Il mio rapporto con il mondo GNU/Linux è iniziato diverso tempo fa. Ricordo ancora i pomeriggi persi dietro alla configurazione di una Fedora Core 2 in dual boot con windows XP. Ricordo le lunghe attese per aggiornare tutti i pacchetti del sistema con la mia singhiozzante linea a 56 kbit/s. Ricordo le guide scaricate, le guide applicate e soprattutto le guide piene di comandi criptici e abbastanza incomprensibili.
Rimasi spaesato e allo stesso tempo affascinato da quel mondo così poco addomesticato. Prima di quella esperienza ero sempre stato “quello che ne sapeva di computer” per tutti gli amici e conoscenti. Poco importa se tale etichetta mi era stata appiccicata solo perché masticavo un minimo di pascal, avevo smontato alcuni PC da solo (!) o avevo formattato e reinstallato Windows sull’HD infestato di un amico.
Trovarmi a combattere con un nuovo sistema mi appassionava e ogni piccola e stupida scoperta mi sembrava una grossa conquista.
In questa schermata tutto quello che mi è bastato saper fare per essere considerato Guru dal 90% dei miei conoscenti :D
Col passare del tempo ho provato diverse distribuzione per fermarmi definitivamente su kubuntu dalla versione 6.06 alla 7.10. Ma come al solito la mia voglia di spostarmi e di scoprire qualcosa di nuovo mi ha fatto virare verso altri lidi. Precisamente verso Arch Linux.
Una distribuzione che mi ha accompagnato per ben 3 anni senza mai farmi sentire il bisogno di cambiare e senza mai lasciarmi a piedi. La semplicità come principio ispiratore mi ha completamente catturato, un wiki completissimo, la possibilità di avere un sistema sempre aggiornato senza dover eseguire avanzamenti di versione a scadenze fisse (tecnicamente è una distribuzione rolling release) e per finire una comunità di utenti e sviluppatori estremamente ristretta ma sempre pronta ad aiutarti.
Tutto ciò fino a 20 giorni fa quando ho deciso di fare un giro con la “vecchia fiamma” Ubuntu forse anche acchiappato dal suo cambio di vestito.
Il mio desktop di tutti i giorni (a parte il wallpaper che ho prontamente sostituito)
Questa volta mi sono imposto di provare il desktop environment Gnome dopo ben 5 anni di utilizzo dell’ “avversario” KDE. Per evitare di intasare i server nel periodo del rilascio di Lucid Lynx e magari segnalare qualche bug ho installato la Relase Candidate di Ubuntu.
Non pensavo veramente potesse andare tutto così bene. Sul mio vecchio e stanco laptop Toshiba tutto è filato liscio come l’olio. L’installazione è stata come da tradizione estremamente semplice e la fase di configurazione e personalizzazione dell’ambiente di lavoro è durata meno di 2 ore.
Per cercare di capire i passi avanti fatti da Canonical nella simbolica marcia che vorrebbe vedere chiuso l’ormai storico Bug N°1 mi sono imposto di non utilizzare il terminale per le operazioni di manutenzione e configurazione del sistema.
Come da un po’ di versioni a questa parte l’installazione di codec e plugin proprietari mi è stata proposta contestualmente al primo tentativo di lettura di un formato non supportato “out of the box”. Non ho dovuto fare niente di particolare per godere di tutti i miei contenuti multimediali.
Ubuntu Software Center: uno dei “pezzi” della nuova release che mi ha impressionato più positivamente
Ho molto apprezzato inoltre come è stata ripulita l’interfaccia dell’ Ubuntu Software Center. Ho sempre utilizzato con disinvoltura il gestore dei pacchetti da linea di comando o il software synaptic ma sinceramente adesso ne sento di meno il bisogno.
Cambiato lo sfondo viola melanzana con uno un po più vivace, installato compilatori vari (il fido interprete python c’è già), IDE e programmi per l’università ho iniziato ad utilizzare la distribuzione per le mie classiche attività.
Sembrerà strano ma sono contento di non dover aggiungere nient’altro alla mia mini recensione/esperienza.
Semplicemente ho installato un sistema operativo, l’ho reso più accogliente in poco tempo e sono diventato immediatamente produttivo. Non è forse questo che un buon sistema dovrebbe fare?
a esser sinceri anche a me ha colpito parecchio… se dovessi fare un paragone, tanto mi aveva disgustato la 9.10 quanto questa mi ha stupito.
molto veloce, stabile (nessun problema o crash, mentre quell’ altra – installata a dicembre – ne presentava ancora due), intuitiva, completa.
un bel rilascio.
Ubuntu e’ solo famoso, vi consiglio PClinuxOS.org, radicalmente semplice
Soddisfatto anche io di questa nuova Ubuntu 10.04
Ho pure provato Pclinuxos (con xfce), ma con il mio hardware bisticciava; al contrario Ubuntu gli si è adattata un po’ meglio.
Senza vena polemica: non ho visto differenze in fatto di semplicità, veramente.
Ma perchè quando c’è una recensione o un articolo su qualche cosa, arriva sempre il troll di turno che sente il bisogno di commentare sulla bontà di altro? Che ci azzecca?
tornando in topic.
ho sempre avuta una distro ubu gnome dal vecchio 6.06, mi pare che ritardarono di 2 mesi l’aggiornamento ed ho notato che non sempre riescono bene: lo scanner scsi mi funziona in modo alternato, questa 10.04 va bene automaticamente e così con la 9.04 quelle x.10 invece lo perdono e devo alambiccarmi un po’. Strano ma è così.
Questa versione è davvero molto bella o pulita.
Avanzamento tranquillo ed efficiente.
PCLinuxOS l’ho provata in live (versione kde) ma mi è sembrata troppo poco professionale come aspetto in generale (icone e colori ecc). Tutte cose che si possono cambiare, vero, però è più bello avere out of the box un aspetto professionale come ubuntu e fedora, per esempio.
Qualcuno ha avuto la mia stessa impressione?
Grazie per il bell’articolo Emanuele, molto esauriente anche se breve e conciso. :)
Mi accingo a installare la lucid lynx su un netbook sony: avevo già installato la versione di ubuntu per netbook, ma trovo che rimanga un po’ indietro rispetto alla versione `generalista’…
Anche a me la 9.10 non mi era sembrata entusiasmante: la 9.04 è invece fatta piuttosto bene, nonostante la 8 rimanga insuperabile per stabilità. Abbiamo ancora un paio di macchine che girano con la 8.04 e vanno molto bene.
Hai consigliato archlinux e citato fedora, posso dire che ritengo slackware ancora la migliore? XD
Io tendo ad utilizzare win nel 95% dei casi, motivo per il quale adoro l’opzione WUBI di ubuntu! installo, faccio gli esami che ci devo fare e se succede qualche casino..si disinstalla come fosse un normalissimo programma (e non mi trovo Grub..cosa che odio! Ovviamente è una mia opinione, non vuole essere una verità assoluta!). Certo..wubi ha i suoi problemi (ogni tanto l’avanzamento di versione cerca di installare grub, rendendo inutilizzabile il pc, fino al bootsec /fixmbr da consolle di ripristino di win, ma sono rari casi. Ora c’è anche la dropbox automatica (ubuntu One), che trovo molto comoda (sempre per questioni di casini..se devo formattare, almeno recupero i dati!). Sono curioso di provare la Kubuntu, anche se dagli screenshots visti, mi pare che occupi una parte di schermo più ampia di Gnome.. Sugli altri windows system (ho guardato quelli su pclinuxos.org), non mi esprimo..sembrano delle modifiche all’uno o all’altro (Gnome o KDE,ndr) e nulla più..
La cosa bella sulla quale ha spinto ubuntu (e credo sia un po’ il motivo che ne sta decretando il successo), è la semplicità di installazione della distro stessa, delle applicazioni da aggiungere, degli aggiornamenti, dell’hardware..insomma, il terminale inizia a diventare quasi superfluo! E forse proprio per questo è guardato un po’ in malomodo dai puristi del pinguino (chi ha compilato il kernell per la gentoo 15volte in due settimane si sentirà quasi inutile a dover solo cliccare su “installa” e godersi il tutto già autoconfigurato). Da utente Win, devo dire che la cosa più comoda in assoluto che ha Linux è la gestione del multidesktop! Cosa aspettano a Redmond?? Fattostà che con questa lucid lynx, sto iniziando a passare più tempo con linux..diciamo di aver raggiunto una percentuale di 20%linux e 80win (per questioni scolastiche..alcuni programmi vanno solo con win, altrimenti ci sarebbe il pareggio, indubbiamente!).
Siccome qui non fa altro che piovere da una settimana e sicuramente pioverà anche questo weekend in cui sarei andato più volentieri al mare, probabilmente sabato o domenica mi troverò ad installare, presumo definitivamente, questa distribuzione sul mio affezionato portatile.
Chissà se tutto andrà bene subito, io spero tanto di si, anche perchè ormai lo uso praticamente solo per scrivere documenti, fare un po’ di ritocchini grafici, programmare e manutenere il sito.
Bellissimo l’aver notato come su Windows si può essere uno che “ne sa di computer” e invece su unix ci si trova ad un rango molto più basso.
Li ne sai abbastanza quando sai gestire una distro come gentoo, molto se sai programmare in bash e compilare sorgenti e sei un guro solo se sai scrivere un driver per il kernel.
IMHO se uno non usa Linux come sistema operativo primario per qualche anno non è da considerarsi un vero esperto del computer.
Dovessi mai avere un’impresa mia la domanda che farei ad un informatico prima di assumerlo è “da quanto usi linux?”. Il colloquio andrebbe avanti solo in caso risponda 3 o più anni.
LOL
Resto sempre del parere che ubuntu sia la piu grande sfiga capitata all’open source negli ultimi anni.
Me devo ammettere che questa versione 10, nonostante molte (troppe) idiozie maccheggianti, ha spazzato via alcune delle cose odiose di ubuntu o di gnome (e non so quale dei due mi stia di piu sui cosiddetti).
