di  -  lunedì 20 Aprile 2009

F3DMAutoBlogGreen ha recentemente pubblicato un articolo sulla casa automobilistica cinese BYD. Nonostante l’abbassamento dei costi e le tanto decantate fantastiche prestazioni, sembra che il modello ibrido della BYD, il F3DM plug-in, abbia venduto fino ad ora solamente 80 unità dal suo lancio lo scorso dicembre . Mentre, dall’altra parte, lo stesso modello alimentato esclusivamente a benzina, ha venduto più di 21000 veicoli solo in marzo.

Ma perché? Come mai non voler passare all’ibrido visto il basso prezzo di questo modello?

Le ragioni, come esposto nel blog sono varie:

  • 22000 dollari, prezzo di partenza del prodotto, possono sembrare davvero pochi per questo tipo di veicolo però, per il mercato cinese (anche se le vendite sono rivolte principalmente ad enti governativi), è ancora un prezzo troppo elevato.
  • Le infrastrutture. In Cina non ci sono ancora molte aree di ricarica e molte volte bisogna aspettare a lungo mettendosi in coda.
  • Paure riguardo alle performance della batteria. Nonostante le dichiarazioni di BYD sulle ottime prestazioni, da tempo girano molti rumors su problemi di “lifetime” degli accumulatori della F3DM.

Per riparare a questa crisi di vendite, sembra che la casa cinese sia intenzionata a far scendere il prezzo ad un incredibilmente basso 16000 dollari. Un’auto ibrida a soli 12000 euro!

Inoltre, sempre la BYD tramite il suo CEO Wang Chuanfu, ha dichiarato di voler verificare in maniera approfondita tutte le voci che circolano riguardo ai “problemini” alle batterie.

31 Commenti »

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  • # 1
    GM Phobos
     scrive: 

    Ma la vendono anche in Italia? No perchè altrimenti sarei davvero interessato O_O

  • # 2
    megadream
     scrive: 

    Continuiamo a volere i mercati e la merce cinese, sara’ la nostra distruzione, il vero schiavismo e’ il nostro perche’ siamo succubi di tutti i loro prodotti.
    LA vera crisi e’ questa. LE aziende italiane chiudono per via di questa concorrenza a cui e’ impossibile porre un freno. E’ ora che si chiudano le frontiere, che non passi piu’ nulla di cineseria e che si riprenda l’artigianato nella nostra nazione. Questa e’ una guerra!

  • # 3
    alakin
     scrive: 

    Il problema non sono i cinesi… Perché loro riescono a fare un’auto ibrida a 12000 euro e noi no???
    L’idea di chiudere le frontiere è ridicola, per non voler utilizzare termini più dispregiativi.

  • # 4
    Cael
     scrive: 

    Quando leggo certi commenti mi viene il voltastomaco. Come si fa a dire di chiudere le frontiere con la Cina se è il nostro mercato di riferimento per l’export? Ma parlate usando il cervello?

  • # 5
    alessandro aimar
     scrive: 

    loro fanno auto a 12.000 euro perchè le fanno fare a schiavi pagati due dollari l’ora e sbattendosene di qualsiasi standard di sicurezza…con questi criteri una macchina la costruisci anche con meno di 1000 euro

    la cina sarà anche il nostro mercato primario per l’export (cosa di cui permettimi di dubitare) ma continuare cosi significa avere un tracollo non oggi ma domani: che le nostre imprese falliscano oggi perchè perdono un mercato importante (che poi niente assicura falliscono… il mondo resta grande pure senza gli occhi a mandorla) o falliscano tra 2 3 4 anni per la concorrenza sleale orientale…be non vedo tutta questa differenza

  • # 6
    Cael
     scrive: 

    Giusto per darti altri dati, la stessa Cina sta iniziando una dislocazione produttiva verso l’Africa perchè li la manodopera costa meno che in Cina.

  • # 7
    alessandro aimar
     scrive: 

    ho trovato altri dati in rete: la bilancia commerciale italia-cina è in passivo a nostro sfavore di miliardi: sono più i soldi che mandiamo a loro di quanti loro ne mandino a noi

  • # 8
    Sandman
     scrive: 

    ma soprattutto a che servono queste tanto decantate ibride? a una mazza!! dato che permettono di ridurre di un inezia le riduzioni, di aumentare il rendimento di uno scarso 20% e costano uno sproposito in più!! nn convengono a nessuno meglio aspettare e fra qualche anno usciranno davvero auto ecologiche a fuel cell (sempre che risolvano il problema di approvigionamento di idrogeno…) o che diventino + economiche e performanti le batterie agli ioni di litio così da avere auto come la tesla roadster a prezzi umani
    altro che le ridicole ibride!!

