabbisogno ad essere molto ottimisti.
    Dato che però il petrolio e tutto ciò che brucia è MOLTO PEGGIO DEL NUCLEARE, le scelte sono solo 2
    – Rinunciare al nostro stile di vita, tornando nell’800 dove la vita media era di 50 anni o meno…….. Ma a questo punto volgio che tutti quelli contrari al nucleare siano coerenti e abbandonino in toto tutto ciò che usa energia

    – Proseguire con il Nucleare.
    Se sono costruite bene io non ho nessun problema a vivere accanto ad una centrale ovviamente. Anzi, è auspicabile per avere una maggior efficienza energetica. Ogni città dovrebbe avere la sua centrale per evitare di avere elettrodotti di svariate decine o centinaia di km!

    Questo disastro anzi ci dimostra quanto sono sicure queste tecnologie. Hanno resistito (seppur con qualche problema) ad una delle peggiori catastrofi immaginabili.
    Ci si concentra sulla paura del nucleare, ma i danni provocati dalla centrale danneggiata sono una goccia in confronto ai danni del terremoto + tsunami ……….

    Basta avere paure medioevali da caccia alle streghe per ciò che non si conosce.
    Basta strumentalizzare l’opinione pubblica per sfruttare a fini politici le paure della gente.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 17:28

    @ alessandro

    Il rischio NULLO non esiste per nessuna tecnologia, sia essa legata all’energia, al trasporto e tutto ciò che vuoi valutare… è crollata una diga ed ha distrutto un villaggio, non per questo vado a dire che non bisogna fare le dighe…

    Sul resto che esponi credo di avere, nel recente passato, trattato l’argomento in maniera sufficientemente vasta e completa… su tutte le tecnologie che indichi, sulla loro produzione, sul funzionamento della rete elettrica, sulla differenza tra Energia e Potenza… dagli una lettura… ci sono credo oltre 60 post a riguardo… poi possiamo riprendere da là…

    Sull’ultimo punto… stiamo parlando di un incidente avvenuto in Giappone o di centrali Italiane?… il riferimento in chiusura di articolo è stato fatto proprio per evitare che ci si scatenasse in un OT che sarebbe degenerato… RIPETO… si sta parlando di ciò che è accaduto in Giappone… capisco che è naturale divagare sull’argomento Italiano, ma evitiamo di degenerare…

    @ Luca

    In due anni di collaborazione con AD ne ho viste (e lette di tutti i colori)… su un tema del genere era doveroso precisare… poi non so da quanto ci segui… ma se non hai mai notato queste “degenerazioni” immagino ci legga da poco…

    @ Filippo

    Basarsi invece su singole frasi estrapolate dall’IAEA e dire cose che non corrispondono complessivamente a quanto indicato nel comunicato è un sistema migliore? Oppure mettere un titolone e poi nel contenuto dell’articolo scoprire che sono molti più i “SE”, “FORSE”, “SEMBRA”, “SI DICE”… direi che i media cercano di vendere, e per farlo rendono il prodotto editoriale più appetibile… anche a scapito di una corretta informazione…

    Termino dicendo che l’incidente c’è stato, nessuno lo ha mai messo in dubbio… lo scopo dell’articolo era un altro… qualcuno lo ha capito, altri direi di no, qualcuno addirittura (sbirciavo i commenti del post di Eleonora ed ho letto cose spiacevoli) lancia delle accuse ad AD… non capisco… quando ho parlato di Eolico per 15 post circa nessuno ha accusato AD di essere APPUNTIEOLICI…

  • Filipposays:

    14 Marzo 2011 at 17:31

    Roberto porta pazienza, si parlava di quotidiani e siti di informazione italiana, mi sorprende che ti stupisca.
    Se poi sei abituato a leggere la BBC, tanto meglio per te, ma non mi pare che all’estero siano così “tranquilli”.

  • no al nuclearesays:

    14 Marzo 2011 at 17:33

    Si lascia intendere che le centrali nucleari pwr costruite in Italia, siano esenti da problemi perchè saranno costruite con norme restrittive ecc ecc.. Fra l’altro si parla di terza generazione, quando nel 2020 si arriverà alla quarta, con meno scorie e pericolosità ancora più ridotta. Ergo, quando saranno pronte le centrali Italiane, saranno già vecchie, perchè ci sarà una tecnologia più nuova.

    Tralasciando il fatto che il 90% degli stabili italiani è costruito con cemento depotenziato.

    Tralasciando il fatto che in Italia non siamo capaci nemmeno di gestire la normale spazzatura.

    Tralasciano il fatto che il 70% e più del territorio italiano è a rischio idrogeologico e sismico.

    Tralasciando il fatto che i giapponesi sono leader mondiali a livello tecnologico e che l’Italia non si può nemmeno paragonare lontanamente: il terremoto dell’Aquila ha causato centinaia di morti sotto le macerie, il terremoto giapponese del nono grado non ne ha causato nemmeno uno, tsunami (aimhè) a parte.

    Tralasciando che in Italia politici e anche questo blog, parlano di strumentalizzazione dell’informazione, ma che Germania e Svizzera si apprestano a bloccare il programma nucleare. Notizia di adesso è che la Germania ha chiuso seduta stante 2 stabilimenti nucleari, e che per gli altri si riserva di decidere a breve.

    Tralasciando che costerebbe di più smaltire le scorie radioattive (sia in termine di costi di smaltimento che di potenziale inquinamento per le generazioni future.

    Tralasciando che, girano voci (da verificare): \La Tepco teme che anche per il reattore 2 si profila la stessa conclusione del numero 1 e 3: un’esplosione nelle prossime ore. La società tenterà comunque di fare un buco nella struttura che ospita il reattore per permettere la fuoriuscita di idrogeno. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un’elevata quantità di radioattività: un’ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile; mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo.

    Vi invito a vedere questi 4 video che parlano del nucleare e della sua gestione (i costi di smaltimento sono 100 volte maggiori rispetto al rinnovabile, solo che si spostano ai nostri discendenti, e spostare il debito ai discendenti è una cosa che ha fatto sempre comodo alla politica italiana):

    http://www.focus.it/Tecnologia/energia/multimedia/i-rifiuti-nucleari.aspx

    Chi dice che le fonti rinnovabili non servono perchè soddiferebbero solo il 50% del fabbisogno nazionale e che le centrali nucleari jap hanno resistito, invito a seguire la vicenda con attenzione, perk non si è ancora conclusa.

  • No Graziesays:

    14 Marzo 2011 at 17:33

    questo terribile terremoto e purtroppo il relativo disastro nucleare ormai sempre più vicino, è la triste immagine da consegnare al mondo per uscire dalla follia delle centrali nucleari…

    pietra tombale sulla malsana idea italiana di entrare…fuori ogni logica sensata…nel nucleare, e spero che le altre nazioni stringano anche i tempi per una diversa produzione energetica.

    Tra le altre cose il terremoto è per larga parte della popolazione italiana uno dei peggiori incubi… se a ciò sommiamo che neanche dopo averla scampata seppur con tutto ridotto a macerie (vedere l’aquila), e persone care scomparse, che l’incubo non solo non si arresta ma resta “caldo” e incombente con un tutt’altro che improbabile problema alle centrali, la scelta sarà a dir poco ovvia… costi anche altri 10 referendum e rivolte locali.

    Discorso nucleare in italia è pressochè chiuso… e che il Giappone si risollevi presto.

  • Filipposays:

    14 Marzo 2011 at 17:35

    Simone Serra, sono il primo a sperare che non sia come paventato da “Repubblica” …

  • Giuliosays:

    14 Marzo 2011 at 17:42

    \Del cesio ne ho già parlato in un primo commento, del PWR di Three Mile Island ha già risposto Notturnia… ma riassumo… una Ferrari Enzo ed una Trabant sono automobili con motori a combustione interna… forse qualche differenza c’è…\
    Esatto!!…aggiungerei che anche paragonare la mentalità \italica\
    con quella jappo ( parlo della gestione politico affaristica di una centrale atomica) potrebbe rivelarsi un azzardo…. poi visto che in questo forum leggo molti pro-nuke…. ho una domanda
    ma le scorie le ospiterete a casa vostra?… o le centrali di nuova generazione non ne producono?? e visto che ci siamo siete anche disposti a prendervi le scorie di Latina di Trino Vercellese caorso etc etc??? xchè sapete ci sono anche quelle…;) della serie non caliamo una realtà come quella giappo qui Italia….non è il caso davvero…. per ultimo….@simone serra…. guarda simone mi sembra che i giapponesi (Naoko Okada, Kyoto) stiano affermando il la situazione non è proprio come dici tu… sai ‘sta tizia è a kyoto… tu da dove scrivi??? sostieni che ci sono state piccole fuoriuscite…. eri lì..? o hai le tue fonti ‘ufficiali’?…. sai è una situazione in divenire….

  • aeternalsays:

    14 Marzo 2011 at 18:20

    Concordo con MARCO #11
    Ne ho sentito parlare spesso anch’io e sarebbe molto interessante saperne qualcosa di più. Per ora conosco soltanto i pro, i contro mi sono ancora oscuri quindi sarei felice di poterlo leggere anch’io un simile articolo su questo tema.

    Per quanto riguarda l’articolo, ti meriti lo stesso commento fatto a Eleonora: vivi complimenti per la lucidità dell’articolo, ammetto che non sono un tuo grande fan ma non per cattiveria, semplicemente è che fino a poco tempo fa l’argomento energia/motori ecc non attraeva molto. Tuttavia vedrò di redimermi ricercando sul sito gli articoli che menzioni. La lucidità di questo articolo mi fa ben sperare sulla bontà dal punto di vista qualitativo pure degli altri. Complimenti :)

  • Nicolasays:

    14 Marzo 2011 at 18:21

    …quando ho parlato di Eolico per 15 post circa nessuno ha accusato AD di essere APPUNTIEOLICI…

    Ma và? Strano forte eh? Non capisco proprio perchè…

    Propongo una nuova crociata stile Don Quijote contro quei stramaledettissimi mulini…

  • no al nuclearesays:

    14 Marzo 2011 at 18:27

    A tutti i favorevoli al nucleare, andata ad abitare nei pressi delle centrali..

    Questo è un estratto della puntata di presa diretta (programma di Riccardo Iacona) su uno studio tedesco durato 4 anni sulla leucemia infantile dei bambini che vivono nei pressi delle centrali tedesche:

    http://www.youtube.com/watch?v=iwXRfdTtGyc&feature=player_embedded

    Mi sorge un dubbio…viaggiare in aero fa venire il cancro??

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 18:31

    @ Fabio

    Il dato che hai letto su wikipedia si riferisce alle centrali esistenti in Italia (ormai spente), non a quelle che si vorrebbero costruire…

    @ no al nucleare

    Visti i rischi che il territorio presenta allora evitiamo ogni tipo di impianto, ed anche di costruire case, non si sa mai…

    Qualcuno poi (non trovo il commento) ha parlato di fusione del nocciolo… se l’articolo fosse stato letto, al suo interno parlo anche di cosa succederebbe in tal caso…

    @Giulio

    Non sono lì come non è dentro al reattore nemmeno la giornalista Giapponese, ma a sua differenza un minimo di preparazione tecnica sull’argomento la possiedo… inoltre il mio salario non dipende da quanti leggeranno questa notizia… gli unici che vivono la situazione sono i tecnici della centrale…

    @ tutti

    Mi sembra che questo post tenti di affrontare dal punto di vista tecnico ciò che è accaduto in Giappone… tutto qui… ed allo stato delle informazioni al momento della scrittura dell’articolo le condizioni erano quelle riportate… poi possono esserci imprecisioni (invito chiunque a passare da lettore ed autore per vedere quanto è facile) ed aggiornamenti vista la situazione in evoluzione, ed i commenti servono per correggere questo punto e per discuterne, ma se vogliamo trasformare questo post in un referendum sul nucleare direi che siamo fuori strada…

    Mi auguro che non accada nulla, ma non ho mai detto che “NON E? SUCCESSO NULLA”… l’incidente c’è stato, nessuno lo nega, ma davanti a news che si rincorrevano sul catastrofismo, riportando pezzetti di dichiarazioni dell’IAEA per dare credibilità alle proprie tesi ho ritenuto necessario spiegare, alla luce di cosa avviene in questo contesto di criticità, e contestualizzato al caso di Fukushima (in base alle informazioni fornite dall’IAEA), cosa stava avvenendo e quale poteva essere la reale situazione al momento… se poi la situazione dovesse degenerare non mi pare di avere mai detto che questa situazione sia CERTA, ma che la fusione del nocciolo, stando alla situazione descritta, appariva “POCO PROBABILE”… i post andrebbero letti, compresi nello spirito e nei contenuti e poi commentati…

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 18:37

    La frase “se poi la situazione dovesse degenerare non mi pare di avere mai detto che questa situazione sia CERTA, ma che la fusione del nocciolo, stando alla situazione descritta, appariva “POCO PROBABILE”” del precedente commento è poco chiara… ho la connessione che va e viene e mi ritrovo a scrivere nella fretta… intendevo che sembrava poco probabile la fusione del nocciolo, NON IMPOSSIBILE, e se la situazione dovesse degenerare si dovrà valutare anche quella condizione… ma di fatto di fusione del nocciolo e di cosa significa ne ho fatto un breve cenno successivamente… che poi una fuoriuscita possa avvenire non si può escludere, ma comunque si deve prima rompere il Vessel…

  • Giovannisays:

    14 Marzo 2011 at 18:54

    Io sono contrario all’introduzione del nucleare in Italia, per una lunga serie di motivi tra cui, quella che considero una scarsissima convenienza economica, dal momento che ci abbiamo rinunciato quasi 30 anni fa… per non parlare del fatto che il no era già stato confermato con un referendum! (meglio continuare ad acquistare energia da chi il nucleare lo ha già). Purtroppo, chi sminuisce rischi, pericoli e problematiche, guarda caso, nasconde quasi sempre dei diretti interessi economici individuali (!?!).

    L’articolo é interessante e lo trovo molto chiaro (mi interesso del nucleare da diversi decenni) e non metto in dubbio i pareri tecnici riguardo alle misure di sicurezza che sono sicuramente di altissimo livello. Purtroppo però bisogna constatare che molto spesso quelle “eccezioni” a ciò che era scientificamente previsto accadono. Questa volta si é trattato di un terremoto di potenza superiore alla norma, oppure di un maremoto che non può essere contrastato, altre volte un errore umano, oppure una pompa a gasolio che non ha funzionato… potrei andare avanti all’infinito purtroppo!
    Il fatto é che il pericolo sono sempre questi casi non previsti (come il non aver radiografato i tubi in “Sindrome Cinese”, che mi profuma tanto di eventualità italiana nel prossimo fututro… ma non per incapacità dei sicuramente ottimi tecnici, no… per le tasche di qualche politico o di un pseudo-imprenditore di cui abbondiamo).

    Direi di andare cauti con i pronostici positivi. Gli enti per l’energia atomica hanno ingenti staff di addetti alle comunicazioni che producono ripetutamente notizie positive che vengono generalmente smentite dopo qualche ora… provate a seguire gli annunci ed i conseguenti eventi che si sono succeduti da sabato scorso!!!
    Ma tutto ciò é nella norma, fa parte del sistema. Prima era un solo reattore ad avere problemi risolvibili e sotto controllo… ora, invece di aver risolto quelli del primo, se ne sono aggiunti altri 2! Come mai? Inutile allarmismo?

    Ciao

    PS: non sono il “Giovanni” del #41, ma condivido quanto ha detto!

  • Natsays:

    14 Marzo 2011 at 18:59

    Articolo davvero molto interessante. Vorrei pero’ fare alcune considerazioni legate soprattutto all’idea di utilizzare il nucleare anche qui in italia:

    1)Il livello di sicurezza potra’ anche essere paragonato al rapporto tra auto e aereo, ma i danni derivati da un catastrofico incidente nucleare sono esponenzialmente superiori a quelli legati ad una qualsiasi altra centrale di produzione energetica. Quindi, per quanto rarissimi, bisognerebbe tener conto anche della potenziale portata del danno. In un paese come il nostro e come il giappone, con una densita’ abitativa cosi’ altra le conseguenze non sono da sottovalutare.

    2)Costruzione delle centrali: Abbiamo ancora autostrade in costruzione da 20anni, sistema idrico a colabrodo, intere citta’ costruite su territori ad alto rischio idrogeologico, edifici costruiti con materiali scadenti che crollano come castelli di carte nonostante le normative non dovrebbero permetterlo. Possiamo stare tranquilli su come verrebbe fuori una centrale nucleare costruita qui da noi?

    3)Il problema radiottivita’ non si esaurisce con la centrale nucleare, restano poi le scorie radiottive da gestire… Guardando in casa nostra, guardando cosa succede con l’immondizia, discariche nel mezzo di parchi naturali, mafia che si infila ovunque, chi, in tutta onesta’, puo’ sentirsi tranquillo con residui pericolosissimi che lo rimarranno per decenni da gestire e controllare continuativamente (avra’ un costo astronomico presumo) e con enormi interessi economici dietro?

  • simonesays:

    14 Marzo 2011 at 19:02

    Il cesio 137 decade in 33 anni (si dimezza decadendo la qtà originaria) non qualche mese.
    Questo errore fa perdere credibilità all’articolo rassicurante basato su quello che viene detto (assai dubbio) dalla TEPCO

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 19:05

    @ Nat

    Comprendo il tuo punto di vista ed apprezzo la pacatezza con la quale lo esprimi… pertanto anche se il post non tratta del nucleare Italiano (il riferimento lo ho messo semplicemente per evitare che subito qualcuno andasse a cercare un confronto tra ciò che è successo ponendolo nel contesto delle centrali di cui si è discusso in Italia… evidentemente spiegazione inutile visti certi commenti)… per il resto ribadisco che il post vuole semplicemente dare un’informazione tecnica su quanto stava avvenendo… e non aprire il dibattito se è opportuno o meno il nucleare… capisco (ma non mi riferisco al tuo commento od a molti altri dei quali mi è impossibile fare citazione, anche se approfitto di questa occasione per esprimere questo pensiero) che si tratta di un tema che accende gli animi dei PRO e dei CONTRO, ma parlare di una tecnologia e di un avvenimento non significa prendere posizione… altrimenti dovrei evitare di parlare di tutto ciò che, in due anni di collaborazione, ho trattato su AD

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 19:05

    @notturnia #8: concordo in pieno

    @mauro #17 & @marco #21: chi non è capace di gestire i rifiuti urbani? non generalizzate.

    @nicola tobi #19: i reattori a fusione hanno ancora rendimento negativo. il confinamento del plasma consuma più energia di quanta è possibile ricavarne. la strada è ancora lunga.

    @alessandro #31: studia. l’unica cosa giusta che hai detto è che l’energia del petrolio è più conveniente del nucleare. per ora è così. ti sei mai chiesto quale sia la convenienza del fotovoltaico? prova a essere critico, fai due conti e ragiona. potresti avere amare sorprese.
    ti preoccupa la sicurezza delle centrali? ti faccio notare che la diga molto ecologica che è crollata a fukushima ha fatto un migliaio di morti.

    @pippo #34: hai ragione. ma secondo me bisogna fare tutto il possibile per mantenere lo status quo in fatto di distribuzione geografica del consumo di risorse energetiche. con ogni mezzo.

  • Flaresays:

    14 Marzo 2011 at 19:08

    Una cosa che non è stata ancora fatta notare è che la centrale non si trovava nell’epicentro, ma a 180 Km di distanza (distanza di Fukushima dall’epicentro letta sul sito del USGS), circa la distanza fra L’Aquila e Napoli, quindi in realtà la centrale non è stata sottoposta ad una scossa di magnitudo 9, ma ad un’intensità minore.

  • Notturniasays:

    14 Marzo 2011 at 19:09

    mamma mia.. e poi pensavo che i fan boy ci fossero solo per apple e poco altro.. linux..
    macchè.. qua si scade nel ridicolo..