Resto dell’idea che la comodità di kde sia ancora lontana da venire, che per i principianti PClinuxOS sia preferibile, come siano preferibili distro come Archlinux per chi ha qualche neurone nella zucca, ma almeno a sto giro non mi sento di classificare ubuntu come una delle peggiori distro sul mercato.
Lucid Lynx il suo perchè ce l’ha anche per chi non è nato “utuntu”.
hai sintetizzato in due righe quello che volevo scrivere nell’articolo. ;-)
PClinuxOS non la conosco. So per sommi capi che è una derivata di Mandriva (che purtroppo da notizie sta cercando un acquirente).
Il miglior rilascio degli ultimi anni. Le LTS si confermano superiori alle altre release
quoto theFoggy, cioè cari amici linuxari , se volete che linux sovrasti windows dovete “semplificare” il rapporto utente-macchina, basta “console-terminali neri” frutto di menti malate e di sistemisti masochisti….per installare la robba ci vogliono 1 o 2 click avanti-avanti-fine. solo cosi si entra in concorrenza a MS.
La 10.04 è davvero riucita bene però anche la 9.10 era una buona distribuzione. Quello che penso è che le .10 vengano utilizzate per inserire le novità che diventano mature con il rilascio delle successive versioni .04. Infatti nella 9.10 ci sono state molte più novità dentro il cofano, è quindi normale aspettarsi qualche problemino in più.
Detto questo io sono un grandissimo fan dell’innovazione quindi sono dispostissimo a rinunciare ad un pochino di stabilità per avere un ambiente operativo evoluto ed efficiente. Per chi non la pensa così ci sono distro più conservatrici come la Debian (che è molto simile ad Ubuntu).
Grande Ubuntu ed un sentitissimo grazie al team che ci lavora dietro.
Ubuntu l’ho lasciato dalla 9.04. Fino a pochi giorni fa ho usato con soddisfazione openSUSE.Ora uso Arch e.. penso di rimanerci per un bel pò ;-).
Seppur da novizio condivido tutte le considerazioni dell’autore su arch.
Magari mi guarderò un pò questa 10.04 su una macchina virtuale.
Quindi, volendo fare un paragone tra Arch e Ubuntu, quale dei due è migliore?
@Pluto
Nessuna delle due. È un paragone che non ha senso. ;-)
Io sono un utilizzatore da ANNI (diciamo oltre 15) dei sistemi operativi Microsoft… Partendo dal DOS 5.0, passandoli tutti (Windows 95, 98, ME, 2000, XP, Vista, mi mancano le versioni NT, il 2003 server e il 7). Di Linux ho usato poco, e sostanzialmente da 5 anni fa ad ora (iniziato con una Fedora, provato un Ubuntu non ricordo che versione e non mi è piaciuta, fino a pochi giorni fa la 9.10 e ora la 10.04). Non sono un “guru” di Linux, ma mi tocca usarlo per l’università (studio informatica) e qualche volta ho sbuffato. Non mi ha mai entusiasmato troppo, fino all’Ubuntu 9.10 che decisamente mi è piaciuta! Ho avuto qualche problema con la scheda wireless (più o meno classico) risolto non-mi-ricordo-come, ma per il resto MOLTO valida. Avuto zero problemi, ottima distribuzione. Fino a che non è uscita la 10.04 e presi la decisione di AVANZARE alla 10.04. Bene da una parte, male dall’altra. Male perchè il mio utente non funzionava più se non in Gnome d’emergenza… e non essendo appunto un “guru” di Linux, non avendo nemmeno tanta roba da salvare, ho preferito installare ex novo la 10.04. Devo dire che è spettacolare fin da subito: tempo di caricamento del sistema operativo in 30 secondi (da portatile). Sono rimasto meravigliato! Tempo di accesso all’utente, pochissimo! Spettacolo proprio! Scheda wireless? Ho attaccato per 10 minuti il cavo LAN, ho scaricato i driver e via col tango: tutto a posto! Poi scaricamento pacchetti di varia utilità: ore e ore di download :P Unico difetto, ma non imputabile a Canonical: FLASH PLAYER!!! Preciso: Le Ubuntu le ho sempre usate in versione 64 bit… e il Flash 64bit alpha/beta non funziona un piffero, mi tocca installare ndiswrapper che per aprire una pagina con un’animazione Flash mi succhia praticamente il 100% di CPU e il sistema diventa decisamente appesantito.
Sostanzialmente, ultimamente escono ottimi sistemi operativi Ubuntu! Invoglia parecchio l’installazione e l’uso… solo dovrebbero testare un po’ meglio l’avanzamento di versione… a mio fratello (passato da 9.10 a 10.04 come me, ma lui versione a 32 bit) zero problemi. Per il resto, nulla da eccepire! Inizio ad innamorarmi del Linux… con la possibilità di installarlo anche nel fisso, che fin’ora è stato sempre Microsoft-addicted oltre qualche installazione Linux in VM.
I miei complimenti a Canonical!
installata.
l’avanzamento di versione da 9.10 mi ha causato un bel po’ di casini….così ho dovuto reinstallare da zero (per fortuna il mantra “il backup ti serve sempre” è saggio ed usato)….
La mia esperienza è stata la seguente (su VMware, sia con la iso 32bit che con la 64bit): impostazione dello username e password prima dell’installazione, installazione, schermata di login, impossibile digitare la password. -> elimina VM -> sposta documento nel cestino :-)
Sul fisso (un vecchio Athlon 3000+) per ora pare tutto OK passando da 9.10 a 10.04. Spero risolvano perché m’interesserebbe davvero provarla.
@Ma_si_sipuòfare: evidentemente sei fortunato e non sei mai incappato nei problemi di windows…spero per te che continui così
inoltre ubuntu è proprio click, click, installa, cosa vuoi di più?
riguardo ubuntu lucid l’ho trovata rivoluzionata rispetto alla precedente release ed effettivamente hanno fatto un lavoro incredibile
tuttavia alcuni glitch sono comparsi e spero vengano risolti al più presto…nel mio caso ho avuto un fastidioso problema che all’avvia della macchina ogni volta visualizzava il messaggio che stava controllando i dischi….oltretutto il tutto richiedeva oltre 5 minuti e beffa nella beffa non controllava un tubo, nel senso che la spia dell’hard disk era spenta ma lui insisteva che stava controllando il filesystem…bah
purtroppo sono dovuto ritornare di corsa ad arch non perchè il problema forse eccezionalmente grande ma perchè la community di ubuntu è purtroppo composta da utenti normali che ovviamente non sanno rispondere a domande del genere
@Alessio Di Domizio: ma avevi fatto acquisire la tastiera alla macchina virtuale? non essendo installati i vmware tools bisogna cliccare nella finestra prima che sia possibile digitare
sembra comunque un problema del virtualizzatore più che di ubuntu
io ho avuto qualche problemino con lucid lynx… durante l’installazione non riusciva a creare le partizioni sul volume raid che gli avevo riservato, quindi ho dovuto installare la 9.10 e poi avanzare… solo che adesso fallisce l’installazione dei forceware! riesco ad installare solo quelli che mi da ubuntu stesso (185) e non i 195 scaricati dal sito nvidia…
Emanuele Rampichini (Autore del post) scrive:
@Pluto
Nessuna delle due. È un paragone che non ha senso. ;-)
Confermo!
;-)
Onestamente da vecchissimo ed assiduo Debian Evangelist, sono rimasto incredibilmente colpito dalle 4-5 funzioni di autoupdate, Software center, Customizzazione grafica etc fornite dalla 10.04.
Attualmente la lascio installata e continuo ad usarla … finchè non troverò un cazzo di modo di dirgli SENZA ANDARE VIA SHELL … i file php non devi aprirmeli con Phpedit ma con Eclipse.
Allora, abbatterò Debian
@Riuzasan Ahahah ma scusa prendi un qualsiasi file .php , tasto destro, proprietà, apri con… e scegli eclipse. Da quel momento tutti i .php si aprono con eclipse.
@Kip #23
Quello dei driver nVidia non è un bug, ma una scelta ben precisa. Anche a me non va molto a genio la cosa, però riconosco che sia un bene che finalmente ci sia una distro Linux guidata da un “dittatore benevolo” (cit.) che abbia il coraggio di imporre le proprie scelte (come anche in altri casi più eclatanti), che abbia un target di utenti ben preciso e che investa risorse in un quella direzione, anche a costo di scontentare qualche fan boy. Insomma, una distro con quella “visione globale” che tanto mancava nel mondo GNU/Linux. E’ questa la novità che io vedo trasparire da questa 10.04. Che in ogni caso resta, nella mia esperienza, uno dei migliori rilasci di sempre. :)
PS: Per i driver leggi qui:
http://guiodic.wordpress.com/2010/05/06/aggiornare-i-driver-nvidia-su-ubuntu-10-04-lucid/
Io ho provato ad installare ubuntu (ult . release) e volevo farlo creando un dual boot con win 7 ma a causa del preesistente volume in raid5 alla fine dell’installazione mi dava un errore, riconducibile al bootmanager mi sembra. Peccato.
Come mio solito, installata nella macchina virtuale di Virtual Box. Nessun problema, tutto liscio, ottimo sistema stavolta. Non passo completamente ad Ubuntu per innumerevoli ragioni, ma come prima impressione mi è sembrato buono.
Per quelli che dicono che chi non sa usare Linux non è un “guru” dell’informatica, beh, mi sento di dire che non sanno nemmeno che cosa ricade sotto il termine di “scienza dell’informazione” :-P
La migliore Ubuntu dai tempi di Hardy Heron…Eccezionale.
Verissimo. Nessun sistema “dona” all’utente le basi teoriche dell’informatica (se qualcuno ne conoscesse uno che lo fa mi contatti in privato… sono disposto a pagare profumatamente :P ). Devo dire però che affrontare e sbattere la testa su alcuni problemi mi è stato utile in qualche occasione anche in altri ambiti, soprattutto per quanto riguarda l’approccio. I vari RTFM insomma mi sono serviti.
La stessa cosa vale anche per qualsiasi altro sistema comunque.
