Pare che lo stato abbia trovato il modo di coprire la voragine del debito pubblico. Apprendiamo infatti dal Corriere, che è stata comminata una multa da 139 milioni di euro a un utente trovato in possesso di alcune decine di migliaia di Mp3.
Il vero problema è che oggi non è il primo aprile, e quindi dovremo sforzarci di dare spiegazioni serie a un episodio che diversamente richiamerebbe certe note di sadismo di zio Paperone ai danni del povero Paperino.
I dettagli sull’accaduto sono ancora pochi ma, a giudicare dalla gravità della sanzione, immagino che l’accusato sia un incrocio fra Charles Manson e Al Capone, sorpreso in una server farm sotterranea – in cui nascondeva anche Osama Bin Laden – a copiare gli Mp3 in milioni di CD abusivi e impacchettarli per spedirli agli ambulanti di tutta europa, corredati di omaggi pedopornografici per chi ordina più di 10 copie.
Se così non fosse – se per caso si trattasse di un utente qualunque con una nutrita collezione di mp3, il 90% dei quali non ha mai neppure ascoltato – troverei qualche difficoltà a ritenere le nostre leggi in materia degne della carta su cui sono state stampate.
Anch’io spero che fosse un arresto connesso ad una indagine sulla pirateria finalizzata al lucro, quella reale, che rivende prodotti contraffatti. Le cifre in gioco mi fanno propendere per questo scenario.
Se invece malauguratamente fosse un semplice privato, senza fini di lucro, sarebbe un precedente gravissimo e l’ennesima dimostrazione che, come dici tu, il decreto Urbani (questa è l’infame legge che tecnicamente permetterebbe di commiare pene più severe dell’infanticidio per chi solo scarica anche un unico file sotto copyright) non è degno nemmeno di una Banana Republic. Ma come si fa a mettere la copia privata sotto il codice penale?! Già è assurdo trovarlo nel civile…
Per fortuna comunque, credo che in Italia non ci sia un solo giudice disposto ad interpretare letteralmente questa ed altre leggi schifezza dei nostri governanti.
Io credo fermamente nel buon senso dei giudici…ma certo con le leggi attuali in materia di copyright non li si aiuta…già a prescindere dal contenuto: è necessario un testo unico in materia chiaro e puntuale. Ma credo che non ci sia la reale intenzioni di fare chiarezza…classica situazione in cui il legislatore minaccia sulla carta ma non esegue nei fatti.
Il bello che se a quel poveretto gli prende male e [b]sparasse all’avvocato o al messo della SIAE[/b] ai 139 milioni probabilmente gli aggiungono 6 mesi agli arresti domiciliari (intanto scarica altro) e lo mandano sull’isola dei famosi o gli dedicano qualche libro o prodotto.
Qua le leggi sono roba da circo, altro che prevenire il crimine…
Penso che questo mio concittadino abbia battuto il record di multa più altra per pirateria in ambito nazionale ed europeo. Ora scusate vi lascio, devo dare fuoco al mio computer =D
Certo che condividere migliaia di mp3,perchè questo faceva anche perchè se no la vedo dura beccarlo,cioè te la vai anche un po a cercare….
#4 “Ora scusate vi lascio, devo dare fuoco al mio computer =D”
lol
Negli USA si organizzano collette per pagare i risarcimenti danni chiesti dalla RIAA agli utenti dei P2P. Chissà come reagiranno gli utenti italiani. Quanti di voi ci butterebbero 2 o 3 euro per la causa (nel senso legale della parola :-) )?
Di questa notizia qui a Udine dicono che vendeva su e-bay i cd piratati e che, da questo commercio, è riuscito ad intascare un bel gruzzolo. Quindi mi sembra una multa giusta, anche se non nella cifra.
Multa giusta??? parliamo di 139 milioni di euro o di lire? no perché nel primo caso se uno mi dice come poterli guadagnare mi ci metto subito, cavolo avrà fatto cose illegali non lo metto in dubbio, avrà smerciato online e anche questo è illegale visto che erano cose pirata…. ma 139 milioni di euro nemmeno a valentino rossi gli sono stati dati per aver evaso le tasse di cifre ben + alte di quanto immagino il poveretto abbia ricavato dal traffico di cd… posso pensare to ci abbia guadagnato 20/30 mila euro…. vanne a pagare 139 milioni…..
in tal caso credo che la multa debba essere commisurata ai profitti stimati dall’attività di vendita illegale, non dal numero di canzoni che ha a casa.
Sarebbe opportuno approfondire il caso, magari avendo più notizie precise su quanto realmente accaduto in modo da poterne discutere meglio. Penso ci sia una bella differenza tra il VERO piratone che scarica e VENDE, e l’utente qualsiasi che scarica mp3 o altro da internet, anche perchè altrimenti TUTTI dovremmo sul serio ( come qualcuno ci suggerisce ) dar fuoco al disco fisso…
Volete il mostro? eccolo qua… avevo 130.000 file musicali , di questi 100.000 erano Midi facenti parte di un dvd scaricato da emule , che utilizzavo per far cantare mia figlia di 11 anni e per studiare alcune parti di basso
dato che suono.. il resto era una collezione di mp3 che avevo da parte ancora dal 2000 e che avevo ormai abbandonato , ma conservato cmq
Il mio problema è stato che avevo messo in vendita 5 copie di una serie televisiva di culto (un medico tra gli orsi per chi la conosce) registrata nel 1996 e totalmente editata da me , serie non in vendita e mai piu ritrasmessa , qualitativamente pessima ma preziosa per gli amanti e appassionati che non la trovavano da nessuna parte e tramite questa sono arrivati a me…
Tutti i file musicali e midi non erano neanche mai stati messi in condivisione su emule ne distribuiti a chichessia ma il fatto che abbia messo in circolazione questo telefilm presuppone che io possedessi tutta questa roba per commercio … discreto gruzzolo , i giornali sparano per far notizia , solo la scheda di aquisizione per fare il lavoro mi costò oltre 700 euro..
in realtà non ero riuscito neanche a ripagare la scheda e non era neanche mia intenzione riuscirci , ero solo un fan di questo telefilm che cercava di far si che altri potessero apprezzare e lo sanno anche coloro che hanno investigato , hanno computer mail e movimenti degli ultimi 3 anni se vogliono lo possono verificare
..non avevo dubbi che si potesse trattare di pura persecuzione.purtroppo la legge , necessaria, sui diritti d’autore, maschera una finalità ben diversa:garantire incassi , ai produttori e allo Stato.Divide il paese in maniera feudale in 2 parti ben distinte: chi può permettersi l’accesso alle opere e chi no!!La legge fu introdotta dal governo Dalema nel marzo 2000 e rifinita dal Berlusca-Fini dopo. Il rimedio è un referendum che l’abroghi o un nuovo governo che ne limiti la violenza (perchè è di violenta persecuzione verso un intero popolo che qui si parla). Nel frattempo ci conviene solo di quello che si ha la possibilità di pagare al sistema: il problema è che dopo che ti hanno educato al consumo totale di ogni bene, difficilmente ci si sa autolimitare. Pensiamoci per la prossima 3^ Repubblica.