    1. il post non parla di nucleare si nuclear no.. e quindi buona parte dei commenti sono OT.. oltre che ridicoli..
    2. mi fa piacere precisare che 3900 MW eolici fanno ridere confronto a 1500 MW nucleari.. perchè ?.. beh facile.. produrrebbero solo 5 TWh contro 12 TWh di una centrale nucleare da 1.5 GW .. sob.. qualcuno dovrebbe ricordarsi che il sole non c’è 8700 ore l’anno.. ma solo 1300 ore utili medie in italia.. purtroppo.. ma è così..
    3. molti vedono ormai l’apocalisse la dove non ci sono stati danni tali da pensare che possa esserci chernobyl dietro l’angolo.. anzi.. la stessa AIEA non crede uno scenario plausibile il meltdown completo..
    4. fukushima è economicamente morta come un utente del forum è felice di scrivere.. vero.. il sale ormai sta distruggendo tutto .. va anche ricordato che in 40 anni qualche soldino lo ha tirato in cassa.. e che non credo siano stati pochi..
    5. fa sorridere coem spaventi tanto l’atomo nel 2011 e come ci si chieda come mai ci sono solo 400 centrali nel mondo e siano poco diffuse e ci si dimentichi che sono poche le nazioni in grado di sostenere una centrale nucleare in un posto politicamente stabile.. fa sorridere come si pensi che il FV e le \rinnovabili\ siano la panacea di tutti i mali e non ci si ricordi di quanti morti stanno causando per fame etc.. cmq.. l’articolo.. non verteva sul referendum sul nucleare..

    p.s. perchè sempre a parlare di fare centrali a ridosso delle case quando si possono fare a 10-20 km di distanza ?… l’italia non è molto abitata per non trovare spazio lontano dalle case così come è fatto oggi per molte centrali.. o se si fa nucleare si deve fare in centro storico ?..

  • provolinosays:

    14 Marzo 2011 at 19:30

    Una centrale atomica è una pentola a pressione a fissione nucleare…
    ma ci rendiamo conto?
    Ma in Giappone con tutto quel mare non potevano usare le maree?
    E sopratutto… consumare meno..adesso hanno spento le insegne delle pubblicità ecc. perchè non c’è abbastanza energia.
    Propongo un bel villaggio turistico per tutti i fan del’atomo
    vicino a una centrale… voglio vedere quanti ci vanno ad abitare…
    Saluti.

  • Augustosays:

    14 Marzo 2011 at 19:42

    Stendiamo un “velo pietoso” sull’articolo e sui commenti….
    Come fai a dire affermazioni di questo “Un cenno infine ad un tema che nei commenti sicuramente si presenterà: la centrale PWR, centrale di 3a generazione del tipo proposte per l’Italia non avrebbe potuto avere questi problemi, in quanto le specifiche richieste dalle normative per essa sono ancora più stringenti, sia in termini di resistenza che per il controllo della pressione, in particolare”
    E come se tu non considerassi l’imprevisto o lo escludessi del tutto…..moltissimi errori umani ci hanno insegnato che l’imprevisto esiste li dove non può spingersi l’intelligenza e la capacità umana…la tua è pura ipocrisia………
    Da quando esiste l’uomo, nessuna generazione come la nostra ha modificato così profondamente il futuro di chi nascerà dopo di noi…..stiamo usando la natura il mondo come fosse nostro ma NON lo è….noi carissimo Simone Serra siamo transitori, il mondo c’era prima di noi e lo sarà dopo e sono convinto che noi non abbiamo nessun diritto di lasciare scorie nucleari alle future generazioni per ben 100.000 anni pensando solo al presente……..Cosa penseranno o diranno le future generazioni dopo tutta la merda che gli abbiamo lasciato?????
    La storia ci ha lasciato in eredità un patrimonio d’arte, il rinascimento ecc…ecc e noi cosa li lasciamo??????Scorie radioattive….navi dei veleni…….poligoni di test armi atomiche……piattaforme sprofondate in mare, e tutto il esto che non cito altrimenti mi avveleno il sangue…..investiamo nell’energia pulita, solare , eolica e tutto quello che può darci la ricerca e lo sviluppo, non il nucleare il quale e una tecnologia già vecchia, il quale non siamo mai stati capaci di domare ma solo limitare, basta un evento per distruggere il futuro di una zona, ed io per quanto le mie possibilità mi concedono farò di tutto pe contrastare………..
    Ciao

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 20:02

    notturnia, way to go =)
    insomma, quotone megagalattico :D

    pesantemente OT:
    leggendo e ascoltando commenti in giro, mi sono convinto che il problema più grande è ancora una volta l’ignoranza, la superstizione, l’ottusità. ma queste persone sono tutte scolarizzate, analfabeti non ce n’è più da un pezzo.. eppure.. eppure la razionalità è ancora merce rara. sembra non si possa insegnare a tutti.
    dunque, perché mai tutte le opinioni dovrebbero avere lo stesso valore? un’opinione che non segua un criterio logico è semplicemente rumore di fondo nel flusso d’informazioni: è inutile e sporca il segnale. ha senso esprimerla? perché “tutti” si ostinano a voler esprimere la loro opinione su materie che non comprendono e che ignorano completamente?? a volte bisognerebbe avere la decenza di star zitti.

    sai come funziona una caffettiera? mi meraviglio, bravo. allora fatti un caffé e non rompere i coglioni.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 20:09

    @ provolino

    In genere non amo scadere alla provocazione… ma a questo punto ti consiglio di disconnettere casa tua dalla rete elettrica.. stai consumando nucleare Francese…

    @ Augusto
    Non mi pare di avere affermato che esistano centrali ASSOLUTAMENTE SICURE… ho solo detto che questa situazione, in una centrale PWR del tipo proposto per l’Italia (era ovvio che se ne sarebbe accennato, piuttosto che aggiungerlo nei commenti ho ritenuto corretto scriverlo) non sarebbe stato possibile in quanto progettate secondo i criteri della 3+ generazione alla quale appartengono (quella già pluricitata di Three Mile Island è una PWR di 2a generazione)… semplicemente perché già obbligatorie per specifiche alcune misure che, nel caso in esame (che ho precisato essere una BWR costruita quando lo stato dell’arte era quello) non avrebbero portato alle conseguenze che si sono verificate… nemmeno l’eolico lo è in assoluto… si dovrebbero considerare i rischi del distacco di una pala in caso di malfunzionamento del sistema frenante… da ciò che ho visto di persona non mi pare si faccia correttamente, per non dire mai… nemmeno una diga è sicura (e ne è appena crollata una che ha distrutto un villaggio… e li non so quanti siano sopravvissuti)…

    Aggiungo solo una cosa… è facile usare la parola “RICERCA”… “RICERCA”… RICERCA” se tutto è così immediato e facile provino un po’ costoro a dedicarsi a farla visto che chi attualmente la fa sembra incapace…

  • Riuzasansays:

    14 Marzo 2011 at 20:13

    L’incoerenza totale dell’intero articolo è racchiusa in queste due frasi che l’autore si doveva risparmiare:
    a) “COSA ACCADREBBE SE AVVENISSE LA FUSIONE DEL NOCCIOLO?
    Tale eventualità non risulta probabile in quanto, come detto sopra, le azioni messe in atto dai tecnici della centrale hanno ridotto la pressione ad un livello sotto controllo”
    b) “Un’altra condizione che potrebbe portare alla fuoriuscita di materiale radioattivo sarebbe lo scoperchiamento del contenitore interno in acciaio, ma questo ha tenuto benissimo all’incremento di pressione – già a quanto si apprende ritornata sotto controllo.”

    Da ieri, non da oggi, si sa che invece le barre di combustibile sono SCOPERTE e che la stessa agenzia internazionale sull’energia atomica, non l’autore dell’aticolo, giudica la situazione critica.

    Il resto sono solo, purtroppo, opinioni personali.

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 20:19

    Purtroppo il solo termine “nucleare” induce nelle persone a compiere uno shutdown completo delle facolta’ intellettive.
    Vorrei ricordare come la sindrome del “Non nel mio giardino” non si applichi soltanto al nucleare. Ma anche ai parchi eolici (che deturpano il paesaggio), alla TAV, ai termovalorizzatori, le centrali a carbone (pulito) etc… L’errore madornale del nostro paese e’ stato quello di delegare (abdicare sarebbe meglio) la responsabilita’ politica nelle mani degli elettori. Con la conseguenza che non si riesce a fare mai niente perche’ qualsiasi cosa va a toccare l’orticello insignificante di qualcuno. Ma se il sistema paese ci perde cosa ci frega, in fondo abbiamo salvato il nostro piccolo ed insignificante giardino.

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 20:25

    Riuzan : le barre sono scoperte significa soltanto che non sono interamente coperte dall’acqua di raffreddamente. Non significa che si trovano all’aria aperta fuori dal contenitore.
    Ed infatti il contenitore e’ ancora integro e non ce’ alcun problema di scoppio.

  • densousays:

    14 Marzo 2011 at 20:33

    una certezza:

    qui sarebbero solo usciti isotopi con numero ’90’ in quanto perfettamente attinenti a poggiarsi sul capo di un qualsiasi italico :D

  • simonesays:

    14 Marzo 2011 at 20:40

    Sentite io studio le radiazioni e vi dico che è ignorante chi dice che il cesio 137 (uno dei prodotti di fissione più pericolosi e presenti) decade in qualche mese mentre ci voglio 33 anni perchè una quantità A diventi A/2 cioè si dimezzi decadendo in isotopi più stabili.
    Il cesio 137 emette raggi gamma a 500 KeV di energia (circa 5 volte i raggi x delle radiografie) che possono essere schermati con qualche cm di piombo. Ora pensate a cosa vuol dire una roba del genere dispersa nell’ambiente per decenni.
    Un tempo lo si usava per radioterapia.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 20:41

    @ Riuzasan

    Ti ha già risposto goldorak, ma aggiungo che non devi dimenticare che un post non si scrive in 5 minuti, la situazione al momento del post era quella che ho esposto… comunque questo è il successivo comunicato dell’IAEA… non dico che si mettano a ballare sui tavoli, ma da qui a proclamare la catastrofe imminente mi sembra ce ne passi… poi ognuno la vede come crede…

    “Based on information provided by Japanese authorities, the IAEA can confirm the following information about the status of Units 1, 2, 3 and 4 at Fukushima Daini nuclear power plant.

    All four units automatically shut down on 11 March. All units have off-site power and water levels in all units are stable. Though preparations have been made to do so, there has been no venting to control pressure at any of the plant´s units.

    At Unit 1, plant operators were able to restore a residual heat remover system, which is now being used to cool the reactor. Work is in progress to achieve a cold shutdown of the reactor.

    Workers at Units 2 and 4 are working to restore residual heat removal systems.

    Unit 3 is in a safe, cold shutdown.

    Radiation dose rate measurements observed at four locations around the plant´s perimeter over a 16-hour period on 13 March were all normal.”

  • bobkelosays:

    14 Marzo 2011 at 20:45

    Tralsciando l’utilizzo di aggettivi
    e frasi poco neutrali dell’articolo..vabbè..
    segnalo che ancora l’articolo riporta,
    nonostante le varie osservazioni dei post:

    – il cesio decadrebbe in pochi mesi
    (la comunità scientifica parla di circa
    30 anni per un dimezzamento; ancora
    peggio a cernobil i terreni mostrano un
    inaspettato andamento di 180 anni per
    il dimezzamento effettivo)
    CONSIGLIO PER DECENZA DI CORREGGERE
    CON EVIDENZA DELLA CORREZIONE

    – le sollecitazioni avvertite della centrale
    sono state assimilate a quelle presenti nell’epicentro
    del terremoto (molto più elevate di quelle
    presenti invece nel sito della centrale)

    Con Dottorato in Fisica, varie borse di ricerca,
    tempo speso in approfondimenti, sono convinto
    dela FOLLIA del nucleare almeno allo stato
    attuale di sviluppo, a cominciare dai costi reali,
    tutto il mondo sta abbandonando da questa tecnologia

    (consiglio di vedere la trasmissione “Presa diretta”
    di iacona dedicata all’argomento, disponibile sul sito
    on line della trasmissione e a pezzi anche su youtube)

    Perchè allora in italia si scatenano fan (quasi violenti)
    nel sostenere le loro idee contro l’andamento del mondo intero?

    Io distinguo due categorie:

    – i giovani ricercatori innamorati in buona fede del
    giocattolo tecnologico e delle possibili ricadute
    in termini di post dilavoro in ricerca in italia,
    come forse gli autori di questi articoli, cui va
    comunque la mia comprensione, anche se io resto di
    posizione opposta alla loro (metterei anch’io 10
    volte più ricerca in italia, ma non su questa tecnologia)

    -i filibustieri faccendieri economicamente coinvolti
    nel tentativo del nucleare italiano, persone in mala fede
    e senza scupoli che pur comprendendo meglio dei giovani
    ricertori entusiasti anche le implicazioni economiche,
    sociali, pratice , etiche , del nucleare calato nel mondo reale,
    procedono spediti mistificando le informazioni cercano
    di realizzare il colpo della loro vita (arricchimento personale)
    a grave danno della comunità.

    Comunque la pensiate, se siete onesti con voi stessi
    vi propongo di non giocare sull’astensione
    (..un’altro dei punti delicati qui in italia..)
    per il prossimo referendum.

    Saluti

  • Gianicòlasays:

    14 Marzo 2011 at 20:46

    La paura è lecita, sempre.
    La condanna a priori NO.
    Concordo su una considerazione comune ad alcuni di voi, ovvero in Italia consumiamo una notevole quantità di energia elettrica e sicuramente si deve cercare di limitare (non è impossibile) gli sprechi, ma dobbiamo ricordarci che l’energia nucleare che acquistiamo dalla Francia (e non solo) supera di gran misura il 50%.
    Dunque? Spegniamo la luce o ragioniamo sui fatti?

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 20:54

    @ bobkelo : ma chi e’ che sta abbandonando il nucleare civile ?
    Non i francesi, non i giapponesi, non i tedeschi che tempo fa ci avevano ripensato. Gli americani stanno ripensando ad aprire centrali.
    Si costruiscono centrali nucleari nel mondo. Quindi dove sono questi ipotetici “no al nucleare” ?
    Te lo dico io dove sono, sono tutti qui in italia, figli di quello sciagurato lavaggio di cervello collettivo chiamato referedum che ha creato un danno incalcolabile al paese e contemporaneamente distrutto un intero settore industriale che andava per la maggiore.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 20:59

    @ bobkelo

    Sto verificando sul dato cercando di recuperare l’informazione originale per capire come abbia potuto usare quel dato anziché un altro, quando avrò verificato farò tutte le correzioni del caso, fatto che mi sembra sia stato già ampiamente segnalato nei commenti, e da me, in nessun modo contestato… ho ammesso che è possibile che abbia fatto degli errori, ma non mi sembra di essere stato di parte PRO Nucleare… poi chiunque commenta può dire di avere 12 lauree e quanto gli pare, esistono persone che la pensano come te e persone altrettanto titolate che la pensano all’opposto di te, la tua opinione, per quanto non metta in dubbio i tuoi titoli, è e resta pur sempre la TUA opinione, rispettabile come quella di chiunque espone la propria educatamente, ma non per questo, superiore ad altre… e ribadisco… mi sembrava evidente che l’articolo volesse discutere di quanto avvenuto, non essere un referendum… poi fino a prova contraria, nei commenti i FAN piuttosto violenti sono stati proprio quelli ANTI Nucleari… ma mi pare che ti sfugga questa evidenza…

    Un ultimo punto… come mai quando ho parlato (lungamente in decine di post) di energie rinnovabili nessuno mi ha tacciato di esserne un fan?… forse il nucleare tocca un nervo scoperto per gli antinuclearisti a priori?

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 21:15

    esatto goldorak. gli unici sembrerebbero i belgi. stando a en.wikipedia, invece, è in atto una vera e propria corsa al nucleare in mezzo mondo.

  • Natsays:

    14 Marzo 2011 at 21:21

    @Simone Serra post # 68

    Mi scuso per essere andato un po’ fuori tema, ho trovato molto interessante l’articolo che era indubbiamente impostato dal punto di vista tecnico e per tale l’ho preso e apprezzato. Diciamo che volevo mettere il punto sul fatto che la sicurezza non e’ fatta solo dalla tecnologia utilizzata, ma anche dal modo in cui l’uomo la gestisce e, piu’ in generale, di come una societa’ dimostra e ha dimostrato di saper affrontare tematiche critiche come quella del nucleare, dell’ambiente e della sicurezza, sono su questi aspetti che io ho i dubbi piu’ forti.

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 21:43

    @bobkelo #82: guarda che i violenti sono quelli contro il nucleare… mi è appena arrivata una mail da Greenpeace. L’oggetto?

    “Fermiamo con il referendum gli idioti del nucleare”

    Ecco i violenti… altro che storie…

  • Augustosays:

    14 Marzo 2011 at 21:49

    Simone Serra Dice:
    Un ultimo punto… come mai quando ho parlato (lungamente in decine di post) di energie rinnovabili nessuno mi ha tacciato di esserne un fan?… forse il nucleare tocca un nervo scoperto per gli antinuclearisti a priori?

    Se lei mi garantisci che il nucleare ti da una garanzia del 100% sulla sicurezza del “patrimonio civile” che siamo noi sarò il primo a considerarlo nel paese “Italia” altrimenti questi commenti se li può tenere…..Ripeto:”il danno che può provocare un imprevisto con le corrispettive conseguenze e il tempo prolungato del sintomo radioattivo nella presente e futura generazione é troppo oneroso per quanto possa rendere il paese autosufficente” Energie alternative per mè son queste http://ourshoppingbag.iobloggo.com/archive.php?eid=14
    Invece di investire nel nucleare incentivate la gente a installare pannelli solari, nei tetti delle case, nei capannoni, vedrai che del nucleare ne puoi fare a meno.
    Il fotovoltaico lo considero come un neonato ai primi passi, il nucleare nò sa di stantio, senza contare lo stoccaggio delle scorie radioattive che lasceremo da gestire alle future generazioni…
    Saluti

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 22:00

    il fotovoltaico è un paralitico seduto su un razzo, e di passi non ne farà altri. ma non è questa la sede per parlare di quanto sia sconveniente questa tecnologia.

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 22:02

    @ simone:
    Tu scrivi:
    Parli di reattori a fusione… ricerca se ne fa tanta… ma la realtà è molto più lontana da quella che spesso si crede… e ti assicuro che sulla fusione ci sono fior di menti che ci lavorano, ma ancora una realizzazione industriale è lontana, e non è certo per mancanza di finanziamenti…

    Io parlo di cose che conosco molto bene dato che e’ 5 anni che faccio studi e ricerche in questo settore.

    La fusione nucleare a livello industriale e’ andata avanti cosi’ per anni e anni perche’ dati gli investimenti fatti fino ad ora, diversi miliardi di dollari, non possono cambiare repentinamente direzione, ma ci sono altre tecniche, di fusione che si sono dimostrate non soltanto funzionanti ma anche utilizzabili correntemente.

    La fusione nucleare a livello industriale se pure a rilento, prosegue nella sua strada, e se il JET ha aperto le porte all’ energia da fusione stara’ a ITER dimostrare che e’ fattibile su scala industriale e a DEMO che e’ economicamente conveniente.

    Cercati un po’ i dati del rapporto 41 dell’ ENEA, dopo aver DIMOSTRATO che il fenomeno (trasmutazioni nucleari a bassa energia) c’e’ ed e’ sfruttabile, e’ stato tutto insabbiato.

    Cercati i dati e gli studi di un dispositivo chiamato PolyWell.

    Cercati il libro “il segreto delle tre pallottole”, e vedrai perche’ il tutto e’ stato insabbiato…e’ scritto dal piu’ grande fisico italiano (tra gli altri) e durante le ricerche da cui e’ stato tratto il libro hanno ammazzato il suo collega, e precedente migliore fisico italino, Giuliano Preparata, che era riuscito a dimostrare a livello teorico e matematico quanto scritto nel libro stesso.

    Devo continuare ?