Anch’io sono rimasto positivamente impressionato dalla 10.04 dopo la negativa 9.10. Quest’ultima anche dopo ore di smanettamenti continuava a non funzionare bene e alla fine la cancellai. In confronto con Win 7 invece era andato tutto benissimo. Anche altre distro linux erano migliori.
Ero un po’ scettico a installare la 10.04 ma alla fine ho ceduto ed è sicuramente una delle migliori distro linux degli ultimi anni. Era ora dopo i problemi delle ubuntu precedenti! Ho un paio di problemi con lo stesso web browser che invece è perfetto in win 7 e nelle ubuntu precedenti ma globalemnte è un bel passo avanti.
Win 7 e Ubuntu 10.04 dimostrano che evidentemente la concorrenza win-linux fa bene ad entrambi e quindi a noi utenti.
“Ma perchè quando c’è una recensione o un articolo su qualche cosa, arriva sempre il troll di turno che sente il bisogno di commentare sulla bontà di altro? Che ci azzecca?”
ecco perche’
“lo scanner scsi mi funziona in modo alternato, questa 10.04 va bene automaticamente e così con la 9.04 quelle x.10 invece lo perdono e devo alambiccarmi un po’. Strano ma è così.”
perche’ il punta e clicca di ubuntu ha prodotto utenti pigri che ignorano cosa sia un modulo al pari di quelli che “eh mi si blocca il pc” su windows. E questo e’ quanto di piu’ aberrante si possa lasciar fare a una linux box. Se il prezzo per far concorrenza reale a microsoft e’ questo preferisco rimanere nella mia nicchia, se l’utenza e’ educata alla filosofia dell’avere un pc che vada come un orologio svizzero benvenga, altrimenti meglio restare pochi ma competenti. Non me ne voglia il quotato, e’ solo un esempio e ve ne sono di molto peggiori certamente
@Skyzoo73
avevo lo stesso problema, ho risolto installando la 9.10 e facendo l’avanzamento
@Daniele
grazie del consiglio, appena posso provo ;)
@Emanuele, alexbit
Per quale motivo?
[quote](se qualcuno ne conoscesse uno che lo fa mi contatti in privato… sono disposto a pagare profumatamente :P )[/quote]
Mi unisco pure io. :D
@Pluto
Arch è una distribuzione rolling release quindi non ha dei rilasci “fissi”. I pacchetti sono per politica “vanilla” (si applicano meno patch possibili lasciando all’utente questo onere). Questo significa che in un periodo di 3 anni sono passato per esempio per tutte le versioni di kde, per tutte le versioni del kernel, per tutte le versioni rilasciate di apache etc… etc…
In un contesto del genere cambiano anche file di configurazione dei vari programmi quindi sta a te prendere i vecchi settings e portarli sui nuovi file di conf. Ricordo per esempio un rilascio del server grafico xorg passato dal deprecato xorg.conf a hal per la gestione dei dispositivi. Chi ha aggiornato il sistema ha dovuto aver a che fare con questa transizione, manualmente ma con il supporto sempre puntuale del wiki.
D’altra parte per avere un sistema sempre aggiornato è una distribuzione stupenda. Fare dei pacchetti “personalizzati” è molto facile grazie ai PKGBUILD (script di installazione da sorgente) e agli strumenti di base forniti dal sistema come ABS (simile al sistema dei ports BSD per chi conosce) o AUR (repository inline di PKGBUILD creati dagli utenti).
Potrei aggiungere altri mille esempi per far capire la diversità delle due concezioni ma credo che già questi bastino per far capire come un paragone sia abbastanza improponibile e privo di valore.
Ti consiglio comunque se la cosa ti ha incuriosito di provarla partendo dal wiki e armandoti di buona volontà per entrare nell’ottica della distribuzione.
@nicola
La scienza dell’informazione qua non ci azzecca nulla, qua si tratta semplicemente di pigrizia mentale e di persone, non di utenti.
Si tratta di approccio alla vita, che si riflette nelle piccole cose come può essere l’uso di un sistema operativo.
C’è chi non è capace di cambiarsi una gomma o non ha idea di cosa sia una cinghia dell’alternatore, e c’è chi (pur apprezzando le comodità) ha la curiosità di imparare e (di conseguenza) la capacità di togliersi dai casini, quando coccorre.
E la scelta dell OS è solo una proiezione di questo approccio.
Purtroppo viviamo in un’epoca in cui i primi stanno conquistando una maggioranza sempre più vasta, come dimostra il successo di ubuntu o dei dumbphone con la mela sopra.
E non è affatto una buona cosa, per una serie infinita di implicazioni sociali che (temo) saranno capite dai più
solo quando sarà troppo tardi.
Sarò l’unico invece a cui la 10.04 blocca tastiera e mouse dopo qualche minuto? Anche sul LiveCD, ci ero rimasto un po’ male ma pensavo che alla fine dell’installazione tutto si sarebbe risolto, e invece no.
La tastiera continuava a ripetere lettere, per esempio “cccccccccccccccc” all’infinito e non si poteva più utilizzare.
Invece la 9.10 andava, e avendola reinstallata va ancora, benissimo.
Boh.
Ho isntallato la 9.10 su un jumpc con directory /usr compressa (seguito una guida). Mi ha dato problemi con la wireless, in parte risolti, per il resto spettacolare. Gira alla perfezione su un celeron 900 senza cache di secondo livello e risoluzione 800×480.
Installata la versione 64 bit sul portatile grande. Ho avuto un problema strano, come dei disturbi al monitor, risolto anche quello grazie a una dritta sul forum italiano.
Che dire: bellissima e velocissima. Ci metterà 20 secondi ad avviarsi, non di più.
Anche io con la 9.10 avevo avuto PARECCHI problemi (ed infatti ero tornato alla 9.04 che invece ha funzionato bene da subito).
La 10.04 però mi sembra decisamente più veloce, oltre ad essere anche più bella e razionale. Peccato per quei piccoli problemini. Quando uso windows vista, perchè mi serve il vb.net, mi viene male. Non che sia brutto, graficamente è bello, però dà l’impressione di essere più pesante (anche se con gli aggiornamenti e disabilitando certi servizi si è alleggerito) e soprattutto è terribilmente complicato, soprattutto nelle impostazioni della rete. Non ci capisco niente.
@The Solutor
Mi spiace, ma sei completamente fuori strada…E fuori strada su tutto…
Scusa la domanda, ma tu quando vuoi una macchina nuova compri bulloni, ti metti lì a piegare la lamiera e te la costruisci, o vai da un concessionario, ci piazzi sopra il sedere e parti?
Se parli così vuol dire che non hai capito ciò che Bill Gates e Steve Jobs avevano già in mente 35 anni fa. Un computer è e deve essere un elattrodomestico…Oppure tu quando magari ti spaparanzi davanti al tuo plasma da 42″ ti metti lì a pensare a Diodi, transistor, resistenze e così via? A come è fatto il pannello? Come agisce il “gas” dentro ogni “celletta”? Non credo….
Il punto è che l’informatica dagli anni ’60 quando si vedevano computer parlanti, che interagivano con l’essere umano in modo naturale, traduttori universali ed altre amenità…è andata in modo sbagliato.
Io facci sempre l’esempio automobilistico che è quello più calzante a mio avviso.
A questo mondo ci sarà sempre bisogno di meccanici e di piloti. Punto.
Ci sarà bisogno di uno che si sporchi le mani di grasso e costruisca il motore, ed uno che vinca le gare, che la macchina la faccia andare…
Poi, in mezzo ci sono piloti che si dilettano ANCHE di meccanica.
Ci sono utenti come si dice, “smanettoni”, ai quali possiamo appertenere io e te…Ed io con Linux mi ci diverto…Ma quando vado là fuori a lavorare (faccio il sound Engineer) “io” non ho ne tempo ne voglia di tweakere un OS, risolvere le sue idiosincrasie…Capire come funziona l’ HW di quell’aggeggio connesso ad altre decine di aggeggi che mi consente di presentare un prdotto finito. Ho bisogno di una “lavatrice” dove se schiaccio 3 bottoni parte e fa il suo sporco lavoro…Perché nel mio caso già i vari PT, Logic e compagnia mi danno spesso grattacapi e li devo addomesticare…Non posso permettermi il lusso di farlo anche con la macchina (inteso come Hw e SW) alla quale si interfacciano…Conosco persone del settore che non sanno, e non vogliono sapere come funziona poniamo OSX (io uso principalemnte Mac), che se ne fregano pure dei “lustrini e paillettes” che detto Os offre, come iLife eccetera… Installano l’ oS, lo attaccano a macchine Hardware (banchi regia, processori, equalizzatori) da decine di migliaia di euro e lavorano, fanno quello per cui vengono pagati. Stessa cosa in pubblicità, nel cinema, nella post o pre produzione audio o video…
Io sono uno smanettone (sui generis), lo ammetto e ogni tanto la mia innata curiosità mi porta verso tutto ciò che non conosco: è stato così che anni fa ho fatto la conoscenza con Linux…Ma non pretendo che al mondo siano tutti “meccanici”…
Tra i miei interessi ci sono anche la letteratura, la storia, la musica, il cinema e decine di altri….
Se dovessi fare come te sarei probabilmente un emarginato, perché appena apro la porta di casa (ma pure su Internet ne leggo di belle) sento tali idiozie, ignoranza e qualunquismo che mi agghiacciano….Sol oche faccio finta di niente…Metto una maschera e a seconda del mio interlocutore mi adeguo…Serve per integrarsi nella società….Squallido? Può essere, ma ne conosco tanti che fanno così…Perché altrimenti nella famosa “nicchia” ci entri con tutti e due i piedi…Alcuni la chiamano alienazione…
Io quello che so, quello che sento, le mie riflessioni, filosofiche o meno, le mie passioni, spesso brucianti, viscerali ho imparato a gestirle da solo, ben sapendo che il 99% delle persone con le quali mi interfaccio quotidie non capirebbero nemmeno….
Ti consiglio di fare lo stesso, e non dare la colpa a nessuno, ne tantomeno lanciare giudizi, tipo anatemi…Ognuno è quello che è… Sai, a volte quando sono in cassa al supermercato e sento i discorsi delle cassiere mi verrebbe voglia di prenderle a bastonate, ma poi penso: il mondo è bello perché è vario, o come diceva un mio vecchio e caro collega, avariato…
Saluti
Ps E buona Ubuntu, Arch, Debian, PcLinuxOs, Fedora, Mandriva, Suse, Gentoo e tutte le altre 400 e passa a tutti!!
