Ridisegnando radicalmente il concetto di spazio abitativo applicato ad un solo abitante, l’architetto nipponico Jo Nagasaka e il suo studio Schemata Achitecture Office, hanno teorizzato e progettato lo spazio necessario ad una singola persona per vivere comodamente: 3 metri quadrati 9 metri quadrati.
La casa progettata dal team per l’azienda giapponese Roovice, è stata chiamata Paco; è dotata di un’amaca sulla quale coricarsi, una scrivania, un lavandino, WC e doccia… tutto all’interno di un cubo bianco di 3 metri di lato.
L’obiettivo di questo progetto non è quello di cambiare le nostre case o le nostre abitudini abitative ma, semplicemente, implementarle. Può essere usato come seconda casa, al mare, in montagna, oppure visto in chiave un ufficio portatile.
Come riporta la prestigiosa rivista italiana di architettura Domus:
“Paco è un cubo bianco, un piccolo cottage, minimale e trasformista, una base per surfisti, pescatori e campeggiatori solitari”.
Un’ultima cosa: come si può vedere dalle immagini qui sotto, l’ingresso di Paco è molto particolare… si entra dal tetto.
Ecco alcune foto:
3 oppure 9 metri quadrati?
Ma LOL :)
Ai giapponesi evidentemente questi cubicoli microscopici piacciono.
Anche se a dire il vero a me dalle foto sembrano ben piu’ di 3 metri quadrati…
-Gas-
Penso in effetti ci sia un errore se il cubo è 3 metri di lato allora sono 9 metri quadri.
Comunque è terrorizzante un’abitazione simile, avete visto il film “The cube”?
Eccomi! Chiedo scusa per l’errore, ovviamente i metri quadrati sono 9…
beh, se ci pensate bene noi viviamo in ambienti di circa 10mq-15mq … alla volta, solo ne abbiamo uno per ogni momento della giornata collegati fra loro.
l’aspetto più geniale è l’entrata dal tetto che permette di avere tutti i 4 lati sfruttabili.
E’ arrivata l’ iHome da Cupertino? :D
Idea vecchia.
Chi si ricorda il film “Il ragazzo di campagna”?
Vi ricordate la casa che affitta? :D
Da architetto penso di poter dire “nulla di nuovo sotto il sole”
Di esercizi di stile come questo se ne contano a bizzeffe e provenienti da tutti i paesi, di certo i giapponesi sono i più appassionati di queste cose!
Già Le Corbusier aveva fatto diversi studi per concepire “la cellula”
Comunque lo dico e lo ripeto.. sono puri esercizi di stile; roba che fa figo pubblicare su riviste di settore ma che all’atto pratico è totalmete inutile!
Siamo seri.. ma chi di voi VIVREBBE in un appartamento tipo quello?? Senza poi contare il fatto che all’individuo si accompagna indissolubilmente anche un volume notevole di OGGETTI che fanno parte della sua vita! :-P
Stimo i giapponesi per molti aspetti, ma per altre cose li ritengo abbastanza fuori di testa (e mi sono trattenuto con i termini ;-)
mmmmhhhhhh……da me 9mq stanno a 40.000€…
Vabbe’, la mettiamo nelle invenzioni giapponesi, insieme alla forchetta elettrica che arrotola gli spaghetti.
9 metri cubi complessivi? lo terro’ in considerazione per quando saro’ morto. Quella “doccia a busta” che esce dal terreno sembra un sistema automatico di impacchettamento delle salme.
Mio dio che tristezza.
Dai…è una cosa tanto inutile quanto simpatica…scherzo comunque…
Ha perfettamente ragione demon77 che da architetto avrà sicuramente competenza in materia, sono esercizi di stile, così come avviene anche in altri settori (moda od automobilistico)… gli abiti che si vedono nelle sfilate non corrispondono sempre a ciò che poi si troverà nelle boutique, così come le mostre automobilistiche risultano piene di auto “avveniristiche” e spesso anche piuttosto strane che però non vedranno mai la luce (salvo alcuni modelli meno “particolari”), e non è questione di business, si tratta di esperimenti stilistici o di particolari concetti tecnici, sviluppati all’esasperazione, che possono servire come veicolo pubblicitario e come scuola per acquisire competenze…
Questa casa mai vedrà la luce così com’è, ma se a questa seguirà un interesse commerciale alcuni concetti (esattamente come per le concept car o per i vestiti) sviluppati saranno utili in soluzioni “normali”
PS @7 ricordi il tavolo TAAAC, e la sedia per l’ospite che nn c’è TAAAC :-D
però visto che si tratta di un cubo non era meglio scrivere “una casa di 27 metri cubi”? :P
resta il fatto che lo spazio sia poco e che sia un esercizio di stile.
Da figlio di architetto ho visto di peggio o di meglio (a seconda dei gusti)
lo trovo spaventoso
Se lo spazio e’ ottimizzato, ci si puo’ vivere.
Io ho provato le micro-casette giapponesi e vi dico che ci si puo’ stare tranquillamente se si vive da soli.
Per una famiglia con dei figli, ovviamente servono spazi piu’ ampi.
Oddio, viverci no ma starci una settimana in campeggio se ne può parlare. Molto meglio di una canadese, no?
Comunque sì, non è una cosa praticabile nella vita quotidiana (a meno che le case non costino 100.000 euro al mq…)
In realtà credo che il tetto apribile vada considerato come finestra. Nell’ultima foto che avete pubblicato è riconoscibilissima una porta. :-)
Ciao,
Emanuele
*EskevarMkDrake
lol è la stessa cosa che ho pensato io, taaac
pero’ è sempre meglio dei loculi di chiba asdasd
interessante come bara per i morti, non andrebbe bene neanche per i profughi scappati dalla guerra.
Certo non così esasperato, immagino un futuro dove per uno sfruttamento razionale delle risorse e degli spazi gli ambienti urbani ad alta densità saranno basati su moduli geometricamente compatti e razionali, contrapposti ad un’edilizia rustica negli spazi aperti.
@Antigoriu Masudda
confetti del ’48?
mi sa che hai sbagliato di circa 3 anni! =P
il culo del signore del’ultima foto potevate risparmiarvelo…sembra un insaccato!
Comunque per i viaggiotori solitari che hanno bisogno solo di un posto dove dormire la notte… non bastava il camper?
Perchè a mio parare, quel coso non credo sia anche pieghevole…
“Articolo non consigliato ai claustrofobici” :D
Amo questi esercizi di stile, ma in questo caso non mi piace, troppo minimalista, troppo bianco, non ha finestre a misura d’uomo per dare un minimo di visuale e percezione del contesto.
Sai che novità!
Amo gli esercizi di stile ma in questo caso non mi piace, mancano aperture ad altezza d’uomo per metterci in contatto col contesto e dare una visione esterna, si apre solo il tetto, poi è troppo bianco! Le Corbusier almeno era un funzionalista e progettava a misura d’uomo, vedi il modulor.
A me andrebbe bene se ci fosse una cucina.
Ma io vivo in una stanza sola da anni ormai
non è un cubo abitativo è un incubo, di viverci penso che i cassonetti funzionino anche meglio, e per campeggiarci, molto meglio la sana vecchia tenda almeno ti svegli con il sole, che fa molto bene non solo alla pelle