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:09

    Sì ma… che titolo di studio hai? No perchè io studio da 5 anni i pesci d’acquario ma non credo di saperne più di un biologo…

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 22:10

    Augusto : il nucleare non ha niente di stantio, e’ una tecnologia che si evoluta nel corso di 60 anni. Mica siamo rimasti ai primi anni del dopoguerra eh. Per le scorie e’ semplice, si crea un sito di stoccaggio in un area geologicamente stabile. E ce ne sono eccome in italia. Quindi il problema non e’ di stampo tecnologico visto che le soluzioni ci sono ma di stampo prettamente “politico”.
    Oggi come oggi nessuna energia alternativa puo’ comptere in termini di prezzi e di disponibilita’ con l’energia nucleare. E quelli che vorrebbero aspettare la fusione controllata sono sulle nuvole. La fusione e’ ancora un progetto sperimentale e ci sono enormi problemi ingegneristici da superare prima di costruire il primo reattore commerciale. Uno dei problemi piu’ importanti e’ la contaminazione radioattiva della struttura (anzi il flusso neutronico e’ stimato in 100 volte quello che si riscontra in una centrale a fissione). Mica pensavate che la fusione era energia “pulita” vero ?
    Io continuo a sostenere che il termine nucleare e’ visto come politicamente sconveniente, anche se considerazioni di ordine tecnologico mostrano come sia una tra le piu’ sicure fonti di energia disponibile.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 22:15

    @ Nat

    Ti volevo usare ad esempio di commentatore critico ma educato… lo stesso non posso dire di altri… vedi “simone” al commento #90… che direi è al limite della moderazione… non si sta parlando di politica e chi commenta NON DEVE ASSOLUTAMENTE OFFENDERE NESSUNO… spero che si capisca ora…

    @ Augusto

    Mi permetto di dare del Tu vista la natura di un blog… la certezza al 100% non esiste in nessun campo, se desideri quella devi evitare qualunque attività umana, ed anche l’inattività… in base al tuo link, sono stanco di rimandare ad una serie lunghissima di post scritti sul solare… ed anche i post su “Energia e Potenza” che trovi sempre su questa rubrica potrebbero darti informazioni che penso potrebbero essere interessanti per te

    @ Nicola Tobi

    A quale livello fai studi e ricerche?

    @ TUTTI

    Ho verificato il valore di decadimento… è stato un mio errore e mi prendo la responsabilità di questo… di fatto ribadisco che il punto che evidenziavo era della modesta quantità di materiale radioattivo fuoriuscita… pertanto comunque modificherò il post ci sarà sempre qualcuno pronto a ravvisare la mia malafede… ed a dire che dal momento che metto le mani avanti ammetto la mia malafede… interpretate come vi pare

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 22:17

    @ v43
    Tu scrivi:
    @nicola tobi #19: i reattori a fusione hanno ancora rendimento negativo. il confinamento del plasma consuma più energia di quanta è possibile ricavarne. la strada è ancora lunga.

    Direi che sei rimasto indietro di qualche anno.
    Il reattore JET nelle ultime prove ha un rendimento superiore al 100 %.
    In caso contrario il programma ITER non sarebbe nemmeno partito.

    In ogni caso ci sono vie molto piu’ fattibili dei Tokamak, per avere reattori a Fusione funzionanti.

    Un commento per tutti, anche se OT…
    Al di la’ del nucleare in italia e’ assurdo…
    Dovevamo averlo allora, prima del referendum, oggi non ha senso per i costi, e non ha senso che a 15 KM dal confine con la francia ci siano qualcosa come 4 centrali nucleari e se succede qualcosa a quelle…non e’ che i problemi rimangono in francia.

    Il mio commento e’ sul referendum in SE.
    Gli italiani hanno detto NO, allora…
    Il governo NON puo’ fare quello che vuole.
    O fa un altro referendum e se passa si fa, o NON FA NIENTE.

    Il governo non puo’ annullare cio’ che e’ stato deciso in un referendum, in nessun caso, se no, la democrazia va a decadere e si torna alla monarchia.

    …ah gia’, dimenticavo, la democrazia in italia non esiste.

  • ItaliaAddiosays:

    14 Marzo 2011 at 22:18

    @bobkelo

    Complimenti per la sintesi, hai espresso il mio stesso pensiero al meglio.

    Il fatto che non siamo capaci di risolvere un problema banale come i rifiuti, o che a dicembre ci troviamo bloccati dalla neve perche’ manca il sale … mi spiace, non e’ qualunquismo, ma e’ la triste e sconsolata verita’. Io non sono contro il nucleare come tecnologia, ma sono contro la sua realizzazione in Italia.

    Un paese come il giappone, in grado di numerare le formiche in un formicaio e poi rimetterle dentro intatte, si e’ trovato “impreparato di fronte all’imponderabile”: spero fortemente che sappiano gestire la situazione, e sono curioso su cosa faranno adesso, e quanto gli costera’ tenere tutto in sicurezza per il prossimo migliaio di anni, o giu’ di li.

    Qui non siamo a in svizzera, non c’e’ il cern: qui c’e’ la camorra, c’e’ la mafia, una classe politica collusa e connivente, e un popolo di conigli minacciosi.

    “Danni alla centrale nucleare di Fukushima. E l’avevano fatta i giapponesi. Noi l’avremmo costruita con materiali di scarto dalla Cina, in una zona sismica di roccia calcarea vicino a una discarica abusiva di rifiuti tossici, dando l’appalto alla camorra dietro pagamento in mazzette ricoperte di troie” (Spinoza)

  • Nicola Tobisays:

    14 Marzo 2011 at 22:21

    @ Simone Serra
    Non ha importanza.

    Cio’ che importa sono i fatti.

    Cerca quanto ti ho detto, e studiatelo con calma, e usando la testa.

    Poi ne riparleremo.

    Non e’ che se uno ha una laurea in fisica nucleare ha piu’ valore di uno che ha una laurea in fisica quantistica…
    Soprattutto se la fisica nucleare e’ una passione…

    Una nota: Se come e’ stato affermato le barre sono rimaste senza acqua per piu’ di due ore…o anche meno…anche se e’ successo all’ interno del vessel, in problema e’ che il calore generato dal decadimento e dalle fissioni spontanee non e’ stato asportato…

    P.S.: A TUTTI:
    Ma si puo’ sapere ORA (mentre scrivo sono le 22:20 circa), quale e’ la situazione, dei reattori, precisamente ?

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:26

    @Nicola Tobi #97: sul nucleare ti svegli? e il finanziamento pubblico ai partiti? anche su quello abbiamo detto di no, ma i soldi se li prendono comunque… qui in Italia si grida alla democrazia solo quando fa comodo, solo quando ci interessa…

    Leggiti i testi dei referendum, in nessuno si vietava la costruzione di centrali… li trovi su wikipedia assieme ai risultati. Studierai anche il nucleare a fusione, ma almeno studia anche un po’ di storia contemporanea.

    Il nucleare in Italia NON E’ VIETATO.

  • plegsays:

    14 Marzo 2011 at 22:27

    @ Nicola Tobi

    Ehm… uno che dice che fa “ricerce e s tudi” ada anni, e quando gli si chiede di dettagliare dice “non e’ importante” non fa una gran bella figura, eh :)

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 22:32

    @ Nicola Tobi

    Se mi parla di ITER uno che ci lavora gli do credito, se mi parla uno che non lavora direttamente su ITER ma ha una competenza in materia, seppur non iperscifica ma comunque concreta gli do credito, se mi parla uno che alla mia domanda risponde \non ha importanza\… onestamente, non gli do credito, almeno se non mi spiega chi è e cosa fa (dal momento che dice di studiare da 5 anni tutto ciò)

    Per sapere la situazione attuale sei libero di scegliere tra le molteplici fonti di informazione disponibili, io prediligo l’IAEA, ognuno è libero di informarsi dove vuole

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 22:37

    @nicola tobi: sul rendimento dei prototipi di centrale a fusione hai ragione! ero indietro di qualche anno =) ottima notizia
    su quel rapporto 41 e la fusione fredda non mi esprimo. puzza di bufala.

  • occhiapertisays:

    14 Marzo 2011 at 22:37

    Questo articolo è una nemmeno tanto velata pubblicità pro nucleare, il meccanismo utilizzato trito e ritrito. Un innocuo “articolo di approfondimento”, scritto in modo da minimizzare ogni aspetto negativo, una bella e rassicurante tiritera e un bel avvertimento a non criticare troppo, non vorremmo mai che qualche anima gentile si offendesse.
    Tanto è facile screditare chi ti mette la realtà davanti agli occhi basta coprire l’articoletto con un po’ di perbenismo, qualche invito ad un “sereno e ragionevole confronto” e dai che anche i commenti più agguerriti li mettiamo sottotono.
    Poi ovviamente è giusto star bene attenti a non rispondere alle domande a cui non c’è risposta nei commenti (vedi questione scorie), inutile mettersi con le spalle al muro, meglio schivare i colpi da KO e parliare di idilliache possibilità future e strabilianti maraviglie che ci attendono se decidiamo di salire sul carrozzone verde fosforescente.
    Essì belle favole, però sapete mica tutti sono poi così disposti ad accettare questi tentativi di sodomia a secco, o vi aspettate anche i complimenti alla fine di tutto?!

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:41

    Oh ma che pa**e! Ma anche se fosse perchè mai uno non può essere a favore del nucleare? Ma chi siete voi per decidere al posto degli altri?

    Invece di ascoltare chi ne sa più di voi, chi scrive un articolo per DESCRIVERE l’accaduto, state qui a farvi pippe mentali sul perchè è stato scritto, sulle losche macchinazioni e sugli omini verdi… oooooh ma basta!

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:46

    Hahaha non posso credere che tu non capisca la differenza tra una decisione a maggioranza ed una imposizione… tu non accetti nemmeno il dibattito, se uno appare favorevole al nucleare diventa la bestia nera… i pedofili non possono stuprare i bambini perchè a maggioranza si è ritenuto di scrivere leggi che vietano tali comportamenti.

    Ripeto, chi sei tu per impormi, con i tuoi modi, la tua decisione? Decide la maggioranza, sai com’è, siamo in democrazia…

  • occhiapertisays:

    14 Marzo 2011 at 22:48

    A me pare che in italia sia stato espresso il volere popolare e che la posizione pro nucleare abbia perso, più democratico di così.

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 22:49

    @ occhiaperti

    E’ così difficile restare OT?… si parla di un fatto ben preciso… se iniziamo a parlare di scorie, di costi e tutt’altro questo usciamo da quanto contenuto nel post… come ho detto e ripetuto più volte, di nucleare nella rubrica Energia e Futuro ne parleremo, negli stessi modi e tempi che hanno caratterizzato gli altri grandi temi energetici fin qui trattati… e ci sarà spazio per scorie e tutto ciò che vorrai… ma ora parliamo di Fukushima per favore!

    @ aaa

    Non facciamo nessuna censura, c’è un filtro antispam automatico, se hai scritto qualcosa evidentemente conteneva riferimenti offensivi… nel caso ripostalo evitando qualunque offesa, e vedrai che l’antispam non lo bloccherà

    @ occhiaperti

    Il tuo successivo commento, oltre che essere fortemente OT, è ad un livello abbastanza degenerato… qui non censuriamo nessuno, ma ci sono regole da rispettare che portano, se non rispettate, alla moderazione

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 22:50

    @ occhiaperti

    Ovviamente intedevo IT, o se preferisci, “è così difficile non finire OT?”

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:50

    e due… ma leggere i commenti? in italia il nucleare non è vietato, i referendum vertevano su altro e i governi hanno stoppato il nucleare per opportunità politica… leggiti i testi dei referendum prima di rinfacciarmi le invenzioni dei verdi con l’aria del saputello.

    google: referendum 1987 testi

  • Walter B.says:

    14 Marzo 2011 at 22:51

    No, scusate, ma tra tutti i commenti – al di là dell’esser pro o contro il nucleare – ce n’è uno che ha del delirante, ad opera di tale “goldorak”:

    “L’errore madornale del nostro paese e’ stato quello di delegare (abdicare sarebbe meglio) la responsabilita’ politica nelle mani degli elettori.”

    Allora, caro goldorak, facciamo così: per permettere a te e a qualsiasi altra dittatura e/o oligarchia di fare i propri porci comodi eliminiamo la democrazia, le libere elezioni e l’opinione dei cittadini e degli elettori, visto che tu ritieni che “delegare la responsabilità” agli stessi sia un “errore madornale”.

    Quando si arriva a delegittimare nientemeno che la DEMOCRAZIA con tali pericolosi non-argomenti come hai fatto tu, si perde qualsiasi credibilità.

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 22:51

    Oh questa mi mancava, il pro-nucleare equivalente ai pedofili.
    Ma come sei caduto in basso occhiaperti. A quando tirare in ballo Hitler e Stalin ? Di questo passo mi aspetto di tutto.

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:53

    occhiaperti, guarda che a quest’ora i bimbi dormono… su, lascia i discorsi seri ai grandi.

  • Gurzo2007says:

    14 Marzo 2011 at 22:53

    @pleg

    se i nuovi reattori sono i prototipi francesi che dovremmo costruire pure noi…allora siamo proprio rovinati…basta vedere la porcheria che stanno costruendo in finlandia, praticamente è la vecchia centrale in oggetto in giappone che il progetto francese…di cui i finlandesi si stanno già pentendo di aver comprato visti i costi crescendi dell’opera e della non calcolabile sicurezza…e parliamo di finlandia…mi immagino in italia che ne verrà fuori…

    eravamo talmente avanti col nucleare che manco le scorie delle vecchie centrali siamo riusciti a smaltire come si deve…ma teniamo li gente pagata per guardare a vista gli impianti dormienti, perchè costano meno che smantellare il tutto…e il resto delle scorie sta li all’abbandono a inquinare…

    w l’italia

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 22:56

    @ Gurzo2007

    La centrale di Olkiluoto è una PWR di 3+ generazione… queste sono BWR di 2a generazione… direi che è stato scritto in lungo ed in largo…

  • goldoraksays:

    14 Marzo 2011 at 22:58

    @ Walter B : ovviamente non capisci un h di quello che ho scritto.
    Gli elettori votano ed e’ la classe politica che deve legiferare su questioni importanti. L’abuso dello strumento referendario ha per conseguenza che qualsiasi tema importante venga delegato agli umori degli elettori. E questo e’ grave. Un paese che agisce cosi’ e’ schizofrenico e fa piu’ danni che altro. La Francia si governa benissimo senza richiedere un giorno si un giorno no un referendum, l’Inghilterra idem, la Germania idem. In effetti noi siamo l’unico paese che abusa dello strumento referendario perche’ e’ una via di scampo per evitare che la classe politica prenda decisioni anche se dovessero essere impopolari ma nell’interesse del paese.

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 22:59

    occhiaperti, se ti prendessi la briga di leggere i commenti ho già detto che sarei ben contento di avere un reattore a casa mia, e di poterci lavorare. tu invece vedi di piantarla con questi toni, altrimenti non fai che alimentare l’idea degli anti-nuclearisti violenti come quelli di greenpeace “Fermiamo con il referendum gli idioti del nucleare”.

    I dibattiti si fanno argomentando, non raccontando storie e offendendo il prossimo… così appari solo infantile.

    P.S.: letti i testi dei referendum del 1987? Hai visto che il nucleare non è vietato? Sveglia, ti hanno raccontato balle per 24 anni (ammesso che tu li abbia 24 anni)…

  • v43says:

    14 Marzo 2011 at 23:00

    @walter b.
    c’è invero da chiedersi se la democrazia sia la forma di governo più adeguata al nostro popolo.

  • bobkelosays:

    14 Marzo 2011 at 23:00

    Ragazzi,
    non parlavo del referendum scorso,
    ma del prossimo!!

    tra pochi mesi in italia ci sarà
    (spero) un NUOVO referendum

    e la battaglia tra chi consiglierà
    l’astensione e chi la votazione..

    Saluti e in bocca a lupo ai giapponesi

  • aaasays:

    14 Marzo 2011 at 23:07

    ok…Se posso, volevo far vedere questi video, senza far commenti:

    http://www.focus.it/Tecnologia/energia/multimedia/i-rifiuti-nucleari.aspx

    4 video che spiegano pro e contro del nucleare:

    E uno scorcio di presa diretta, il programma di Iacona:

    http://www.youtube.com/watch?v=iwXRfdTtGyc&feature=player_embedded

    @goldorak..Per il discorso dei referendum, dimmi dove stava scritto nel programma del pdl, la riforma della giustizia, il ritorno al nucleare..io ricordo solo che si parlava di ridurre le tasse, ma ciò non è avvenuto, anzi, stanno reintroducendo l’ici, chiamandola imi..se non lo sapessi, almeno formalamente non siamo in una dittatura, e i referendum è uno l’ultimo strumento democratico rimasto al popolo, visto che anche nelle elezioni, ci sono i candidati eletti con le liste bloccate..negli altri stati ciò non accade, perchè la politica fa tente a fare interessi del paese, e non i propri..si chiama democrazia..

  • Robertosays:

    14 Marzo 2011 at 23:08

    bobkelo, anche il prossimo referendum non vieta il nucleare, vieta solo che venga definita la costruzione di centrali all’interno di quella legge…

  • aaasays:

    14 Marzo 2011 at 23:11

    @goldorak..Per il discorso dei referendum, dimmi dove stava scritto nel programma del pdl, la riforma della giustizia, il ritorno al nucleare..io ricordo solo che si parlava di ridurre le tasse, ma ciò non è avvenuto, anzi, stanno reintroducendo l’ici, chiamandola imi..se non lo sapessi, almeno formalamente non siamo in una dittatura, e i referendum è l’ultimo strumento democratico rimasto al popolo, visto che anche nelle elezioni, ci sono i candidati eletti con le liste bloccate..negli altri stati ciò non accade, perchè la politica tende a fare gli interessi del paese, e non i propri..si chiama democrazia..

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 23:17

    @ TUTTI

    Sembra che il livello dei commenti sia ritornato educato… chiara dimostrazione che si può discutere ed essere in contrasto pur con i principi del rispetto dell’interlocutore.

    Siamo arrivati a 126 commenti, era comprensibile che su un tema così delicato si scatenasse una bufera, vorrei solo che si evitasse di commentare solo per fare polemica, le idee personali, la discussione sui fatti, le diverse convinzioni su di essi e tutto sono state abbondantemente esposte ed argomentate un po’ da tutti… questo NON E’ e NON VOLEVA ESSERE un referendum sul nucleare… è avvenuto un fatto importante, abbiamo deciso di scrivere dei post a riguardo, qualcuno ha ritenuto valido il contenuto del post, altri no, altri hanno segnalato errori (che sono stati corretti… sono un essere umano anche io, e se ho utilizzato un dato sbagliato ritenendolo corretto, prima di correggere voglio trovare il perché dell’errore per evitare doppie correzioni)… se dopo un’intera giornata continuano i commenti i stile ping-pong, direi che possiamo chiudere con i commenti (il mio è solo un invito, chiunque può continuare), perché se si continua solo sulla polemica non si aggiunge niente alla discussione visto che la gran parte dei recenti commenti sono palesemente OT…

  • Walter B.says:

    14 Marzo 2011 at 23:30

    goldorak, so leggere, è inutile che tenti di rettificare ciò che hai scritto: nel tuo commento tu metti in discussione il concetto stesso di Democrazia, ovvero che le decisioni non debbano essere prese dagli elettori. Adesso è troppo tardi per rimestare il tuo commento scritto sull’onda dell’emotività.

    A v43 rispondo simpaticamente che io non ho alcun dubbio sul fatto che la Democrazia sia la “forma di governo più adeguata al nostro popolo”; se tu invece nutri dei dubbi al riguardo, è proprio la Democrazia a consentirti di fugarli o di tentare altre strade: puoi sempre trasferirti a Cuba o in Iran e chiedere asilo politico.

    Il post di Simone Serra è puntuale e articolato, l’involontaria imprecisione sul cesio-137 è stata rettificata, ritengo che i lettori abbiano elementi a sufficenza per farsi un opinione, facendo salva la volontà degli elettori e le prerogative degli Stati Democratici…

  • bobkelosays:

    14 Marzo 2011 at 23:32

    Ammetto che con il sono andato anche fuori tema,
    ho trovato la discussione comunque utile.

    Ps.:
    ho visto sopra un poco rassicurante
    “commento in fase di moderazione”

    Spero che non si faccia un errore
    madornale come censurare un post
    non concorde..darebbe una brutta
    luce a tutta la discussione

    Saluti

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 23:40

    @ bobkelo

    Come detto e precisato in alcuni miei interventi non si deve offendere nessuno, qui nessuna opinione è stata censurata, né lo verrà, ma esiste una regola da rispettare che consiste nel non offendere le persone e le idee altrui (cosa che in diversi commenti è avvenuta)… se poi ci sono stati commenti riconosciuti come spam è possibile verificare, ma se chi ha commentato ritiene di essere stato bloccato in maniera ingiustificata può segnalarlo, anche l’antispam sbaglia.