E agli altri, buon Windows e buon Mac!!
Io sono appena passato da Ubuntu ad Arch perché con l’aggiornamento a Lucid il sistema è diventato lentissimo…
@simon
Mi spiace per te, Per lo zio Bill e per quell’altro, ma un computer non è un elettrodomestico. E non lo sarà mai.
In un computer personale ci sono la tua vita dentro, le tue idee,, la tua cultura, e quant’altro e pensare di assimilare uno strumento culturale ad un girrmi, mi pare l’idea piu insensata che possa venire in mente a qualcuno.
Se vuoi fare un paragone un po’ più sensato, puoi assimilarlo ad una cosa più complessa come la casa, e quella, si che (se posso ovviamente) me la costruisco, me la curo, me la modifico secondo le necessità.
Ed anche lì ci sono quelli a cui va bene un monolocale arredato qualsiasi.
I punti di contatto sono molteplici ma una cosa differenzia i due elementi del paragone.
Il valore (e non parlo del valore immobiliare) della casa è ben chiaro nella testa dei suoi utenti, il valore della cultura informatica assolutamente no, nella maggioranza dei casi.
Tra gente troppo anziana, tagliata fuori dall’innovazione, e gente giovane cresciuta scaricando suonerie a colpi di 5 euro a botta il panorame è semplicemente desolante.
Non ce n’è uno a cui importi delle password, di quali dati condivide, di cosa succede cliccando un bottone, non ce n’è uno in grado di leggersi 3 righe di manuale.
Con internet abbiamo il piu grande strumento culturale che l’umanità abbia visto in un milione di anni, e buona parte della gente la usa per scrivere pirlate su facebook.
E questa disabitudine alla curiosità, alla voglia di imparare, di scoprire, non farà altro che consegnarci bellamente nelle mani di multinazionali sempre più ricche e potenti, Canonical compresa (giusto x tornare in tema).
Morale, essere curiosi, essere smanettoni (termine in se vagamente dispregiativo) non serve a togliersi un virus (o meglio a non prenderlo proprio), aiuta appunto a capire che i pc non sono aspirapolvere, e che internet non è un “prodotto”.
@The solutor
guarda che non hai capito quello che volevo dire. Io non ho mica attaccato linux, i suoi utilizzatori o chi non lo vuole utilizzare. Ho solo precisato che, diversamente da quanto affermato in precedenza da altri, non è vero che chi non sa usare linux non capisce na cippa di informatica..o che le aziende dovrebbero chiedere che so utilizza una persona prima di assumerla. L’informatica, nella sua “essenza”, è un qualcosa che prescinde da qualsiasi “macchina”, il mio pensiero era questo, e a quanto vedo non sono il solo a pensarla così. Prendetevi un bel libro di informatica teorica(posso consigliarne uno non tecnico “Algoritmi, lo spirito dell’informatica”) e poi ne riparliamo un po’ meglio, se chi sa usare linux è un guru informatico, o se agli smanettoni piace l'”informatica” :-P
Poi sinceramente, oltre ad appoggiare quanto detto da simon71, mi sembra da bambini dire che chi non sa usare linux non capisce niente di “computer”, giriamola così. Ci sono esperti di Linux, cosa che io non sono, che hanno TUTTO il mio rispetto. Io lo ammetto candidamente, non sono un esperto di linux, sono a livello medio-basso, ma per contro conosco molti, ma molti aspetti di Windows e di alcune architetture usate in ambito embedded. La mia formazione è stata dettata dalle necessità lavorative.
Detto questo, non ho altro da aggiungere
@ #44
Io sono d’accordo con Simon. Il computer deve essere semplice da usare al pari di un elettrodomestico. Che male c’e’ se uno vuole passare la vita a chattare su facebook e si disinteressa di qualsiasi cosa ci sia sotto (architetture web o di sistemi operativi). Perche’ mi dovrebbe interessare l’architettura di windows/linux/osx o come si risolvono i casini di linux. Ho pagato per un pc/software che funzioni punto e basta.
Bisogna sempre considerare che i propri interessi non sempre coincidono con quelli degli altri (e ti parlo da informatico che dal 99 ha sempre utilizzato linux). Per te e’ interessante studiare come funziona un SO?
Bene ma altri possono avere altri interessi o non averne proprio e non c’e’ nulla di male in questo.
La vita non e’ fatta solo di pc e ci sono milioni di persone che lo accendono giusto per leggersi la posta e guardare un film. Non vedo perche’ dovrebbero incuriosirsi nel capire come funziona un SO.
P.S. non voglio polemizzare, e’ solo un punto di vista…
Provate a installare ubuntu tweack.
Davvero non avrete piu bisogno della riga di comando!!!
Scusate, volevo scrivere ubuntu Tweak:
http://ubuntu-tweak.com/
Io ho provato la netbook edition sul mio EEE 900 12 + 4 Gb SSD. Versione Inglese, perche’ quella c’era su ebay :)
Delusione completa.
E’ lento, piu’ della versione ottimizzata di win che attualmente monto su, ma questo, essendo una versione LiveCd (da usb, tra l’altro) me l’aspettavo.
Il problema e’ stato che all’avvio di un divx mi ha detto che non aveva i codec, si e’ connesso e non li trova.
Risultato ? Un pc che non legge gli Avi.
Dovevo ancora vederlo, dopo Windows Xp pre-Sp1 :)
Vi pare possibile ? Il problema e’ solo mio ?
TheMac
@Nicola
Mi stai mettendo parole in bocca che non ho pronunciato.
Ma per risponderti credo che la definizione stretta di “informatica” qua c’entri molto.
Chi è un informatico ?
Uno che ci capisce di database ? Un tecnico di rete ? Un mago dei siti web ?
E’ una definizione che ai fini del n.s. discorso non vuol dire una cippa, un po’ come non vuol dire nulla “intellettuale”.
Qua si parla di elasticità mentale, di voglia di apprendere, di migliorarsi, e linux e i suoi gusti c’entrano solo perché di questo si stava parlando.
Ma potremmo stare parlando di cucina, di chi preferisce il macdonalds perche così non fa neanche la fatica di masticare contro chi cerca la trattoria o il grande ristorante, ed a volte prende nasate, ma di solito mangia alla grande.
Ecco macos, l’iphone, e anche ubuntu sono il macdonalds, pclinux o mepis sono delle ottime trattorie. Archlinux, gentoo e similari sono delle cucine fornite di tutto in cui sbizzarrirsi.
E’ questione di metodo, non di merito
@findus
Ognuno ha le proprie passioni, insindacabili ma fregarsene in toto di come funziona l’ambaradan non è esattamente la stessa cosa di non sapere cosa sia l’indotto nel motore di un macinacaffè.
Avere un minimo di consapevolezza su faccende che stanno cambiando la nostra vita dovrebbe essere un dovere. E non credo che ci sia stato nulla che abbia rivoluzionato la vita degli uomini quanto gli eventi di cui siamo testimoni.
Un mondo fatto di utilizzatori passivi, in questo settore, non potrà che portare a nulla di buono, e non credo che sia il caso di dovere scomodare Orwell per rendersene conto.
@ #51
Anche su questo si puo’ discutere. Tante cose hanno cambiato la nostra vita, ad esempio le automobili o gli elettrodomestici. Eppure non serve una passione specifica per essi per utilizzarli. Forse in passato quando ancora non erano molto affidabili le persone erano spinte da una parte per passione e dall’altra per necessita a capire un minimo del funzionamento di queste apparecchiature. Tanto per fare un esempio. Ricordo che a volte in caso di guasto della tv prima di chiamare un tecnico si cercava di intervenire personalmente per sistemarlo. Ora non solo le tv tendono ad avere meno problemi ma e’ anche molto piu’ difficile metterci le mani dentro.
Lo stesso vale per i pc e i SO. C’e’ chi spende tantissimo tempo e passione per capire il loro funzionamento e utilizzarli e chi li usa come semplice strumento di intrattenimento o produttivita’.
Poi sono perfettamente d’accordo con te sull’utilizzo passivo di un qualsiasi dispositivo. La curiosita’ e la scelta sono le uniche cose che possono portare le aziende ad innovare.
@the solutor
non mi pare di averti messo parole in bocca, ho solo dato una risposta generale ai commenti precedenti al mio.
Io ho risposto sul fatto che l’equazione “non conosci linux=non sei un guru dell’informatica” non è assolutamente valida, tutto quà, gli altri discorsi non mi interessano.
