A distanza di poche ore dall’ufficializzazione di quello che ritengo senza dubbio il fatto dell’anno nel mondo IT, ossia il lungamente vociferato accordo MS-Yahoo!, ne riportiamo i termini essenziali. Innanzitutto l’accordo avrà durata di dieci anni, e prevedrà per MS l’accesso in esclusiva alle tecnologie di ricerca di Yahoo! e la possibilità di integrarle in parte o del tutto nella propria piattaforma. Sovrapposizioni? Piccole integrazioni in Bing? Solo chiacchiere? Andiamo avanti per capirlo meglio.
Secondo punto, Bing resterà l’unica piattaforma di ricerca organica e pagata per i siti Yahoo!: il motore …
Leggendo i commenti al mio precedente pezzo su Chrome OS, ho notato che alcuni utenti sembrano incondizionatamente propensi all’adozione del nuovo paradigma riproposto da Google. Trattandosi di uno scenario che alcuni ritengono plausibile (e sul quale di certo si spenderanno presto anche Microsoft e altri titani di calibro simile), vorrei in questa sede spendere qualche parola su quelle che mi sembrano le più immediate conseguenze dell’introduzione sul mercato della “reincarnazione” del Network Computer di Oracle.
Facciamo un passo indietro per entrare in contesto: per chi opera nel comparto hardware, il …
Dopo la prima analisi di Enrico, riporto il mio parere sulla questione Chrome OS.
È raro nella storia dell’informatica, un momento di conflitto come quello che stiamo vivendo. Fino a qualche anno fa, due fra i più influenti e dinamici operatori del mercato, Microsoft e Google, procedevano su strade parallele, con minoritarie intersezioni, ciascuno mantenendo una presa inespugnabile sul rispettivo core business.
Una serie di schermaglie da parte di Google (Docs, Chrome, Android) e Microsoft (con affondi diretti nel campo di Google per eccellenza, la ricerca web: Live Search e Bing) …
Gli annunci fatti da Google sono due, ma in realtà la notizia è una sola. L’uscita dalla lunghissima fase beta dei servizi web più evoluti di Google e l’inizio dello sviluppo di Google Chrome OS, sono due passi importanti di un’unica tabella di marcia.
Google Chrome OS arriva in un momento storico in cui gli scenari futuri sono poco chiari e si presenta come molto più di un’alternativa, cioè come un elemento che è destinato a mettere sottosopra lo scenario informatico e il mercato ad esso collegato.
Google non ha …
I servizi della grande G sono ormai patrimonio di milioni di persone, vuoi per la relativa semplicità di utilizzo, vuoi perché nell’immaginario collettivo Google è diventato sinonimo di affidabile.
Ma non tutto è oro quel che luccica e soprattutto chi lavora nell’ambito della sicurezza IT ha imparato a diffidare delle apparenze ed a valutare pragmaticamente quel che c’è sotto, la sostanza insomma.
Con il traffico raggiunto dalle applicazioni web nel portfolio Google, la prima priorità dev’essere l’integrità dei dati sensibili.
A questo proposito, un gruppo di trentasette persone formato da ricercatori, avvocati ed accademici …
La scorsa settimana è stata veramente ricca di aggiornamenti di sicurezza per numerose software houses, vediamo cos’è successo.
Iniziamo con la Apple che, con il rilascio di Safari 4.0, l’8 giugno ha realizzato un mega aggiornamento di più di 50 (cinquanta!) patch di sicurezza per il proprio browser, alcune delle quali segnalate come estremamente critiche.
Per carità, è ottimo che tutte queste falle vengano corrette, ma se sono così numerose (e lo sono, anche se non proprio così fortunatamente, ormai da un paio d’anni) è perché molti dei software della Apple …
In questi mesi ci siamo occupati dei potenziali risvolti del segmento Netbook, un terreno in cui la convergenza di interessi e di tecnologie sembra aver riunito tutti i principali operatori sia del mercato mobile (PDA Phone/Smartphone) sia dei personal computer.
Quo vadis? Ce lo siamo chiesto un po’ tutti soprattutto perché con Moblin ed Android per la parte software e l’aspirante concorrente ARM il binomio Wintel potrebbe non essere così scontatamente preponderante nel medio-lungo periodo.
Microsoft aveva già annunciato la decisione per il non supporto dell’architettura, molto diffusa su dispositivi embedded, ora rincara la …
Google Wave è un servizio presentato negli scorsi giorni non ancora disponibile al pubblico. Dicono di lui che manderà in pensione l’email, dicono che unisce l’immediatezza della chat con la comodità delle email, dicono che sia un’altra piattaforma per realizzare mash up. Io dico che anche tra i commentatori non sono in tanti ad aver realmente compreso le potenzialità dell’ultima creazione di Google.
Google Wave è una base evoluta che mette in relazione le persone in tempo reale in uno spazio libero, vincolato soltanto dai limiti delle interfacce hardware. …
Lanciato a metà di maggio al pubblico, Wolfram Alpha è un motore di ricerca di nuova concezione, la cui innovazione consiste nel fornire risposte “finite” tramite l’accesso e l’elaborazione di dati strutturati, piuttosto che offrire collegamenti a pagine web potenzialmente pertinenti con le keyword inserite. Per questo motivo viene definito “answer engine”: in termini pratici, l’inserimento di una chiave di ricerca come ibm market cap restituisce non un elenco di siti finanziari potenzialmente contenenti le informazioni richieste, ma una quotazione inserita nel corpo della pagina, corredata da grafici, cambio …
Sembrerà una tipica domanda marzulliana ma credo che dietro di essa si nasconda un aspetto cruciale dell’evoluzione dei media, nuovi e vecchi. Poniamocela dunque, e vediamo quali riflessioni ne risultano.
Iniziamo con la prima parte: la notizia crea il pubblico?
Sui media tradizionali certamente sì. La rete televisiva X, la testata giornalistica Y, la trasmissione Z e finanche la rubrica N e il commentatore A, impattano in teoria su un pubblico generalista, ma ancor meglio ne isolano una certa porzione, fidelizzandola. In che modo? Schierandosi politicamente, usando uno stile espressivo idoneo per …