    Dove vedi “commento in fase di moderazione”… ho dato uno sguardo e mi è sfuggito… ma non ho moderato nulla

  • alessandrosays:

    14 Marzo 2011 at 23:43

    Ripeto, complimenti per l’articolo.
    La mia posizione è dovuta al fatto che molto spesso (quasi sempre) chi è “pro-nucleare” si sente investito di chissà quale mandato a svegliare il popolo bue.
    Chi è pro-nucleare è sempre bravo, onesto, e vuole il nucleare per il bene del mondo. E non è così, specialmente in italia.
    Chi è contro al nucleare è sempre stupido, poco informato, traviato dai verdi, degno di lavaggio del cervello.

    Chiariamo i dubbi.
    Rinunciare al nucleare 20 anni fa è stata la più grosso cavolato mai compiuta dall’italia, a parte scontare l’ici al più grande proprietario di immobili italiani (il vaticano).

    Il difetto principale di coloro che difendono il nucleare è che fanno i conto sempre “per difetto”. E danno per “realtà” cose che sono allo stadio di progetto, se non addirittura ipotesi.
    Mentre per le energie rinnovabili cose che sono quasi fatte sono sempre “fantasie” poco realizzabili.

    Lasciando stare tutto, il problema del nucleare sono le scorie.
    Ed OGGI, 2011, non c’è UN SOLO PROGETTO REALIZZATO di stoccaggio delle scorie SICURO per tutta la vita utile delle scorie.
    Per ora le scorie Altamente Radiaattive vengono stoccate presso gli impianti stessi.
    L’unico progetto fatto è quello di Yucca Mountain. Guardiamo i costi? Per 300 anni. E la radioattività dura un pochino di più.
    Certo, è probabile che entro 300 anni vengano scoperte nuove tecnologie che permettano di inertizzare le scorie.
    Per ora l’unico è il cosiddetto Rubbiatron. Ma è allo stato di progetto anch’esso.
    D’altra parte è molto più probabile che entro 300 anni vengano scoperte nuove tecnologie che permettano rendere le cellule fotovoltaiche praticamente eterne (una centrale nucleare dura 40, 60 anni, OGGI).
    Ma se parliamo con i “pro-nucleari” allora il rubbiatron è già realtà ed siti di stoccaggio si possono fare domattina, mentre il fotovoltaico od il solare “ai sali” di rubbia sono solo progetti futuribili nel prossimo 2000 anni..

    Signori, i conti bisogna farli. Ed OGGI l’MIT dice che il nucleare non è competitivo già nei confronti di carbone (addirittura) e GAS. Lo era invece 20 anni fa. Ecco perchè rinunciare al nucleare 20 anni fa (ed eravamo messi bene) è stata una stupidata.
    Avevamo già la tecnologia ed il know how. Oggi abbiamo Testa “il sovvenzionato”, Franco Battaglia “the believer” e Leonardo Facco “il liberista coi soldi degli altri”.
    I conti si fanno non solo “nel migliore dei casi” o degli scenari possibili. Ma anche nel PEGGIORE.
    Devi tenerlo in conto.
    Con il fotovoltaico o l’eolico od il micro-idrico non sarebbe successo chernobyl. E a fukushima oggi.
    Dire “eh ma è una centrale vecchia…”, a “chernobyl si è fatto praticamente apposta” non è onesto.
    Se andiamo a leggere le dichiarazioni dei “pro-nucleari” del tempo avremmo dei commenti uguali a quelli dei “pro-nucleari” di oggi. Le centrali (del 67) sono super-sicure. Non c’è nessun rischio. Siamo a prova di bomba. A prova di sisma.
    Stessa cosa per Chernobyl. FIore all’occhiello fino al giorno prima dell’esplosione.
    Quale credibilità dobbiamo dare a questi signori, a questo punto?
    Se fosse vero che il nucleare sia questa “meraviglia”, come mai Warren Buffet non investe un euro in centrali nucleari?
    Perchè non ci sono miliardi di centrali nuove tutti gli anni?
    Tutti deficienti?
    Ocham mi insegna che se devo sceglier tra “sono tutti deficienti gli altri” e “forse sono io ad aver sbagliato qualche calcolo”….

    Ecco questa cosa, stranamente da chi si ritiene superiore intellettualmente per scelta divina mandato da cielo in terra a miracol mostrare, non viene mai presa in cosiderazione.

  • Logicosays:

    14 Marzo 2011 at 23:51

    La Merkel: chiuderemo i due impianti più vecchi
    (a ottobre 2010 avevano deciso di tenerli attivi ancora 12 anni: chissà perchè hanno cambiato idea)

    fonte: http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_14/nucleare-allarme-mondo_b53ae46e-4e23-11e0-992a-dbfddd704513.shtml

    @qualcuno chiedeva (sono le 23:50)
    La situazione attuale
    “Riuscire a scongiurare il pericolo e’ una corsa a ostacoli, resa ancora piu’ difficile dalle esplosioni e dai crolli che arrivano improvvisi.
    Cosi’ complicata che oggi il Giappone ha chiesto aiuto agli Stati Uniti con una consulenza tecnica. Questa mattina nel reattore 3 di Fukushima, che sembrava aver raggiunto ormai una condizione stabile, un’esplosione ha fatto crollare la parte alta dell’edificio nel quale si trova il reattore, lasciando comunque intatto il “guscio” che racchiude il reattore. Si e’ ripetuto quello che era accaduto nel reattore numero 1 della stessa centrale: lo scarico del vapore e dei gas di contenimento ha reso instabile l’idrogeno e questo ha causato l’esplosione.”
    (fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150985 )

  • Simone Serrasays:

    14 Marzo 2011 at 23:57

    @ ge

    Se lo ritieni impreciso sei libero di non leggerlo… l’impressione è che non lo abbia letto proprio…

    @ alessandro

    Comprendo lo spirito del tuo intervento, ma onestamente io trovo che questo atteggiamento sia bipartisan, e non solo d chi è PRO o CONTRO.

    Riguardo gli altri problemi o sull’opportunità del nucleare in Italia ne ho già parlato fino alla noia nei commenti… si sta parlando di altro… poi ognuno è libero di pensare ciò che vuole su tutto, onestamente a me non cambia nulla… il mio compito di autore e di moderatore (non in senso di censore, ma di moderatore del dibattito che segue nei commenti) termina nel momento in cui il discorso si sposta oltremisura dall’argomento principale da me scritto… e dopo oltre 100 commenti che si rincorrono a vicenda, credo che davvero, se non si ha niente da aggiungere di significativo, sia meglio evitare di continuare a commentare… che poi la situazione peggiori o migliori possiamo solo restare a guardare, la situazione giustamente evolve, lo spegnimento non è una cosa immediata (nemmeno quello di un impianto a vapore tradizionale è come girare la chiave in un motore) e la situazione non è semplice… il post è nato in base alla situazione vigente al momento della sua scrittura, chi ritiene impreciso/inutile/fazioso/qualunque cosa in contrasto con le proprie opinioni e trova come unico sfogo quello di inveire o di fare degenerare la conversazione (che molti, anche tra i CONTRO, hanno tenuto su binari rispettosi) può benissimo andare a leggere altro ed evitare di perdere tempo con noi…

  • Gurzo2007says:

    14 Marzo 2011 at 23:57

    @Simone Serra (Autore del post)

    peccato che il progetto francese sia scarso cmq anche se è un pwr 3+, e la costruzione della centrale finnica sti andando alla deriva per un progetto nato male…

    una centrale nucleare non è fatta solo del tipo di reattore usato ;)

  • alessandrosays:

    15 Marzo 2011 at 00:01

    @v43
    Sono ben conscio del livello del costo del fotovoltaico.
    Anche se esistono studi che dimostrano come sia già oggi (o comunque nel very near futur) più conveniente del nucleare. Ma mettiamo che siano studi falsi…
    Il nucleare 20 anni fa era più conveniente di petrolio, gas e carbone.
    Oggi è meno conveniente di tutte queste fonti. (esclusa fotovoltaico..)
    E sarà sempre meno conveniente. A meno che Superman non ci porti dell’uranio fissile pronto da arricchire.
    L’uranio non è nè inesauribile, nè facile da reperire.
    Il fotovoltaico è poco conveniente, OGGI.
    Ci sono progetti atti ad aumentare la vita delle celle fotovoltaiche all’indefinito.
    Non ha parti in movimento. Non ha praticamente costi di manutenzione, aldilà del costo dell’inverter.
    E ci sono studi per aumentare l’efficienza e la vita degli inverter.

    Ma naturalmente, mentre i progetti per gestire le scorie nucleari sono “praticamente pronte” (falsissimo), i progetti per migliorare il fotovoltaico sono “pura fantasia”..

  • Cafsays:

    15 Marzo 2011 at 00:18

    Mi pare di poter affermare con una certa triste sicurezza che ora (mezzanotte) l’ottimistica faciloneria espressa in questo articolo sia stata completamente smentita dagli eventi…
    Quello che fa più impressione non è l’icidente in sé, bensì il fatto che nessuno pare avere una reale percezione di quanto stia accadendo. La diratta è tutta un fiorire di MAY, MIGHT, PROBABLY… questa, secondo me, è la cosa più seria: non sappiamo realmente con cosa stiamo “giocando”, nonostante le modelizzazioni e le simulazioni.
    Quanto sopra affermato dovrebbe distogliere tutte le persone dotate di un intelletto critico dallo sparare paragoni a vanvera con la pericolosità dell’aviazione civile, i vasi che cadono e altri discorsi degni di un’osteria.

  • alessandrosays:

    15 Marzo 2011 at 00:47

    @simoneserra
    Hai ben più di due neuroni funzionanti e non potevi non prevedere che in una situazione del genere si sarebbe trasformata in una “lotta” tra pro e contro..

    Io ero un “pro nucleare” della prima ora. Fosse anche per una questione meramente “civile”.
    Una civiltà degna di questo nome DEVE essere autosufficiente.
    L’eolico, il fotovoltaico ed in parte tutte le fonti alternative dipendono dal sole o dal volere di “madre natura”.
    Il nucleare, invece, lo “comandiamo noi”. Semplificando al massimo, ovvio…
    Che razza di civiltà si deve rivolgere ancora ad “apollo”, “elios” e “poseidone” per qualcosa di tanto importante come l’energia?
    E se un domani dovessimo lasciare la terra? Con cosa la alimentiamo la nave spaziale? OK, sto divagando. Ma cerca di entrare nella mia mente bacata…
    Ero un fervente seguace del nucleare. Lo scellerato NO al nucleare ci è costato qualche centinaia di manovre finanziarie…

    La questione è però che poi ci si deve scontrare con la realtà.
    come diceva quel Solone di Eminem, bisogna smettere di vivere tra le nuvole e cominciare a vivere coi piedi per terra.

    E pian piano si è dimostrato, e si dimostrerà che tante sorprese non erano in realtà tali… ops… Dicevo si è dimostrato che il nucleare è diventato sempre meno economicamente vantaggioso.

    E tornando alla nostra situazione italiana, il problema è che questo è pure il momento peggiore per scegliere. Siamo in mezzo al guado tra una tecnologia, la 3-3+ e la 4° tecnologia.
    Troppo tardi per investire in quella da 3° e troppo presto per quelle di quarta.

    Ergo. Non conveniente in generale, ma oggi ancora meno opportuno scegliere. E’ come prendere degli Ipad 1 una settimana prima dell’uscita dell’Ipad 2… E non ci sono i Galaxy Tab 10.1….

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 01:05

    @ alessandro

    Tutto ciò era prevedibile e mi aspettavo persino peggio… scrivo da due anni su AD e ne ho lette di tutti i colori… la topten è ancora lontana… ma ciò non toglie che nutra sempre speranze nella capacità delle persone di mantenere toni civili e restare quanto più possibile (non è che non ammetto divagazioni, certe volte sono funzionali, ma in certi casi sono degeneri) IT… perché se ad ogni argomento trattato ci si distacca dal Topic per andare sul PRO e CONTRO posso pure smettere di scrivere per AD… non è certo questo il mio lavoro… ed esistono fior di blog che desiderano esclusivamente quello…

    …sul resto del discorso non c’è un solo riferimento nel mio post al discorso dell’opportunità o meno del nucleare in Italia, e la citazione che ho fatto spero che l’abbia compresa (era parimenti prevedibile quel parallelo, tanto valeva affrontarlo subito)… comunque per quanto la situazione sembri essere peggiore, in assenza di aggiornamenti da parte della Tepco (non mi pare ci siano novità sul loro sito), tantomeno da parte dell’IAEA… in assenza di queste allora come si fa a stabilire cosa sta avvenendo visto che sono le uniche due entità che possono fornire informazioni dirette?

  • Michelesays:

    15 Marzo 2011 at 01:51

    Il punto e’ che noi il nucleare lo vedremo, se va bene, nel 2030…perche’ fra tangenti varie, speculazioni e lavori che vanno avanti, i lavori andranno per le lunghe a dismisura.
    Non ci si puo’ nemmeno nascondere sempre dietro il discorso “non possiamo rivolgerci ad Elios nel 2011″…ma che vuol dire? Siamo in Italia e la germania fa 70 volte l’energia che produciamo noi con il sole….LA GERMANIA, NON L’AFRICA SAHARIANA. Cominciamo a darci da fare con le rinnovabili, cominciamo ad educare la gente che la lucina della tv in standby e’ inutile, e tante altre belle cosine che ci sembrano assurde ma ci abbuonerebbero la costruzione di centrali nucleari. Ma lo vogliamo capire che dopo 30 anni dallo spegnimento delle nostre centrali, ancora c’e’ gente a tempo pieno che controlla i nuclei di uranio? Che non abbiamo un singolo centro di trattamento scorie e che in nessun paese del mondo hanno trovato una soluzione al problema. E soprattutto che siamo in Italia dove le grandi opere vengono fatte al ribasso in speculazione, con cemento depotenziato, con sabbia di mare e dove c’e’ LA MAFIA che controlla ogni cosa….ma dove pensate che andranno le scorie radioattive?
    E persino i fisici nucleari dicono che il nucleare e’ attualmente economicamente svantaggioso…poteva esserlo negli anni 60, ma costruire una centrale ora no. Perche’ sara’ un investimento di 20 anni solo per la costruzione, per una centrale che sara’ vecchissima e il combustibile probabilmente si esaurira’ dopo pochi anni. E teniamo conto che ai costi di costruzione, ai costi per lo smaltimento scorie si deve aggiungere anche il costo di decommissione della centrale al termine del suo ciclo, e per le nostre in italia ad oggi, abbiamo speso miliardi di euro.
    Meglio imparare a risparmiare energia nella vita di tutti i giorni o tenere accese 4 tv in casa e spendere una follia di soldi per avere 4% di energia NAZIONALE in piu’ fra 20 anni?

  • Byllsays:

    15 Marzo 2011 at 02:43

    @ Simone Serra

    Vista la valanga di commenti… è inutile e penoso pensare che il terremoto e lo tsunami non abbiano fatto danni irreversibili anche alle centrali!

    Si, hanno resistito, hanno contenuto, non sono nuove cernobyl, ma forse il disastro, senza tali centrali, sarebbe potuto già essere in via di ricostruzione, invece, per colpa delle suddette, sono 3 giorni che tutti quanti sono paralizzati dal terrore di un disastro nucleare!
    ———————————————————————-
    Senza le centrali sicuramente il disastro non sarebbe stato meno grave, ma Non avrebbe avuto lo spettro delle radiazioni, che aleggia come uno sparviero in attesa della carogna! Ormai Sappiamo tutti che le radiazioni per essere sono invisibili e quindi sono difficili da notare, ma purtroppo sono assai letali e non esiste nessuna propaganda che sia mai stata efficace nel convincere che basta una tutina bianca, una mascherina bianca a salvarci!

    Io non credo ad una parola di chi dice…:
    \E’ tutto sicuro, è tutto spento, c’è solo vapor acqueo, nulla di preoccupante… \
    Ma dico Io…
    \Vacci tu allora a farti una bella sauna ai vapori della centrale… poi vediamo se ridi e minimizzi ancoraaaaa!\

    UN CONSIGLIO…
    —————
    Prima di difendere il nucleare come sicuro al mille per mille, aspettiamo e vediamo come andrà a finire… no si sa mai potrebbero esserci sorprese… e non tutte piacevoli da digerire!

  • pierluigisays:

    15 Marzo 2011 at 03:02

    Scusate se mi intrometto…
    Volevo solo segnalare che nell’attesa di centrali a fissione nucleare sicure al 100% e nell’attesa che si sviluppino centrali a fusione nucleare, il 15 gennaio di quest’anno (quindi, 2 mesi fa circa) e’ stato presentato a Bologna (all’universita’ di Bologna, e alla presenza di molti fisici) un prototipo di reattore nucleare a fusione fredda da 10 KW che e’ scalabile, sicuro, non emette radioattivita’, e funziona ad acqua di rubinetto (piu’ altri materiali secretati dagli inventori al momento).
    Ma non e’ l’unico caso di tecnologi energetica sicura e a costo competitivo esistente…

  • Felixsays:

    15 Marzo 2011 at 08:23

    Perdonatemi, ma nell’articolo si dimentica che sono morte persone e molte altre sono state ricoverate nell’ospedale. Così facendo l’articolo, seppur ben fatto diventa di parte. Inoltre le ultime notizie danno a 100 km da Tokyo la radioattività 10 volte più alta del normale. Non mi sembra proprio tanto bello. 4 reattori esplosi su sei non mi sembra neanche una media tanto buona. Non sono contro il nucleare, ma costruire una centrale sulla faglia, non è troppo smart. Inoltre come diceva Byll, questa è la dimostrazione empirica che il nucleare non è sicuro al 100%.

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 08:42

    @ Felix

    Mai detto che il nucleare sia sicuro al 100%, così come nessuna cosa costruita dall’uomo lo è… la diga distrutta non lo era e chissà quanti altri eventi minori (rispetto a quanto sta facendo più notizia) si sono verificati e si verificheranno… le persone morte finora non mi pare si possano riferire (ad eccezione di una persona investita dall’esplosione, ma dovrei ricontrollare, ed alcune persone contaminate in quanto operanti nel reattore) all’incidente nucleare… i reattori esplosi poi dovrebbero essere 3 e si parla di esplosione non del Vessel ma del contenitore esterno… in ultimo il post è stato scritto non certo stamattina, verrà aggiornato non appena la situazione si stabilizzerà e si farà il punto… se poi qualunque cosa sul nucleare, se non aggressiva nei suoi confronti. viene presa come propaganda di parte allora sarei dovuto essere di parte al nucleare, all’idroelettrico, ai motori a combustione interna, al solare, all’eolico, alla micro-cogenerazione e chissà quanto altro (e prima di questo ho scritto oltre 80 post su questi argomenti citati)… la situazione è in evoluzione, credo sia lecito sperare che tutto volga nel migliore dei modi, anche se l’impressione è che qualcuno faccia il tifo perché tutto degeneri ed avvenga una strage… se poi vogliamo restare qui a discutere di nucleare sicuro o meno, SI o NO, autori parziali o no, informazione o spazzatura… beh… allora davvero non c’è niente da fare… ognuno è libero di pensarla come vuole e di continuare a farlo…

  • Felixsays:

    15 Marzo 2011 at 09:13

    Ciao Simone,
    ti ringrazio della risposta. Non voglio assolutamente fare polemica, perché come ho scritto non sono contro il nucleare, però non è assolutamente intelligente costruire una centrale vicino ad una faglia. Inoltre purtroppo, è proprio un dato di fatto, negli ultimi anni il numero di terremoti devastanti è aumentato pericolosamente per ragioni che non staremo qui ad analizzare, perché poi forse nessuno le sa (basta vedere la classifica dei 10 terremoti più forti di tutti i tempi: 3 sono accaduti negli ultimi 10 anni …) Quello che volevo dire molto semplicemente, è che ci sono dei rischi. Forse chi diceva che la centrale ha resistito ad un terremoto devastante e ad uno tsunami non si rende conto di aver fatto un autogol. Lo tsunami non centra nulla, dato che la centrale non era a livello sul mare e neanche c’è arrivata l’acqua, altrimenti i danni sarebbero stati ben maggiori. Quindi la centrale non ha resistito allo tsunami in effetti. La centrale non era neppure troppo vicina all’epicentro, e non ha retto del tutto ugualmente. Cosa accadrebbe però se l’epicentro del terremoto fosse ancora più vicino? Un’ultimissima considerazione. Vi rendete conto però che tutti i commenti ottimisti apparsi nelle prime ore di vita di questo articolo, improvvisamente sembrano fuori luoghi? Un minimo di preoccupazione vogliate concedercelo. Infine un’ultima domanda: quante centrali ci sono al mondo? Quante hanno avuto problemi seri? Ve lo dico io: ci sono 442 centrali e altre 64 in costruzione. Ci sono stati 19 incidenti con 60 morti (esclusi quelli di Fukushima, dato che la situazione è in divenire) e sono costati quasi 16.000 milioni di dollari tra bonifiche, risarcimenti, messe in sicura, etc. Non proprio bazzeccole. Non mi sembra di avere usato toni da inquisizione né tantomeno di avere offeso nessuno.