  • # 9
    marcos86
     scrive: 

    Si, faranno auto prodotte da schiavi e le vendono a 1000 euro, ma perchè non le vendono in europa? Perchè non passano i test euroncap. Se si vuole proprio parlare di “guerra”, l’unico modo per combattere è puntare su originalità e qualità.
    Tutte le misure protezionistiche non servono a niente. Se tutti i paesi facessero così, ogni paese vivrebbe di quello che produce. A parte che noi italiani senza energia da francesi russi e libici torneremo all’età della pietrà, ve lo immaginate andare al mercato, e invece di comprare una maglia cinese da 2 euro comprarne una gucci da 200?
    Se la cina è il problema, non dimentichiamo che LE NOSTRE care aziende da molti anni chiudono qua lasciando a casa lavoratori per andare in cina a produrre una cosa a 1 euro e rivendertela qua a 100. Questo è quello che non va. Finchè siamo noi a andare negli altri paesi a sfruttare i loro lavoratori stiamo zitti perchè ci comoda e allora l’apertura delle frontiere va bene, quando invece non ci comoda più allora è giusto chiuderle. Si chiama ipocrisia. A chi diceva che questa è una guerra (è un termine spiacevole da usare per una sola questione di commercio), se lo è l’abbiamo iniziata noi.
    Infine: come è iniziata questa situazione? Per qualsiasi oggetto prodotto ne esiste una copia cinese a basso prezzo. Io mi domando: perchè?
    Perchè andando a produrre (sfruttando) in cina, i cinesi hanno visto come si fa e hanno replicato. Se stavamo a casa nostra questo non succedeva (o almeno non così in fretta). Quindi la colpa è nostra, dell’ingordigia delle aziende che hanno visto un modo di produrre con molto meno infischiandosene dei lavoratori (sia quelli licenziati in italia che quelli sfruttati in cina)

  • # 10
    avve
     scrive: 

    Sandman ha ragione. Prestazionalmente l’auto ibrida ha pochi vantaggi, specialmente in percorsi molto irregolari, come vie cittadine. Eppure per essere auto cittadine sono piuttosto grandi e quindi meno maneggevoli di auto studiate apposta per la città, e più costose in termini di tasse (anche perché il motore a benzina dev’essere un minimo brillante, per poter smuovere i quintali di batterie del mezzo). Inoltre la ricarica della batteria non è pratica come un pieno.
    Non mi stupisce che la categoria si sia diffusa solo fra i tassisti.
    Per trionfare sulle auto esclusivamente a carburante, le ibride devono innanzitutto migliorare le loro prestazioni puramente elettriche, consentento velocità di 70/80kmh senza far intervenire il motore a benzina, e riprese non dico brillanti ma per lo meno soddisfacenti, senza accendere il motore. L’autonomia puramente elettrica dev’essere parimenti migliorata, e infine anche la rete distributiva energetica. Un’auto simile sarebbe in tutto e per tutto un’auto elettrica, che tuttavia potrebbe usare come extrema ratio la benzina per ottenere un boost prestazionale o di autonomia in casi di necessità non ordinaria.

    Sulle fuel cell, beh, io non ne faccio un caso a parte.
    Per me una fuel cell è un generatore e nulla più, quindi per me è un auto elettrica tale e quale una con accumulatori, a parte l’impossibilità di ricaricare durante il viaggio la fuel cell.

  • # 11
    Globus
     scrive: 

    Il fatto che non passino i test EURONCAP non è sintomo di una politica commerciale, ma semmai del fatto che la produzione “schiavistica” produce prodotti low cost ma anche low quality….
    Oggettivamente chi si fiderebbe dei test di sicurezza cinesi?

  • # 12
    Folgore101
     scrive: 

    La colpa è di noi consumatori, il mercato è fatto di domanda e offerta, se i cinesi continuano a vendere è perchè qualcuno continua a comprare. E’ inutile chiudere le frontiere, è il cliente finale che si deve “acculturare” cambiando mentalità.
    Non penso neanche che questa moda dei cinesi possa andare avanti ancra per molto, prima o poi anche loro inizieranno a pretendere di più, e quando inizzieranno a non andare più in bicicletta a ha volere una macchina provabilmente le cose cambieranno.