Niente di personale passo e chiudo ^_^
la ragione per cui i computer esistono è per semplificare la vita agli esseri umani, non per complicarla, questo è fuori discussione
un criterio seguito nella progettazione e valutazione di sw (e derivato evidentemente dall’ assunto precedente) è che un sistema operativo (o qualunque altro sw) è tanto più vicino alla perfezione quanto meno si frappone tra l’ utente e il suo lavoro, tra lui e l’ obiettivo che vuole raggiungere
quindi, il processo di analisi e design è tanto migliore quanto più le funzioni dello strumento risultante, ma soprattutto i suoi working e data model, sono sovrapponibili al modello mentale dell’ utente (i termini -quasi certamente non informatici- in cui questo vede un problema e i passaggi in cui per lui quel problema sarebbe risolubile nel minor tempo)
possibilmente, il manuale non dovrebbe essere necessario, se non per risolvere dubbi, ambiguità (che se il sw è e consistente -vedi dopo- a seguito di un design ben fatto non dovrebbero sussistere, ma siccome il sw stesso è sviluppato da altri esseri umani…) o problemi (che in teoria non dovrebbero presentarsi, ma che in pratuca si presentano puntualmente) – e in effetti si vede che l’ utente stesso non legge il manuale ma vuole essere subito operativo
ora, perchè si pretende che l’ utente legga il manuale o comunque si interessi di concetti non strettamente attinenti il lavoro che deve fare (probabilmente assai meno banali che non scrivere una mail)?
perchè deve passare del tempo dietro allo strumento stesso ( su siti stranieri si legge spesso l’ interessante espressione “baby sit the operating system”, stare dietro al sistema come se questo rischiasse di autodistruggersi lasciato a se stesso – cosa in effetti non troppo lontana dalla realtà, a giudicare dai casi di cui si legge a volte, in cui installazioni di linux perfettamente tarati e funzionanti vengono azzoppate con gli aggionamenti automatici )?
in base a quale principio gli si deve rendere tale operazione più complessa e farraginosa del necessario, quando lui ha altre cose da fare?
perchè lo si deve far preoccupare “delle password” o “di quali dati condivide” anche qualora fosse l’ unico utente del suo sistema e non abbia nessun vantaggio nè interesse nella multiutenza? (discorso a parte per i livelli di privilegio, e la distinzione tra utente normale e amministratore – creata comunque più per proteggere il sistema da sè stesso e dall’ utente, che non per agevolare quest’ ultimo – il contrario, in effetti)
perchè si danno per buoni il design, i paradigmi e i modi d’ uso di un sistema sostanzialmente nato 40 anni fa e affinato 20, senza pensare a come migliorarli e corregerne le brutture ma anzi pretendendo che chiunque altro vi si adegui (e chi non lo fa viene etichettato ocme pigro o peggio “utonto”)?
elitismo con dispercezione dell’ importanza della propria nicchia nel mondo, o semplice invidia, delle due l’ una…
imparare, scoprire, nel senso che intendi tu, lo può fare chi ha del tempo da perdere, e/o fa dell’ informatica il proprio hobby e “smanetta” per smanettare e imparare – in questo affermando la propria diversità dal resto del mondo per cui HW e SW sono “il mezzo” e non “il fine”, e che dovendo usare un PC per qualche scopo più o meno recondito e indiretto (ma comunque non attinente all’ informatica, solitamente si può finire su sostentamento e… sesso attraverso vari passaggi XD) privilegerà naturalmente lo strumento più flessibile, ricco di funzioni, di applicazioni di terze parti, elegante, e consistente (*) da usare
(*) dove consistenza implica uniformità nell’ aspetto (possibilmente) e nel comportamento (tra “look” e “feel” quello che per l’ utente è più importante che vari il meno possibile, è il secondo) di applicazioni e widget omologhi per una stessa piattaforma, nella sintassi e nel criterio di naming degli eventuali comandi testuali, nel paradigma seguito da tool di sistema e applicazioni per selezionare e manipolare le entità su cui si sta operando (e in questo senso quello a oggetti aventi “proprietà” accessibili da un menu contestuale, direi che ha fatto molto)
in presenza di una tale uniformità, un utente può giovarsi di meccanismi ed esperienza acquisiti in precedenti casi d’ uso, magari di esperienza pregressa in altri campi od anche solo di logica e intuito (se gli dicessero che un sistema operativo che non ha mai visto prima supporta solo comandi testuali, qualunque utente non informatizzato potrebbe pensare di poter scrivere frasi di senso compiuto che descrivano quello che egli voglia far fare alla macchina, tipo
copia pippo.txt da MioDisco a DiscoEsterno
(piccolo inciso, su Amiga il comando copy della shell prevedeva appunto i due operatori from e to, e funzionava correttamente anche anteponendo destinazione a sorgente) di fronte a comandi dalla sintassi eterogenea e “innaturale”, ma già il cui nome è dato da “parola intera” per alcuni, “prime due lettere” per altri, “acronimo non meglio specificato” -chi sa per cosa sta dsw alzi la mano please- in altri, “abbreviazione del termine indicante una funzione scorrelata ma che fa quello per cui lo si usa, come side effect” per altri -come cat, abbreviazione di concatenate, la cui funzione primaria è di concatenare il contenuto ascii di due o più file e il cui side effect di sparare il risultato sullo standard output)
questo gli eviterebbe di dover ripetere lo sforzo iniziale ad ogni nuovo caso o funzionalità che gli si presenti
il che implica un appiattimento, o quantomeno una flessione notevole, della curva di apprendimento dopo il primo caso
flessione che non avviene in presenza di una piattaforma su cui instaurare tali meccanismi è difficile o impossibile per via di discrepanze nella logica progettuale, quindi nel comportamento, di applicazioni o componenti di sistema, e/o dell’ eventuale diverso approccio richiesto di volta in volta da ogni singolo problema (che rende necessario compiere ricerche e perdere tempo ogni volta come se fosse la prima)
anche se può sembrare paradossale, è più “usabile” un sistema difficile da usare ma consistente nella sua difficoltà (ad es solo comandi testuali, ma con sintassi e naming uniformi) di un sistema semplice solo superficialmente, ma che si rivela inconsistente non appena si rende necessario andare oltre le poche funzioni (quello di tagliare funzioni pensando così di rendere il sw più accessibile è un alto errore comune, e sintomo di scarsa capacità progettuale) supportate dalla GUI o dalle applicazioni sviluppate in base alla HIG del DE adottato
ora, la ricchezza di applicazioni e livello funzionale di queste dipendono fortemente dalle terze parti coinvolte (da qui all’ importanza di coinvolgerne , e al modo -corretto e legale- in cui microsoft lo ha fatto) ma se un OS è consistente, elegante, usabile, accattivante o meno, dipende solo dal suo design e dalla bravura e coesione del o dei team che concorrono a svilupparlo
quello che tu stesso nella parte quotata ammetti è che le uniche che possono produrre dei sistemi operativi siffatti sono le multinazionali, e che non c’è speranza che una cosa del genere venga dalla “comunità” open source
e in effetti è vero, produrre del sw complesso, che funzioni ma che al tempo stesso sia coeso internamente e consistente esternamente, richiede una forte visione d’ insieme e un notevole sforzo di coordinazione e cooperazione tra chi prende parte allo sviluppo (coesione che deve esistere al di là delle inevitabili divergenze, mettendo da parte l’ ego individuale in favore del “prodotto” sw finale, quindi dell’ utente (*) – cosa che nelle aziende avviene grazie all’ incentivo monetario aka stipendio)
ma per una comunità sostanzialmente anarchica, frammentata tra una miriade di progetti monofunzionali (in cui peraltro, a parte certi di alto profilo, non è affatto detto che vi siano grandi capacità progettuali a livello di team di sviluppo), ed alcuni che a intervalli mettono insieme snapshot dei primi, aspettarsi uno sforzo del genere è pretendere troppo…
Finchè si usa Ubuntu con le reti wired, tutto fila liscio. Ma è con le reti wireless che mostra il fianco a pesanti critiche di compatibilità con hardware anche molto diffuso.
Io è dalla versione 9.04 che cero di fare funzionare ubuntu su un pc con sola scheda wireless (nel mio caso Dlink DWA-140, provato pure con Chiavetta 3COM più datata), ma non c’è verso o di far riconoscere il dispositivo senza dover smanettare come un pazzo oppure di autenticarsi sulla rete wireless protetta con WPA.
Questo con tutte le distribuzioni citate, fino ad arrivare alla 10.04 che riconosce l’harware senza intoppi ma non permette di connetterti perchè continua a restituire l’errore di password di rete.
Per il resto nulla da dire su Ubuntu, sono personalmente molto favorevole all’utilizzo di questo sistema operativo.
@Pietro
Qualcuno del forum svizzero ha trovato la soluzione al problema:
http://swiss.ubuntuforums.org/showthread.php?t=1382798
Probabilmente se non hai esperienza ti conviene aspettare che venga rilasciato il fix tramite gli aggiornamenti ufficiali (il problema sembra essere stato risolto a monte da quanto leggo nel bugtracker di ubuntu https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/linux/+bug/543836).
@ TheMac
>Il problema e’ stato che all’avvio di un divx mi ha detto che non aveva i
>codec, si e’ connesso e non li trova.
Il problema si è presentato, credo, perchè eri in live.
Penso che tu possa risolvere tranquillamente così:
Vai su system>administr.>packet manager (synaptic)
Qui vai su settings>repository nel primo tab controlla che ci siano tutte le spunte alle prime 4 voci dell’elenco. Poi tasto “close” e premi il tasto in alto a sinistra “reload”. Finito ciò puoi scegliere o installi tutti i codec cercando e installando il pacchetto ubuntu-restricted-extras, oppure puoi aprire il video e fargli installare solo il codec che serve.
Se sei sulla live da chiavetta persistente, assicurati che ci sia spazio sulla stessa, se no non installerà nulla.
Se ho scritto inesattezze correggetemi.
@j
…imparare, scoprire, nel senso che intendi tu, lo può fare chi ha del tempo da perdere…
Fantastico, hai sintetizzato in 2 righe lo scempio culturale di questi anni.
Ovvero la convinzione che qualsiasi conoscenza non strettamente finalizzata allo sopo che ci si sta prefiggendo sia uno spreco di risorse.
Chissà come staremmo messi se Leonardo da Vinci, Archimeda, Thomas Edison e compagnia l’avessero pensata in questo modo.
Probabilmente staremmo discutendo ancora se fosse meglio la clava di faggio o quella di quercia
Bisogna vedere in che modo si impiega il tempo a propria disposizione.
Personalmente, avendone ormai ben poco, ho smesso di smanettare con la configurazione del sistema et similia, preferendo un sistema che sia operativo subito o quasi, spendendo quindi il minimo indispensabile (l’ideale sarebbe zero) allo scopo.
Il resto del tempo lo voglio impiegare per qualcosa di più utile: La programmazione. Visto che il mio ramo è questo, e nella vita ho deciso di scrivere codice e non di fare il sistemista, che è UN ALTRO mestiere.
La ricerca della conoscenza senza un fine utilitaristico appropriato non vuol dire proprio nulla, e personalmente lo vedo come una spreco di tempo.
Per cui affermare che, in mancanza di smanettamenti col sistema, non si possa essere definiti dei “buoni informatici” mi sembra un’autentica assurdità.
Anche perché non esiste una definizione di “buon informatico” (ovviamente), e una presa di posizione autonoma e arbitraria del genere non può che generare paradossi.