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 09:24

    @ Felix

    Infatti non voleva essere un riferimento a te, ma alla degenerazione che è avvenuta nei commenti… forse avrei dovuto separare le due parti con uno spazio…

    Sul punto che segnali dei costi preferisco evitare di parlarne in quanto riporterebbe la discussione sul tema dell’opportunità o meno del nucleare, perché bisognerebbe discutere di come si sarebbe potuta produrre l’energia finora prodotta da quelle centrali ed aprire una deriva del post nei commenti che non avrebbe senso in questo contesto… il nucleare (per chi segue la rubrica da tempo e per quanto ho detto in apertura del post) è un argomento che verrà trattato in questa rubrica (e lo ho ripetuto più volte negli stessi post, pertanto in tempi non sospetti) con le stesse modalità e spazi delle altre forme di energia trattate finora, riempire la brace di carne rischia solamente di fare degenerare ulteriormente i commenti trasformando ancora di più questo post in un referendum, cosa che non voleva assolutamente essere…

  • Felixsays:

    15 Marzo 2011 at 09:38

    Guarda Simone, mi trovo perfettamente d’accordo. L’unica cosa che mi preme, è che mi sembra prema anche a te, è che bisogna sempre essere in grado di evitare facili entusiasmi o odio prevenuto verso il nucleare. E’ una tecnologia affascinante, e quando sicura, anche discretamente ecologica (a parte per le scorie che non ho ben capito come vengano riutilizzate o eliminate).

  • Alexsays:

    15 Marzo 2011 at 09:55

    Una centrale idroelettrica proceduce morti in un solo giorni. Una centrale nucleare continua a produrre morti e malattie anche a distanza di decenni (vedi i bambini di Chernobyl). Allora ditemi a questo punto quale soluzione ha il maggior rischio/benefici!

  • Maurosays:

    15 Marzo 2011 at 09:56

    @ Simone Serra

    Secondo me sarebbe meglio rivalutare quanto si è detto finora così da avere una visione più reale della situazione attuale.
    Posso capire che, per bilanciare il panico anti nucleare che sta spopolando non solo in Italia ma in TUTTO il mondo, si senta la necessità di riportare dati tecnici e statistiche, nonché le informazioni fresche del momento in cui si è scritto l’articolo relativamente alla radiazione misurata nell’ambiente circostante.

    Però…però già venerdì un giornalista dell’Espresso aveva elogiato la sicurezza delle centrali giapponesi, seguito da qualcun altro. Nel giro di poche ore è stato smentito.
    A fronte di:
    – esplosioni multiple;
    – aumento esponenziale della radioattività misurata nell’ambiente circostante;
    – ritiro dei volontari francesi
    – La portaerei Ronald Regan lascia la costa orientale per eccessiva esposizione alle radiazioni
    – su Fukushima 1 è rimasto solo UN involucro di acciaio a coprire il nucleo.

    secondo me è giunto il momento di scrivere le cose come stanno.

    Perché una centrale atomica è sicura, sicurissima, come andare in aereo.
    Però se qualcosa va storto, o se tutte le cose vanno storte (in progettazione si parla sempre di valutazione del worst case), a rischio non c’è un quartiere, ma una nazione intera.

    Chi, tra quanti sostiene la completa sicurezza di una centrale nucleare, farebbe a cambio con un giapponese in questo momento, dopo 50 anni di indipendenza energetica?
    Perché alla fine, è proprio di questo che si tratta.

  • Pollo Scatenatosays:

    15 Marzo 2011 at 09:58

    Gli antinuclearisti (la maggioranza intendo) sono sempre pronti a speculare sulle tragedie o presunte tali del nucleare e soffiare sulla paura per qualcosa che la massa non conosce.
    Molto comodo.
    Ma non ho ancora visto i pro-nucleare (perlomeno, anche qui, la maggioranza) speculare sui danni incalcolabili creati all’ambiente e alle popolazioni locali dalla fuga di petrolio della BP (è mica passato tanto tempo! e nell’ambiente molti composti tossici a base di idrocarburi resistono migliaia di anni), o sulle guerre per l’oro nero, o sull’incendio dei pozzi in Iraq durante la prima guerra del golfo, durato parecchi anni, o dell’incendio della miniera di carbone cinese nella prima metà dell’800 e spenta solo nel 2003, o dei morti che ci sono tutti i giorni lungo le condotte di gas e petrolio (sabotaggi, terrorismo, furti, incidenti, incuria delle grandi compagnie), o degli incidenti alle petroliere, o mostrare le cartine delle polveri sottili sui cieli d’Europa, o parlare dei 2000 morti nella tragedia del Vajont (e chi crede sia l’unico caso di civili uccisi da “energia pulita”, meglio si svegli)… e purtroppo l’elenco potrebbe continuare.
    Insomma, fermo restando che i santi non esistono da nessuna parte, vedo purtroppo più demagogia e grosse fette di salame sugli occhi da una parte più che dall’altra, il che mi fa diffidare molto di più delle loro comode argomentazioni, a prescindere dal fatto che vietando utopicamente tutto quello che c’è di pericoloso l’unica energia sarebbero le ruote mosse da docili asini, purchè anche qui gli animalisti non abbiano da ridire!

  • Maurosays:

    15 Marzo 2011 at 10:17

    @Pollo Scatenato

    Concetto interessante. Quindi, poiché anche il petrolio inquina, tanto vale affidarsi al nucleare.
    Mi piace: lo fanno tutti, perché non dovrei farlo anch’io.

    Fare una scelta, una volta tanto, differente è troppo difficile?

    Solo uno sciocco non sa i problemi legati ai prodotti chimici (vedi diossina, un problema su tutti), al petrolio, alle dighe (vedi quella in Cina che ha devastato la zona intorno al fiume Azzurro), ecc..
    Questo non significa però continuare con la stessa musica.

  • joe.vannisays:

    15 Marzo 2011 at 11:04

    Grazie a Simone per l’escursus tecnico molto esaustivo. Ma non riesco a parlare di questioni tecniche in questi frangenti. Noi non possiamo sapere esattamente cosa sta accadendo.

    Voglia il cielo che la catastrofe non avvenga, che riescano a controllare gli incidenti.

    MA QUELLO CHE STA SUCCEDENDO MI BASTA GIÀ.

    Qui si parla di città evacuate, di americani e francesi che scappano.

    Di altre scosse o maremoti che potrebbero dare il colpo di grazia.

    Gente che gira con le mascherine e non si fida delle comunicazioni ufficiali, perché in passato hanno già mentito..
    Noi siamo qui a fare salotto ma laggiù rischiano davvero grosso.

    I conti li faremo alla fine e per i giapponesi già ora il costo dell’energia nucleare sta diventando inestimabile, superiore ad ogni altra fonte energetica. L’ ENERGIA NUCLEARE È LA PIÙ CARA DI TUTTE LE FONTI. Qualunque altra fonte costerà meno.

    Facciamo la terza, la quarta generazione aumentiamo i sistemi di sicurezza. FACENDO LIEVITARE I COSTI e rendendola antieconomica in partenza.

    Ma ci potrà sempre essere l’imponderabile, la natura, l’errore umano, l’evento terroristico.

    E poi ci sono le scorie da sorvegliare per migliaia di anni. NE VALE LA PENA?

  • Giuseppesays:

    15 Marzo 2011 at 11:09

    Io sono contrario all’utilizzo dell’energia nucleare per questi semplici motivi:

    1) Non esiste un’installazione umana che possa essere dichiarata sicura. Gli incidenti in questo universo accadono e quando accadono se riesco a controllarne gli effetti e’ meglio (e’ indubbio che a fronte di un incidente nucleare il controllo della situazione puo’ diventare difficoltoso o impossibile e gli effetti sulla vita sono devastanti).

    2) Esistono le alternative. Possono essere meno efficenti in termini di resa, possono essere di piu’ difficile realizzazione e penetrazione. Possono in sostanza essere problematiche, e’ vero. Ma anche la raccolta differenziata e’ piu’ complicata che bruciare tutto in un grosso falo’.. In questo caso l’intelligenza e la determinazione di un governo possono determinare la politica da seguire.

    e poi onestamente mi stanno sulle scatole tutti i presunti saccenti che fanno i grossi dicendo che la gestione della situazione e’ impeccabile, che i tecnici stanno facendo un ottimo lavoro e che la situazione e’ anche troppo rosea per quello che e’ successo.
    cazzate. se sono un aereo che sta cadendo a picco me ne sbatto i coglioni di tutti i primi della classe che mi rassicurano che viaggiare in aereo e’ il modo piu’ sicuro per spostarmi, e che anzi.. devo essere contento che siccome sto viaggiando su un dc9 nel 2011 questo ancora volava..
    stronzate belli miei.. se volete andare a farvi due fumi curativi a fukushima fate pure visto che tanto.. e’ solo innocuo cesio vaporizzato che respirerete. ma io da bravo ignorantello preferisco starmene alla larga.. chiaro?

    Un incidente nucleare sulla terra e’ come scorreggiare in una tuta spaziale.. la puzza ve la terrete per sempre.
    con buona pace di tutti gli stronzi che vi avevano detto che era meglio che andavate a cagare prima.

    ciao belli

  • Notturniasays:

    15 Marzo 2011 at 11:11

    chiedo scusa per l’OT ..

    ma sono stufo di leggere cavolate sul carbone e il nucleare..
    volevo precisare che l’energia elettrica prodotta dal carbone è LA più economica in assoluto.. e quindi è stupido o “ingenuo” parlare di confronto fra nucleare e carbone e fra QUALSIASI fonte rinnovabile e non e il carbone perchè il carbone è il carburante PIU’ economico in assoluto per fare energia elettrica.

    Questo è il motivo per cui la Cina usa il carbone come fonte primaria e perchè la germania vuole potenziare le centrali a carbone a svantaggio del nucleare e perchè anche in italia si era cercato di reintrodurre il carbone pulito.

    quindi.. non usiamo il carbone come metro di giudizio.. usiamo il metano se vogliamo.. che è più costoso del nucleare.. ma non il carbone.. è come dire che un euro vale più di zero..

    il carbone ha il grosso benefit di essere presente ovunque (anche in italia) ed avere un basso costo di estrazione e nessun (o quasi) costo di riprocessamento…

    quindi.. basta cretinate sul carbone che mi sta pure simpatico..

    ah.. se la mettiamo sulle morti potenziali.. vietiamo l’uso delle automobili e di qualsiasi oggetto che possa superare i 20 km/h così ridurremmo una delle maggiori cause di morte.. e poi vietiamo l’alchool e il fumo.. dovremmo aver contenuto di molto i decessi.. più di qualsiasi danno nucleare passato o futuro.. mi sa incluso le due bombe nucleari..

    cmq.. torniamo a Fukushima.. che non è Chernobyl e che sta spaventando più il popolino italiano che non quello giapponese.. che è strano.. ma qua si sta facendo propaganda antinucleare su tutti i quotidiani in attesa di un referendum che sarà manipolato da questa gente così come manipolarono quello del ’87.. vorrei solo che a pagare il costo dell’energia elettrica fosse chi vota no e che si prendessero, per coerenza, la responsabilità del danno che ci fanno al posto di paventare improbabili catastrofi da contrapporre a certi sovraccosti…

    sob..

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 11:17

    @ joe.vanni

    Tutto condivisibile… ma ho appena finito di dire, per la 20esima volta che non stiamo qui a discutere se è il caso di farlo o meno… capisco che sia spontaneo farlo, ma se facciamo così inneschiamo una vera reazione a catena, altro che nucleare, che riporta la discussione fuori da quanto esposto nel post… che seppur legato ad una situazione in evoluzione, si è basato su quanto disponibile al momento della sua stesura… vorrei evitare di ripetere altre decine di volte le stesse cose perché anche io come tutti ho altre cose da fare… tutti i siti di informazioni parlano solo di questo e sono aggiornati in tempo reale, anche se le informazioni ufficiali scarseggiano… quindi se si vuole un aggiornamento in tempo reale non sarà nei commenti che la si troverà… riparleremo di ciò che sta accadendo e degli scenari non appena avremo la possibilità di farlo

    @ Giuseppe

    Idem come sopra… è così difficile?

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 11:20

    @ joe.vanni

    Ho scritto una frase un po’ criptica… intendevo che “non stiamo qui a discutere se le centrali è il caso di farle o meno, ma capisco che sia spontaneo che ci si porti a queste considerazioni…sol che se facciamo così inneschiamo… ecc”

  • Felixsays:

    15 Marzo 2011 at 11:24

    @Pollo Scatenato

    “Gli antinuclearisti (la maggioranza intendo) sono sempre pronti a speculare sulle tragedie o presunte tali del nucleare e soffiare sulla paura per qualcosa che la massa non conosce.”

    Mi sembra sia un dato di fatto quello che sta accadendo. E’ molto semplice e di facile comprensione: c’è un problema di sicurezza che si è palesato or ora. Per piacere non prendiamo il nucleare come una fede assoluta o come il tifo per una squadra di calcio. La “massa”, come dici tu, come se fosse una colonia di formiche impaurite, si sta semplicemente rendendo conto, che prima di accettare l’idea di riempire il mondo con centrali atomiche, deve analizzare il problema da più punti di vista, individuare i problemi, risolverli e non liquidare come se i timori fossero quelli di bambini di due anni manipolati. Costruire centrali su una faglia, ad esempio è stupido. In Italia non sono sicuro ci siano posti sicuri al 100%.

  • Alessandrasays:

    15 Marzo 2011 at 11:24

    Condivido l’approccio razionale di questo articolo e mi permetto di sollevare un argomento che troppo spesso si dimentica nella discussione sul nucleare. Mi piacerebbe che con la stessa seria scientificità si dessero delle valutazioni competenti anche sullo stoccaggio dei materiali dismessi.
    Anche volendo ammettere che si possano oggi realizzare centrali sicure continuiamo a non sapere come proteggere bene ed a lungo le scorie.
    Si sa qualcosa di come i Giapponesi stoccano le loro scorie e di come quei siti hanno risposto a questo cataclisma?
    Cosa accadrebbe ad un deposito come quello di Saluggia in caso di particolari ed imprevedibili incidenti?
    Abbiamo già avuto qualche problema con gli alluvioni e non possiamo escludere attentati o altri eventi del tutto straordinari ma tecnicamente possibili.

  • Francescosays:

    15 Marzo 2011 at 11:30

    Giorno gente,

    nessuna tecnologia è sicura al 100%? Ah sì?

    E immagino non sia sicuro mettere 3 pannelli solari sopra ogni casa come stanno proponendo tutti gli stati civilizzati. Se andate in Austria TUTTI i capannoni industriali sono ricoperti di pannelli. E si sa che l’Austria è “l’Etiopia d’Europa” per quantità di sole, vero?

    Il concetto è che puntare su una risorsa esauribile è da pazzi, anche se conveniente agli occhi di chi la promuove (che poi si sa che non è conveniente, si sa, lo sanno tutti).

    La ricerca ha fatto passi da gigante e, ancora, chissà perchè USA, Spagna, Germania, Danimarca, Svezia, Olanda, Regno Unito, Irlanda, Portogallo, tutte queste nazioni hanno dei progetti in atto (non fermi, in atto) per potenziare le risorse d’energia, per differenziare la fonte.

    Inesauribile vuol dire usare il sole, il vento e il geotermico.
    Si è già sviluppato un prototipo di progetto in cui l’energia accumulata in più nel fotovoltaico possa essere convertita in idrogeno per essere immagazzinata e usata di notte. Si tratta di ricerca. Si tratta di risolvere un punto sul solare e stop. Eolico e geotermico già sono all’avanguardia, molto meno costosi e decisamente produttivi. Certo che se poi stiamo a vedere che “non sono tanto belli come impatto sul paesaggio” mi viene proprio da ridere.

    Dicevo, per concludere: è il concetto. Il nucleare come lo si intende ora è una fonte di energia Esauribile. Le rinnovabili no. Che senso ha non puntare sulle rinnovabili? Sono naturali e infinite? Quale paese sarebbe così stupido da non investire adeguatamente? Ah, certo, l’Italia.

    Articolo forse campato in aria. Mi spiego: se si voleva descrivere gli eventi nella centrale di Fukushima, perchè non aspettare la conclusione del tutto? Tanto poi si sapeva che la situazione si sarebbe evoluta e che qualcuno nei commenti l’avrebbe fatto notare: è pura logica.

    Un saluto, buona giornata

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 11:33

    @ Alessandra

    Come ho detto più volte sopra (ed in miei precedenti post), l’argomento Energia Nucleare era già in programma con una serie di post tecnici che fornissero una panoramica tecnica sulle varie tecnologie, ed aprendo la discussione sui tanti dei temi introdotti nei commenti… per fare questo serve molto tempo, così come molto tempo è servito per esporre le altre fonti energetiche (Eolico, Solare, Idroelettrico ecc) che ho esposto in serie lunghe decine di post… quando avrò il tempo mi dedicherò anche a questo, che comunque non era in scaletta a breve visto che (chi segue la rubrica lo sa bene) stavo affrontando altri argomenti… fino ad allora chi vuole può consultare le decine di fonti di informazioni che più aggradano

    @ Francesco

    Sono stufo di ripetere le stesse cose… leggiti i commenti sopra, di quegli argomenti ne ho già parlato lungamente, se vuoi invece essere semplicemente polemico vai da un’altra parte…

  • Giuseppesays:

    15 Marzo 2011 at 11:34

    @Simone Serra

    Ho solo espresso la mia opinione (come hai fatto tu con il tuo post) visto che i commenti sono abilitati.
    (ho solo messo un po di colore.. ma spero nn me ne vorrai :)

    ciao ciao

  • umbrielsays:

    15 Marzo 2011 at 11:37

    @Notturnia
    Il carbone è più economico del gas solo se utilizzato in centrali vecchie con conseguente maggior inquinamento. Nelle centrali \nuove\ il costo del carbone è maggiore di quello del gas.
    In secondo luogo il gas non è affatto più costoso del nucleare.
    In termini assoluti il nucleare è la fonte di energia meno economica delle tre (fonte studio MIT del 2009 e vorrei che citassi tu le tue fonti, grazie) e questo senza considerare i costi aggiuntivi derivanti dallo stoccaggio delle scorie radioattive.
    Quello di cui non si parla è proprio il problema principale del nucleare (assieme all’aspetto economico) e cioè lo stoccaggio delle scorie radioattive.
    I tuoi esempi poi sono fuori luogo: una contaminazione per incidente nucleare comporta ripercussioni sull’ecosistema circostante che si contano in termini di secoli (o in generazioni ). Qualsiasi altro tipo di incidente non ha questa prerogativa.
    Infine date un’occhiata a questo indirizzo:

    http://www.progettohumus.it/include/chernobyl/mappe/europa/PLATE13.PDF

    per i livelli di cesio 137 sul territorio italiano derivanti dall’incidente di Chernobyl (dedicato a chi ridimensiona la portata della contaminazione radioattiva senza sapere di cosa parla)

  • plucsays:

    15 Marzo 2011 at 12:13

    Salve!
    Premetto che sono una persona di formazione scientifica, non contro qualcosa a priori (neanche contro il nucleare a priori), non mi interessano gli allarmismi, i ragionamenti basati sull’emotività, anche se all’epoca di Chernobyl avevo 14 anni e vi assicuro che non è stata una bella sensazione (almeno qui in Friuli) anche se il tutto si è ridotto a non mangiare verdura per qualche settimana.
    Ho letto circa metà dei post, quindi chiedo perdono se la domanda che pongo ha già avuto risposta e io non l’ho trovata.
    La domanda che mi gira in testa da un po’ di anni quando penso a questo argomento è:
    Esiste da qualche parte una analisi che consenta di dire, fatte salve e fatte rispettare tutte le esigenze tecniche di sicurezza, che far (ri)entrare il nostro paese nell’era del nucleare civile è l’investimento economicamente più conveniente che possiamo fare per il nostro approvigionamento energetico a medio-lungo termine (visto che per metterne su una servono 15 anni terrei conto di un periodo di almeno 50 anni)?