  • # 13
    Paolo
     scrive: 

    @ Ave non voglio contradddirti ma è il contrario l’auto ibrida da iil meglio di se in citta dove riesce a muoversi “quasi” esclusivamente con il motore elettrico mentre in autostrada consuma come una normale auto a benzina visto che il motore elettrico lavora fina a circa 70\80 km\h dopo di che entra il motore a scoppio quindi chi si muove esclisivamente in citta come i milanesi romani e gli abitanti delle grandi hai un vantaggio molto buono fino ad oltre il 30% di risparmio di carburante per chi invece viaggia esclusivamente in autostrada allora non c’è granche convienienza, ciao spero di essere stato chiaro

  • # 14
    Simone
     scrive: 

    Dubito fortemente che vedremo tanto presto un’auto del genere in Italia o nel resto d’Europa, qualunque macchina venduta dalle nostre parti deve rispettare degli standard di sicurezza ben precisi, inoltre aggiungiamo che affinché la macchina sia appetibile è necessario avere una rete di assistenza (diretta o con accordi ad esempio con Bosch Service od altri “generici”), produrre i ricambi, distribuirli nel mercato ecc ecc ecc… tutto questo ha un costo enorme che ovviamente si riperquote sul prezzo finale di vendita… a meno che (ipotizzando che la macchina superi i crash test) qualcuno non desideri importarla a sua spese (con tutti i costi che ne derivano) e quindi vanificare il vantaggio del prezzo basso…

    Seriamente parlando, si può discutere sulle auto ibride, ma se si deve discutere di prodotti di qualità presumibilmente scadente credo ci sia poco da dire, produrre un’auto costa tanto, e chi lavora nel settore lo sa bene, la sola progettazione di un pianale, di un motore richiede ingegnere qualificati, centinaia di ore di studi, sperimentazioni e la produzione massiva è una necessità per spalmare questi costi, poi il discorso sul chiudere le frontiere non è completamente sballato, perché da una parte è vero che è il mercato stesso a dovere fare da “moderatore”, però bisogna anche porre delle regole sulla qualità dei prodotti che entrano in un paese, a prescindere dal fatto che questi prodotti poi vengano o meno comprati dalla gente, non è notizia di oggi dell’uso di coloranti tossici, sostanze cancerogene ecc su prodotti “innocui”, credo che pretendere un livello qualitativo sulle merci che entrano in ogni paese sia più che lecito, così come si può pretendere che queste merci siano prodotte con il rispetto di certi standard sociali dei lavoratori, sul fatto che moltissime industrie nostrane producano in Cina non significa che queste producano schifezze, un conto è usare manodopera basso qualificata per lavori basso qualificati, un conto è produrre cercando di copiare e con livelli qualitativi bassi…

  • # 15
    Megalosauro
     scrive: 

    titolo dell’articolo fuori luogo, analisi delle poche informazioni superficiale e parziale.

  • # 16
    Michele
     scrive: 

    Sulla questione delle frontiere, il problema è che noi abbiamo dislocato la nostra produzione in Cina (perchè aziende a capitale cinese non abbondano di certo), ma a ciò non è corrisposto un innalzamento dello stile di vita e dei consumi dei cinesi. La crisi odierna deve servire a questo. Noi peggioriamo le nostre condizioni e loro migliorano le loro, di modo che possiamo far valere ciò che veramente abbiamo in più: la TECNOLOGIA.

    Un operaio italiano costa 10 volte un cinese e 4-5 volte un europeo dell’est. Come si può pretendere di mantenere le nostre aziende in esercizio con tale divario se non in costante perdita? utilizzando ciò che loro non possono per ora avere. Ricerca tecnologica e superiorità qualitativa dei manufatti. Invece si taglia sull’università e la ricerca. Arrabbiatevi per questo, non per la globalizzazione o il sistema capitalistico.

  • # 17
    massimo m.
     scrive: 

    cael> e’ il nostro riferimento per l’export?
    andiamo a vedere il totale della merce esportata e il totale della merce IMPORTATA, e vediamo un po’ se avere le frontiere aperte con la cina conviene.
    gli unici contenti dei cinesi sono i produttori di barolo e montezemolo che vende le ferrari. gli altri sono stufi di avere dei concorrenti cosi’ bastardi, che comprano UN oggetto di alta tecnologia e poi lo copiano.

    per tornare all’articolo: quella macchina non la compra nessuno perche’ e’ cinese. ho visto le prove delle auto cinesi. scocche sottodimensionate, freni inadeguati, crash test ridicoli.

