La Apple ha recentemente deciso di avvicinare gli studenti alle problematiche legate all’e-waste. Come? Dando la possibilità a tutte le scuole americane di riciclare apparecchiature elettroniche in maniera del tutto gratuita e senza nessun tipo di obbligo nei confronti dell’azienda di Cupertino.
Tutte le scuole possono potenzialmente partecipare all’iniziativa; si può consegnare alla Apple vecchi apparecchi di qualsiasi marca e modello (non solo Apple quindi), senza dover comprare, come a volte capita, nulla in cambio.
Cosa può essere riciclato?
La lista presente nel sito ufficiale indica esattamente quali sono i prodotti che rientrano nel progetto e comprende: Computer, monitor, portatili, stampanti, fax, scanner, lettori ottici, hard-disk, TV, video registratori, proiettori, cavi, tastiere e mouse.
Questa operazione presenta alcune limitazioni così riassumibili:
-La scuola deve avere almeno 25 pezzi da riciclare per poter partecipare.
-Bisogna registrarsi prima del 31 luglio (la raccolta verrà fatta entro il 31 agosto).
-Tutti i dispositivi consegnati devono essere impacchettati come richiesto sul sito.
Come dichiarato dalla Apple, gli hard-disk verranno ridotti alle dimensioni di confetti e tutto il progetto di eliminazione dell’e-waste raccolto verrà effettuato esclusivamente all’interno degli USA.
Un’altra iniziativa davvero molto interessante; ancora un altro segnale positivo per l’e-waste. Ma in Italia? [direi che possiamo farci vecchi – ndr]
i rifiuti sono una risorsa incredibile… il fratello di un mio collega ha messo in piedi una azienda che recupera quasi tutti i materiali dalle auto rottamate (e sminuzzate) per rivendere il tutto come materia prima.
L’e-waste contiene parecchi metalli preziosi come rame e oro: a maggior ragione, un riciclaggio ben fatto rappresenta non solo una grande potenzialità economica, ma anche una cosa “buona e giusta” nei confronti dell’ambiente ;-)
In Italia ci sono altre aziende che offrono lo stesso servizio
come http://www.ritirohardware.com
quella azienda vuole un minimo di apparati, dei quali almeno il 50% funzionanti, e prevede in alcuni casi il pagamento per lo smaltimento.