    Il tutto naturalmente tenendo conto anche di costi dovuti a: smaltimento delle scorie, approvigionamento del combustibile, e ciò per tutta la vita degli impianti.

    Nota a margine: dal momento che personalmente ho una centrale nucleare a 200 km da casa (Krsko in Slovenia, 135km da Trieste!), trovo abbastanza ridicolo cercare il pelo nell’uovo sulla sicurezza delle centrali che si vorrebbe – forse – un giorno – costruire, mentre sarebbe molto più opportuno verificare le esistenti, e vedo che per fortuna in Europa se ne stanno accorgendo, anche perchè quello della sicurezza delle centrali è un problema europeo (ri-per fortuna!), che non va delegato ai singoli stati.

    Nota a margine 2: non è che per caso alla fine conviene semplicemente continuare a comprare energia da chi ha già l’infrastruttura (vedi Francia) ed intanto fare ricerca/investire in altro, risparmio energetico compreso?

  • No Graziesays:

    15 Marzo 2011 at 12:19

    questo drammatico caso ormai a un soffio dal disastro nuclerare planetario dovrà essere lo spartiacque tra passato e futuro… il nucleare deve restare nel passato.

  • nemosays:

    15 Marzo 2011 at 12:46

    Scrivi:

    “Lo scopo di questo contributo è quello di dare della crisi della centrale atomica di Fukushima una lettura tecnica, informata, non emotiva.”

    poi ti giustifichi:

    “Come ho detto più volte sopra (ed in miei precedenti post), l’argomento Energia Nucleare era già in programma con una serie di post tecnici che fornissero una panoramica tecnica sulle varie tecnologie, ed aprendo la discussione sui tanti dei temi introdotti nei commenti… per fare questo serve molto tempo, così come molto tempo è servito per esporre le altre fonti energetiche (Eolico, Solare, Idroelettrico ecc) che ho esposto in serie lunghe decine di post… quando avrò il tempo mi dedicherò anche a questo, che comunque non era in scaletta a breve visto che (chi segue la rubrica lo sa bene) stavo affrontando altri argomenti… fino ad allora chi vuole può consultare le decine di fonti di informazioni che più aggradano”

    Quindi ricapitolando: hai scritto un articolo tecnico che però non è abbastanza approfondito.Per approfondire tali argomenti serve tempo e tu ora non ne hai.Quindi inviti chi ti legge a rivolgersi altrove per un articolo tecnico approfondito.

    Domanda: perche allora hai scritto questo articolo “tecnico” ?
    Inoltre c’è già un articolo della vostra testata.

    Infine, a commento delle tue frasi:
    “chi vuole può consultare le decine di fonti di informazioni che più aggradano” e “se vuoi invece essere semplicemente polemico vai da un’altra parte…”

    direi che le fonti di informazione non vanno solo consultate ma se è il caso vanno anche criticate (dato che i commenti sono possibili) per aiutare chi legge a farsi una corretta opinione.

  • [D]says:

    15 Marzo 2011 at 13:02

    (Ironic Mode On)

    Lui ci salverà ! Si proprio Lui, il simpatico trippone, con la fissa dei cinturoni, fez e con l’hobby dell’esibizionismo dai balconi, decenni fa trovò la soluzione ai nostri problemi energetici senza buttarci nel nucleare cattivo, sfregiato, con la maschera e la voce grossa.

    Purtroppo non è durato abbastanza per poter far evolvere il suo grande (letto alla cinese) progetto quindi dobbiamo accontentarci di un misero prototipo.

    Questo http://static.blogo.it/06blog/confronti/bunker_03.jpg.jpeg

    Non dobbiamo neanche pedalare noi (s’intende chi non protesta ovviamente): ci troviamo un posto al sole e mettiamo tanti altri che saranno felicissimi di farlo al posto nostro (e se non saranno felici pazienza, le gambe non devono pensare) cosicché noi potremo godere anche in futuro di ogni tipo di comfort e soddisfare ogni nostro capriccio.

    Ahhh queste grandi (sempre letto alla cinese) idee…

    Nel frattempo, in attesa di portare a compimento tanto furbissimo e civilissimo progetto, chi non vuole l’atomo è pregato di sperimentare in proprio i vantaggi di questa mer(d)avigliosa tecnologia, staccando la spina dal contatore enel (già adesso alimentato a “scontri di biglie”) permettendo a chi in partenza non vuole rinunciare a niente, di poter godere ancora di più.

    (Ironic Mode OFF)

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 13:19

    @ Nemo

    Capisco volere essere puntigliosi di proposito… hai per caso letto qualcuna delle mie serie di post sulle altri fonti energetiche?… se si vuole discutere di mille cose non basta un post… questo post discuteva di UNA cosa… i commenti vogliono trasformarlo in molte più… e da decine di miei interventi sto spiegando il focus del post… se non capisci questo allora scusami tanto, ma non so più il che modo spiegarlo…

    Sul discorso delle critiche, idem come sopra… ho già ripetuto decine di volte le cose… sequenza normale da seguire:

    1)LEGGERE IL POST

    2)LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI

    3)COMMENTARE DOPO AVERE SVOLTO LE FASI 1 E 2

    se si salta una tra le fasi 1 e 2 il senso di quanto detto si perde e si deve ripetere sempre la stessa risposta…

    E’ più chiaro ora?

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 13:45

    Per Felix #145 : stai parlando a sproposito.
    Le centrali hanno resistito eccome al sisma. Sono state messe in ginocchio invece dallo tsunami vero e proprio. Le centrali di Fukushima si trovono letteralmente a ridosso del mare, e l’onda dello tsunami ha messo fuori uso i generatori di emergenza che servivano per mantenere la temperatura del reattore entro livelli accettabili. Tutta la crisi degli ultimi giorni deriva da questo, non dal fatto che le centrali non ha resistito al terremoto.
    Quindi informati prima di fare disinformazione.

  • Nicola Tobisays:

    15 Marzo 2011 at 13:47

    @ Pierluigi:
    Hai scritto:
    Scusate se mi intrometto…
    Volevo solo segnalare che nell’attesa di centrali a fissione nucleare sicure al 100% e nell’attesa che si sviluppino centrali a fusione nucleare, il 15 gennaio di quest’anno (quindi, 2 mesi fa circa) e’ stato presentato a Bologna (all’universita’ di Bologna, e alla presenza di molti fisici) un prototipo di reattore nucleare a fusione fredda da 10 KW che e’ scalabile, sicuro, non emette radioattivita’, e funziona ad acqua di rubinetto (piu’ altri materiali secretati dagli inventori al momento).
    Ma non e’ l’unico caso di tecnologi energetica sicura e a costo competitivo esistente…

    Si puo’ sapere come si chiama il dispositivo e chi lo ha presentato ?
    Vorrei fare altre ricerche…e duplicarlo…

    Il rapporto 41 parla appunto di questo, e risale al 2004, poi e’ stato insabbiato…

    Per non parlare degli studi di Iorio e Cirillo e la presentazione della loro cella, vista con i miei occhi e strumenti in mano, nell’ aula magna della Normale di Pisa, qualche anno fa…con un rendimento (termico) del 220 % (a quanto leggo dai loro studi sono arrivati quasi a raddoppiarlo, portandolo al 420 %).

    Per non parlare dei reattori di Arata che ha presentato e dimostrato che funzionino perfettamente…

    Lo ripeto un altra volta, i motivi dell’ insabbiamento sono esposti nel libro “il segreto delle tre pallottole” di cui potete vedere la presentazione di Emilio Del Giudice, su youtube (uno dei maggiori fisici italiani, se non il maggiore), e vi ricordo nuovamente che pur di insabbiare tutto sono state uccise delle persone (vedi Giuliano Preparata, ad esempio).

    @ TUTTI:

    Tornando a Fukushima…
    Non che mi fidi dei media italiani, ma sembra sia esploso il reattore n.4 (dato che un reattore a fissione NON esplode…nemmeno quello di Cernobyl e’ esploso, e’ solo saltato via il tappo come quello dello spumante…diciamo…anche se pesava se non ricordo male 2000 tonnellate).

    Si puo’ sapere cosa e’ successo realmente ?
    E poi non era il reattore 2 ad avere problemi ?

  • Nicola Tobisays:

    15 Marzo 2011 at 13:49

    Dimenicavo, ieri sera non sono riuscito a postare questo, il sito dava errore…

    Io dico solo che non ha importanza chi dice qualcosa, e se quella cosa quando viene controllata risulta vera.

    @ v43:

    A) Grazie.

    B) Il rapporto 41 e’ DELL’ ENEA e se vuoi puoi scaricarti il PDF originale.
    Una volta letto da Rubbia, e’ stato tutto insabbiato.
    NON e’ una bufala…a meno che tu non dica bufala di tutto quello che gli altri vogliono farti credere che lo sia.
    In ogni caso io credo a un rapporto originale dell’ ENEA.
    Te fa come preferisci.

    Ti consiglio nuovamente di leggere il libro “il segreto delle tre pallottole, li c’e’ scritto tutto…e non e’ scritto dal primo che capita ma tra gli altri anche da Emilio del Giudice (cerca su Youtube la presentazione se vuoi e su Wikipedia la sua scheda).

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 13:56

    @ No Grazie #165 : “questo drammatico caso ormai a un soffio dal disastro nuclerare planetario dovrà essere lo spartiacque tra passato e futuro… il nucleare deve restare nel passato”

    Ma sei ridicolo quando affermi una cosa del genere. Spero che te ne renda conto. Vuoi sapere cos’e’ una catastrofe a livello planetario, l’esplosione del volcano Krakatoa. Quello e’ stato un cataclisma con effetti tangibili su tutto il pianeta.

  • Nicola Tobisays:

    15 Marzo 2011 at 14:23

    @ Goldorak:

    Cernobyl ha cambiato il panorama del nucleare…in italia e nel mondo…
    E ha fatto aprire gli occhi su quello che poteva realmente accadere se le cose fossero andate molto storte…

    Questi incidenti attuali, in giappone sembrano un ammonimento per le generazioni future a Cernobyl, che sembrano essersene dimenticate.

    Spartiaque tra futuro e passato….
    Disastro nucleare planetario, ipotizzo si riferisca al modo di pensare al nucleare e non alla contaminazione stessa…

    Se per quello il Toba, quando esplose (VEI 8, lo ricordo), ebbe effetti ben piu’ devastanti del Krakatoa (esplosione stimata attorno i 200 megatoni, VEI 6 (notare che in un post precedente ho fatto i calcoli dei due simsi, dell’ oceano indiano del 2004 e quello a largo del giappone del 2011 e l’ energia rilasciata e’ stata centinaia di volte superiore))…dicevo, il Toba, quando esplose, quella si, fu una catastrofe Planetaria…

    L’eruzione del supervulcano Toba viene fatta risalire a 70-78 mila anni fa. Essa è ritenuta una delle più catastrofiche degli ultimi 500 mila anni. Nella scala Volcanic Explosivity Index viene classificata con una magnitudo di 8. Secondo i ricercatori Bill Rose e Craig Chesner del Michigan Technological University, il volume del materiale eruttato era all’incirca di 2800 km³ di cui circa 2000 km³ di ignimbrite e 800 km³ di ceneri che seppellirono l’intera regione sotto numerosi metri di depositi. Si calcola che nella regione attorno al vulcano esse raggiunsero un’altezza superiore ai 400 metri e sedimenti di oltre 4 m sono presenti in molte regioni indiane.
    Ha ridotto l’ inbtera popolazione umana a poche migliaia di individui.

    Oppure parliamo di “La Garita” un vulcano che in pochi conoscono, VEI 9 !!!

    Si parla di un esplosione di 5,7 Teratoni, o se preferite, l’ equivalente di 5700 miliardi di tonnellate di tritolo.

    L’ esplosione del supervulcano La Garita ha scagliato nell’ atmosfera piu’ di 5 mila km cubi di materiale, oscurato il cielo, e tutti gli effetti combinati hanno fatto estinguere qualcosa come il 95-98 % delle forme di vita del pianeta…

    Questi sono disastri planetari…VERI…
    Altro che il Krakatoa…

  • Felixsays:

    15 Marzo 2011 at 14:30

    @goldorak

    Hai ragione, ho appena controllato ed è esattamente come hai detto tu. Avevo scritto che non poteva essere a livello del mare, perché mi sembrava che fosse una cosa di buon senso costruirla in luogo un po’ più elevato in una zona a rischio tsunami. Mi sono sbagliato. Così però la situazione è ancora peggiore. Non capire che costruire una centrale nucleare su una faglia e in una zona a rischio tsunami, perdonami, ma fa perdere giustamente fiducia in chi ha costruito queste centrali. Ora le radiazioni hanno raggiunto Tokyo. Poi dopo possiamo dire quello che più ci pare, ma c’è gente che sta male adesso per queste cose e c’è un paese in panico. Io non farei l’alfiere del nucleare a tutti i costi in una situazione del genere perché è evidente che c’è un problema di sicurezza. Auguriamoci piuttosto che non accade nulla di più piuttosto.

  • Notturniasays:

    15 Marzo 2011 at 15:07

    attenzione che fukushima è stata danneggiata anche dalla diga che ha ceduto e che ha tagliato il collegamento con la rete dalla quale si sarebbe potuta alimentare e quindi lo tsunami non avrebbe avuto effetto..

    c’è una serie di concause non indifferenti che si verifica una volta ogni x anni.. diciamo.. in questo caso.. ogni 50 anni :-D o ogni 100 se si considera l’entità del sisma..

    cmq.. foza fukushima e forza japan

  • francescosays:

    15 Marzo 2011 at 15:33

    Ottimo articolo… Anche perchè hai dato un dato tecnico di come sono strutturate le centrali non un dato allarmistico come invece avviene sempre con i giornalisti…. Comunque ribadisco che bisogna puntare ad altre fonti e non “giocare” col nucleare che è una forma di energia pericolosa e dannosa per la salute sopratutto se avvengono degli ” imprevisti”….. Comunque chi vivrà vedrà…
    Dimenticavo volevo ricordare i motori magnetici http://www.globochannel.com/wordpress/costruire-un-motore-magnetico-per-le-auto-sfruttando-lenergia-infinita.html.

    A voi le considerazioni

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 16:14

    @ francesco : nessuno “gioca” col nucleare. Ma cosa credi che le centrali le trovi negli ovetti Kinder ?
    Ci sono voluti un terremoto di grado 9, piu’ uno tsunami di portata catastrofica piu’ tutta una serie di concause per daneggiare queste due centrali.

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 17:48

    Nessuna negligenza.
    E forse negligenza se un asteriode cade su una centrale nucleare ?
    Perche’ di questo stiamo parlando, un caso piu’ unico che raro.
    Ci saranno lezioni da trarre, ma da qui a dire che si fa a meno del nucleare ce ne passa di acqua sotto i ponti.

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 18:10

    @ simone : perche’ faccio spavento ? Perche’ non condivido la linea anti nucleare a prescindere ? Perche’ credo che il nucleare sia una tra le tecnologie piu’ sicure in assoluto e necessarie allo sviluppo industriale di una nazione.
    Quando i reattori a fusione controllata saranno all’ordine del giorno saro’ felice di rivedere la mia posizione. Fino ad allora no. Nessuna delle fonti energetiche alternative etc… possono da sole soddisfare il bisogno energetico di una nazione.
    I casi contrari si contano sulle dita di una mano, e parliamo di paesi industrialmente arretrati o con una densita’ di popolazione che fa ridere i polli.
    Tipo il Paraguay, che e’ grande quanto la francia ed ha una popolazione di non piu’ di 10 milioni di abitanti.
    Dieci generatori della diga di Itaipu’ (la piu’ grande centrale idroelettrica al mondo) e’ in grado di genere l’90% del energia elettrica usata dal Paraguay.
    Ma e’ un caso unico nella storia.
    Il Paraguay si puo’ permettere il lusso di non considerare il nucleare ne’ adesso ne’ per i prossimi decenni se non secoli.
    Noi no. E come noi la maggior parte dei paesi industrializzati.

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 18:19

    @ Marco : Tutte le 50 centrali nucleari giapponesi sono costruite a prova di sisma.
    Il Giappone e’ l’antitesi del Paraguay. Dove quest’ultimo si puo’ concedere il lusso di non avere il nucleare, il Giappone per via della sua situazione, per via delle scarse risorse naturali etc… non ha il lusso di abbandonare il nucleare. A meno che non voglia ritornare nel ottocento.

  • Marco2says:

    15 Marzo 2011 at 18:32

    @goldorak

    Vai semplicemente a leggere su Wikipedia di Chernobyl, vai a leggere delle porcate che hanno combinato, di com’è andata, delle persone che sono morte uccise “da una mano invisibile” e dai silenzi del governo russo. Leggi di come ignari degli eventi sono state mandate al massacro delle persone. Di quandi pagano ancora le conseguenze di quel disastro.

    C’è un video di un ingegnere che inconsapevole è andato a vedere filmare la centrale. Tu che guardi il video sai che quell’uomo navigava tra le radiazioni e nel mentre vedi i soldati e i lavoratori con una mascherina di stoffa a lavorare tra le radiazioni.

    Tu pensi che in Giappone sia tanto diverso? Pensi che abbiano le case in piombo? Pensa invece alla gente che nelle proprie abitazioni aspetta la morte. Non immediata e violenta ma lenta e inevitabile.

    E in Giappone a quanto sembra un minimo di coscienza è stata messa, pensi che in altre parti del mondo sia così? Pensi che in Italia con la mafia sarebbe diverso da Chernobyl? Quello è un caso limite ma vuoi davvero che succeda qualcosa di irreparabile? A distanza di 35 anni il reattore di quella centrale emette ancora radiazioni ed è ancora caldo. L’intera zona è radioattiva e ogni incendio è una nuova emissione radioattiva.

    In Giappone vista la situazione non andrà così ma un terremoto sotto la centrale forse avrebbe creato uno scenario peggiore.

    Forse perchè in questo momento sei seduto alla tua scrivania tranquillo e non hai la morte davanti. Non tua, magari quella di qualche persona vicina. Solo per capire BENE il valore della VITA, che vale molto più di un reattore nucleare. Pensarci…

    Sicuramente i combustibili fossili sono una pessima fonte di energia che pesa molto sulla salute della gente ma pensare di risolvere passando ad un’energia pericolosa mi sembra una caz*ata.

    Nulla è sicuro. Un volo aereo non è sicuro, una passeggiata non è sicura e neanche la propria casa lo è. Bisogna solo valutare i rischi e le possibili conseguenze e mettere tutto su una bilancia ben tarata sulla vita.

    Il solare è una fonte possibile, l’eolico… l’idroelettrico è già più invasivo e pericoloso ma sempre meglio del nucleare.
    Quello che sta succedendo in Giappone deve farci riflettere bene. E’ una palese dimostrazione che il nucleare NON E’ sicuro. In sè lo sarebbe se fosse gestito correttamente. Tuttavia sappiamo bene che questo non sarà mai possibile e quindi è meglio abbandonare l’idea fin’ora che possiamo e non aspettare di avere un tumore terminale. Rifletti.

    E mi riferisco a tutti i sostenitori del nucleare. Non metto in dubbio le straordinarie capacità di questa tecnologia ma ammettiamolo, nessuno sarebbe in grado di garantire la sicurezza adeguata all’impianto e alla gestione delle scorie. Basti vedere cosa succede con i molto meno pericolosi stabilimenti chimici.

    Un errore nella progettazione di un palazzo e muoiono schiacciate delle famiglie, un errore in una centrale e muore una nazione.

    PS. La scusa della presenza di centrali anche sul confine non giustifica la presenza di centrali sul suolo italiano o in altri luoghi. Più centrali ci sono e più la percentuale di disastri aumenta.