A queste condizioni, ad esempio, potrei dire non è sicuramente un buon informatico chi non ha lavorato in linguaggio macchina. Oppure chi non s’è mai studiato bene i manuali dell’architettura del processore sul quale gira il proprio s.o. e le proprie applicazioni.
Perché solo chi ha una conoscenza di bassissimo livello e la maneggia agevolmente può girare a testa alta nel mondo dell’informatica.
A questo punto facciamo la conta e vediamo quanti rientrano nella categoria “buon informatico”…
Ok, hai smesso, la chiave sta tutta li.
E’ ben differente dal dire “non mi interessa/non mi serve” non ci provo neanche.
Mi pare ovvio che ognuno dovrà pur fare un mestiere e dovrà dedicare il grosso delle energie su quello. Ma il grosso delle energie è ben diverso dallo spegnere qualsiasi altro neurone relativo a qualsiasi altro imput culturale. E leggendoti non mi pare sia il tuo caso.
Peraltro perche continuate a ripetere sta cosa dell’informatico ?
La mia è una osservazione generale.
La mia è rabbia nel vedere segretarie che dopo 15 anni di uso di un pc non hanno idea di come sfogliarsi una cartella sulla rete con la scusa che “quello non è il proprio mestiere” o di insegnanti che di queste cose non se ne occupano “perche non hanno tempo”, ma potrei citare centinaia di casi nell’orbita dell’informatica e non.
Il punto è che essere passivi rispetto a questa rivoluzione non è la stessa cosa che esserlo in gran parte degli altri settori, puoi guidare un’auto senza avere idea di cosa sia una candela, come puoi usare ubuntu senza avere idea di cosa sia una shell testuale, come puoi usare facebook senza porti il minimo problema sulla tua (e l’altrui) privacy e così via.
Ma mentre nel primo caso, al massimo, ti toccherà fidarti di un meccanico che ti racconta una balla su un guasto, negli altri, le conseguenze sono imprevedibili, nella entità e nel loro manifestarsi. ma è certo che ci saranno.
Diamo gia per scontate cose che solo 10 anni fa avrebbero fatto rabbrividire.
Chi si ricorda le polemiche a non finire sulla attivazione online di xp, e sulle sue implicazioni sulla privacy nel 2001 ?
Adesso nessuno fa una piega di fronte a soggetti come google, apple e compagnia, che conoscono ogni cosa di noi stessi.
Dove saremo tra 10 anni ? E tra 20 ?
A quel tempo, magari, avere un po di flessibilità mentale tornerà buono.
Rifletteteci.
Personalmente sposo bene la metafora dell’automobile: a me interessa inserire le chiavi, metterla in moto e partire. Non ho tempo per badare al suo funzionamento, e preferisco fare il tagliando ogni anno per farmela controllare e mettere a posto.
L’auto la uso, quindi, per quello che realmente mi serve, col minimo dispendio di tempo (che preferisco dedicare ad altro, ovviamente).
Per quanto riguarda la privacy, non bisogna nemmeno ignorare il fatto che nella maggior parte dei paesi al mondo esistono leggi precise allo scopo, anche molto severe (nel nostro paese la normativa è fra le più severe), per cui le aziende che sviluppano software non le possono certo ignorare. Vedi, ad esempio, le recenti condanne alla dirigenza di Google in Italia.
Per cui, se è vero che bisogna “sbattersi un po’”, allora lo si faccia altrettanto informandosi sulla giurisprudenza che vige in materia, prima di parlarne, altrimenti si contribuisce a creare un clima di terrorismo informatico e caccia alle streghe che, di certo, bene non fa.
Condivido la visione di Cesare e di J.
A mio parere di qualsiasi sistema e’ necessario avere un’informazione di base. Sia essa un’automobile o una lavatrice o un pc. E’ impensabile mettersi alla guida senza sapere il significato delle spie di segnalazione dell’auto (ad esempio di guasto impianto frenante o airbag), o far funzionare una lavatrice senza sapere che programma di lavaggio usare. Anche in questi casi i risultati possono essere disastrosi pur senza toccare la privacy. Inoltre nel caso della segretaria non c’e’ niente di male se a lei non frega assolutamente nulla di reti o altri programmi che non vadano a migliorare/peggiorare il suo rendimento sul lavoro (anche perche’ non rientra nelle sue responsabilita’). Pensa se un pilota di F1 iniziasse a criticare tutti perche’ nessuno frequenta corsi di guida sicura mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri in condizioni particolari. Se poi uno qualsiasi di questi tre utilizzatori dovesse decidere di investire del tempo per capire come funzionano questi tre dispositivi e andare oltre le conoscenze di base, riuscendo a raggiungere un livello superiore agli altri utenti in quel particolare campo, buon per loro ma non e’ una necessita’ proprio perche’ non fa parte dei loro interessi.
Spero sia chiaro il mio punto di vista :)
A parte che non sono totalmente d’accordo neanche sulla faccenda dell’auto, ma evito di divagare, è una metafora che non funziona.
L’auto fa una funzione trasportare persone. C’è poco da capire. e da filosofeggiare, si può discutere (aldilà degli apetti tecnici) di inquinamento, dell’uso del mezzo anche quando non strettamente necessario e poco altro. La vita ce l’ha già cambiata da un pezzo.
L’informatica, intesa in senso lato, la vita ce l’ha gia cambiata, ma il grosso lo deve ancora fare, lo vivremo sulla nostra pelle, nel bene e nel male.
E mi spiace ma paragonare i pc, gli smarphones e quello che gli ruota intorno ad un oggetto monofunzione è un paragone che non è solo forzato, ma che non sta ne in cielo ne in terra.
I computer sono, allo stesso tempo strumenti di lavoro, strumenti educativi e culturali, strumenti informativi, ed anche strumenti di potere.
Coprono o copriranno praticamente ogni aspetto della nostra vita sociale, e civile. Davvero sono quanto di piu distante esista dal semplice strumento mono funzione quale l’automobile, ed onestamente trovo disarmante che questo sfugga anche a gente che è tutt’altro che novizia.
Quanto alla faccenda leggi, sii onesto, sai benissimo che le leggi ci sono ma sai altrettanto che uno staterello come l’italia conta nei confronti delle multinazionali del peso di google, quanto il 2 di coppe quando la briscola e’ a bastoni
Gia me la vedo la polizia postale italiana che controlla ogni server ed ogni backup di google per verificare che non vi sia piu traccia dei dati sgraditi di turno.
E anche quando fosse, non è che cambi molto se i tuoi dati siano in balia di una multinazionale o di uno stato, è sempre un pezzo di te manipolabile e gestibile indipendentemente dalla tua volontà.
Ovviamente il singolo non può farci nulla, ma tanti singoli consapevoli potrebbero.
Il punto è che i siongoli consapevoli, ad oggi, sono una sparutissima minoranza, e non credo di sbagliarmi affermando che in italia stiamo messi moooolto peggio che altrove.
“Perché solo chi ha una conoscenza di bassissimo livello e la maneggia agevolmente può girare a testa alta nel mondo dell’informatica.”
Gli accademici non la pensano proprio così.
Un informatico dovrebbe innanzitutto conoscere le teorie degli automi, della complessità computazionale i linguaggi formali, il teorema di Kleene e via dicendo. I calcolatori sono “ferramenta”.
Conoscere a menadito il set di istruzioni di una CPU fa molto “figo”, ma ha ben poco a che vedere con l’informatica (quella vera, non quella dell’amico che sa sistemare la stampante).
Citando una frase attribuita al grande Edsger Dijkstra:
“Computer Science is no more about computers than astronomy is about telescopes.”
Continui a non capire: l’auto ti permette di spostarti. Bene.
Il computer permette e milioni di persone di scambiarsi parole, emozioni tramite i Social Network, tramite i forum, i blog e quant’altro…
Ad altri milioni di persone un Computer è solo un’intefaccia, una macchina connessa ad altre macchine che permette loro di Lavorare. Chi usa Excel, chi usa ProTools, chi usa Autocad. Punto.
A questi utenti, che fino all’altro ieri andavano di Squadre, righelli, compassi, nastri analogici eparaphernalia vari magari NON gli interessa come è fatto un computer. Perché forse hanno altri interessi, non hanno tempo. Io conosco persone (non so tu Solutor) e sono tante, che ogni giorno sono in piedi alle 7, cambiano 3 mezzi o prendono l’auto e dopo 1 ora arrivano in ufficio dove si presume debbano LAVORARE, non mettersi a smanettare si un PC. Per quello ci sono i “reparti tecnici” in ogni azienda. Poi dopo 8/10 ore di sbattimenti vari, escono, magari hanno una fidanzata, una moglie dei figli e degli amici, una casa da mandare avanti, e forse perché no, alcuni di loro si tuffano in una piscina o fanno jogging al parco. Poi finalamente a casa, dopo avere cenato, magari guardato un Tg, se non c’è nulla in Tv che li attira, se non hanno noleggiato un Dvd possono anche mettersi quella mezz’ora al Pc: e secondo te che fa il 99% di queste persone al Pc? Dopo una giornata iniziata alle 7 del mattino? Dopo che il suddetto PC se lo è sorbito per 8/10 ore al lavoro? Dice, ma si va, ora scandaglio il WEB, leggo trilioni di Tutorial su come installare Linux/Windows, su come smontare e costruire un PC, su come funziona un Hdd a piattelli, o su come a colpi di righe di comando gestire il proprio server casalingo? No, questa gente, vuole semplicemente rilassarsi: una mail, 4 chiacchiere su Facebook, una navigatina veloce su un sito,magari un sito che parla del loro Hobby (che non è necessariamente l’informatica, ma puà essere la musica così come il cinema) e poi a nanna….Questo sempre che mogli, figli, fidanzate, problemi, quotidianità, insomma, non interrompano anche quella solitaria e masturbatoria (lato sensu) mezz’ora.
Lo capisci Solutor? Capisci che la maggior parte delle persone non ha tempo, voglia, interesse per l’informatica? E che il 99% degli utenti che si riunuscono su siti come Hardware Upgrade, Tom’s Hardware, e le decine di altri sono solo una nicchia? Una nicchia infinitesimale per giunta?