  • # 18
    massimo m.
     scrive: 

    PS un operaio cinese lavorando 14 ore al giorno fatica a comprarsi il cibo e a pagare l’affitto.
    cosa possiamo fargli comprare, noi italiani, al cinese?
    l’unico cinese target e’ il ricco. guardiamo le percentuali di presenza di ricchi, ed e’ presto spiegato di cosa possiamo esportare.
    le aziende non fanno testo, si producono praticamente tutto loro, o lo produrranno presto. molte aziende cinesi al momento comprano tecnologia italiana (presse, torni, ecc), ma stanno gia’ producendo cloni della tecnologia italiana, quindi presto non importeranno piu’ molto.

  • # 19
    SpyroTSK
     scrive: 

    Cina? naaa, non è quello il problema.
    I problemi legati all’italia, sono le tasse. In italia non si può fare nulla senza pagare lo stato….vuoi un’insegna sporgente e/o che sia visibile all’esterno? paghi X di tassa…vuoi mettere dei vasi sporgenti dal tuo terrazzo? paghi una tassa….il bollo della auto? perchè dovrei pagare una tassa sulla MIA auto ogni anno? giusto per far fare soldi ai politici…perchè cazzo una targa di merda per uno scooter a due posti la devo pagare 80€ contro i 40-50€ della targa monoposto??!?!? sul gasolio/benzina c’è una tassa che c’è ancora dal 76 per quanto riguarda i terremotati del 76!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • # 20
    floc
     scrive: 

    economicamente spesso costano di piu’ e non hanno prestazioni
    ecologicamente spesso costano di piu’, inquinano meno nell’utilizzo quotidiano ma tra produzione e smaltimento delle componenti alla fine si va in pari

    quindi non hanno nessun senso

    in particolare, a chi la vorrebbe in italia, chiedo se poi e’ disposto a mandarla in cina a fare il tagliando… perche’ un conto e’ comprare un’auto, un altro e’ supportarla per assistenza e ricambi

  • # 21
    avve
     scrive: 

    Paolo guarda che ho detto quasi la stessa cosa.
    L’unica differenza è che AFAIK (e parlando della PRIUS visto che è l’unica con un ampio bacino) a 70/80kmh non ci vai solo elettricamente, o meglio, volendo elettricamente vai quasi a qualsiasi velocità, anche in autostrada, purché tuttavia tu ti contenga tantissimo nelle accelerazioni. Realisticamente mantenere una velocità uniforme è spesso difficile e comporta rinuncie, come rinunciare a sorpassare e preferire l’accodarsi ad un’auto leggermente più lenta, attendere per molto tempo ad incroci trafficati dove si deve dare la precedenza, eccetera.
    L’utilizzo concretamente più attuale della Prius è nelle vie cittadine, dove a meno di non voler a tutti i costi la guida sportiva, strade corte, strette, semafori telecamerati rigorosamente da rispettare (sia mai accelerare per riuscire a passare col giallo!), eccetera, ed è per questo che a parte i tassisti delle metropoli pochi ne hanno visto una reale convenienza.

  • # 22
    megadream
     scrive: 

    non avete ben compreso la situazione italiana.
    Qui non abbiamo PIU’ NESSUN PRODOTTO ITALIANO. Non c’e’ piu’ un prodotto fatto in italia. Nelle nostre case il 90% di quello che abbiamo e’ cinese. Non possiamo piu’ andare avanti cosi. Togliete a questa gente la possibilita’ di aprire negozi cinesi di ogettistica, di abbigliamento, ristoranti e altre piccole attivita’. sono la distruzione commerciale delle nostre citta’. Italiani che investono in Cina sono sempre una minoranza in confronto a milioni di container pieni di oggettistica cinese. BASTAAAAAAAA

  • # 23
    Ottavio
     scrive: 

    Vorrei rispondere ad avve.

    Per quale motivo dovrei avere una F1?

    L’auto mi serve per spostarmi da A a B. Nulla di più. LE accelerazioni, i sorpassi, la coppia massima.. sono tutte cose figlie del marketing e del bisogno di vendere ammassi di ferro con 4 ruote.
    Perchè pagare di più, pagare molto di più, per avere motori più potenti, quando in 25 anni i consumi di benzina, anzichè calare, sono addirittura aumentati?
    Un’auto è un mezzo di trasporto, non è una moglie o un figlio. Serve per vivere, nn l’opposto, cioè vivere per mantenerla, lei e i suoi 150 cavalli che non servono a un tubo, o meglio che servono solo all’Aci quando è ora di pagare il bollo!