  • pierluigisays:

    15 Marzo 2011 at 18:46

    @ goldorak

    Io mi chiedo: ma voi che siete cosi’ favorevoli al nucleare (e non entro nel merito delle argomentazioni che potrei facilmente smontare una per una), perche’ non vi battete con altrettanto vigore per la causa della fusione fredda?
    Esiste, e’ possibile, e’ stata dimostrata piu’ e piu’ volte, nei migliori istituti universitari italiani, e’ stata sponsorizzata da Giuliano Preparata (il che probabilmente a detta di molti gli e’ costato il nobel per la fisica che avrebbe meritato), l’Italia e’ uno dei paesi all’avanguardia in questo campo, ecc. ecc. ecc.
    Sempre energia nucleare e’, solo che non e’ radioattiva, non produce scorie, e non e’ soggetta a disastri naturali….
    Cosa ha di sbagliato?

  • goldoraksays:

    15 Marzo 2011 at 18:58

    @ pierluigi : perche’ la fusione fredda non e’ mai stata confermata. Uno dei punti cardini del metodo scientifico e’ la riproducibilita’ dell’esperimento. Non basta dire che due/tre scienziati (pons, fleischmann, preparata) hanno fatto la fusione fredda se poi il resto del mondo non e’ in grado di replicare l’esperimento. Se ti dico che ho scoperto una fonte di energia inesauribile e pulita ma sono l’unico in grado di sfruttarla mi prenderesti per pazzo no ?

  • pigosays:

    15 Marzo 2011 at 20:31

    @Marco2 e ad un altro bel po’ di persone
    Ma solo io, studente di 15 anni, mi sono letto e (abbastanza :D) capito che a Černobyl hanno fatto la porcata peggiore che si potesse fare?
    leggi, qui già che sei il primo a citarlo (http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl%27#L.27incidente)

    cioè, neanche facendolo apposta avrebbero potuto combinare un disastro peggiore
    hanno spento praticamente tutti i sistemi di sicurezza della centrale (che tra l’altro era di prima generazione degli anni 50, come concezione), poi hanno tolto 200 barre di controllo su 210, ancora hanno portato il reattore ad una situazione di instabilità e già che non gli andava comodo invece di un personale che avesse una minima preparazione aspettarono quelli del turno di notte che più che tecnici erano guardie
    poi “stranamente” (non continuo l’approfondimento…) avendo fottuto lo SCRAM (cioè lo spegnimento di emergenza) deformando la geometria delle barre di controllo è successo un bel BOOM…

    (per quelli interessati c’è il link sopra)
    ora mi domando: quanti di quelli che portano SEMPRE Černobyl come esempio hanno mai almeno lontanamente dato uno sguardo alle dinamiche dell’incidente?
    sperando che FINALMENTE si torni sulla questione giapponese, in barba a chi continua a vedere questo post come una spiegazione di tutto e di tutti di un pro nucleare contro l’ambiente e non come una cosa scritta relativamente in fretta (anche se ragionando) sui dati che c’erano domenica

    con questo ringrazio simone serra (da cui aspetto anche una “seconda parte” di questo articolo :D) che mi pare sempre malinteso in ogni suo post

    ovviamente questa è SOLO la mia opinione da quindicenne

  • Simone Serrasays:

    15 Marzo 2011 at 21:38

    @ pigo

    Ti ringrazio per l’apprezzamento e per avere compreso lo spirito del post… spirito (ed invito finale) che, se segui la rubrica, avrai trovato costantemente nei miei post…

    Come ho ribadito in vari commenti, e nel contenuto di alcuni miei post, le mie intenzioni erano e sono quelle di presentare l’Energia Nucleare nello stesso modo nel quale ho presentato: Energia Eolica, Energia Idroelettrica (o più in generale energia dall’acqua, visto che ho parlato anche di moto ondoso), Energia Solare (Termica, Fotovoltaica e Termodinamica, Motori a Combustione Interna)… ovvero con una serie di post che, partendo dalle origini, trattassero i vari tipi di impianto da un punto di vista tecnico divulgativo (come fatto finora nei macro-argomenti citati) sino ad arrivare al discorso scorie, reattori di 4a generazione, fusione ecc… ipotizzavo ed ipotizzo almeno una decina di post… chi segue la rubrica Energia e Futuro sa bene che prediligo scrivere post con questo taglio rispetto a post su eventi di attualità… rare sono state le eccezioni, SolarImpulse, VisLab e BloomEnergy… in questo caso, vista la situazione abbiamo ritenuto doveroso scrivere dei pezzi a riguardo, cercando di esporre quanto stava accadendo in base alle informazioni disponibili, cercando di discutere da un punto di vista tecnico quale fosse lo scenario… tutto ciò ha portato ad una discussione che molti hanno mantenuto sui binari del rispetto, seppur riportando critiche ben accette, mentre altri soggetti hanno puntato alla demonizzazione del post e delle intenzioni, o sono scaduti nelle offese… sintomo evidente della non accettazione del pensiero altrui… portando inevitabilmente all’effetto “tifoso” nei commenti… la situazione si evolve costantemente, la stiamo seguendo e ne riparleremo quando le notizie saranno più consistenti e definitive, nel bene o nel male, perché aggiungersi tra coloro che gridano “al fuoco al fuoco” anche quando questo fuoco non era scoppiato non appartiene al mio modo di scrivere e discutere… per chi volesse questo tipo di post ha sicuramente sbagliato sede…

  • unoqualunquesays:

    16 Marzo 2011 at 07:10

    L’articolo è palesemente pro nucleare si veda la minimizzazione di molti elementi, fra cui l’abbattimento del Cesio 137 in soli 30 anni, poi successivamente corretto per evidente non verità.

    Inoltre vorrei aggiungere che oggi si è passati dal livello 4 al livello 6, ed è stato emanato un ordine di non uscire dalle case e non stendere il bucato fuori, molte cose si stanno nascondendo per non creare il panico nella popolazione già martoriata.

  • Marcosays:

    16 Marzo 2011 at 12:57

    “l’involontaria imprecisione sul cesio-137 è stata rettificata”

    Scusate, ho letto solo ora la rettifica e ho notato che c’è un ulteriore errore:

    “Il cesio 137 decade in circa 30 anni”

    Non è corretto in quanto 30 anni è il ciclo di emivita (o tempo di dimezzamento): ovvero dopo 30 anni sarà presente ancora il 50% del cesio 137, dopo 60 anni il 25%, e così via.
    Un atomo decade invece quando, in seguito all’emissione di radiazioni, raggiunge uno stato stabile.

  • Fabio Csays:

    16 Marzo 2011 at 13:29

    Le scorie gente…è quello il problema, ma non ho capito, in Italia ci siamo o li facciamo gli idioti? In giro per il mondo stanno tutti virando ed investendo in energie pulite e rinnovabili, eolico tanto per dirne una, e noi? Costruiamo centrali nucleari? Ora?? Siamo rimasti indietro di 20 anni al resto dei paesi industrializzati, in Germania, giusto l’anno scorso sono tornato nelle zone dove, in gioventù, lavoravo come gelatiere, ho visto generatori eolici da ogni dove…secondo me invece di sparare cazzate e costruire centrali, che oltretutto visto l’andazzo mafia/politica degli ultimi anni sarebbe na vera manna per gli affari loschi, dovremmo: 1) investire nella ricerca, ma seriamente. 2) potenziare il sistema scolastico e creare posti di lavoro per i futuri cervelli. 3) Evitare la fuga all’estero dei sopracitati \cervelli\. O iniziamo seriamente a fare in questo modo, o vedo un futuro da 3° mondo per questa già malandata Italia.
    p.s. il sottoscritto ha trovato lavoro all’estero, Francia.
    Qui non ero pagato abbastanza per le mie qualità…saluti a tutti…e datevi una mossa o perderete il tram…..italiani

  • maparsays:

    16 Marzo 2011 at 13:55

    Ragazzi voglio spezzare una lancia per mandare un pensiero a quei 50 tecnici e ingegneri (su 750) che volontariamente hanno deciso di mettere seriamente a repentaglio la loro vita per tentare di abbassare le temperature dei reattori.

    Ho sentito che fanno turni di pochi minuti per cercare di ridurre il carico di radiazioni assorbite.

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 14:34

    @ Fabio C : le scorie, le scorie si processano come fanno i francesi da decenni (loro hanno un centro specifico a La Hague e i giapponesi ne hanno uno equivalente a Rokkasho), si mettono in contenitori vetrificati e poi si mettono in stocaggio. Vedi non e’ cosi spaventosa la cosa vero ? Problema risolto.
    Sulla questione che il mondo sta abbandonando il nucleare, forse nei tuoi sogni. Il mondo sta accelerando sul nucleare altroche’. Cina e India costruiscono centrali a ritmi accelerati. La Cina conta di avere 200 centrali nucleari entro il 2050. India, Giappone e Francia non sono da meno. Gli Stati Uniti ha riconosciuto che soltanto le energie rinnovabili non sono una soluzione adeguata al problema della dipendenza energetica, e che qualsiasi soluzione dovra’ tenere conto del nucleare.
    Questa crisi non cambiera’ niente (forse solo in italia dove ci facciamo le pippe per problemi inesistenti e finiamo per perdere il treno tecnologico). Il giappone non abbandonera’ il nucleare, su questo ci puoi mettere la mano sul fuoco. Quello che succedera’ molto probabilmente sara’ una riflessione profonda su quale tipo di centrale nucleare costruire quando le licenze per gli impanti oggi operativi scadranno. E forse metteranno sulla via preferenziale tecnologie di ultima generazione come i reattori 4S (della Toshiba) che sono anni luci da i reattori tradizionali e dai loro problemi.

  • Marco2says:

    16 Marzo 2011 at 15:02

    @pigo

    Mi sono informato molto bene su Chernobyl e l’ho citato come esempio (indicando, tra l’altro, la tua stessa fonte Wikipedia) come invito alla lettura per chi non fosse a conoscenza dei dettagli dell’evento. L’ho messo come esempio per mostrare di come sia sempre pulita la coscienza di chi gestisce centrali nucleari dalla commissione alla costruzione alla gestione.

    In Giappone dove sono tra i più alti livelli di sicurezza, precisione e coscienza guarda cosa è successo e cosa sta ancora succedendo. I tecnici della centrale moriranno di una morte orribile come tutte le persone colpite dalle radiazioni. Non oso immaginare come vengano gestite le cose negli altri paesi con centrali nucleari…

    Questo è per dire che la sicurezza del nucleare dipende da chi costruisce e gestisce una centrale. Se l’epicentro del terremoto fosse stato anche alla metà della strada tra la centrale e l’epicentro attuale a quest’ora li non ci sarebbe più nulla di vivo.

  • Marco2says:

    16 Marzo 2011 at 15:11

    PS. Le scorie radioattive decadono nel milione di anni. Che fine faranno quelle scorie in mano ai cinesi o alla mafia o… ecc?

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 15:18

    @ Marco 2 : ah lo spauracchio della Mafia mancava questa all’appello. Ci mettiamo dentro anche il terrorismo cosi’ sei contento ?

  • unoqualunquesays:

    16 Marzo 2011 at 15:41

    Per non rimanere indietro tecnologicamente basta avviare il programma che rischia di fallire sulla produzione in Italia delle nuove celle fotovoltaiche prodotte dalla Sharp, il nucleare è costoso, tecnologicamente superato, ma soprattutto pericoloso per l’essere umano.

    http://www.sharp.it/sharp/apps/it/solar_news/enews_numero2/02_WHATSNEW.html

    Per chi non ha il tempo di leggerlo, riporto l’essenza dell’adozione dei nuovi pannelli fotovoltaici:

    “Facendo qualche calcolo ipotetico è possibile fare anche dei paragoni con altre fonti energetiche. 1.000 MW di pannelli fotovoltaici l’anno, per 20 anni di operatività dell’impianto e considerando una durata di vita delle celle di 25 anni, sono in grado di produrre una quantità di energia (circa 500 TeraWattora) pari a 4,5 centrali nucleari che rimangano in attività per 16 anni.”

  • Luca3says:

    16 Marzo 2011 at 15:49

    @goldorak #197
    Direi di sì, inserisci pure il terrorismo tra le altre questioni. Se si affrontano i problemi specifici del nucleare tanto vale tirare in ballo tutte le possibili cause.

    A sentire te sembra che stoccare le scorie siano equiparabile a mettere sott’olio le olive…

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 16:00

    @ Luca : a sentire voi sembra che le scorie vadano buttate nel terreno e basta. Se vi informaste prima di sentenziare su cose che a quanto pare non conoscete fareste una figura meno barbina.

  • Luca3says:

    16 Marzo 2011 at 16:17

    @goldorak #200

    “si mettono in contenitori vetrificati e poi si mettono in stocaggio. Vedi non e’ cosi spaventosa la cosa vero ? Problema risolto.”
    Direi che con questa frase la “figura barbina” è da attribuire ad altri…

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 16:31

    Luca3 : non ho detto questo. Ho detto che le scorie vengono processate, e a scanso di equivoci si recupera il 95% del material radioattivo che puo’ essere usato di nuovo nelle centrali.
    Il restante 5% viene raffredato e vitrificato.
    E questi contenitori vengono poi stoccati in centri adatti allo scopo.

    Quindi come vedi il problema non e’ ne’ il processare le scorie, ne’ stoccarle. Il problema e’ che a parte paesi lungimiranti come la Francia ed il Giappone che operano tali centri da quasi 50 anni, il resto del mondo compreso gli Stati Uniti si limitano a lasciare le scorie all’aria aperta. I Francesi adirittura si fanno carico delle scorie di altri paesi, poi dopo un po’ di tempo gliele rimandano indietro giustamente.

    Pertanto vediamo di criticare la cosa giusta. La tecnologia ce’ per processare le scorie, di chi e’ la colpa se non viene usata ?
    E vi prego di alzate spauracchi di mafia, terrorismo, alieni, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Rispondete a questa domanda.

  • pigosays:

    16 Marzo 2011 at 16:37

    volevo informare che le scorie possono essere rigenerate in materiale pur sempre radioattivo, ma usabili nel tipo di centrali che mi hanno lasciato di stucco: le CANDU canadesi che in pratica (non voglio entrare nei dettagli) spazzerebbero via qualsiasi problema :D

    per chi vuole CAPIRE wikipedia è esaustivissima
    http://it.wikipedia.org/wiki/CANDU

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 16:43

    @ pigo : ci sono anche i nuovi reattori 4S della Toshiba, cosi come i micro reattori nucleari a base di Litio-6 (sostanza usata come moderatore invece dell’acqua). Il presente e’ rappresentato da queste soluzioni. E la crisi giapponese dara’ un impulso non indifferente per farli adottare.

  • Marco2says:

    16 Marzo 2011 at 17:22

    @goldorak

    Ovvio che ci mettiamo dentro la mafia e soci! Hai sentito i giorni scorsi quanti milioni hanno sottratto alla camorra in Lombardia? In Italia la cammorra/mafia ecc sono realtà quotidiane e ogni stato ha i suoi problemi. Pensi che non metteranno le mani anche sullo stoccaggio delle scorie? Ricordi le mozzarelle alla diossina… se invece di scaricare la diossina avessero scaricato scorie radioattive?

    Lo sappiamo bene che possono essere tranquillamente stoccate e isolate, dipende sempre da come vengono gestite le cose.
    Cmq le scorie sono un problema minore. Il vero problema è la centrale. E’ inutile parlare di nuovi reattori supertecnologici, se la centrale viene fatta male…

  • Fabio Csays:

    16 Marzo 2011 at 17:42

    @goldorak…senti un po, le scorie messe e stipate per benino nei fusti ed impilate nelle grotte/caverne, naturali o meno, non basta per eliminare il problema….se cosi fosse NON ci sarebbe stata la contaminazione dei terreni in Germania qualche tempo fa….

    http://www.fermiamoilnucleare.it/notizie/allarme-nucleare-nel-cuore-della-germania.html

    Ed ora NON dirmi che sono prevenuto o altro…BISOGNA cercare fonti alternative, se la centrale fosse a fusione enon a fissione…sarei più ottimista…e per la mafia, si sa che è infiltrata ovunque, in Italia le cose non si fanno bene, si fanno per fare…basta intascare i soldoni…specie se pubblici…saluti.

  • goldoraksays:

    16 Marzo 2011 at 18:16

    @ Facio C : le centrali a fusioni semmai diventassero operative si portano dietro tutta una serie di problemi. Diversi da quelli di una centrale a fissione, ma sempre problemi sono. E di natura radioattiva. Quindi chi ha paura della centrali a fissione continuerebbe ad avere paura delle centrali a fusione.

    Infine sul link da te postato. Ma leggi quello che scrivo o senti solo certe “sirene” ? Le scorie se stoccate in siti appositi sono sicure. Cito dal articolo da te postato : “Seppellire i rifiuti sotto terra presuppone la costruzione di un’installazione ad hoc, perfettamente sigillata e confinata”. Se i paesi mettono le scorie sotto terra alla meno peggio senza pianificazione di chi e’ la colpa ? Io te l’ho detto, le tecnologie esistono, vengono usate da pochi paesi. Gli altri se ne fregano. Invece di gridare al lupo al lupo perche’ non si chiede ai governi perche’ non fanno niente, invece di dire che lo stocaggio non si puo’ fare ?

  • Fabio Csays:

    16 Marzo 2011 at 18:32

    @goldorak…ok ho capito…sei pronucleare…bene, rispetto le tue idee, ma se mai le faranno, mi fai un piacere? Acquista una casa nei pressi della tua bella centralina, o nella zona dove verranno stoccate le scorie, poi, con la tua bella famigliola, mandami una cartolina dove mi scrivi: “…vivo felice e sereno con la mia famiglia, saluti…” fallo…e poi ne riparliamo, o anche tu se tra quelli che dicono che il nucleare funziona e poi se gli arriva la voce che la suddetta centrale verrà costruita nelle vicinanze della propria casetta urlano: ” NO..qui no..fatela più in là !!! ” O mi sbaglio? Io almeno lo dico dal principio, senza sapere dove verrà costruita….e comunque IO NON HO DETTO CHE LO STOCCAGGIO NON SI PUO’ FARE, ho detto che lo stoccaggio è un problema…è diverso….saluti.

  • Fabio Csays:

    16 Marzo 2011 at 18:42

    Sempre per informazione….
    http://www.qualenergia.it/articoli/20110315-un-rischio-da-evitare
    http://www.ecologiae.com/incidente-nucleare-in-francia-fuga-di-3000-litri-di-liquido-radioattivo-da-una-centrale/1234/
    Questo riguarda incidenti a sfondo nucleare, non solo centrali, del solo 2009….
    http://www.aamterranuova.it/article4069.htm

    Pensa che mi è bastata una ricerca veloce veloce, e di questi pochissimi sono passati sulle pagine dei giornali italiani, coincidenza? Non credo…censura? E si….purtroppo.

  • pigosays:

    16 Marzo 2011 at 18:53

    ma non lo riusciamo a capire??
    qui NON stiamo discutendo del nucleare e delle sue alternative (che nessuno mette in dubbio) e specialmente di quello in italia
    perchè se iniziamo a parlare della mafia, della camorra, dei soldi che spariscono, della”qualità” dei “cementi” ecc…….. non finiamo più
    perchè ormai lo sanno anche i bambini che nel nostro paese ci sono molti problemi

    @goldorak
    mhhh grazie dell’informazione appena posso ci darò una guardata
    e complimenti per la tua preparazione ^^

  • lakarsays:

    16 Marzo 2011 at 23:05

    L’articolo è sicuramente interessante però non basta parlare dei problemi tecnici. Ci sono altre considerazioni che vanno fatte per la sicurezza nucleare e che purtroppo non vengono mai trattate.

    1) Innanzitutto bisogna contestualizzare dove vengono costruite le centrali. Un conto è farle in paesi seri come Germania, Giappone, Francia etc. mentre è diverso per l’Italia, nota repubblica delle banane. Su questo sono d’accordo con Mauro e Marco2. Non servono a niente tecnologie sofisticate e normative se poi si mescolano a mafia, magna-magna, malapolitica, raccomandati etc. che purtroppo abbondano in questo paese e con gli investimenti miliardari previsti sono già lì che sbavano. Non neghiamolo e più si va verso sud e peggio diventa. Persino paesi seri come Francia e Germania hanno avuto problemi per lo smaltimento delle scorie (depositi sbagliati etc. vedi trasmissione report di qualche mese fa), figuriamoci cosa potrebbe capitare in questo paese delle banane a iniziare dalla costruzione. Chi controlla i controllori? I nostri politici? Da rabbrividire.
    Qualcuno potrebbe obiettare che anche per le altri centrali ci sia il rischio della malapolitica. Vero, ma sono centrali molto più semplici e quindi è più facile prevenire gli abusi e gli incidenti non possono essere altrettanto pericolosi.