Lo capisci che conosco tante persone, alcuni stimati professionisti, intellettuali di goni tipo e sorta che ODIANO i computer, che dell’informatica non gliene frega nulla? E che i computer SONO ormai costretti ad usarli, ma che non rientrano tra i loro interessi/passioni/Hobby…
Ed è per questo che il “vestito” deve essere sempre più casual, di facile fruizione…Poi, sotto la scocca ci saranno sempre i linguaggi di programmazione, sequenza infinite di algoritmi, di matematica, ma che non devono entrare nella vita della gente?
Se uno vuole deve essere libero di dire: ok, vediamo che cosa c’è sotto.
Altrimenti ripeto deve poter usare un computer come un’automobile, una lavatrice. Punto.
E non mi sembra difficile da capire.
Ti saluto
Mi pare che tu non abbia recepito nulla di quello che ho scritto.
E nonostante odi questa forma di comunicazione, che non permette di quotare, correggere refusi esprimersi al 100% come si fa, ad esempio su un forum, mi pare di essermi espresso in maniera piu che chiara.
Ora se io scrivo una cosa e tu, ma non solo tu, rispondete ad un’altra, non ha senso che io continui a sprecare tempo e byte.
Il mio pensiero l’ho espresso e l’ho ampiamente motivato per cui non vedo senso nel ridire le stesse cose.
Conrinua pure a far finta che il computer siano dei freddi strumenti similtecnigrafo, sicuramente vivrai piu sereno del sottoscritto.
Magari ci sentiamo tra una decina d’anni e mi dirai se le mie erano visioni o meno.
Buona giornata !
P.S. ti ricordo solo a te che usi il computer e basta, che spesso il computer usa te, a partire dal recaptcha qua sotto (se non hai idea di cosa sia cerca bene e guarda la genialata che c’è sotto) genialata che non cancella il fatto che tu faccia un lavoro non retribuito, semplicemente rispondendo a questo messaggio. L’esempio è marginale ma è giusto a 2 cm di distanza.
@Thesolutor
A parer mio, tu mischi troppe cose insieme…
Prima di tutto, nessuno a questo mondo sa cosa voglia dire \informatica\, e nel momento in cui qualcuno la definisse, tale definizione sarebbe obsoleta in quanto la Computer Science è in continua evoluzione.
Il fatto che la gente non sia effettivamente cosa pubblichi, o in che modo debba trattare la propria privacy, non c’entra con il non saper ricompilare il kernel del proprio sistema operativo…
Ognuno impara quelllo che vuole in base a ciò di cui ha bisogno e alla sua curiosità: il computer è come una automobile, solo che anzichè svolgere una funzione ne svolge mille, ma ognuna di queste mille funzioni non è dissimile dalla singola funzione svolta dal carretto a quattro ruote.
Il computer è una interfaccia verso un mondo: l’interesse primario è agire all’interno del mondo, impiegando il minor tempo possibile nell’acquisire le nozioni necessarie per usare l’interfaccia.
poi, per tornare sul tuo ipotetico pensiero di dipendenza dalle multinazionali… Non credo che la nostra dipendenza da qualunque cosa dipenda dalla nostra capacità di modificare la crontab, ricompilare il kernel oppure smanettare dietro a driver di un oggetto non supportato… Perchè di questo si tratta.
la mia dipendenza dall’industria petrolifera purtroppo non dipende dalla mia conoscenza dei principi fisico-meccanici di funzionamento del motore della mia auto…
Posso però decidere di mettere il bombolone di Metano o GPL, ma non penso sia necessario conoscere a fondo il funzionamento dello spintarogeno per farlo: vado dal mio meccanico di fiducia e gli chiedo se si può installare il bombolone, se lui lo può fare e se ci sono delle precauzioni particolari da tenere mentre guido.
Io potrò anche essere un appassionato di meccanica, ma non sarò mai un meccanico: potrò comprendere quello che dirà il mio meccanico, ma non potrò mai compiere queste operazioni da solo.
Ah, dimenticavo… l’installazione del bombolone nella macchina non dipende dalla mia capacità di ricompilare il kernel di linux, ma dalla mia capacità di ricercare le giuste informazioni in rete che mi permettano di valutarne l’installazione… ;)
@Solutor
E daje… Lascia stare ME, o l’utente sopra…Io quando parlo intendo la massa, la popolazione…costituita dalle più diverse persone…Non mi riferisco a “noi”, dei NERd (perché questo siamo e veniamo considerati..Se facessi leggere questa discussione a mille individui che ora stanno passando in strada lo penserebbero certamente) APPASSIONATI di computer, informatica, tecnologia…Ha ragione alebot82, citi troppe cose, ma soprattutto lo fai con il “dito puntato”, con una Vis polemica che traspare da quanto scrivi, ma forse è un’impressione…
Se dici GNU, il 99% sempre delle suddette persone pensa al limite sia uno strano animale africano simile ad un bisonte, non certo ad un “concetto” ad una “filosofia”….
E sempre a quelle persone del “software libero” non frega niente…Tutti però hanno ben compreso il concetto di pirateria, ad esempio…E qui potremmo davvero sconfinare nella storia, nella filosofia, nei cosri e ricorsi della stessa, o al gatto che si morde la coda…Non ci fossero state le multinazionali dell’informatica non ci sarebbe la pirateria..PErché “mario rossi” là fuori la parola Gratis la comprende bene, solo che non vuole usare poniamo “Ardour” o “emesene”, o “openoffice”, vuole usare MS OFFICe, PROTOOLS, e MESSENGER, perché questo ha visto da quando ha acceso un pc, questo è quello che il suo vicino, collega, fidanzata, usano, e questo vuole, possibilmente gratis….
Tornando IT, Ubuntu è LA distro che ha (o sta) sdoganato Linux. Punto. E’ sulla bocca di ogni nerd/smanettone che si rispetti, e pure di quelli che non lo sono ma il solo fatto di poter usare Linux in tutta comodità, senza doversi fare adepti di una setta quasi esoterica li fa sentire i più grandi “geeks” del mondo…anche se si limitano a fare solo : sudo apt-get install pincopalla…
Questo è, Solutor, e te lo dice uno che usa quotidianamente MAC, Windows e nel tempo libero Linux…
Ciao
42
scusatemi ma era più forte di me! :D
Ritornando in topic: Sto provando quest’ultima release di Ubuntu da circa una settimana su VirtualBox e sono rimasto molto colpito soprattutto dall’ottimo software center, ma anche dall’integrazione di Empathy out-of-the-box che mi ha consentito di collegarmi con i miei contatti gmail/msn/facebook in pochi secondi appena dopo l’installazione.
Da vecchio utente Debian, poi Gentoo, poi Arch, poi Mandriva, ecc… mi sono sempre distaccato un po’ da Ubuntu per 2 motivi: 1) ai tempi Mandrake/Mandriva era molto più avanti come user experience (parlo delle prime release di Ubuntu nel 2004), e 2) Ubuntu ha sempre messo un po’ in secondo piano l’ambiente KDE che preferisco a Gnome (anche se le versioni 4.x mi hanno un po’ scombussolato in quanto ad instabilità e inusabilità, ma ora sembra migliorato parecchio).
Comunque, il prossimo passo sarà l’installazione di KDE per vedere se hanno curato altrettanto bene l’integrazione degli strumenti principe di Ubuntu con il mio DE preferito. In caso di esito positivo, passerò probabilmente all’installazione in nativo ;-)
Altrimenti continuerò a tenermi ben stretta la mia Arch box… ^_^
La seconda che hai detto (cit.).
Come al solito kde è trattata maluccio da Canonical e per questo ho tenuto la mia fida installazione Arch sull’altra partizione (in realtà l’ho tenuta anche per una sorta di riconoscenza visto che come scritto nell’articolo mi ha accompagnato per 3 anni :P ).
@Emanuele: beh, non mi sorprende più di tanto… il punto di forza di mandrake/mandriva era proprio l’agnosticità dei suoi tools di configurazione. Andavano perfettamente su tutti i DE, perfino su console con interfaccia ncurses! Con i tools di Ubuntu invece si nota la stretta integrazione di questi con Gnome, mentre sugli altri DE non sono per niente integrati, anzi spesso fanno a pugni con i tools già esistenti in KDE (ad esempio per settare i temi del window manager, Ubuntu offre su KDE 2 tools praticamente equivalenti, uno è quello Canonico(l) e l’altro è quello integrato di KDE… a che scopo?)
comunque, Arch per ora mi sta bene ;-)
@Alebot82
Cito tante, cose, è vero, perche le problematiche correlate sono una catasta.
Appunto perchè il PC non è un eltttrodomestico, aggiungerei.
Ed ovviamente non è ei sapersi compilare un kernel che ci protegge dalle multinazionali.
Ma è lo spirito di iniziativa, il non essere passivi, è il METODO, non il merito.
E anche se non c’è una connessione diretta tra le due cose, stai tranquillo che uno disposto ad accettare la ditro come mamma canonica l’ha fatta, è nella stragrande maggioranza dei casi uno che subisce passivamente qualsiasi carognata propinatagli dalla multinazionale di turno, che non capisce le implicazioni che stanno sotto un servizio ecc…
Per il primo un cellulare col gps è solo una gran comodità, magari il secondo 2+2 lo fa anche ed inizia ad immaginarsi cosa ci si può fare con un gps addosso ad ogni essere umano.
Che ne dici della multa x eccesso di velocità, in automatico, addebitata direttamente sulla bolletta ? (giusto per fare una ipotesi)
Quanto al bombolone, usare la zucca anche li non è che guasti, il mio collega ci si è giusto trovato ha chiesto consiglio al meccanico, e questi gli ha consigliato il metano.
Se si fosse fermato li, a quast’ora avrebbe gia buttato la macchina, e invece si è documentato, ha girato i forum del settore, si è letto i caxxi che hanno avuto i possessori della sua specifica auto, ed alla fine ha messo il gpl, e vive felice.
Per la decima volta, l’informatica non c’entra niente, non stamo parlando di porte logiche e giunzioni, stiamo parlando di neuroni sottoutilizzati.