    La vogliamo capire che dobbiamo uscire da questa mentalità consumistica e capire che la nostra vita è una e unica, viviamo una sola volta e dannarci per pagare le rate di un pezzo di ferro è buttare via il nostro vivere?

  • # 24
    erfiaschi
     scrive: 

    Volevo solo dirti che a me piace molto vivere per la mia auto.
    Anzi direi che forse se non avessi la GT potrei anche morire dato che è l’unica che mi da soddisfazioni in questa vita.
    Spendo volentieri per sentirla accelerare e superare gli altri dato che il resto è per me solo una spirale di delusione.

    Cmq volevo dire che secondo me il Diesel Turbo è superiore a tutto il resto elettrico è troppo lento e inquina lo stesso se non di +!

  • # 25
    junkman1980
     scrive: 

    volevo commentare ma dopo aver letto la prima parte del post 24,ci ho rinunciato… :rolleyes:

  • # 26
    Megalosauro
     scrive: 

    @erfiaschi
    ahaha :D , ironico giusto? o sono troppo sottile io ? ti prego dimmi che era una perla di umorismo la tua.

  • # 27
    erfiaschi
     scrive: 

    Ma che umorismo? La vita è amara. Io ci sgommo e ci sputo fuoco.
    Altro che ibrida.

  • # 28
    avve
     scrive: 

    Ottavio con un’auto elettrica difficilmente riesci neanche a sorpassare un ape. Lo strumento, qualsiasi esso sia, dev’essere una soluzione ad un problema, e non foriero di nuove frustrazioni.

    Il resto del discorso ha senso solo in parte, ma prima di pretendere prestazioni da F1 (che comunque, chi le vuole e intende pagarle, ha diritto ad averle, non vedo perché demonizzare il desiderio di prestazioni purché in rispetto con la sicurezza e le leggi), iniziamo prima a ottenere prestazioni degne di un’automobile a benzina normale, e non di un trabiccolo.

  • # 29
    Ottavio
     scrive: 

    Le prestazioni… 20 anni fa le auto avevano ben altre prestazioni, eppure nessuno si lamentava. Adesso cos’è, che significa pr te la partola prestazione?

    Vittima del marketing pure te?

  • # 30
    Corrado
     scrive: 

    Nessuno vuole l’auto ibrida … se “ibrido” è solo un aggettivo vuoto.

    Provate una Prius, interrogate noi che l’abbiamo acquistata e scoprirete la nostra soddisfazione.

    La Prius è un videogame che non finisce mai, è comfort di guida, è tranquillità e allo stesso tempo aggressività.

    Non credete ai falsi collaudatori, appesi ai burattinai della pubblicità. Come si fa a raccontare che in autostrada percorre 10Km con un litro se io ne faccio almeno 20 ?

    Non credete agli ignoranti che parlano di quintali di batterie quando il loro peso non supera i 45Kg.

    Non credete quando vi dicono che le prestazioni sono scarse, provatele voi stessi. 400nm di coppia ma l’accelerazione è ancora piu’ emozionante se l’elettronica non permette alle ruote di “sgommare”.

    Non credete a chi dice che non si puo’ sorpassare con una ibrida. Se avete mai provato una 2,2TD ecco, io provengo da quella categoria e non la rimpiango.

    Niente motorino di avviamento, niente dischi di frizione, niente cambio, pistoni immobili da fermi e in discesa, climatizzatore elettrico con sensore di umidità, frenata indipendente sui quattro dischi, auto-cruise, auto-parking, telecamera e sensori posteriori,

    Prius, provare per credere.

    p.s. non le vendo …

  • # 31
    Corrado
     scrive: 

    … volevo aggiungere ancora qualcosa.

    Si contano sempre le centinaia di cavalli e di Kw nei motori ma molto piu’ spesso di quanto pensiamo, ai nostri motori chiediamo appena poche decine o centinaia di watt per spingerci alla destinazione.

    Il dramma delle auto non ibride, o false ibride, è che producono, per il solo motivo di mantenersi in moto, circa 8 Kw, tutta potenza che si trasforma inutilmente in semplice calore.

    E poi quando la Fiat produrrà auto cosi’ com’è la Prius, allora comprero’ un’auto italiana.

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