
Un titolo del genere sembra giungere dalla fine degli anni ’90, dall’epoca dell’esplosione di Napster e del P2P. Eppure è più attuale in questi giorni, dopo che un decennio di musica digitale sta davvero debellando il CD, dopo che il business della distribuzione musicale digitale va in qualche modo stabilizzandosi attorno a due modelli: streaming in abbonamento e download a pagamento.
Ultimo in ordine cronologico a puntare l’indice contro la musica “liquida” è Slash, già chitarrista dei Guns ‘n’ Roses, il quale vede nella musica scaricata qualcosa di privo di ogni …

Fra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, si è consumato il primo round di uno scontro che, romanticamente, potremmo definire “fra innovazione e status quo”. Da un altro punto di vista potremmo dichiarare quel periodo l’inizio della fase in cui la tecnologia è divenuta in qualche modo nemica del diritto d’autore, su scala mondiale.
Il periodo è precisamente quello del boom di Napster, un fenomeno che acquisì massa critica ancor prima che coloro i quali interessi ledeva – le major in primis – ne comprendessero potenzialità e rischi.
Non …
Dopo le ultime traversie legali, che hanno visto la conferma della sentenza emessa a carico del portale, malgrado la palese parzialità del giudice giudicante, per la dopotutto modesta somma di 60 milioni i Kronor ($ 7,8 milioni), The Pirate Bay finirà nelle mani di Global Gaming Factory X, un’azienda svedese che opera nel campo del software.
L’obiettivo dell’azienda, che dichiara di possedere la “prossima generazione di tecnologie per il file sharing”, è quello di usare l’enorme popolarità del sito – fra i top 100 nel mondo, con oltre un miliardo di …
Parlare di Napster è un po’ come parlare di uno zombie, tutti sanno che è morto nonostante continui a vagare tra di noi. Esattamente come un morto vivente continua la sua esistenza, per inerzia, ed esattamente come un morto vivente viene maltrattato.
Se proprio volete un parere personale, secondo me farà anche la fine di un morto vivente, ma è pur vero che al momento non sono a conoscenza di uno zombie che vale 121 milioni di dollari.
Da qualche tempo a questa parte la battaglia che le major della musica combattono nelle aule dei tribunali si fa sempre più aspra. In questo articolo cercherò di spiegare come e perché si sia giunti ad una vera e propria contrapposizione fra gli interessi dell’industria tecnologica e quelli dell’industria discografica. Concluderò occupandomi di quali segni oggi sembrano indicare il destino di questa guerra.