Tornando ad ubuntu, wow, che meraviglia canonical ha sdoganato linux!!!
Onestamente, dove stava il bisogno di sdoganarlo ?
Linux ha il suo senso in quanto sw libero, gestito da una comunità ecc…
Ubuntu è quanto di più distante da questo, canonical ha parassitato il lavoro altrui senza offrire niente in cambio, se non un po’ di rifinitura e di coerenza.
Onestamente, dove sta il senso nell’usare un sw open imposto dall’alto, da una azienda che è quasi uguale a windows o a macos ?
Se si vuole una roba che funziona come windows, il sistema più semplice e logico è usare windows.
Tanto più che il termine di paragone non è più w98, ma un sistema perfettamente funzionante come xp o meglio win 7
Se vado a mangiare da Vissani e questo mi serve gli hamburger uguali a quelli del macdonalds tanto vale che vado a mangiare al macdonalds, ti pare ?
Usare linux, DEVE avere un senso, che sia il networking superiore, che sia una esigenza di customizzazione particolare, che sia il piacere di incontrare una community di gente preparata, la soddisfazione personale, o semplice ideologia.
Quanti di questi aspetti viene soddisfatto da ubuntu ?
Io direi nessuno.
Ci rimane solo il prezzo, ma anche questo per la maggioranza degli utenti non professionali è identico a quello di windows.
E quindi, per quanto mi riguarda, se lo potevano tenere in dogana.
@The Solutor: aggiungo a quello che hai già detto tu, che Canonical ha voluto “sdoganare” linux per un motivo preciso: fare soldi.
Se è vero che Canonical fornisce Ubuntu gratis (anche la versione server), è anche vero che offre supporto tecnico a pagamento per quei professionisti che hanno bisogno di garanzie (penso alle piccole-medie aziende che per ridurre i costi di licenze e manutenzione installano server linux e pagano solo la manutenzione, invece di pagare anche le licenze a microsoft).
Quindi ecco trovato il senso: vendere un servizio a corollario di un prodotto gratuito ;-)
Dal punto di vista dell’utente c’è il vantaggio di avere un sistema operativo facile da usare, gratuito (senza ricadere nell’illegalità di una copia pirata di windows, e anche dei malware nascosti sottoforma di crack per il suddetto), che si adatta senza particolari problemi all’utilizzo casalingo. In fondo con Firefox, OpenOffice, Gimp, MPlayer (o VideoLan), e un programma di chat hai coperto il 95% delle esigenze dell’utente casalingo.
Per inciso, molti usano questi programmi anche su windows, quindi il passaggio può essere fatto in modo abbastanza indolore.
@ Solutor
Beh il networking spinto e la personalizzazione estrema la puoi fare anche con ubuntu. Il sistema e’ sempre aperto. L’unica differenza con molte altre distro e’ la capacita’ di adattarsi (forse) meglio a diverse configurazione rispetto ad altre ed avere un’interfaccia piu’ coerente che ti permette di essere piu’ produttivo da subito. Ma nel caso voglia rivoltarlo sottosopra al pari di una qualsiasi debian nesuno te lo vieta…
Concordo con te sulla necessita’ di documentarsi meglio ed essere meno passivi, in qualsiasi campo, ma purtroppo il lavoro e gli impegni quotidiani molto spesso non lo permettono.
Purtroppo la societa’ va cosi’.
A me è successo il contrario: per la prima volta KDE (anche perché è la versione 4.4) mi soddisfa. Ubuntu e Kubuntu 10.04 mi stanno piacendo parecchio. Le mie preferenze cambiano, man mano che le distro cambiano. Una decina d’anni fa smanettavo con Suse e Red Hat, col tempo le ho provate un po’ tutte. Arch è piaciuta anche a me: puoi assemblare e configurare il SO esattamente come piace a te, partendo dall’essenziale. Ubuntu è il contrario, non che non si possa mettere le mani sopra (lo rivolto comunque come un guanto! :D), ma parte in altro modo, già tutto pronto out of the box e quel che faccio è togliere qualcosa invece di aggiungere. Come riconoscimento hardware è da anni quella che mi dà meno rogne (con Lucid per ora nessuna) e riesco ad avere un SO pronto in pochissimo, con un’installazione semplicissima.
@Flare
Il riconoscimento automatico e i pacchetti preinstallati sono esattamente le cose che apprezzo di piu’ di ubuntu. In circa mezzora ho un sistema funzionante. Se ci si potesse anche giocare lo sostituirei a windows. Ma per il momento …
Personalmente non condivido molto la politica con cui canonical gestisce i rilasci dei suoi avanzamenti di versione.
Una distribuzione che punta alla semplificazione, che punta all’utente medio e, principalmente, alle soluzioni desktop non puo’ rilasciare in continuazione avanzamenti di versione, soprattutto quando questi creano moltissimi problemi all’utente poco esperto e non solo.
Basta farsi un giro sul forum di ubuntu in corrispondenza dell’uscita degli avanzamenti di versione e si trovano decine e decine di post di problemi, dai piu’ classici ai piu’ originali.
E’ una distro che vuole puntare anche sulle innovazioni, che vuole essere meno conservatrice e cauta di debian, benissimo, ma se questo comporta un grosso senso di instabilita’ e insicurezza nei suoi utenti forse e’ il caso di fare un passo indietro, di rallentare un po’ la corsa.
Onestamente non credo che i benefici introdotti dalla 10.04 possano valere, per la stragrande maggioranza degli utenti a cui e’ destinata, tanto da compensare i disagi, le perdite di tempo e il senso di insicurezza che ne deriva.
Credo che di distribuzioni orientate agli appassionati, agli esperti, a chi approccia il sistema operativo come qualcosa da scoprire e studiare prima che da sfruttare, ce ne siano gia’ molte.
Credo che sia insensato pensare che ogniuno di noi possa avere tempo, interesse e capacita’ per conoscere il perche’ di ogni cosa che ci circonda, e l’informatica non fa differenza, deve avere una componente pratica e’ di supporto diretto all’uomo, deve sapersi anche avvicinare a chi non ne sa.
Come si ottiene la barra inferiore che si vede nella foto ?
Creare un pannello, gonfiarlo e piazzargli le icone è un conto, ma mi pare di capire che quello raffigurato possa anche gestire delle “cartelle”
Comunque per velocizzare ubuntu due righe di terminale ci vogliono sempre altrimenti è un chiodo
in /etc/sysctl.conf bisogna aggiungere vm.swappiness=10 dopo di che spegnere e riaccendere la swap con swapoff -a e swapon -a (se non ricordo male serve a ridurre l’uso della swap e già si notano i benefici con mezzo giga di ram, volendo pure meno)
poi si installa preload e si riavvia.
Il solo motivo per cui Windows è più semplice di Ubuntu (o di una distro equivalente) è che è già installato sul PC.
@D
La barra sotto è una dock che sto provando… si tratta di Avant Window Navigator.
Non ne avevo mai utilizzata una ma quando ho saputo che cha un funzione di hide “intelligente” ho deciso di dargli una chance e per adesso sta resistendo.
Altro discorso quello della SWAP… diminuire la tendenza a swappare è sicuramente un “trucco” utile per chi ne ha soli 512 a disposizione.
La sto provando anch’io ed è nettamente migliorata dai tempi di gutsy (lo stesso non posso dire degli screenlets). Per caso sai come si scrive il comando per creare nel launcher dei pulsanti con i collegamenti diretti ad internet ?
“Verissimo. Nessun sistema “dona” all’utente le basi teoriche dell’informatica (se qualcuno ne conoscesse uno che lo fa mi contatti in privato… sono disposto a pagare profumatamente :P )”
Beh ci sono sempre i computer homebrew a lucine e switch degli anni 70. Qualche base sulle isa riescono sicuramente a darla
“Per caso sai come si scrive il comando per creare nel launcher dei pulsanti con i collegamenti diretti ad internet ?”
Mi autorispondo: ” http://…..”
Sto notando però una cosa: una certa tendenza a rallentare dopo qualche ora di attività. Sarà colpa dei trucchi sullo swappiness ed il preload ?
La macchina parte con circa mezzo giga occupato ed arriva a riempirne 900 in poche ore. Su un totale di 1 giga, la cosa non è molto gradita
“Mi autorispondo: ” http://…..”
nomebrowser http://…
Quando sono odiosi i parser che si prendono troppe libertà
@D
“La macchina parte con circa mezzo giga occupato ed arriva a riempirne 900 in poche ore. Su un totale di 1 giga, la cosa non è molto gradita”
La RAM l’hai pagata, perché lasciarla vuota ed inutilizzata? Quella non usata direttamente dai programmi viene impiegata ad esempio per la cache del disco, come puoi vedere con un “cat /proc/meminfo”:
MemTotal: 7927512 kB
MemFree: 160092 kB
Buffers: 385988 kB
Cached: 2902024 kB
In questo caso ho solo 160MiB di RAM libera, ma quasi 3GiB sono utilizzati come cache.
Ovviamente quando un programma deve allocare memoria la cache viene immediatamente flushata (se ce ne fosse bisogno).
Per forzare un flush puoi usare questo comando:
echo 3 > /proc/sys/vm/drop_caches
e poi vedere la RAM effettivamente in uso:
MemTotal: 7927512 kB
MemFree: 4139156 kB
Buffers: 392 kB
Cached: 40392 kB
Utilizzo Ubuntu dalla versione 7 e devo dire che tutte le volte che mi trovavo a presentare ubuntu a amici o colleghi che non lo conoscevano la cosa che più li sbalordiva erano gli effetti di COMPIZ! Sono veramente stupendi windows e mac se li sognano certi effetti! Cercatevi qualche tutorial sul configuramento (è semplicissimo) e vedrete che cosa ha sotto il cofano ubuntu!
Alessandro.
Windows e Mac se li sognano perché nessun progettista dotato di un minimo di buon senso e, soprattutto, conoscenze nell’ambito della disciplina dell’interazione uomo-macchina si sognerebbe mai di propinare agli utenti delle finestre sballonzolanti per il desktop.
Braccia rubate all’agricoltura…