    2) In Italia il nucleare darebbe lavoro ad aziende italiane ma anche a molte straniere mentre la tecnologia per quelle alternative è tutta in casa. Non sarebbe meglio lasciare tutti i soldi delle nostre tasse in Italia?

    3) In Germania si discute di spegnere le centrali nucleari nei prossimi 10-20 anni e noi solo adesso iniziamo a discuterne la costruzione? Nel 2011? Per avere 4-5 centrali a regime al 100% per il 2025-2030? Bisognava iniziare almeno 10 anni fa.
    Inoltre sempre la Germania ha l’obiettivo di raggiungere l’80% del fabbisogno nazionale con le rinnovabili per il 2050 ed è un paese molto meno soleggiato del nostro…

    4) Nel 1987 ci fu un referendum con cui gli italiani dissero no al nucleare. Non sono esperto di diritto perciò correggetemi se sbaglio ma non mi sembra che i referendum abbiano una data di scadenza. Si rischia di creare un pericolo precedente secondo cui dopo un po’ di anni si può ignorare il risultato di un referendum (consultivo o abrogativo non importa).

    Se abitassi in un paese serio potrei votare SI al referendum di giugno ma, sopratutto per il primo punto, voterò NO.

    Infine non sono d’accordo con il parallelo tra sicurezza nucleare e sicurezza aerea (o della diga che crolla, esempio sempre dell’autore). Entrambi sono eventi con una bassissima probabilità di verificarsi ma la differenza è che l’incidente nucleare può creare danni molto più grandi (non localizzati e a lungo termine).

  • tonysays:

    16 Marzo 2011 at 23:13

    se la vasca da bagno perde la soluzione non e’ aumentare il flusso d’acqua che ci entra. E’ sufficiente tappare la perdita.
    Devo fare un disegnino?

    tony

  • Simone Serrasays:

    16 Marzo 2011 at 23:18

    @ lakar

    Ogni autore, nella sua autonomia e responsabilità, decide di cosa parlare e di come orientare il proprio post, se poi questo non tratta temi di interesse dei lettori non può trasformarsi in un “si doveva dire che”… i suggerimenti sono sempre graditi (e chi mi segue sa bene che ho più di una volta chiesto ai lettori indicazione e suggerimenti a riguardo)…

    Sul discorso del parallelo tra nucleare ed aerei temo che, da un certo punto in poi tra i commenti, di essere stato frainteso nelle mie intenzioni… lo scopo di quel parallelo non era di ritenere trascurabili i rischi o chissà che… ci tenevo solamente ad esporre come, in entrambi i casi, le procedure di sicurezza ed i livelli di protezione siano talmente elevati da rendere piuttosto raro l’evento nefasto (salvo casi nei quali viene a mancare manutenzione ecc. cosa però difficilmente riscontrabile tra le compagnie serie)… che poi le situazioni, nonostante le mille precauzione (inesistenti in qualunque altra realtà energetica o di trasporti) possano venire a trovarsi in situazioni imponderabili sia possibile non lo ho escluso (pur avendo ritenuto difficile certi scenari, allo stato delle informazioni ufficiali di allora), ma lo scopo del parallelo era appunto quello di mostrare come, per queste soluzioni, si cerchi di tenere in considerazioni scenari assolutamente incredibili se paragonati a quelli ai quali devono rispondere altre soluzioni… ed ho poi precisato con il commento sul PWR (quello di 3+ generazione) che tali soluzioni, per la loro stessa concezione, in questo preciso contesto, avrebbero permesso un diverso sviluppo dei fatti… se poi i contesti cambiano cade anche il ragionamento, che però ritengo sia stato circostanziato sufficientemente…

  • Simone Serrasays:

    16 Marzo 2011 at 23:19

    @ tony

    Quella non è una vasca da bagno… altrimenti se avevano bisogno di un idraulico sarebbe stato tutto molto più facile…

  • lakarsays:

    16 Marzo 2011 at 23:40

    @ Simone Serra
    Non intendevo dire che dovevi parlare di altri temi. Le prime 3 righe che ho scritto nel post precedente erano riferite non al tuo articolo ma in generale a tutte le discussioni sulla sicurezza nucleare che in questi giorni si vedono su giornali, tv, internet. Anche perché le oltre 200 risposte qui sopra hanno allargato la discussione oltre l’aspetto tecnico dell’articolo.

    Ovviamente sei libero di orientare l’articolo come preferisci. Ci mancherebbe altro!

  • tonysays:

    16 Marzo 2011 at 23:42

    @Simone Serra,
    scusa Simone, forse sono stato frainteso.
    Con il mio esempio non mi riferivo al problema giapponese. Piuttosto al problema di quello che si vuol far credere (e sottolineo la frase “il voler far credere…”) che il fabbisogno energetico in Italia continua a crescere.
    Secondo me non e’ vero. Il fabbisogno cresce perche’ non c’e’ una coscienza del consumo. Non c’e’ una filosofia del risparmio energetico. Vogliono farci credere che noi siamo consumatori senza cervello. Dobbiamo consumare e basta. No. Dimentichiamoci di risparmiare! Dobbiamo consumare.

    Il futuro non e’ un consumatore con l’encefalogramma piatto. Il futuro e’ un risparmiatore cosciente.
    Il futuro e’ una produzione a km0. Il futuro e’ la riduzione dei mezzi a combustione fossile in giro per le strade. Il futuro e’ muoversi in bicicletta per andare al lavoro senza rischiare di venire arrotato perche’ “cosa pretendi: non eri su una pista ciclabile!”.
    Tutte cose che puntano alla direzione inversa del consumo: al risparmio.
    E’ da qui che e’ nato il mio esempio della vasca.
    Sono riuscito a complicare ulteriormente il concetto? LOL!

    Ciao ;).

    tony

  • Simone Serrasays:

    16 Marzo 2011 at 23:54

    @ lakar e tony

    Non volevo essere sgarbato nemmeno io, ma dopo una cinquantina (ad occhio) di commenti che parlavano di ciò che in questo post NON E? PRESENTE, anche io divento un po’ stanco…

    Sollevate delle questioni importanti e che, come già detto, sarebbero state oggetto (e lo dicevo mesi fa, non ieri) di una serie di post tecnici… questa è una rubrica tecnico divulgativa, le persone per farsi la propria idea ritengo debbano prima capire come funzionano le cose e poi rifletterci su, il mio parere come persona è sicuramente influenzato dalle mie conoscenze tecniche, giuste o sbagliate che siano, ma quando espongo una tecnologia cerco di farlo sempre nel modo più distaccato possibile, e se mi seguite penso possiate confermarlo… questo era un caso di attualità che ho cercato di seguire in maniera tecnica, ma è diverso da quando si discute non di avvenimenti ma di tecnologia… sul discorso che fai tu lakar hai sicuramente delle ragioni, e mi è capitato di fare dei cenni (e ne vorrei parlare dedicando un post apposito) in altri post, ma di fatto non sopporto che le responsabilità di un mancato risparmio energetico non siano prima di tutto soggettive… non si può ragionare (come capita, ma non mi riferisco a te) dicendo “mancano gli incentivi”… se ritengo giusta una cosa, nei limiti del mio comportamento quotidiano posso trovare mille modi per risparmiare… se non li seguo evidentemente non ho una vera sensibilità al problema… il resto, giustissimo, viene comunque dopo… comunque il discorso energetico va aldilà del mantenimento de consumi a questo livello, la diversificazione delle fonti energetiche va ben oltre questo discorso… ne parleremo a tempo debito… scrivo un post a settimana, non posso occuparmi di tutto… non è AD a garantirmi il pane quotidiano… questo è solo un hobby…

  • pierluigisays:

    17 Marzo 2011 at 00:32

    Wikileaks rivela che l’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, già due anni fa mise in guardia il governo giapponese circa il pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza e poi anche il rischio di catastrofe nucleare a Fukushima.

    Fonte: http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_16/wikileaks-allarme-giappone_f186f8fc-4fdd-11e0-acff-d18cea4068c4.shtml

    Quindi per favore smettiamola di prenderci in giro: gli interessi economici vincono su qualunque altra considerazione, anche di sicurezza, soprattutto di sicurezza se gli impianti sono privatizzati.

    E smettiamola di dire che un terremoto con uno tsunami come quello giapponese in italia non puo’ avvenire: E’ GIA’ AVVENUTO a Messina nel 1908: tra Giardini Naxos e Nizza di Sicilia “l’onda arriva a un’altezza di dieci metri. Una di otto travolge il borgo di Giampilieri, nei pressi di Messina. A Pellaro, sulla costa calabrese, il mare rade al suolo il centro abitato e sposta di trenta metri un ponte di ferro. [Dickie 2008, Cds 24/12/2008]”.
    Fonte:
    http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?day=28&month=12&year=1908

    E basta anche con la balla che di incidenti con fusione (parziale o totale; nessuno e’ mai realmente andato a vedere di persona dentro un reattore incidentato) ce ne sono stati solo 2 (3mile Island e Chernobyl) prima di questo.

    Ci sono stati 4 meltdown (fusioni del nocciolo) di grande importanza nel nucleare civile:
    Reattore Lucens, Svizzera, 1969
    Three Mile Island, USA, 1979
    Chernobyl, Ukraina, 1986
    Fukushima, Giappone, 2011.
    In media una ogni 10 anni circa….

    Altre fusioni del nocciolo in reattori non civili sono avvenute:
    NRX, Ontario, Canada, 1952
    Borax, Idaho, Usa, 1954
    EBR 1, Idaho, Usa, 1955
    Windscale, Inghilterra, 1957
    Sodium Reactor Experiment, Santa Susana Field Laboratory, Simi Valley, California, U.S.A., 1959
    SL-1, Idaho, 1961
    FERMI 1, Michigan, USA, 1966
    A1, Jaslovské Bohunice, Czechoslovakia, 1977

    Piu’ tutte le fusioni del nocciolo avvenute nei vari reattori dei sommergibili nucleari russi, tra cui il K27, il K140 e il K431.

    Fanno 15 incidenti con fusione del nocciolo, tra il 1952 e il 2011. Piu’ o meno uno ogni 3 anni di media.
    E chissa’ quanti incidenti sono stati tenuti nascosti…
    Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Nuclear_meltdown

  • pierluigisays:

    17 Marzo 2011 at 00:34

    errata corrige:
    Piu’ o meno uno ogni 3 anni di media.
    va inteso:
    Piu’ o meno uno ogni 4 anni in media.

  • Nicola Tobisays:

    17 Marzo 2011 at 01:23

    @ pierluigi
    Hai scritto:
    Io mi chiedo: ma voi che siete cosi’ favorevoli al nucleare (e non entro nel merito delle argomentazioni che potrei facilmente smontare una per una), perche’ non vi battete con altrettanto vigore per la causa della fusione fredda?
    Esiste, e’ possibile, e’ stata dimostrata piu’ e piu’ volte, nei migliori istituti universitari italiani, e’ stata sponsorizzata da Giuliano Preparata (il che probabilmente a detta di molti gli e’ costato il nobel per la fisica che avrebbe meritato), l’Italia e’ uno dei paesi all’avanguardia in questo campo, ecc. ecc. ecc.

    Io ho conosciuto di persona Del Giudice e sono un grande amico di un suo ex compagno di universita’, con cui si sente…ogni tanto.

    Posso confermare, che a Preparata e Del Giudice hanno lavorato insieme, (fin che il primo non e’ stato ASSASSINATO, si, esatto, e’ stato avvelenato con dei radioisotopi), i due con le scoperte che hanno fatto non solo si meritavano un nobel…ma ben altro…

    @ TUTTI GLI ALTRI, riguardo la fusione fredda:
    La fusione fredda, o se preferite, trasmutazioni nucleari a bassa energia, sono UNA REALTA’ e lo sanno da almeno 20 anni, le persone che lo vogliono sapere.
    Questa tecnologia e’ stata SCREDITATA dal governo, ma soprattutto dai militari USA, per i motivi che sono spiegati nel libro che ho gia’ segnalato “il segreto delle tre pallottole”, se al posto di fermarvi alle voci di corridoio, come sembra facciate…studiaste un po’ la cosa, vedrete che la fusione fredda non solo e’ stata replicata in moltissimi posti, dagli scantinati delle case e garage, ai laboratori di ricerca, ma anche dall’ ENEA, vedi il Rapporto 41, gia’ segnalato prima.

    Quindi faccio un invito a tutti.
    NON dite cose che NON sono vere, per sentito dire, o cercate e approfondite, o ve ne state zitti. Se no fate solo disinformazione.

    Tornando a Fukushima…
    Ci sono stati altri sismi…
    Ci sono stati problemi ad altri reattori…
    Che ne pensi (dico a te simone serra), di scrivere in un commento, un aggiornamento all’ articolo ?

    Perche’ sinceramente in rete girano moltissime informazioni a riguardo, e la maggior parte si contraddice a vicenda…

  • Nicola Tobisays:

    17 Marzo 2011 at 01:47

    Spero che qualche link possa essere utile…

    http://fukushimaku.blogspot.com/2011/03/fukushima-daiichi-informazioni-e-webcam.html

    Inoltre vorrei segnalare che da questo link:
    http://www.iaea.org/press/
    Risulta che, come avevo detto io qualche giorno fa, come ipotesi…
    Secondo la IAEA si stanno iniziando ad avere dei problemi anche nelle piscine di raffreddamento del combustibile usato…

    Mi sa che tutta questa storia non finira’ bene.
    E ho l’ impressione che Fukushima non sara’ piu’ abitabile per molto tempo e diventera’ un po’ come Pripjat, una citta’ fantasma, radioattiva, inabitabile…e questo, per il giappone, che ha una cosi’ alta densita’ di popolazione e cosi’ poco spazio edificabile, forse, e dico forse, potrebbe essere il disastro peggiore, almeno, a livello economico.

  • goldoraksays:

    17 Marzo 2011 at 07:00

    tony ha scritto # 212 : “se la vasca da bagno perde la soluzione non e’ aumentare il flusso d’acqua che ci entra. E’ sufficiente tappare la perdita.
    Devo fare un disegnino?”

    E con questa frase dimostri di non avere la piu’ pallida idea di come funzioni un reattore nucleare. Complimenti, certe volte e’ meglio stare zitti e non fare la figura dello stupido che parlare e confermare la cosa.

  • pigosays:

    17 Marzo 2011 at 10:37

    @pierluigi e anche in generale
    ma è OVVIO (almeno se hanno la minima intelligenza) che non costruiranno centrali nel sud italia perché quella è zona sismica (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/91/Classificazione_sismica_Italia_2006.jpg)
    sarebbe veramente da idioti farlo (anche se in italia uno ormai si abbitua a certe cose)

    riguardo ai vari incidenti da te citati io ti chiedo, per favore, prima di portare per la 2000esima volta quella povera centrale di Cernobyl…informati
    magari leggi il mio post #188
    e poi va su wikipedia (non che sia un dio infallibile :)) e informati sul resto
    perchè Fukushima (l’argomento di tutto sto post) non é ne una vecchissima centrale ucraina, ne un mini reattore da sommergibile russo

  • lakarsays:

    17 Marzo 2011 at 12:23

    @pigo
    “ma è OVVIO (almeno se hanno la minima intelligenza) che non costruiranno centrali nel sud italia perché quella è zona sismica
    sarebbe veramente da idioti farlo (anche se in italia uno ormai si abbitua a certe cose)”

    Purtroppo l’hanno già fatto. La vecchia centrale nucleare italiana Garigliano fu costruita in Campania in una zona di sismicità media 2 (in una scala di 4 dove 1 è quella massima). Una zona arancione della mappa che hai linkato. Sembra anche che quella centrale sia abusiva perché costruita su terreno agricolo.

    Il problema non è solo il nucleare in sé ma il nucleare “all’italiana” dei nostri governanti.

  • pierluigisays:

    17 Marzo 2011 at 13:17

    @ pigo
    Hai scritto:
    “riguardo ai vari incidenti da te citati io ti chiedo, per favore, prima di portare per la 2000esima volta quella povera centrale di Cernobyl…informati
    magari leggi il mio post #188
    e poi va su wikipedia (non che sia un dio infallibile :)) e informati sul resto
    perchè Fukushima (l’argomento di tutto sto post) non é ne una vecchissima centrale ucraina, ne un mini reattore da sommergibile russo”

    Risposta:
    1) Ho citato TUTTI gli incidenti NOTI avvenuti a livello mondiale di fusione del nocciolo; quelli noti sono 15 finora, e Chernobyl e’ solo uno di questi.

    2) Nel mio post ho riportato le fonti, e guarda caso la fonte e’ Wikipedia

    3) L’argomento “E’ OVVIO CHE…” non significa nulla.
    Con il wishful thinking non si evitano gli incidenti.

    4) Dei 15 incidenti noti di fusione del nocciolo citati nel mio post, 10 sono avvenuti nel mondo occidentale, e solo 5 in paesi non occidentali.

    Per cui, prima di dare lezioni agli altri, impara a leggere per favore.

  • Progettohumussays:

    17 Marzo 2011 at 14:43

    20 Novembre 2010 – Germania. Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb, studiosi del Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco e tra i massimi esponenti della comunità scientifica tedesca hanno esaminato il rapporto tra nascite e prossimità alle centrali nucleari, in Germania e Svizzera. Lo studio ha dimostrato l’esistenza di gravi conseguenze anche in rapporto alla semplice vicinanza a centrali nucleari. Negli ultimi 40 anni, nelle aree a 35 chilometri di distanza da 31 centrali nucleari tedesche e svizzere, il numero delle nascite di bambine risulta inferiore di 20’000 rispetto ai dati attesi.

    7 Maggio 2010 – Rhône-Alpes, Francia. Rapporto 2009 ASN (Autorità Sicurezza Nazionale) sulla sicurezza nucleare e sulla radioprotezione delle quattro centrali nucleari francesi situate in Rhones –Alpes: UN INCIDENTE OGNI DUE GIORNI.
    CENTRALE DI BUGEY. 47 incidenti:
    – 31 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
    – 10 riguardanti la radioprotezione
    – 5 riguardanti l’ambiente esterno
    – 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
    CENTRALE DI SAINT ALBAN. 41 incidenti:
    – 27 riguardanti la sicurezza nucleare (5 classificati al livello 1 dello scala INES)
    – 7 riguardanti la radioprotezione
    – 6 riguardanti l’ambiente esterno
    – 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
    CENTRALE DI CRUAS – MEYSSE. 49 incidenti:
    – 41 riguardanti la sicurezza nucleare (6 classificati al livello 1 dello scala INES; 1 classificato a livello 2)
    – 5 riguardanti la radioprotezione
    – 3 riguardanti l’ambiente esterno
    CENTRALE DI TRICASTIN. 44 incidenti:
    – 37 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
    – 3 riguardanti la radioprotezione
    – 4 riguardanti l’ambiente esterno
    ED INOLTRE: 90 incidenti (definiti “eventi significativi”) sono avvenuti nelle installazioni nucleari di base (edifici per il ciclo del combustibile, laboratori di logistica o deposito di materiale nucleare, strutture di decommissionamento).

    Per chi si vuole informare di molto molto altro che riguarda il nucleare andate su questo link
    http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430.0
    Buona Lettura

  • pigosays:

    17 Marzo 2011 at 18:11

    @pierluigi
    ok rileggendo ho capito cosa intendi dire, cioè che pare che nella storia ci siano stati solo 2 incidenti gravi
    non stavo mettendo in dubbio quello che hai detto, ma stavo solo dicendo che in un post che tratta di quello che sta succedendo a Fukushima è ora di smetterla con discorsi pro/contro nucleare

    bisogna solo sperare che vada tutto bene e tenersi aggiornati (preferibilmente da internet, perché non so se è la stessa cosa per voi, ma a me i vari telegiornali fanno non poco girare le scatole, sentendo le “baggianate” [pesante eufemismo] che raccontano)

    @lakar
    me l’ero anche scordato…povera Italia posso solo che dire…

    comunque sempre sperando che si torni IT vorrei solo informare che pare che si stiano ultimando i lavori per collegare il tratto finale di cavo (1 chilometro) che finalmente riesca a portare un po’ di elettricità all’impianto
    fonte: http://www.reuters.com/article/2011/03/17/us-japan-quake-idUSTRE72A0SS20110317

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